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Autore: ineffable    09/09/2022    0 recensioni
Solo Edward e Izzy e il loro modo disordinato e caotico di amarsi.
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Teach/Barbanera, Fang, Ivan, Izzy Hands
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo uno


Era successo tutto una mattina mentre se ne stava a dondolare sull'amaca che i ragazzi usavano per dormire la sera, si era semplicemente buttato lì sopra con l'intenzione di rilassarsi e lui era arrivato sconvolgendogli la vita, si era sentito come se durante la navigazione fosse arrivato fino alla linea dell'orizzonte e invece di esserci altra acqua c'era una gigantesca lastra di vetro sulla quale era andato a sbattere, o più semplicemente come essere schiacciato da un masso ma senza la parte negativa dello spiaccicamento, si era sentito colpito ecco colpito era il termine giusto per indicare quella sensazione e lui certo non aveva fatto niente di strano se non parlargli come suo solito.
<< Ed dobbiamo tracciare una nuova rotta per...- >>
<< E' stato divertente vero? Credo che tra tutti questo sia stato l'abbordaggio migliore! >>
<< Hai visto le loro facce quando sono arrivato fluttuando? >> espresse tutta quella valanga di frasi senza dare il tempo al primo ufficiale di elaborarne nemmeno una lui come sempre decise di dargli corda, quello era il modo migliore per essere certi di avere la sua attenzione.
<< Sì è stato parecchio divertente >> convenne infatti Izzy sorridendo leggermente a disagio.
<< La prossima volta potrei provare un'entrata dal mare. >>
<< Temo sia un po' complicato ma Ed...- >>
<< Izzy, Izzy non senti anche tu questo suono >> disse mettendosi una mano a coppa nell'orecchio, Izzy tentò di percepire qualcosa ma a parte il rumore delle onde e qualche gabbiano non sentiva niente.
<< A dire il vero no capo. >>
<< E' il silenzio Iz, dovresti provare qualche volta ad ascoltarlo. >>
Izzy sollevò gli occhi al cielo sconfortato trattenendosi dall'imprecare << d'accordo tornerò quando avrai voglia di parlare seriamente >> disse allontanandosi, Edward ci rimase parecchio male e volle seguirlo, con un manovra forse troppo veloce si alzò dall'amaca ma il suo piede rimase impigliato e finì con un tonfo dritto sul pavimento, si tirò su di scatto grato di non aver fatto una figuraccia dato che Izzy era ancora di spalle, lo raggiunse correndo e piazzandosi davanti a lui.
<< Aspetta. >>
<< Ti sei deciso a parlare finalmente? Perché vedi io sono parecchio...- >> da lì in poi il caro vecchio Barbanera non aveva sentito né seguito più una parola, troppo impegnato a osservarlo, guardava il suo viso e gli sembrava di vedere dettagli che non aveva mai visto prima, quella piega sotto l'occhio che in alcuni momenti lo faceva sembrare più vecchio di quanto non fosse e infinitamente più maturo, quel piccolo tatuaggio che spiccava su quella pelle scurita dal sole, in effetti non gli aveva mai chiesto se avesse un significato e in che occasione se l'era fatto, quelle labbra sottili che si muovevano velocemente e con quelle poteva ferire peggio che con la spada, si ritrovò a pensare per la prima volta che il suo primo ufficiale fosse un bell'uomo, uno di quelli piacevoli da guardare e dopo quel pensiero si riscosse tornando alla realtà, confuso da quei nuovi sentimenti, deglutì indietreggiando di qualche passo sotto lo sguardo confuso di Izzy.
<< Capo? >>
<< Devo andare Iz... >> allungò la mano andando quasi a sfiorare la spalla del più basso ma non la toccò << ne riparliamo >> disse e scese di corsa sottocoperta nella sua cabina così piena di confusione, ma quello era niente a confronto di ciò che aveva in testa.
La seconda volta che Edward si ritrovò a provare quella sensazione fu anche peggio della precedente, pensò di essersi ammalato, di aver mangiato qualcosa di andato a male o bevuto troppo, era in cucina che faceva colazione con il resto dell'equipaggio perso nei suoi pensieri, le sirene avrebbero potuto davvero ucciderlo? e se fosse sopravvissuto sarebbe diventato una sorta di sirena anche lui? poteva essere un pirata sirena? No che non poteva si rispose quando qualcuno attirò la sua attenzione.
<< Ed puoi passarmi quel pezzo di pane per favore? >>
Alzò la testa puntando gli occhi verso quella voce << mh? >> disse solo.
<< Il pane... >>
<< Oh sì certo, tieni >> glielo passò ma quando Izzy lo prese le sue dita sfiorarono inavvertitamente quelle di Edward, i suoi occhi scattarono veloci su quelli del primo ufficiale che ritirò la mano prendendosi il pane, che cosa era successo si domandò Barbanera, aveva sentito come una scossa elettrica e improvvisamente lo stomaco gli si era chiuso, gorgogliava nemmeno si fosse bevuto cinque barili di scotch, si alzò da tavola non dicendo nulla, gli altri membri della ciurma non ci fecero caso ma Izzy sì, lui sapeva sempre quando il suo capo aveva qualcosa che non andava.
Il primo ufficiale bussò alla porta prima di entrare, Edward era seduto sul suo giaciglio con lo sguardo perso nel vuoto << Izzy siediti qui vicino a me >> disse e lui obbedì ovviamente anche se non era certo di dove voleva andare a parare il suo capitano.
<< Tu pensi che io stia impazzendo Iz? Forse sto male >> disse continuando a guardare quella porzione di spazio tra pavimento e parete della nave.
<< Non credo...- >>
<< E se avessi la febbre? >>
Izzy appoggiò la sua mano sulla fronte di Edward sentendola perfettamente tiepida << non hai la febbre. >>
<< Come lo sai? >> domandò voltandosi finalmente verso di lui, il modo in cui lo guardava lasciò il primo ufficiale leggermente spaesato, non lo aveva mai guardato così e non sapeva che cosa significasse.
<< Perché non scotti >> rispose tentando di mantenere la sua voce stabile.
<< Io invece mi sento andare a fuoco da dentro, è una sensazione strana, il cuore va così veloce che ho quasi paura mi scoppi nel petto, ascolta >> disse esponendo il suo torace prominente, Izzy si congelò sul posto deglutendo a fatica ma rimase rigido tentando di nascondere quel desiderio.
<< Non ascolterò il tuo dannato cuore >> ma Edward quando ci si metteva era più testardo di un bambino capriccioso, prese la mano di Izzy e se la portò al petto, rimasero in silenzio per qualche istante, si sentiva solo il rimbombo di quel giovane organo che pulsava attraverso la mano del primo ufficiale.
<< Senti come va veloce... >>
<< S-sì Ed... >> staccò la mano a disagio, le guance gli si colorarono di rosso e lui si affrettò ad alzarsi in piedi sotto lo sguardo perplesso dell'altro.
<< No Izzy aspetta...- >>
<< Ne ho abbastanza di questa storia, non starò qui a fare qualsiasi cosa stessimo facendo, ma cosa ti prende? >>  sbraitò isterico, ma la sua sembrava più una scenata da attacco di panico che altro.
Edward si alzò con una strana calma serafica che lo contornava, si avvicinò al primo ufficiale posandogli le mani sulle spalle e lo guardò dritto negli occhi, era serissimo e sembrava stesse per dire una cosa davvero importante.
<< Iz hai seriamente bisogno di riposo. >>
<< Io non ho bisogno di riposarmi Edward! >> sbottò tirandosi indietro.
<< Allora mi costringi a farlo, te lo ordino, questa sera attraccheremo e ci prenderemo qualche giorno libero. >>
<< Non puoi ordinare a qualcuno di riposarsi. >>
<< L'ho appena fatto >> sorrise Edward dandogli una pacca sulla spalla, lo lasciò lì confuso a chiedersi che cosa avesse fatto di sbagliato per meritarsi un capo così imprevedibile.
La sera stessa mentre i membri della ciurma bighellonavano per le viuzze poco pulite di quel posticino, Izzy ed Edward erano seduti a un tavolo, in una locanda parecchio capiente dove si diceva facevano un'ottima zuppa di pesce, il primo ufficiale era visibilmente nervoso così come il resto dei commensali che lanciavano occhiate di puro terrore a Barbanera.
<< Senti Edward dimmelo chiaramente vuoi licenziarmi? Oppure hai in mente qualcosa...- >>
<< Licenziarti? Dovrei? >>
Izzy si ammutolì e balbettò le successive parole.
<< N-no io non...penso, è che sei strano ultimamente, sei il mio capo e rispetto quello che dici ma negli ultimi giorni sei stato parecchio suscettibile. >>
<< Vuoi la verità? >> iniziò Edward giocando con il cucchiaio << sto cercando di capire una cosa, ho provato ad ignorarla ma non ci sono riuscito e se non risolvo questa faccenda non riuscirò a concentrarmi su altro, e a dire il vero era da tempo che non capitava qualcosa di nuovo. >>
Prima di rispondere Izzy ponderò su quelle parole, che significato potessero avere, non gli sembrava fosse successo nulla di strano a parte il comportamento del suo capo ma quello non sapeva proprio da che cosa era stato causato, forse era solo uno strano modo di divertirsi pensò.
<< Si può sapere di cosa si tratta? >>
<< E'...- >> le parole di Edward vennero interrotte da una candela che venne posata, anzi sbattuta sul tavolo, qualcuno l'accese e tre uomini si avvicinarono incominciando a suonare una musica dolce, dalle note delicate e romantiche ma anche dannatamente irritante, Izzy guardò il suo capitano e poi quei tipi che avevano osato interromperli.
<< Si può sapere che cazzo sta succedendo? >> sbraitò.
<< Signori questa sera offriamo musica gratis alle coppie >> strillò la padrona del locale con fin troppa felicità nella voce, Izzy sbiancò di colpo, stava quasi per cadere dalla sedia quando una rabbia cieca si impossessò di lui e divenne tutto rosso.
<< Vi sembriamo una cazzo di coppia! >> urlò sbattendo un pugno sul tavolo, quel grido era stato talmente forte da far smettere tutti di mangiare e quei tre di suonare, era veramente al limite, una grossa vena gli pulsava sul collo poi dall'altro lato del tavolo sentì un suono simile a una risata, si voltò e vide che Edward stava ridacchiando tenendosi la pancia con le lacrime agli occhi.
<< Ed...? >>
<< Oddio Izzy la tua faccia, dovevi vederla >> e giù a ridere di nuovo.
