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Autore: QueenManga907    06/09/2022    2 recensioni
Precisazione: mi sono ispirata alla scena del film “Pirati dei caraibi ai confini del mondo” in cui William Turner ed Elisabeth Swann vengono sposati da Barbossa durante la battaglia finale contro Davy Jones. In questa fanfic Law e Kidd, durante la battaglia contro gli equipaggi di Kaido e Big Mom , vengono sposati da Shanks ( non sapevo proprio chi mettere al posto di Barbossa XD) che è arrivato in loro soccorso (nonostante nel manga il Rosso se ne stia al largo di Wano). Consiglio vivamente di rivedere quella scena del film :3
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Shanks il rosso, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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E pensare che pochi attimi prima il sole era ancora visibile nel cielo e una leggera brezza soffiava sul mare. Ora invece solo un tremendo uragano che esplodeva con tutta la sua violenza. Il vento, con impressionante progressione, andava rapidamente aumentando di intensità, le onde erano indomabili e si rincorrevano per aggredire la prua della nave; tutta la visibilità fu inghiottita, da un sudario di vele d’acqua, nebulizzate dalla tempesta. Sul ponte di comando il beccheggio era insopportabile nelle gole tormentate dei crateri delle onde e dal clamore delle armi che si incrociavano tra i vari equipaggi. La paura era sommersa dalla furia del mare, ed era una impresa riuscire a stare solo in piedi in modo da non finire fuori bordo.
<< Trafalgar! >> Una voce non troppo distante lo chiamò con tono urgente, e nonostante la bolgia che regnava intorno a causa dei combattimenti tra gli equipaggi alleati e nemici, la tempesta che infuriava con pioggia e lampi, e il mare che voleva inghiottirli con un mostruoso maelstrom, il moro sorrise riconoscendo all’istante la persona che lo chiamava; mentre finiva di trafiggere con la spada uno dei numerosi figli di Big Mom venne afferrato non troppo delicatamente per il braccio e trascinato all’indietro. Si voltò come un serpente pronto a squartare il folle che aveva osato commettere quell’atto suicida quando i suoi occhi si scontrarono con quelli ambrati del capitano supernova Eustass Kidd, che lo fissava con uno sguardo indecifrabile mentre il suo respiro affannoso gli investiva il volto e i capelli rossi gocciolavano copiosamente a causa della tempesta in corso. In tutta sincerità il moro non sapeva cosa aspettarsi dall’altro, vista la situazione in cui si trovavano, quindi fece per chiedere in quale punto avesse battuto la testa quando…
<< Vuoi sposarmi? >> chiese con voce acuta per farsi sentire, mentre Law lo fissava come se gli fossero spuntate due teste. In circostanze normali gli avrebbe ribadito di non sparare stronzate, o che bere due barili di sakè prima della battaglia era stata una pessima idea perché non poteva essere serio, o lucido. Invece le parole gli uscirono senza nemmeno accorgersene.

<< Non mi pare il momento più adatto! >> disse spostandosi per evitare un colpo di clava di un soldato bestia di Kaido, mentre Kidd ne stendeva un altro con un pugno del suo braccio di metallo mandandolo a terra.
<< No ma potrebbe essere l’unico! >> Urlò di rimando il rosso che con il suo potere attirò la maggior parte delle armi presenti nel suo raggio di azione e le rimandò al mittente riuscendo a trafiggere alcuni nemici che crollarono a terra sporcando il pavimento con un tappeto cremisi che si allargava di minuto in minuto. Dopo ciò si rivolse nuovamente all’altro capitano, che ne frattempo si era liberato di un altro nemico e si era avvicinato a lui, tirandolo di nuovo verso di sé.
<< Ti amo stronzo >> disse con serietà il rosso capitano mentre, voltando la testa di lato sferrò un calcio sullo sterno di un avversario allontanandolo e riportando lo sguardo su quello di Trafalgar nel giro di pochi secondi.
<< La mia scelta è fatta, qual è la tua?! >> urlò stringendo il braccio dell’altro in attesa di sentire la sua risposta.
Law rimase momentaneamente spiazzato; di solito sapeva prevedere situazioni insolite, soprattutto quando era coinvolto il rosso e di conseguenza sapeva agire con controllo e lucidità.  Non era questo il caso. In un lampo gli passarono davanti tutti gli eventi e i momenti che aveva vissuto con l’altro: da Sabaody quando si incontrarono per la prima volta e combatterono insieme contro Kuma, quando Eustass perse il braccio contro Shanks e ricevette le sue cure anche se troppo tardi, dopo la sconfitta di Doflamingo e il racconto sulla sua malattia e Corazon, la liberazione della prigionia di Kaido e la loro riunione fino allo scontro attuale. All’inizio era stato un gioco per entrambi, un modo per passare il tempo e sfogare la reciproca attrazione fisica per poi andare ognuno per la propria strada. Ma le cose sono cambiate col tempo, fino a quando quello zuccone troppo cresciuto non era diventato importante per lui.  Così decise.
<< Rosso-ya! >> senza staccare il braccio dalla presa di Kidd, che rimase perplesso nel sentire il nome, il moro si rivolse all’imperatore che in quel momento stava affrontando due generali di Big Mom.

