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Autore: _AnotherWorld_    31/08/2022    0 recensioni
Le prime 5 volte che si scambiarono un bacio.
|KuroKen|Kuroo x Kenma|
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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OUR FIVE TIMES KISSED
 Le prime 5 volte che si scambiarono un bacio.

 
 
La prima volta –
 
Era un segreto, il suo segreto. Era una cosa piccola, una piccola cosa che lui gli aveva rubato. Ciò gliene fece bramare di più, non che lo avesse detto a qualcuno comunque. Quell’idea gli venne come dal nulla quando vide Kenma addormentato nell’aula vuota subito dopo le lezioni. Lo stava cercando visto che gli allenamenti sarebbero iniziati di lì a poco e del più giovane ancora nessuna traccia.
Forse fu per il modo in cui la luce si rifletteva sulla sua faccia, o forse per l’espressione pacifica che aveva in volto mentre dormiva. Magari era un modo per scusarsi in anticipo per svegliarlo a breve. Qualsiasi fosse la sua motivazione, Kuroo si abbassò per dare un bacio sulla guancia a Kenma; e appena gli occhi di Kenma si aprirono di soprassalto, Kuroo si era già ritirato su con un ghigno in faccia. La sua mente iniziò a porsi domande.
 
La seconda volta –
 
Osò ripetere quell’innocuo gesto di nuovo. Questa volta erano a casa di Kuroo. Kenma lo andava a trovare spesso, era diventata un’abitudine essendo amici da così tanto tempo. La casa dell’uno era anche la casa dell’altro. Kenma si era addormentato dopo aver finalmente battuto il boss del suo ultimo gioco. Kuroo si perse qualche minuto per guardarlo dormire in pace dopo tutto il tempo che l’aveva osservato on la fronte corrucciata per via del gioco. Stava diventando lentamente consapevole dei piccoli cambiamenti in lui: dell’affetto che provava per Kenma. Si domandava ancora delle cose, ma le risposte iniziavano a formarsi nella sua testa. Pezzi del puzzle che iniziavano ad incastrarsi uno dopo l’altro. Si abbassò di nuovo verso di lui, questa volta però le sue labbra si poggiarono su quelle chiuse di lui. Appena Kenma aprì gli occhi, Kuroo era ancora lì, sorridente, ma stavolta il suo sorriso nascondeva una tenerezza che prima non c’era.
 
La terza volta –
 
Fu come un fulmine a ciel sereno. Un impulso che lo travolse come una tempesta, non riuscì a fermarsi seppur ci provò. Stavano tornando a casa assieme dopo gli allenamenti, come ogni volta. All’improvviso, Kuroo si abbassò e premette le sue labbra contro la guancia di Kenma; entrambi si paralizzarono con gli occhi sgranati. Kenma mosse le labbra per parlare quando all’improvviso Kuroo si riprese, mettendo la sua mano davanti alla bocca del più piccolo. Ci fu un piccolo mugugno di scuse prima che Kuroo tornò alla sua altezza originaria e camminò via. Avrebbe dovuto chiarire prima o poi, lo sapeva benissimo. Gli serviva tempo per pensare ad una ragione, una accettabile almeno. Era certo che dire “perché sì” non avrebbe funzionato molto bene.
 
La quarta volta –
 
Per la prima volta, per quello che entrambi potessero ricordare, Kuroo saltò scuola e pure gli allenamenti. Lasciò solo un messaggio con scritto “non mi sento bene” per poi ignorare ogni tentativo di contatto da amici e compagni di squadra, e ciò includeva anche Kenma. Ascoltava i messaggi vocali, leggeva i messaggi, ma non rispondeva, questo almeno finché i suoi compagni di squadra non lo minacciarono di venire fisicamente a casa sua per accertarsi stesse bene. Si costrinse con tutte le sue forze ad alzarsi dal letto e presentarsi a scuola il giorno dopo, e fu quasi normale. Quasi. Kenma lo evitò volontariamente in ogni modo possibile, così quando arrivò il momento di tornare a casa assieme, Kuroo fermò Kenma dallo scappare nuovamente. Fu egoista da parte sua, specialmente dopo averlo ignorato per tutto il giorno precedente. Provò a parlare cercando le parole giuste da dire, ma gli occhi di Kenma gli stavano scrutando l’anima, non riusciva ancora a decifrarli. Le parole non uscivano, non ancora, così usò le azioni al posto delle parole. Prese Kenma per le spalle e questa volta, per la prima volta, le loro bocche si unirono per davvero. Per un momento, dopo quel bacio, ci fu solo silenzio.
 
La quinta volta –
 
Non ci fu nessuno che tentò di evitare l’altro questa volta, non più. Appena Kuroo si staccò vide una reazione sul volto generalmente apatico di Kenma. Aspettò, aspettò per essere respinto, peer le mille domande o per essere scaricato. Però Kenma a malapena scrollò le spalle, come se quanto appena successo fosse la normalità tra di loro. Kuroo era più confuso che mai, si preparò per parlare; per dire a Kenma di lasciarlo, perché si sentisse dire che fosse una cosa stupida. Kenma alzò solo un sopracciglio alche Kuroo non poté che assumere un’espressione esasperata. Alla fine, il più piccolo parlò, parole che mai Kuroo pensò di poter sentire. “Ti ci è voluto un po’”. Aveva sentito bene? Era davvero questo quello che aveva detto? Era per via della luce o le guance di Kenma sembravano essersi tinte di un flebile rosa? Perché evitava il suo sguardo ora?
Kuroo riusciva solo a fissarlo prima di esplodere in una grassa risata. Era ovvio. Sbiascicò una scusa tra le risate prima di calmarsi del tutto. Tornò a guardare Kenma con uno sguardo rilassato e pieno d’amore. Si, lo amava, amava il suo migliore amico. Lo sapeva. Ciò che successe dopo non fu più una sorpresa. Kuroo prese l’alzatore con i capelli in parte dorati tra le sue braccia e premette le sue labbra contro le sue ancora una volta. Questa volta non esitò. Questa volta non c’erano più domande.
   
 
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