<< Lo trovi divertente? >> domandò davvero perplesso da quella reazione, il suo viso pian piano stava riprendendo il naturale colorito.
<< Oh sì amico, non ridevo così tanto da quando Fang è caduto dentro quel barile pieno di pesce. >>
<< Peccato che è rimasta la puzza per un mese >> borbottò Izzy che non lo aveva trovato così esilarante.
<< Uhm signori? Gradite altra musica o possiamo...- >>
<< No andatevene! >> ringhiò il primo ufficiale facendoli fuggire, Edward lo guardò lievemente infastidito << eddai amico la musica era buona >> disse indicando i tre musicisti che si erano allontanati al lato opposto del salone.
<< Se spegni la candela ti faccio ingoiare questo >> indicò il cucchiaio che teneva in mano, effettivamente Izzy avrebbe voluto spegnerla ma si trattenne, però non riuscì a resistere dall stuzzicarlo un po'.
<< Mi piacerebbe sapere come intenderesti fare. >>
<< Se vuoi dopo ti do una dimostrazione pratica di come si infila qualcosa in bocca >> disse del tutto ingenuamente e tutto il locale si voltò a fissarlo, Izzy si strozzò con il vino e dovette sputarlo fuori, Edward a quel punto si rese conto degli occhi puntati su di lui e della faccia sconvolta del suo primo ufficiale.
<< Che c'è? Che avete da guardare tutti!? Se volete inizio ora a... >> si alzò con il cucchiaio in mano, le persone pensando volesse abbassarsi i pantaloni si coprirono gli occhi o si voltarono brontolando che non era un comportamento adeguato a un locale, Izzy tentò di attirare la sua attenzione.
<< Capo no... >> Edward lo guardò e lui scosse la testa così si rimise seduto, Barbanera era intelligente, brillante e astuto ma quando si trattava di certe cose la sua perspicacia lasciava a desiderare, non che i doppi sensi gli fossero completamente estranei ma dovevano essere utilizzati in un contesto molto chiaro.
La serata proseguì bene con Edward che guardava Izzy con gli occhi dolci per tutto il tempo, il primo ufficiale faticava a comprendere quello sguardo o meglio faceva finta di non capirlo perché non voleva certo illudersi di qualcosa, per cui decise di ignorarlo e concentrarsi solo sul momento, quando andarono alla cassa per pagare il conto una voce alle loro spalle attirò la loro attenzione.
<< Izzy Hands!? >> l'uomo si voltò e quando vide quello che gli stava davanti rimase pietrificato.
<< Non ci posso credere sei proprio tu! >> disse sorridendo, anche Edward si era voltato giusto in tempo per vedere quello splendido sorriso rivolgersi al suo primo ufficiale, quell'uomo era davvero bello, alto, moro, con due occhi così verdi da fare invidia alle pietre preziose, non gli piaceva quel tipo e sembrava che anche Izzy non provasse simpatia per lui.
<< James >> sputò quel nome nemmeno fosse una pastiglia amara.
<< Da quanto tempo, non sei cambiato affatto, cioè sei cambiato ma decisamente in meglio. La maturità ti dona. >>
Gli aveva fatto un occhiolino? Quel verme si era davvero azzardato a fare un occhiolino al suo primo ufficiale, e davanti a lui?
<< Sì...vedo che anche per te le cose non sono cambiate >> disse Izzy rivolgendosi al ragazzo che stava in silenzio vicino a James.
<< Oh sì lui è Augusto >> lo presentò.
<< Veramente mi chiamo Gustav >> disse il ragazzo arrossendo.
<< Ah sì è uguale >> lo zittì con un gesto della mano, Izzy fece un sorrisetto amaro.
<< E' stato un piacere, noi andiamo >> disse Izzy ma quello non aveva intenzione di lasciarli andare così facilmente.
<< Non mi presenti il tuo amico? >>
Il primo ufficiale ci pensò su e poi pensò che vantarsi un po' davanti a quell'idiota non sarebbe stato un peccato, si avvicinò di un passo e con fierezza disse << lui è Barbanera, il mio capo >>, si divertì un mondo a vedere l'espressione di James trasformarsi, da spaccone qual era si era trasformato in un tenero agnellino che fissava Edward con puro terrore, Izzy era così soddisfatto ma la sua soddisfazione durò poco perché l'uomo tornò presto in sé.
<< Barbanera eh, te ne vai con i pezzi grossi adesso, ma perché non venite a cena sulla nostra nave? >>
<< Noi abbiamo del lavoro da fare e non tempo da perdere, credi che un uomo come lui possa perdere del tempo con della gentuncola come voi? >> disse Izzy indicando il suo capo, << non so se hai la vaga idea di chi hai davanti e delle sue imprese, quindi no non verremo sulla vostra stupida nave >> la sua voce era dura, sembrava sprezzante ma i suoi occhi dicevano altro, non riusciva a smettere di guardare quell'uomo che sembrava lo avesse stregato, nel suo sguardo c'era desiderio, dolore e una punta di ammirazione che però veniva offuscata dal resto, era come se volesse odiarlo ma anche farsi vedere e ammirare e invidiare da lui.
Edward uscì dal ristorante senza dire una parola, Izzy se ne accorse e l'incanto in cui era caduto svanì così si affrettò a seguirlo, << l'invito è sempre valido, la nostra nave è quella verde >> urlò James molto soddisfatto di sé, aveva capito che Izzy era almeno in parte ancora sotto il suo controllo.
<< Ed! >>
<< Capo! >> gli corse vicino ma lui continuava a camminare con la faccia seria e scura e il viso puntato in avanti.
<< Lo so era un idiota, non avrei dovuto nemmeno perderci tempo, ma l'ho messo al suo posto quel coglione >> disse sicuro di sé, Edward si fermò di colpo voltandosi verso di lui.
<< Sai penso che ci dovresti andare a quella cena. >>
<< Cosa? No io non voglio andarci >> rispose guardandolo con disgusto ma anche ferito, sapeva di non contare niente per lui ma non fino a quel punto.
<< Strano Izzy, sembrava ci tenessi tanto a fare bella figura con lui, io non sono un cazzo di trofeo da mettere in mostra. Non fare mai più una cosa del genere o ti faccio ingoiare la lingua, se devi vantarti con qualcuno usa te stesso e non me. >>
Il primo ufficiale deglutì rumorosamente, non pensava di averlo fatto così arrabbiare.
<< Io volevo solo dimostrare che sono fiero di lavorare per te. >>
Edward scosse la testa.
<< No Izzy tu volevi vantarti cazzo, far sì che lui ti ammirasse e cosa che fosse invidioso? >>
<< Ti sbagli non è così, a me non frega niente di quello che pensa quel tipo >> ma Edward si sentiva troppo ferito e messo al bando come se fosse un cazzo d'oggetto d'ammirazione, voltò le spalle e continuò a camminare mentre al primo ufficiale prese il panico, non poteva perderlo, non poteva succedere che perdesse la stima che si era così faticosamente guadagnato per colpa di quell'imbecille di James.
<< Capo devi credermi non avevo intenzione di usarti, non mi permetterei mai di fare una cosa simile, se ho detto quelle cose è solo perché le penso >> Edward si fermò di nuovo stringendo i pugni, voltò il viso leggermente di lato per scorgere la figura di Izzy dietro di lui.
<< Cosa rappresenta per te? Chi è James? >>
Il primo ufficiale sentì il colorito venirgli meno, deglutì rumorosamente sentendo il cuore galoppare furiosamente nel petto, non poteva confessargli quella parte imbarazzante della sua giovinezza, in quel caso avrebbe perso davvero la stima per lui considerandolo solo uno stupido oggetto.
<< E' il mio passato, lavoravo per lui molto tempo fa e non era esattamente il capo ideale. Era un idiota, ci trattava come cani lebbrosi e in più si aspettava la nostra totale adorazione. >>
Dopo qualche attimo di silenzio Edward disse << penso comunque che dovresti andare. >>
<< Perché? >>
<< Per dimostrargli che vali anche senza di me, sei un cazzo di pirata, hai più palle tu di tanti altri uomini che ho conosciuto e non riesci ad affrontarne uno che un tempo ti dava ordini? >>
Izzy sospirò guardando verso il basso, strinse la mascella.
<< Io non perderò la stima per te se non ci vai ma tu? >>
<< Non sei un poppante Iz, sei il primo ufficiale di Barbanera...- >>
<< Ed tu non capisci, quell'uomo è un totale stronzo, a lui non frega niente se lavoro per Barbanera, non gliene fregherebbe un cazzo nemmeno
se io fossi Barbanera! >> disse indicando se stesso con le mani.
<< Allora facciamogli vedere che con noi due non si scherza, fallo per te e così te lo leverai per sempre di dosso >> Izzy strinse piano i pugni, abbassò e alzò il viso guardando quello del suo capo, temeva che sarebbero uscite delle cose che lui non voleva fargli sapere ma non voleva deluderlo, teneva troppo alla sua stima, voleva continuare ad essere quello a cui si affidava e non diventare un sottoposto qualunque, così decise di accettare sperando di non rimetterci la sua dignità.
La sera sulla nave di James Izzy era molto nervoso non solo perché non aveva idea di come si sarebbe svolta quella maledetta cena ma perché aveva più o meno mentito ad Edward e se fosse saltato fuori non lo avrebbe mai perdonato, notarono entrambi che quel posto era molto ampio e sfarzoso, il primo ufficiale non era stupito, con il lavoro che faceva sicuramente si era arricchito parecchio, l'ospite li accolse molto calorosamente distribuendo sorrisi estremamente falsi.
<< E' un vero onore avervi sulla mia nave, chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei avuto a cena il grande Barbanera >> disse ridacchiando e appoggiando una mano sulla spalla di Izzy che però si scostò nervosamente.
<< Allora Edward...posso chiamarti Edward vero? >> domandò mostrando quel sorriso smagliante.
<< No >> rispose secco il pirata.
<< Preferisco Barbanera >> Izzy sorrise soddisfatto leccandosi le labbra.
<< Oh d'accordo, bé lì su quel tavolo ci sono parecchi stuzzichini serviti pure. Io intanto voglio mostrare qualcosa a Izzy, è così tanto che non ci vediamo, non ti dispiace vero? >>
Edward guardò serio entrambi ma poi scosse la testa.
<< No fate pure >> rispose e si diresse verso il tavolo, era parecchio nervoso così iniziò a trangugiare e bere guardando ogni secondo l'entrata in attesa di rivederli spuntare fuori.