<< Sposaci! >> parlò mentre la pioggia gli attaccava i capelli al viso e l’acqua gli entrava in bocca.
Shanks si voltò con la sorpresa scolpita sul viso, ma si riprese mentre parava con la spada un attacco combinato di Katakuri e Smoothie.
<< Sono un po' occupato in questo momento! >> disse il rosso senza staccare gli occhi dai due avversari e cercando di abbattere più nemici possibili con il suo Haki del re conquistatore.
Nel frattempo le altre due supernove si ributtarono nella mischia riempiendo sempre più il ponte della nave di cadaveri che cadevano sotto i loro attacchi. Con un colpo d’occhio Kidd notò che Trafalgar, a causa dell’uso prolungato del suo frutto del diavolo, stava iniziando a mostrare stanchezza, quindi capì che non c’era più tempo da perdere.
<< Datti una mossa, imperatore del mio cazzo! >> ringhio furiosa la supernova con tanto di aura omicida.  Dietro di lui il chirurgo della morte sbuffò divertito, seguito a ruota da Shanks che riteneva la situazione davvero divertente; tuttavia il dovere prima di tutto.
<< Bene! >> disse di rimando facendo una capriola in aria mentre sferrava un fendente verso un terzo generale che era appena arrivato dall’alto mentre più in là Eustass cinse Law e lo attirò vicino facendo scontrare la schiena del moro contro il suo petto in una sorta di abbraccio che fece sussultare entrambi.
<< Amici carissimi siamo qui riuniti oggi...! >> annunciò a gran voce l’imperatore come se stesse parlando a una platea di ascoltatori e, nel mentre il generale Charlotte Cracker gli corse incontro brandendo uno spadone che puntò verso di lui.
<< Per appenderti all’albero maestro, cane rognoso! >> con un potente calcio mandò il generale a sbattere contro la ringhiera di legno.
Nel frattempo i due amanti sciolsero il loro abbraccio per riprendere la lotta, i nemici sembravano non finire più arrivando da tutte le parti. Law si abbassò per permettere a Kidd di parare un attacco frontale mentre lui si spostò all’indietro e girovagando su se stesso mentre passava di fianco a un grosso pilastro di legno ed evitando alcune punte di spada che miravano al suo collo. Appena terminò la giravolta si ritrovò giusto in tempo per essere di nuovo di fronte al rosso che unì le sue mani bagnate di acqua e sangue alle sue.
<< Trafalgar Law, vuoi tu prendermi come tuo sposo? >> chiese fieramente Eustass con il fiato corto.
<< Lo voglio! >> rispose con un sorrisetto il moro, che in quel momento si sentiva stanco ma euforico.
<< Bene! >> replicò l’altro mentre staccava le mani dal suo partner mentre si abbassava per schivare un colpo che questa volta parò Trafalgar con la sua nodachi; attivò una piccola Room per inglobare una manciata di soldati che furono spediti fuori bordo, e al tempo stesso si teletrasportò accanto al rosso che ruppe il collo di un gifter e che, avvertendo la sua presenza alle spalle si rivolse di nuovo a lui con una espressione compiaciuta.