Izzy e James si spostarono in una stanza dove c'era una collezione di parecchi quadri.
<< Anni e anni di duro lavoro e guarda, non sono stupendi? Ricordi il primo che ho comprato? >>
<< Rubato vuoi dire >> rispose serio Izzy.
<< Oh sì bé dettagli. >>
Al primo ufficiale sfuggì una risata amara che fece innervosire l'altro.
<< Non puoi certo giudicarmi, sei diventato un pirata >> non gli piacque per niente il tono in cui lo disse, pieno di disprezzo e disgusto.
<< Tu non sei certo meglio James >> rispose guardandolo dritto in faccia.
<< Almeno io questi ora li compro. >>
Izzy sogghignò pronto a colpirlo << certo immagino, sempre con il tuo bordello giusto? Ti diverti ancora a far scopare gli altri tra loro oppure adesso hai deciso di fare qualche cazzo di cosa anche tu? >> uscì più come un'accusa che una domanda.
<< Sempre il solito volgare e selvaggio Izzy non è vero? Eppure ricordo che con me ti divertivi un mondo >> disse con un'aria di superiorità che mandò in bestia Izzy.
<< Io e chissà quanti altri si sono divertiti con te >> lo indicò sprezzante.
<< Quanto la fai lunga, ricordati che è grazie a me se hai smesso di aprire le gambe in giro Izzy, io ti ho scelto, tra tutti quelli che lavoravano per me eri il migliore e le tue condizioni sono decisamente migliorate >> lo guardò con un sorrisino sporco e viscido.
<< Tu mi hai fatto credere di valere qualcosa e poi mi ha abbandonato, se non fosse stato per Edward io...- >>
<< Edward, Edward, Edward...ti fai sbattere da lui adesso? >> sogghignò piegando il polso come se si volesse mettere in posa, Izzy lo prese per il bavero della giacca.
<< Di che cazzo stai parlando? Io non mi faccio fare niente da nessuno >> gli ringhiò in faccia e quello rise.
<< Non sono uno stupido mio caro Izzy, vedo come lo guardi, quanta devozione c'è in te nei confronti di quell'uomo, se non ti sbatte non significa che non vorresti lo facesse. Io ti conosco troppo bene, conosco tutto di te, ogni tuo sguardo, ogni tua espressione, sono le stesse che mi rivolgevi. >>
Izzy lo spinse via con forza guardandolo con odio poi estrasse il pugnale, James non sembrava affatto spaventato e infatti sorrise.
<< Cosa vuoi fare uccidermi? E poi come lo spieghi a lui? Gli racconti del modo in cui ti ho provocato facendogli sapere quanto ti piaceva stare sotto di me? Oppure già lo sa, conosce il tuo passato Izzy? >>
Dallo sguardo del primo ufficiale James capì che Edward era estraneo a tutto e così il suo ghigno si allargò.
<< No vero? Non glielo hai detto, capisco te ne vergogni...bé sappi che se mi ucciderai ho qualcuno pronto a tirare fuori tutte le prove. >>
<< Sei un cazzone >> sbraitò avvicinandosi e afferrandolo di nuovo << lui non è come te James, è molto meglio quindi non paragonarti mai più a lui, se lo avessi incontrato molto tempo prima non ci avrei pensato un secondo a lasciarti nella tua stessa merda e seguirlo >> lo lasciò andare con uno strattone e sorrise soddisfatto dall'espressione dell'altro che però non accettò la sconfitta.
<< Izzy >> chiamò facendolo fermare.
<< Lo sai vero che mi basterebbe poco, così dannatamente poco per riaverti se lo volessi? >> era molto serio ma Izzy rise con l'intento di sbeffeggiarlo anche se qualcosa dentro di lui aveva tremato, James si avvicinò spingendolo piano contro la parete << poche parole e saresti in ginocchio a supplicarmi di prenderti, lo sai che ne sono capace >> gli sussurrò nell'orecchio facendolo deglutire, Izzy lo spinse via << non più James >> la sua voce era incrinata ma dopo uno sguardo carico di minaccia tornò da Edward che dall'espressione che aveva capì che qualcosa era andato storto, se prima non sopportava quel James ora lo odiava.
Si sedettero a tavola cominciando a saggiare quelle portate gustose e raffinate, Edward fissava in malo modo James e Izzy non fiatava pregando che il tempo passasse in fretta, fu proprio il padrone della nave a iniziare ad intavolare la conversazione chiedendo alcune cose a Barbanera alle quali rispondeva con un monosillabo.
<< E tu di che ti occupi? >> domandò Edward spezzando malamente l'aragosta.
<< Oh sai io gestisco un club per gentiluomini, se lo vogliamo chiamare così >> ridacchiò, Izzy ingoiò un pezzo di pesce che per poco non gli risalì dalla gola.
<< Izzy non te ne ha parlato? Sai lavorava per me. >>
<< Questo lo so, mi ha detto anche che eri uno dalla mano pesante ma sai ti capisco i capi hanno una grande responsabilità >> disse ironicamente, Izzy lo guardò e poi tornò a concentrasi sul suo piatto, si sentiva un debole a non riuscire a proferire una parola ma non aveva nulla da dire, Edward e James sembravano coinvolti in una sfida tutta loro e lui non aveva voglia di parlare, desiderava solo andarsene.
<< Ah è questo che ti ha detto...io ricordavo diversamente >> si leccò le labbra bevendo un sorso di vino << vedi forse quello che tu non sai è...- >>
<< James no >> lo supplicò Izzy e in quegli occhi rivide quel ragazzo che gli girava intorno implorando le sue attenzioni, o che quando era a letto era così preso e docile e lo faceva divertire immensamente.
<< Izzy non preoccuparti, non devo dire niente che il tuo capo non abbia già capito da solo. Stavo dicendo Izzy era bravissimo nel suo lavoro tanto che gli ho dato una promozione facendolo mio assistente personale, un po' come è adesso con te. >>
Izzy tirò un sospiro di sollievo, forse si stava preoccupando per niente.
<< Ricordo che tentava in tutti i modi di compiacermi e il modo in cui mi supplicava di scoparlo ancora, non è così Izzy? Lo hai detto al tuo adorato capo quanto ti piaceva pregarmi di darti di più e ancora di più, non ne avevi mai abbastanza...- >>
La frase finì lì perché James si ritrovò un coltello conficcato nella mano, l'uomo guardò scioccato la sua mano infilzata come uno spiedino e poi Edward che lo stava fulminando con lo sguardo, in quegli occhi non c'era più un uomo ma una belva feroce, James urlò isterico << tu sei un pazzo criminale! >> Barbanera montò sul tavolo facendo cadere alcuni piatti, tolse il coltello dalla mano facendolo urlare per il dolore e glielo puntò alla gola.
<< Parla di nuovo in quel modo e ti faccio ingoiare il tuo bulbo oculare bastardo >> Edward non urlava, la sua voce era semplicemente dura come il ferro e tagliente come la carta, Izzy era rimasto scioccato prima dalle parole di James e poi dalla reazione di Edward, non sapeva nemmeno se aveva il diritto di esserne felice perché ora che la verità era saltata fuori il suo capo poteva avercela a morte anche con lui.
<< Che c'è pirata del cazzo ti rode che il tuo lecca piedi sia stato la mia puttana preferita? >> a quel punto aveva innescato l'inevitabile, Edward gli si buttò addosso facendolo finire a terra con tutta la sedia, gli diede due pugni in pieno viso poi lo fece alzare tirandolo per la maglia e lo spinse contro la parete, James cadde a terra con la faccia insanguinata mentre si teneva la mano ferita, tossì guardando quel pirata che stava davanti a lui e ghignò sapendo di aver comunque vinto, Barbanera strinse i pugni che avevano tutte le nocche sbucciate poi uscì da quella nave senza dire nemmeno una parola a Izzy che senza pensarci lo seguì rimanendo a debita distanza.
<< Mi hai mentito Izzy! >> sbottò innervosito dall'altro che non apriva bocca, si voltò di scatto trovandosi davanti quell'uomo di cui aveva scoperto sapere così poco che lo guardava con gli occhi colmi di panico e scuse.
<< Ed non...- >>
<< Dovrei potermi fidare di te invece mi hai riempito di balle e chissà quali altre cose mi nascondi! Perché non me lo hai detto? >>
<< Cosa avrei dovuto dirti Edward, mi vergognavo cazzo, ero solo uno stupido ragazzino, ero troppo giovane per capire che quello che stavo facendo era sbagliato! Non mi avresti mai accolto sulla tua nave se avessi saputo del mio passato, cosa avrei dovuto dirti ciao sono Izzy e fino a poco tempo fa scopavo gente per soldi!? E' disgusto e volevo cancellarlo dalla mia vita >> si strinse nelle spalle mentre un lieve tremore gli fece formicolare tutto il corpo, sentiva freddo e aveva la terribile sensazione di star perdendo tutto.
<< Tu davvero credi che sia questo il problema? Sinceramente a me non frega un cazzo di chi ti portavi a letto o del perché lo facevi, pensi che io non sia mai stato con nessuno? Entrambi abbiamo avuto un passato Izzy che può essere stato più o meno terribile ma il punto è un altro. Sono incazzato con te perché mi hai fatto credere che quell'idiota fosse semplicemente un tuo vecchio capo con cui non andavi d'accordo, e cazzo mi sono bevuto la faccenda del fatto che vi trattasse male come se io fossi migliore in questo...- >>
<< Tu sei migliore... >> sussurrò con gli occhi lucidi ed Edward si zittì stringendo la mascella, spostò lo sguardo a disagio convinto di non essere poi questo gran capo ma poi Izzy disse una cosa.
<< Non mi hai fatto quello che ha fatto lui, non lo hai fatto mai con nessuno >> la sua voce era un sussurro roco appena udibile.
<< Che cosa ti ha fatto? >>
Izzy si strinse un braccio con l'altra mano e chiuse gli occhi, scosse la testa supplicandolo di non fargli dire quella cosa.
<< Avanti ti farà stare meglio, lo sai che non ti giudicherò qualsiasi cosa sia. >>
<< Perderesti la stima di me. >>
<< La sto perdendo adesso perché vedi fino a dieci minuti fa credevo di poter avere una fiducia incondizionata nei tuoi confronti e pensavo che la cosa fosse reciproca invece...- >>
<< Io non ero solo il suo preferito, ero...i-il suo ragazzo >> sputò fuori tenendo lo sguardo basso e reprimendo un conato in ricordo di quella storia che lo aveva fatto stare così male, << o almeno così mi aveva fatto credere dicendomi che voleva solo me e che un giorno avremmo messo su un'attività insieme e avremmo vissuto per sempre da soli. >>
Edward era rimasto visibilmente scosso da quel racconto, aveva sempre pensato che Izzy non fosse interessato a quel genere di cose o che semplicemente non fosse in grado di provare sentimenti.
<< E poi che cosa è successo? >>
<< Ti prego non chiederl...- >>
<< IZZY CHE CAZZO E' SUCCESSO? >> urlò facendolo indietreggiare di qualche passo con le lacrime che senza permesso lasciarono i suoi occhi.
<< Avevamo bisogno di soldi, di molti più soldi e così mi mandava a rubare oggetti preziosi da quei ricchi spocchiosi, però lui voleva di più e io lo sapevo, così ho tentato un colpo, ho deciso di rubare una tela molto famosa che sapevo stare in una villa di un ricco impomatato di mezz'età, non gli dissi nulla perché volevo sorprenderlo, volevo farlo per lui...per noi, ma l'uomo mi ha scoperto >> prese una pausa cercando di far smettere il suo corpo di tremare, Edward era in religioso silenzio mentre ascoltava quella storia così dannatamente assurda.
<< Sono corso da James e l'ho beccato a letto con due uomini, quello è stato il suo primo tradimento, ero sconvolto ma gli chiesi comunque aiuto spiegandogli l'accaduto, lui mi disse che ero stato un idiota e che non voleva più vedermi, quando gli ufficiali che mi avevano seguito sono venuti a prendermi lui ha semplicemente detto che gli ero piombato in casa all'improvviso e che non mi conosceva. Sono riuscito ad evitare la prigione fuggendo ma ho dovuto vivere da clandestino fino a che... >> il suo discorso si fermò quando i suoi occhi incontrarono quelli di Barbanera << hai trovato me >> continuò lui il discorso e Izzy annuì solamente ingoiando aria a vuoto.
<< Tu provavi qualcosa per lui >> disse Edward ma era più rivolto a se stesso, come se avesse realizzato in pieno quella notizia solo i quel momento.
<< S-sì >> rispose Izzy stringendosi il braccio a disagio.
<< Mi dispiace Edward io...- >>
<< E lo provi ancora? >> domandò di getto e Izzy alzò lo sguardo pronto a rispondere terrorizzato dalla possibilità che si facesse un'idea sbagliata.
<< No, in alcun modo no, lo detesto, odio quello che mi ha fatto e come mi ha trattato. Non è stato facile smettere di... >> dovette sforzarsi per continuare la frase
<< di provare quelle cose ma con il tempo è semplicemente passato. >>
<< E dopo di lui tu...- >>
<< Nessuno >> scosse la testa Izzy.
<< Ho capito che quelle idiozie non facevano per me, i sentimenti e stronzate simili, ho dato parola a me stesso che mi sarei concentrato solo sul lavoro e sul servire il mio capo, cioè tu. >>
Quella frase colpì Barbanera in modo molto specifico e doloroso, nemmeno lui immaginava che ci sarebbe rimasto così male nel sentirsi rivolgere una frase del genere, strinse la mascella e decise di tornare verso la nave senza dire una parola, Izzy ovviamente preso dal panico affrettò il passo e lo afferrò per un polso.
<< Aspetta Edward io ti prometto che...- >> il suo capo scoccò un'occhiata alla sua mano che stringeva il polso, Izzy la tolse in fretta maledicendosi per aver compiuto quel gesto tanto debole.
<< Non licenziarmi >> lo pregò.
<< Spero per te che quello che mi hai raccontato non sia l'ennesima bugia. >>
<< Non lo è te lo assicuro >> rispose quasi balbettando.
Si avviarono verso la nave rimanendo in silenzio entrambi nervosi per motivi differenti, Izzy però in parte era sollevato perché il suo capo non lo avrebbe cacciato, una volta saliti prima di ritirarsi Edward si voltò spingendo Izzy contro uno degli alberi maestri facendogli sbattere la nuca contro di esso, la mano premuta contro il suo petto, e uno sguardo che non sembrava più il suo.
<< Fa che non succeda più un'occasione dove debba prendere le tue difese o il coltello lo conficcherò nella tua di mano lurido cane, ci siamo capiti? >>
<< S-sì Barbanera >> deglutì vedendolo allontanarsi, si accasciò con la schiena premuta contro quel pezzo di legno portandosi le ginocchia al petto, prima di quella maledetta sera le cose con lui sembravano migliorate, il modo in cui Edward lo trattava era diverso, lo coinvolgeva, sembrava volerlo intorno, desiderarlo e ora invece era peggio di prima, James gli aveva rovinato la vita un'altra volta, strinse la mano a pugno con le unghie che graffiarono il legno del pavimento, appoggiò la faccia sulle ginocchia soffocando un urlo di rabbia e frustrazione.
Il malessere di Edward non era dovuto tanto alla menzogna ma al fatto che Izzy gli aveva più o meno fatto intendere che per loro non ci sarebbero mai state speranze o porti aperti, certo quest'ultimo non sapeva dei sentimenti che aveva iniziato a provare per lui però quella frase era stata parecchio chiara e forse un po' ingiustamente Edward aveva iniziato a trattarlo male e ignorarlo, era cosciente che il suo era più un atteggiamento da ragazzino rifiutato ma gli importava poco, era il capitano della nave e poteva permettersi di comportarsi come più preferiva.
Izzy d'altro canto credeva che Barbanera ce l'avesse con lui perché si era dimostrato debole non solo quella sera con James ma anche parecchi anni prima quando si era concesso il lusso di provare dei sentimenti, se avessero parlato avrebbero scoperto che entrambi si erano fatti un'idea sbagliata e stavano soffrendo come cani per niente ma erano troppo testardi per ammettere di poter aver sbagliato o per avvicinarsi per primi l'uno all'altro.
<< Ragazzi Barbanera ci vuole tutti sul ponte, deve parlarci di una cosa. >>
I membri dell'equipaggio si affrettarono a radunarsi lì dove il capitano li attendeva, era seduto su una botte con le gambe incrociate e si reggeva con una mano a una corda.
<< Siete in ritardo >> disse.
<< Izzy ci ha chiamato adesso >> si giustificò Ivan beccandosi un'occhiata omicida da parte del primo ufficiale.
<< Capo il fatto è...- >>
<< Non mi interessa >> lo zittì Edward facendolo sentire mortificato.
<< Dicevo, tra pochi giorni incroceremo la rotta con una nave spagnola, mi è stato inoltre confermato che si tratta di trafficanti d'oro che vengono qui per rivendere ciò che hanno rubato, ovviamente noi li fermeremo prima che arrivino al porto. >>
Gli uomini ulularono di gioia felici di poter fare un bell'abbordaggio dopo il periodo di riposo, Izzy si fece avanti << capo conosco quel tipo di nave...- >>
<< Ti ho per caso dato l'ordine di parlare? >> domandò freddo Edward.
<< N-no ma...- >>
<< Allora chiudi il becco e non azzardarti mai più a interrompermi. >>
<< D'accordo mi dispiace >> disse abbassando il capo, si morse forte la gengiva per non rischiare di dire altro che potesse comprometterlo.
<< Fai bene a dispiacerti >> iniziò a dire Edward saltando giù dal barile e avvicinandosi a lui << perché sei degradato fino alla fine di questa missione >> intorno a loro si sentì un coro di "ooh" ma i due uomini erano interessati soltanto a loro stessi, Izzy si sentì morire dentro ma stava anche incominciando ad essere furioso con lui.
<< No...ti prego non farlo, tu non puoi...- >>
Edward lo afferrò per la camicia tirandolo verso di sé.
<< Io posso fare quel cazzo che voglio sulla mia nave, ricordati chi sei Izzy, il tuo compito è eseguire gli ordini senza fiatare. >>
Lo lasciò andare così malamente da rischiare di farlo ruzzolare a terra << e voi iniziate a preparare tutto ciò che serve >> ordinò allontanandosi dalla parte opposta, Izzy lo seguì tenendo stretti i pugni ormai stufo di quella situazione e di essere trattato come l'ultima ruota del carro.
<< E' così che sarà d'ora in poi tra noi? Faresti prima a buttarmi fuori perché il tuo comportamento non ha senso, prima mi ignori, ora mi hai degradato e il passo successivo quale sarà? >>
<< Non ci sarà nessun passo successivo Izzy >> rispose Edward voltandosi verso di lui e sfiorando la ringhiera di legno con la mano.
<< Che cosa vuoi dire? >>
<< Lo scoprirai presto, vedi di fare un buon lavoro tra due giorni e verrai ricompensato >> c'era qualcosa di strano nel suo tono di voce, qualcosa che Izzy non riusciva a capire ma chiedere avrebbe significato rischiare di farlo arrabbiare ancora di più per cui disse solo << io voglio solo che le cose si sistemino. >>
<< Si sistemeranno vedrai >> rispose Edward facendo un sorriso triste poi si chiuse nella sua cabina dove rimase per i successivi due giorni.
Il combattimento contro la nave spagnola fu tra i più atroci che la ciurma di Barbanera avesse mai visto, il loro capo sembrava come impazzito mentre il povero Izzy dovette corrergli dietro per assicurarsi che non morisse facendo qualche sciocchezza, una volta sconfitti tornarono sulla nave esausti, in particolar modo il primo ufficiale era quello che aveva sudato più di tutti, era spettinato, con un occhio viola e un mucchio di ferite impossibili da contare, respirava a stento ma almeno era riuscito a tenere al sicuro Edward.
<< Uomini! >> urlò il capitano.
<< Quest'oggi vi siete dimostrati tutti dei combattenti valorosi, pirati fedeli e degni di rispetto per questo oltre ad avere diritto a una parte del bottino avrete una razione extra per una settimana e in più domani potrete riposarvi, ci fermeremo da qualche parte per un po'. Dopodiché... >> si avvicinò a Izzy che lo guardava confuso e stanco << fate le congratulazioni al vostro nuovo capitano >> disse prendendolo per le spalle e scuotendolo.
Ovviamente tutti rimasero stupiti da quella notizia, borbottavano domande che non avevano il coraggio di porre ma Izzy era il più sconvolto di tutti, pensava fosse uno scherzo o un altro modo di Edward per fargliela pagare, non aveva però la forza di reagire o ribattere.