<< Eustass Kidd, vuoi tu prendermi…>> disse mentre afferrò con la mano quella metallica dell’altro capitano e si voltò di 180° per trafiggere il petto dell’ennesimo nemico con la spada che grondava di sangue << come tuo sposo, in salute e in malattia…>> con il piede spinse sullo sterno del nemico per farlo scivolare all’indietro << sempre che di salute c’è ne resti! >> urlò mentre la pioggia sembrava cadere con più forza su di loro. Ma ciò non scoraggiò Kidd che, facendo una grossa risata tirò verso di sé il moro, e gli sussurrò all’orecchio con tono seducente << Lo voglio >>.
Nel frattempo Shanks si era liberato di Cracker che giaceva privo di sensi a terra, mentre con un fendente mandò Smoothie a sbattere contro l’albero maestro che tremò per la potenza del colpo. Restando di spalle si rivolse alle due supernove mentre Katakuri gli si avvicinò con un’aura di morte e l’intenzione di vendicare i suoi fratelli appena sconfitti. Ma ciò sembro non turbarlo minimamente
<< Come Imperatore io vi dichiaro…>> scansò appena in tempo il Mogura del generale che senza battere ciglio gli scagliò una sequenza di pugni rivestiti di haki. Capendo di trovarsi davanti un avversario non da poco decise di impegnarsi un po' di più, ma senza perdere il suo buon umore.
<< Puoi baciare…>> non finì la frase che, utilizzando il suo frutto del diavolo Mochi Mochi, Katakuri creò un piede gigante che lo avrebbe travolto se non si fosse abbassato fino a sfiorare il pavimento. Invece a essere travolto fu un pirata bestia che non stava prestando attenzione a ciò che lo circondava.  Quel ragazzo sembrava determinato a non fargli finire quel dannato matrimonio, pensò con sarcasmo, ma dopotutto lui non era diventato imperatore per niente; e poi sperava che un giorno avrebbe celebrato anche il matrimonio di Luffy, quindi era più motivato a terminare la faccenda.
<< puoi baciar…>> all’improvviso una mano gli afferrò con non molta delicatezza la gamba. Voltando lo sguardo all’indietro notò che il generale dolce Smoothie, nonostante fosse gravemente ferita, si era trascinata fino a lui con l’intento di aiutare il fratello maggiore a finirlo.
Forse per la tempesta, forse per la battaglia o forse perché a detta del suo compagno Ben Beckman, ultimamente si prendeva poco cura di sè stesso fu assalito da un fastidioso mal di testa che mandò al vento il suo buon umore.  Con la punta dello stivale colpì al mento la donna che si inclinò di lato mentre con il solo braccio che aveva rivestito di haki dell’armatura premette con violenza la guancia dell’altro generale che si era avvicinato con uno scatto per aiutare la sorella, ma non riuscì ad evitare il colpo dell’imperatore che andò a segno.  Fatto ciò si voltò verso i due capitani che avevano ripreso a combattere mentre continuavano a tenersi per mano.

<< e bacialo! >> urlò totalmente esaurito. Quei due se la stavano prendendo proprio comoda!
Udendo finalmente quelle parole tanto desiderate, Law decise di prendere per una volta l’iniziativa; con uno strattone avvicinò Eustass che per poco non si scontrò contro di lui, e portando una mano tra i capelli cremisi dell’altro fece congiungere le loro labbra bagnate dalla pioggia. Il tempo parve fermarsi, l’ambiente che li circondava si congelò e i rumori della battaglia si acquietarono: si sentivano solo i battiti dei loro cuori e i loro respiri che si mescolavano come le acque del maelstrom che minacciava di inghiottirli e trascinarli negli abissi. Ma in quel momento non importava a nessuno dei due. Kidd avvolse le braccia attorno alla vita del chirurgo come se dipendesse dalla sua vita mentre l’altro si stringeva nel suo abbraccio, e le loro bocche che si incastravano come pezzi di un puzzle.
 
  
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