<< Che cosa stai dicendo? >> domandò con la voce appena udibile.
<< Quello che ho detto Izzy, io mi ritiro e lascio il comando a te. >>
A quelle parole il cuore del primo ufficiale non resse, perse i sensi cadendo di peso contro Barbanera che lo prese tra le braccia cercando di farlo rimanere in piedi
<< Izzy? >> gli prese il mento con una mano facendogli voltare il viso dalla sua parte.
<< Che ti prende amico? >> ma non avendo risposta Edward lo prese in braccio portandolo nella sua cabina, lo adagiò sul letto facendosi portare qualcosa di forte per fargli riprendere i sensi.
Passarono i giorni ma Izzy sembrava essere caduto in una specie di sonno senza fine, Barbanera si aggirava per la nave preoccupato, camminava avanti e indietro all'interno della piccola cabina del primo ufficiale, il pavimento rischiava di rovinarsi con tutte le volte in cui lo aveva calpestato e così anche la suola dei suoi stivali, tra la ciurma anche c'era tensione perché il capo era diventato parecchio irascibile.
<< Possibile che su questa cazzo di nave non abbiamo qualcuno che sappia fare il medico? >>
<< Capo temo che le nostre competenze si riducano a qualche ricucimento e roba simile >> disse Ivan.
<< Fanculo >> sbottò Edward chiudendosi nella sua cabina.
Quando Ivan andò da Izzy per controllare le sue condizioni per sua grande sorpresa lo trovò sveglio.
<< Ti sei svegliato! >> ma il primo ufficiale scese di corsa dal letto per andare a tappargli la bocca.
<< Zitto idiota, se ti libero mi giuri che non urli? >> l'uomo annui facendo ondeggiare i suoi sottili capelli neri.
<< Che cosa succede capo? Edward è preoccupato per te, dobbiamo dirglielo. >>
<< No, non ancora almeno, non voglio che lo sappia. >>
<< Perché? >> domandò Ivan corrugando le sopracciglia.
<< Cazzi miei >> rispose Izzy buttandosi seduto sulla brandina. 
Ivan proprio non sapeva come comportarsi, da un lato c'era Barbanera che era il suo capo, lavorava per lui e gli aveva giurato fedeltà ma dall'altro lato anche Izzy era un suo superiore e poteva finire nei guai con entrambi se avesse fatto la scelta sbagliata.
<< Sta ancora blaterando con quella stronzata che vuole lasciare la pirateria? >> domandò d'un tratto Izzy voltando il viso verso di lui.
<< No non ne ha più fatto parola. >>
<< Bene, perché credo sia solo un delirio momentaneo e io non ho affatto intenzione di diventare capitano adesso...- >>
<< Non vuoi? >> rispose sorpreso Ivan.
<< No, per questo devi reggermi il gioco per un po'. >>
<< Ma capo...- >>
<< Niente ma è un ordine se ci tieni alla pelle >> ringhiò e l'uomo fu costretto ad annuire.
Barbanera stava parlando con Fang quando Ivan li raggiunse, senza dire nulla rimase alle loro spalle per ascoltare che cosa si stessero dicendo, non era sicuro che mentirgli fosse la scelta migliore e quello che si stavano dicendo i due uomini confermò la sua ipotesi.
<< Andremo dritti a Nassau, è il posto più vicino. >>
<< Capo Nassau adesso è presidiata dalla marina, sanno che è il luogo di ritrovo di molti pirati, è come se ci stessero aspettando. >>
<< Non mi interessa, Izzy viene prima di tutto, troveremo un modo per aggirare il problema. >>
Questo era troppo anche per lui, non sarebbero morti per un capriccio e solo perché quei due non si decidevano a parlarsi, non aveva idea di cosa stesse accadendo tra loro ma qualunque cosa fosse non valeva certo le loro vite.
<< Izzy si è svegliato >> disse Ivan palesando la sua presenza, Edward si voltò verso di lui sgranando gli occhi << sul serio? >> domandò e Ivan annuì, quando il loro capo corse via Fang si avvicinò all'amico e disse << meno male...almeno così non saremo costretti a buttarci nelle fauci della marina. >>
Il primo ufficiale se ne stava tranquillo a fissare il soffitto sdraiato con le braccia dietro la nuca, sapeva che il suo capo non sarebbe tornato prima di sera, ormai aveva imparato a memoria i momenti in cui gli faceva visita per questo il suo stupore fu molto alto quando sentì aprire la porta e girando il viso incrociò i suoi occhi.
<< C-capo? >> balbettò voltandosi d'un fianco e mantenendo il busto sollevato grazie alla mano che teneva puntellata sul materasso, Edward non capiva perché lo stesse guardando in quel modo così spaventato, come se temesse un rimprovero e non era poi così lontano dalla verità, l'uomo imprecò mentalmente contro Ivan pensando che avesse ceduto e fatto la spia.
<< Iz...come ti senti? >> domandò avvicinandosi e prendendo posto sull'unica sedia presente in cabina.
<< Meglio >> rispose stringendo il lenzuolo e abbassando lo sguardo.
<< Sono felice tu ti sia ripreso. >>
<< Sì? Così potrai andartene vero? >> aveva gli occhi lucidi ma si guardava bene dal far scendere le lacrime, non voleva certo piangere davanti a lui.
<< Quando starai di nuovo bene >> rispose pacato Edward, Izzy si voltò dall'altro lato dandogli le spalle << vorrei riposare se non ti dispiace >> disse e il suo capo lo lasciò solo andando fuori, si sentiva sollevato dal fatto che stesse bene ma qualcosa gli diceva che c'era dell'altro, qualcosa di non detto che era in mezzo a loro ma che non riusciva a vedere.
Il primo ufficiale riuscì a rimanere su quel letto solo un'altra mezzora dopodiché si alzò mosso da una rabbia cieca, cercò Edward per tutta la nave fino a quando lo vide con le braccia appoggiate alla ringhiera che scrutava l'orizzonte, i lunghi capelli che sventolavano al vento dividendosi in ciocche ribelli proprio come era il loro proprietario, Izzy sentì un tuffo al cuore vedendo quell'immagine e per un attimo le forze gli mancarono di nuovo ma poi il pensiero terribile di vivere su una nave senza di lui gli diede il coraggio di avvicinarsi.
<< Non prenderò il tuo posto. >>
Edward si voltò appena con la testa verso di lui.
<< Mmm. >>
<< Non voglio essere capitano, non ancora almeno. >>
Edward però ancora non rispose se non con un monosillabo.
<< Sarebbe diverso se avessimo due navi e navigassimo insieme governandole, allora sì forse potrei ma così io...- >>
<< Ho capito Iz, non sei obbligato anche se tecnicamente dovresti obbedire ai miei ordini. >>
<< Preferirei andarmene o che mi cacciassi tu stesso, credi che non capisca perché lo stai facendo? >>
Barbanera a quel punto si girò completamente verso di lui, aveva attirato la sua curiosità con quelle semplici parole.
<< Sentiamo, esattamente che cosa starei facendo? >>
<< Vuoi liberarti di me e questo è il modo più umano che hai trovato vista la mia totale fedeltà nei tuoi confronti, il fatto di averti mentito sul mio passato non è qualcosa che si è scontrato con i miei doveri ma è evidente che non riesci più a guardarmi in faccia, che non godo più del tuo rispetto. >>
<< Credi seriamente che mi sarei fatto tanti scrupoli se avessi voluto liberarmi di te? >> domandò esibendosi in una breve risata.
<< Avrei potuto ucciderti o abbandonarti alla prima isola >> continuò mentre Izzy si sentiva sempre più ferito, << avrei potuto vendicarmi >> gli rispose infatti ma Edward aveva sempre quello strano sorriso sulle labbra, non sembrava di scherno ma solo di rassegnazione.
<< Davvero Iz? Ma se non ti sei nemmeno vendicato di James dopo quello che ti ha combinato, e comunque sarei stato disposto a correre il rischio, alla fine ci saremmo arresi o uno di noi due sarebbe morto, è la nostra vita in fondo. >>
A sentire quel nome il primo ufficiale si era irrigidito e odiava il suo stesso corpo per essere ancora così debole nei confronti di quell'uomo, come se tutti quegli anni non fossero mai passati e lui fosse ancora quel ragazzino che aveva fatto il tremendo errore di innamorarsi di qualcuno, non provava più quei sentimenti ma forse il fatto che tra loro fosse finita così bruscamente non gli aveva lasciato il tempo di elaborare e il suo reprimere quello che provava ora per Edward lo faceva sentire in una sorta di stallo tra la vecchia e la nuova vita.
<< Sembra non importarti niente della tua vita e nemmeno della mia >> disse sentendo l'amaro in bocca.
<< Accetto le conseguenze del mio lavoro, credi che non ci sia nessuno che si voglia vendicare di me? Ho perso il conto delle volte in cui hanno provato ad uccidermi, tu non saresti certo il primo. Perché non vuoi accettare la mia offerta? >>
<< Perché non è realmente ciò che vuoi, mi stai dicendo che hai intenzione di lasciare la pirateria? Anche se io non accetto il ruolo di capitano? >> domandò Izzy sforzandosi di mantenere un tono di voce fermo.
<< E' un po' di tempo che la solita vita mi annoia, facciamo sempre le stesse cose e non c'è mai nulla di diverso >> rispose Edward e fu strano aprire per la prima volta il suo cuore, il primo ufficiale però proprio non capiva che cosa ci trovasse di così noioso, per lui era esaltante navigare, assaltare navi, vendere e comprare ogni sorta di tesori e in particolar modo trovava soddisfacente essere temuti da chiunque, vedere gli altri tremare solo guardando la bandiera che mostravano con orgoglio in cima all'albero.
<< Forse hai solo bisogno di schiarirti le idee Edward...- >>
<< No Iz, forse ciò che è successo quella notte ha avuto la sua parte di peso ma mi è solo servito per prendere la palla al balzo e finalmente decidermi. >>
Izzy arricciò le sopracciglia e lo guardò confuso << quindi non ce l'hai con me? >>, Edward rise di nuovo << perché dovrei? Non ho motivo di essere arrabbiato con te, sì mi ha dato fastidio che mi hai mentito e non ti perdonerò un'altra volta ma per il resto è tutto ok. >>
<< Se non sono io il problema allora non andartene. >>
Edward sospirò guardandolo dispiaciuto, non voleva ferirlo ma la situazione in cui erano lo faceva stare male solo che non aveva il coraggio di parlargliene, forse avrebbe potuto solo accennargliela e chissà magari con il tempo quella parte di lui che era stata ferita da giovane sarebbe guarita e loro avrebbero potuto avere una possibilità.
<< Diciamo che sei parte del problema, il nostro rapporto non è sano Izzy, io voglio di più di ciò che la vita mi ha dato fino ad ora, mi piace essere un pirata ma voglio anche fare altro, vedere posti nuovi, conoscere e imparare altre abilità. >>
<< Tipo cosa? >> domandò Izzy avvicinandosi a lui di un passo.
<< Tu sai leggere vero? >> gli chiese con un velo di imbarazzo.
<< S-sì perché? >> rispose il primo ufficiale.
<< Potresti insegnarmi... >>
Izzy lo guardò confuso e con un velo di panico stampato sul volto.
<< Ma non ti serve leggere, tu sei bravo in quello che fai e...- >>
<< E' proprio ciò di cui parlavo, non mi importa se non mi servirà mai, sai che so suonare il piano? No appunto, non mi è mai servito ma so farlo ed è stato divertente imparare...- >>
<< Non voglio tu ti rammollisca Edward...- >>
<< Tu sai leggere e non mi pare sei un rammollito >> gli disse il suo capo
<< Va bene se proprio ci tieni faremo questa cosa >> disse Izzy con rassegnazione.
<< Davvero? >> gli occhi di Edward si illuminarono di gioia.
<< Sì. >>
<< Iniziamo stasera, dopo cena ti aspetto nella mia cabina! >>
<< Ed un attimo... >>
<< Che c'è? >> domandò.
Il primo ufficiale si grattò nervosamente la nuca e disse << è che non abbiamo libri sulla nave >> l'entusiasmo di Barbanera calò ma solo per pochi istanti perché poi il suo volto brillò grazie a un'idea.
<< Deprederemo qualche ricca nave, sicuramente avranno qualche libro. >>
E così fecero, in pochi giorni avevano preso a bordo circa una decina di volumi, alcuni erano messi meglio di altri ma per il momento potevano andare bene, e così quella sera Izzy si presentò dal suo capo con un libro non troppo grande in mano, era un racconto che parlava di una principessa che voleva cavalcare un drago, certo era una storia stupida e infantile ma la più adatta per chi si approcciava alle prime letture.
Edward aveva preparato sul pavimento una distesa di cuscini e coperte e ci si era seduto sopra a gambe incrociate, << davvero capo? >> domandò il primo ufficiale con l'aria vagamente sconfortata, Barbanera annuì battendo con una mano il posto di fronte a lui.
Izzy sospirò e si sedette << facciamo questa cosa >> borbottò, << prima inizia e prima finisce. >>
<< Vorrei ci mettessi un po' più di entusiasmo amico. >>
<< Devi prima conoscere le lettere >> disse Izzy tirando fuori un foglio e guardandolo negli occhi, per Edward quei segni erano solo scarabocchi e la sua faccia fece scappare un piccolo sorriso sulle labbra del suo nuovo maestro, segno che si affrettò a cancellare dal suo volto prima che il capo lo vedesse.
Iniziò a elencargliele e fargliele ripetere << E come Edward. >>
Barbanera annuì dicendo << questa è facile. >>
<< I di Izzy >> disse ed Edward sorrise arrossendo lievemente << anche questa non è difficile da ricordare. >>
Il primo ufficiale arrossì non sapendo come interpretare quello sguardo e la lettera successiva la pronunciò balbettando.
<< Q di questa cosa è estremamente imbarazzante >> disse scuotendo la testa e una parte di lui voleva gettare la spugna, parte che si arrese in fretta davanti alla risata genuina del suo capitano.
<< Però questa è una frase amico, non puoi ingannarmi. >>
<< Già...suppongo di no. Senti per stasera possiamo fermarci qui. >>
Edward lo guardò dispiaciuto dall'espressione che aveva il suo primo ufficiale, sembrava stanco, turbato da un'emozione che probabilmente non riusciva ad esprimere e che molto più sicuramente non voleva rendere nota, lui avrebbe tanto desiderato conoscere quel lato forse vulnerabile che si ostinava a tenere segregato, e forse per questo diede aria a ciò che aveva in testa.
<< Ti da così fastidio stare qui con me a fare questo? >>
Izzy alzò lo sguardo su di lui, probabilmente non si aspettava quella domanda, come prevedibile sbuffò aria dalle narici fingendosi scocciato quando in realtà voleva evitare quel discorso, detestava le domande troppo personali e in particolar modo se arrivavano dal suo capitano perché lui aveva il potere di piegare la sua volontà anche senza metterci troppo impegno.
<< Penso solo che sia stupido, sembriamo ragazzini quando invece siamo degli uomini adulti e non uomini qualsiasi, è strano starsene qui seduti come due vecchi amici quando fino a ieri dovevo solo prendere ordini da te. >>
<< Sono stato troppo duro? >> domandò Edward arricciando quelle folte sopracciglia brizzolate.
<< No, sei stato quello che ci si aspetta da un capitano, non ho mai avuto problemi con i tuoi metodi, la cosa che più temevo è proprio questa...Questo scambio di...non so nemmeno come chiamarlo, io voglio che continui a...- >>
<< Cosa Izzy? Metterti sotto? Ti piace quando ti rimetto al tuo posto, ti ricordo qual è il tuo ruolo, preferisci che io ti urli addosso, che alzi la voce venendoti a un centimetro dalla faccia cosicché tu possa sentirti ulteriormente inferiore a me, probabilmente ti piace anche il fatto di essere più basso perché ti mette in una posizione di sottomissione, e forse anche questo discorso ti eccita e dimmi se mi sbaglio ma credo che preferiresti di gran lunga che ti ordinassi di insegnarmi a leggere piuttosto che chiedertelo con gentilezza, ho indovinato? >>
Il primo ufficiale aveva la gola secca e anche le sue labbra erano tali, non sentiva più la salivazione e istintivamente aveva allargato leggermente le gambe, il cuore batteva fortissimo rimbombando nel suo petto come se volesse aprire un varco e uscire, aveva ragione Edward quel discorso lo aveva eccitato ma era più di un'eccitazione fisica, era qualcosa che stuzzicava la sua mente facendogli provare un brivido di adrenalina a cui non sapeva resistere.
<< Hai...ragione capo io preferirei di gran lunga che tu continuassi ad ordinarmi cosa fare >> lo disse con una luce negli occhi che era accesa da un sentimento di supplica nei suoi confronti, lui sentiva un vuoto e quello gli sembrava il modo migliore per colmarlo.
<< Questo perché vuoi che io prenda in qualche modo il posto di quel bastardo di James...- >>
<< No... >> tentò di fermarlo Izzy corrugando le sopracciglia preoccupato.
<< Dentro di te speri che ti tratti come ti trattava lui, così sarà come se non ti avesse mai abbandonato...- >>
<< No Edward sei fuori strada, io sono sempre stato così... >>
Barbanera sorrise con lo sguardo di chi aveva compreso se non tutto almeno abbastanza per unire tutti i tasselli mancanti << forse, ma non hai mai superato quello che ti ha fatto, e io te l'ho detto non sono lui e non ho intenzione di prendere il suo posto, sarò severo con te quando te lo meriterai ma per il resto continuerò ad essere sempre io e ora ciò che voglio è imparare a leggere, in tutto questo tu hai due scelte o mi aiuti o torni a fare il tuo lavoro e io mi cerco qualcun altro al di fuori. >>
Izzy lo guardò per un lungo istante e in quello sguardo vide che non c'era possibilità di replicare né di dire la sua, Edward gli aveva dato due scelte ed era stato anche fin troppo magnanimo visto che un altro al posto suo lo avrebbe cacciato o fatto capire chi comandava, ma il suo capo conosceva il valore del suo primo ufficiale e non voleva certo perdere una risorsa così importante, a lui stava solo la decisione di rimanere un semplice braccio destro o condividere qualcosa di più.
<< D'accordo capo io...posso pensarci per stanotte? >>
<< Sì, domani mattina mi darai la tua risposta ma dopo di quella non saranno possibili ripensamenti chiaro? >>
<< Sì capo >> detto questo Izzy si congedò lasciando Edward da solo con i suoi pensieri, si lasciò cadere di peso su quel marasma di coperte e sbuffò con un pesante respiro, non sapeva nemmeno se aveva fatto la cosa giusta anche se pensava di aver fatto bene a mettere le cose in chiaro, lui non era nato per essere il surrogato di nessuno ma il resto lo faceva restare in dubbio, da quando aveva iniziato a provare quei sentimenti per Izzy ogni azione che faceva gli sembrava giusta all'inizio ma se ne pentiva l'istante dopo, per questo credeva che passare del tempo insieme li avrebbe aiutati a chiarire i loro reali sentimenti.
Il mattino dopo Izzy andò dal suo capo, era un po' nervoso anche se non ne capiva bene la ragione, forse era dovuto al fatto che dire ciò che stava per dire significava fare un passo verso una zona buia che con Edward non aveva mai esplorato, per questo si schiarì più volte la gola prima di avvicinarsi e chiamarlo.
<< Capo...ho preso la mia decisione. >>
Edward giustamente lo guardava con le sopracciglia sollevate aspettando che continuasse, cosa si aspettava di preciso che terminasse la frase per conto suo o che gli leggesse nel pensiero, Izzy si diede dello stupido prima di proseguire con ciò che stava dicendo.
<< Voglio continuare ad insegnarti a leggere >> lo disse tutto d'un fiato ma non era minimamente pronto a quello che sarebbe successo dopo, le labbra di Barbanera si aprirono in un ampio e genuino sorriso, mai lo aveva visto su quel volto solitamente corrucciato o se rideva erano risa di scherno o divertimento, ma quello era il più bel sorriso che Izzy avesse mai visto in vita sua, anche se quel pensiero era infinitamente sdolcinato l'unica cosa che riuscì a fare fu sorridere a sua volta ricambiando quella gioia che avevano in comune.
<< Sono contento tu abbia deciso questo amico. >>
Izzy titubò ancora qualche istante poi disse << per quanto riguarda il resto io non voglio tu sia lui e nemmeno mi piacerebbe che lo fossi >>, Edward gli diede una pacca sulla spalla e disse << bene... >> poi venne interrotto da uno dei suoi uomini che gli stava andando incontro urlando.
<< Capo una nave punta dritta verso di noi! >>
<< Che tipo di nave? >>
<< Non lo sappiamo. >>
<< Chi è il pazzo che ci attaccherebbe? >> domandò Izzy rivolgendosi più a sé stesso che agli altri, Barbanera invece stava già dando gli ordini quando un colpo da parte del nemico colpì una fiancata della nave mandandola in frantumi, tanti pezzettini di schegge si sollevarono in aria finendo ovunque, molti degli uomini dell'altra nave stavano cominciando a salire e attaccare, Edward cercava con lo sguardo il capitano e non poté credere ai propri occhi quando vide di chi si trattava.
Bartholomew Roberts uno dei più grandi pirati mai esistiti, ma cosa voleva da loro?
<< Roberts? >> disse Edward abbassando la spada, lui aveva dato l'ordine ai suoi uomini di fermarsi.
<< Barbanera da quanto tempo... >> la sua voce era proprio come la ricordava, gracchiante, resa più arida dagli anni in mare e dalle troppe bottiglie di rum.
<< Da quando ti ho sconfitto alla baia, che cos'è tutto questo una sorta di vendetta? >>
Roberts rise ma il sorriso non arrivava agli occhi, era un uomo amareggiato, arrabbiato con la vita e con il mondo, aveva vissuto esperienze così terribili e terrificanti che in pochi sarebbero riusciti a sopravvivere, le sue imprese e la sua leggenda passava da bocca in bocca e da porto in porto, spesso i fatti venivano modificati, un dettaglio cambiava ma la vicenda rimaneva tale, solo Barbanera era riuscito a sconfiggerlo e anche per questo si era guadagnato il rispetto degli altri pirati.
<< Hai sempre quella linguaccia lunga eh? >>
<< Ad ogni modo no, mi manda un uomo e mi ha pagato profumatamente per cercare te e quel damerino che ti porti dietro. >>
Lo sguardo di Edward corse subito a cercare quello di Izzy che era appena dietro di lui e impugnava la spada senza mai abbassare la guardia.
<< Che cazzo significa? >> domandò Barbanera stringendo con un pugno il manico della sua arma.
<< Quello che ho detto, per la precisione vuole la tua testa Barbanera e invece il tuo cagnolino gli serve vivo >>, Izzy imprecò a denti stretti tentando di attaccarlo ma Edward lo fermò allungando un braccio davanti a lui.
<< E tu cosa hai intenzione di fare? >> domandò a Roberts che si grattò la folta e spettinata barba gustandosi le facce corrucciate dei due uomini.
<< Sono troppo vecchio per queste sciocchezze e so che contro di te non avrei speranze ma quei soldi mi facevano comodo, mi darà l'altra metà a lavoro ultimato ma ho pensato che con uno stratega come te creare un piano per incastrarlo sarebbe stato un giochetto. >>
Barbanera ci pensò su ma prima che potesse dire qualcosa Izzy avanzò di qualche passo << si può sapere chi cazzo è che ti manda? >>
<< Tieni a bada il tuo segugio, io sarò anche pieno di acciacchi ma i miei uomini ci sanno fare. >>
Il primo ufficiale strinse forte i pugni, odiava quando non lo prendevano sul serio, poi Roberts continuò a parlare sempre lisciandosi la sua nodosa barba.
<< Mi ha detto che ci saremmo incontrati ad Antigua, dovevo portare lui all'unico pub della zona e poi avrei ricevuto il resto del mio compenso >>, quelle parole non convinsero del tutto Barbanera che nel corso degli anni aveva imparato a sospettare di tutto, decise di mettere alla luce i suoi dubbi e vedere come l'uomo avrebbe risposto.
<< Come posso fidarmi di te? Come so che non tenterai di uccidermi e poi perché cazzo hai colpito la mia nave se non avevi intenzione di attaccare!? >>
Roberts gracchiò una risata tenendosi la pancia gonfia << semplicemente perché mi divertiva farlo, avanti Ed non puoi aspettarti le buone maniere da me e poi non è nemmeno un danno troppo grave, almeno penso... >> e giù con un'altra grassa risata.
<< Capo...uccidiamoli, siamo più forti >> suggerì Izzy parlando a bassa voce, ma Barbanera lo degnò solo di un semplice sguardo e poi tornò a concentrarsi sull'altro capitano, se da un lato temeva fosse tutta una trappola dall'altro l'idea di imbarcarsi in una nuova avventura così dissimile a quelle che aveva sempre vissuto lo attraeva, e poi moriva dalla voglia di mettere nel sacco chiunque fosse il mandante di quella commedia.
<< Semplicemente non puoi ma sappi che se io non porterò a termine il mio compito sarà lui a venirvi a cercare >>
<< Bé non lui in persona ma manderà qualcuno che non sarà tanto magnanimo. >>
<< Voglio qualche certezza Roberts, la tua parola non mi basta >> la vena sulla tempia di Edward pulsava per il nervosismo, non poteva rischiare così tanto anche perché in gioco c'era qualcosa di molto più importante, c'era qualcuno che voleva proteggere a tutti i costi.
<< Va bene, verrò solo io con voi, i miei uomini torneranno sulla nostra nave e mi attenderanno alla repubblica dei pirati...- >>
<< Che idiozia potrebbero comunque tenderci una trappola nel luogo in cui ci porteresti! >> sbottò nervosamente Izzy, Barbanera lo guardò un istante poi decise che era meglio non rischiare un attacco da uno sconosciuto, conosceva Roberts e sapeva che era avido di denaro ma anche un uomo di parola, era leale con i pirati ma soprattutto rispettava chi era più forte di lui, per questo gli era sembrato così strano che fosse stato lui ad attaccarli.
<< Accettiamo Roberts, i tuoi uomini se ne tornano da dove sono venuti e tu rimani con noi sotto stretta sorveglianza >> lo disse guardandolo dritto negli occhi.
<< Ma Edward...- >>
<< Zitto! >> urlò facendo sussultare il primo ufficiale che stava tentando di fermare quella che per lui era una follia, lo vide avvicinarsi e dirgli << da ora in avanti eseguirai i miei ordini senza dire una parola chiaro? >>, Izzy annuì sentendo il cuore spezzarsi all'interno del petto, cos'era quel cambio d'umore improvviso e perché ce l'aveva così tanto con lui?
In realtà Edward era solo preoccupato, non voleva mostrasi debole davanti a Roberts e in modo particolare non voleva mostrargli quale fosse la sua più grande debolezza, per questo aveva reagito così, purtroppo però non aveva notato lo sguardo del primo ufficiale farsi languido e triste.
Gli uomini di Roberts fecero come gli era stato ordinato e se ne andarono mentre lui seguì Barbanera che gli diede la cabina di Izzy con ovviamente due dei suoi a sorvegliarlo.
<< Perché gli hai dato la mia? >> domandò il primo ufficiale seguendolo.
<< Non ti avevo detto di chiudere il becco ed eseguire gli ordini? >>
<< Lo farò per le cose importanti, Edward cazzo guardami! >>
Finalmente Barbanera si voltò verso di lui non senza sentirsi frustrato, era difficile nascondere ciò che si provava quando diventava sempre più forte minacciando di uscire.
<< E' la più vicina alla mia, così se succede qualcosa sono già qui. >>
<< E io dove cazzo dormo? >> domandò Izzy con stizza aprendo e chiudendo le braccia.
<< O da me o fuori, decidi, non mi interessa >> rispose Edward fingendo che l'idea che il suo primo ufficiale dormisse da lui non lo emozionasse per niente, e forse da una parte lo aveva anche fatto di proposito il fatto di aver messo Roberts nella sua cabina.
Lasciò Izzy fuori dalla porta a pensare, lo abbandonò lì come un idiota e lui seppur avendo un immenso desiderio di dormire accanto al suo capitano decise di rimanere fuori, non lo aveva ancora comunicato a Edward quando scoppiò un terribile temporale e un vento freddo cominciò a tirare soffiando impavido.
<< Fanculo >> imprecò facendo marcia indietro e ritrovandosi davanti alla porta dell'uomo che gli aveva fritto cervello e cuore, prima di bussare prese un profondo respiro che andò a farsi fottere quando Edward aprì la porta e lui si trovò di fronte a quei due occhioni scuri meravigliosi.
Fortunatamente Barbanera rimase in silenzio e lo lasciò passare senza dire una parola, Izzy era sicuro che non sarebbe riuscito ad esprimere frasi connesse tanto era rimasto folgorato da quella bellezza rude che il suo capitano mostrava con tanta nonchalance come se non si rendesse conto del fascino che poteva esercitare liberamente e senza fatica sugli altri.
<< Puoi sistemarti lì >> disse indicando un mucchio di coperte e un cuscino.
<< Lo so Iz non è il massimo ma finirà presto, se stai scomodo puoi sempre dormire con me >> disse facendo un sorrisetto furbo e l'occhiolino, ad Izzy ovviamente si bloccò il cuore non sapendo se stesse scherzando o meno.
<< C-Cosa? >> balbettò.
<< Scherzo >> rispose Edward facendo una tenera smorfietta, anche se forse non era proprio vero che scherzava.
<< Ah...sì certo >> rise nervosamente deglutendo, << allora io mi metto qui >> disse voltandosi, si sentiva così maledettamente nervoso.
<< Io pensavo avremmo continuato il nostro lavoro >> disse Edward che proprio di dormire non aveva voglia, Izzy si girò verso di lui guardandolo con le sopracciglia corrugate, non poteva certo esimersi dopo che glielo aveva promesso.
<< Tu vuoi farlo lo stesso anche se siamo in questa situazione, non ti interessa sapere che cosa sta succedendo e chi cazzo ci da la caccia? >>
Edward ridacchiò facendo dondolare le gambe fuori dal letto << Iz...non abbiamo altre informazioni, l'unica cosa che ci resta da fare è seguire il piano di Roberts nella speranza che ci stia dicendo la verità e scopriremo di chi si tratta. Io credo che non stia mentendo. >>
<< Ma Ed è rischioso agire così... >>
<< Lo so Izzy ma è l'unica cosa che da capitano posso fare per proteggert...per tenere al sicuro la mia ciurma. Se per caso Roberts avesse ragione e volesse aiutarci e noi lo cacciassimo, dopo quel tipo potrebbe mandare altri uomini a cercarci e io non voglio rischiare che siano in troppi e più forti di noi. >>
Izzy però non era ancora del tutto convinto e si vedeva dalla sua espressione.
<< Quindi lo fai perché hai paura... >>
<< Ci sono tanti pirati e uomini più forti di me Iz...non è che solo perché sono Barbanera sono invincibile, se ci attaccassero in un numero maggiore del nostro saremmo spacciati. >>
<< Ma potrebbe accadere anche adesso Edward! Una volta arrivati non puoi sapere se...- >>
<< Almeno saprò di aver fatto il possibile! >> sbottò il capitano alzandosi in piedi.
<< Da quando... >> iniziò avvicinandosi a lui fino a metterlo spalle al muro poi continuò << hai perso la fiducia nei miei confronti? >>
<< I-Io non... >> il cuore gli batteva fortissimo, non erano mai stati così vicini, non in quel modo almeno, perché le volte che si erano trovati a pochi centimetri di distanza era stato quando Barbanera lo aveva seriamente rimproverato per qualche motivo, le volte in cui non era in sé perché aveva bevuto troppo, quella era una vicinanza più violenta non come questa.
Il suo sguardo scese lungo tutto il corpo dell'uomo che gli stava davanti, il suo viso squadrato e circondato da quella folta peluria che lo rendeva così virile e mascolino, quegli occhi così belli e teneri in netto contrasto con la durezza dei suoi lineamenti, quei capelli lunghi e crespi che gli ricadevano delicati sulle spalle, il suo petto forte contenente quel delicato organo che continuava a battere e in cui lui voleva disperatamente entrare, i muscoli delle braccia rotondi e duri a cui sognava di aggrapparsi in ogni modo possibile.
<< Io mi fido di te Edward >> ebbe solo la forza di dire spostando lo sguardo sulle sue labbra e poi di nuovo sugli occhi.
<< Allora dimostralo facendo ciò che ti dico, lo so anche io che è rischioso ma sarebbe ancora più pericoloso lasciare tutto al caso. >>
Izzy annuì e si sentì vuoto quando Edward si allontanò da lui, desiderava disperatamente che lo baciasse, mai quel desiderio era stato così forte in lui, sarà stata la vicinanza, il tono di voce o lo sguardo di quel momento, o forse il modo in cui lo guardava ultimamente a fargli crescere quella voglia matta di sentire quelle labbra sulle sue, ma ciò non avvenne, anche se per un solo istante Izzy aveva creduto che anche Edward desiderasse la stessa cosa.
<< Ci farà bene distrarci... >> disse Barbanera e Izzy pensò che a lui non avrebbe fatto così bene ma accettò comunque sentendo di non avere scelta.
<< Sì, d'accordo facciamo come vuoi tu >> rispose tenendo la voce bassa.
Edward sorrise e prese il libro con dentro il foglio da cui avevano iniziato, si sedettero l'uno di fronte all'altro e cominciarono a ripetere le lettere, Izzy scoprì che il suo capitano era veramente bravo e le aveva memorizzate egregiamente, così cominciò con il leggergli qualche frase ma si interruppe quando lo sentì avvicinarsi a lui, tirò su il viso commettendo un grave errore essendo Edward molto vicino a lui, poteva sentire addirittura il profumo della sua pelle che gli mozzò il fiato facendolo rimanere con lo sguardo fisso su di lui come un ebete.
<< Che c'è ti do fastidio? >> domandò Barbanera.
<< No ma... >>
<< Devo vedere ciò che leggi no? Così imparo più in fretta >> spiegò grattandosi la pancia.
<< Sì...perché non fai una prova tu >> disse Izzy passandogli il libro, << guarda le lettere sul foglio e prova a pronunciare la parola. >>
Edward guardò titubante prima lui, poi il foglio e poi il libro ma decise che tanto valeva la pena provare, << se ridi ti uccido >> lo minacciò ma Izzy non poté trattenersi dal ridacchiare e fare una battuta.
<< E poi chi ti insegna? >>
<< Obbligherò qualcuno a farlo >> sbuffò e Izzy rispose sorridendo divertito << diventeresti vecchio prima di trovare qualcuno che sappia leggere e disposto ad insegnarti. >>
<< Sei troppo indisponente, qualcuno dovrebbe darti una lezione >> borbottò Edward.
<< Ci penserà il mio capitano...forse >> rispose Izzy facendo un sorrisetto furbo.
Trascorsero altri due giorni con Roberts sotto stretta sorveglianza e loro due che passavano sempre più tempo insieme, anche Izzy aveva iniziato a sciogliersi e apprezzare quella parentesi di serenità che non aveva mai avuto modo di prendersi, erano proprio in uno di quei momenti quando Edward iniziò a ridacchiare.
<< Che hai? Perché ridi? >> domandò il primo ufficiale cercando di sbirciare tra le righe.
<< Questi stavano scopando alla grande Iz...hai scelto veramente un bel libro, meglio del primo devo dire. >>
Izzy sollevo un sopracciglio << ma se il primo nemmeno lo abbiamo iniziato. >>
<< La copertina di questo era decisamente più interessante. >>
<< Da qua >> disse Izzy prendendogli il libro di mano per cercare qualsiasi cosa si riferisse a quell'atto, quando avevano iniziato non gli era sembrato un libro sconcio, possibile che nascondesse certe cose? Lesse la pagina che stava leggendo Edward ma non trovò nulla di quello che diceva lui, era indeciso se ridere, piangere o imprecare.
<< C'è scritto complesso non amplesso santo cielo Edward >> scosse la testa tenendosi la fronte con una mano, Ed si avvicinò ancora speranzoso che fosse Izzy a sbagliarsi.
<< Non è vero, so cosa ho letto! >> disse mettendo il broncio.
<< Non sai un bel niente, guarda >> indicò la parola con il dito, Edward la lesse e il suo commento fu solo un "oh" deluso.
<< Quindi niente sesso... >>
<< Già >> rispose il primo ufficiale con il rossore che gli partiva dal collo.
<< Peccato...lo avrebbe reso più divertente. >>
<< Non devi divertirti devi imparare >> lo rimproverò Izzy.
<< Noioso >> sbuffò Edward guardando di lato, sembrava proprio un bambino intento a fare i capricci.
<< Lasciami dire una cosa capo ma non prenderla come un'offesa, a volte sembri un cazzo di ragazzino >> disse ma sul suo viso non c'era un'espressione dura, solo un lieve sorriso intenerito da un uomo grande e grosso che si comportava come se avesse dieci anni.
Barbanera si voltò verso di lui e disse << in una situazione normale questa cosa ti avrebbe fatto guadagnare un bel pugno. >>
Izzy sollevò entrambe le sopracciglia corrugandole fino al centro della fronte, guardò il suo capo in maniera confusa e poi le sue labbra parlarono da sole come se non avessero più un freno << e in questo caso cosa mi sono meritato? >>
Edward senza nemmeno pensarci troppo si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla guancia e lo baciò, Izzy spalancò gli occhi ma non ebbe la forza di allontanarlo perché aveva desiderato quel momento da tutta una vita, prese coraggio e ricambiò il bacio provando a chiudere inizialmente gli occhi, poi mosse piano le labbra e quando vide che Edward non si spostava appoggiò entrambe le mani ai lati del suo viso e continuò a ricambiare quel bacio che divenne sempre più scomposto e movimentato.
Dopo essersi assaggiati e assaporati per diverso tempo i loro stessi corpi richiedevano sempre di più, Edward si spinse verso il basso portando Izzy a sdraiarsi, gli accarezzava dolcemente il petto ma anche in maniera imbarazzata non sapendo se fosse il modo giusto o la cosa più appropriata da fare, Izzy divaricò le gambe senza esitare per permettere al suo capitano di stare più comodo e dare ai loro corpi maggior contatto, le allacciò intorno alla sua vita e sollevò il bacino per un attimo strusciandolo contro il suo facendogli emettere un lieve gemito di piacere.
Edward si staccò a fatica da quelle labbra che erano gonfie e rosse di passione per soffermarsi a guardarlo negli occhi, erano languidi e pieni di quella voglia che era stata a lungo trattenuta ma nascondevano anche una punta di preoccupazione, per questo gli disse << temi che mi comporti come lui alla fine? Per questo ti stai dimostrando così docile? >>
Il cuore di Izzy batteva all'impazzata, aveva paura di dirgli la verità, temeva che si sarebbe arrabbiato e se ne sarebbe andato e lui era troppo coinvolto ora per perdere tutto, però se gli avesse mentito di nuovo sarebbe stato peggio quindi decise di dirgli ciò che lo turbava.
<< Forse...una parte di me pensa che lo farai ma non è per questo che...Io ho desiderato questo momento da sempre, non c'entra James, ci sei solo tu e tu sei ciò che voglio. E sto odiando quello che provo, detesto doverlo dire ad alta voce... >>
<< Perché? >> domandò Edward corrugando le sopracciglia e mettendosi con le braccia in posizione più comoda.
<< Perché è stupido e da deboli e io non voglio tu pensi io lo sia, desidero solo compiacerti, darti quello che vuoi, voglio che tu ti prenda tutto ciò che desideri e che non...non pensi a me. >>
<< Iz...ti rendi conto che quello che stai dicendo è terribile? >>
Izzy ci pensò un po' su spostando anche lo sguardo altrove e poi rispose << ci sono...abituato e ho promesso che ti avrei servito...- >>
<< Hai fatto un voto di fedeltà al tuo capitano ma adesso è una situazione diversa, siamo io e te, non devi pensare solo a me. >>
Edward sospirò << senti Iz...non posso prometterti che non farò come lui perché la mia promessa sarebbero solo parole e tu non ci crederesti del tutto, l'unica cosa che posso fare è dimostrarti che le cose possono funzionare anche in maniera diversa, pensi che possa andarti bene così? >>
Izzy spostò lo sguardo di lato lontano da quello di Edward che era troppo profondo e caldo per riuscire a sorreggerlo, gli sembrava potesse leggergli dentro, << penso che si possa fare >> balbettò e si sentiva molto in imbarazzo ma una piccola parte di lui, quella che aveva tenuto rinchiusa cominciava a sentirsi bene e felice.
Edward sorrise e si sdraiò accanto a lui, anche Izzy si girò ed erano occhi negli occhi, così vicini che sembravano quasi una persona sola, il primo ufficiale non poteva credere che fosse vero, mai nella sua vita al fianco di Barbanera avrebbe mai pensato di trovarsi così vicino a lui tanto da poter sentire il suo fiato tiepido che si scontrava sulle sue labbra.
<< E' strano vero? >> domandò Edward quasi fosse capace di leggergli nel pensiero.
<< Sì abbastanza...io non sono sicuro che...Ed è passato così tanto tempo dall'ultima volta >> disse sospirando e abbassando lo sguardo, Barbanera  gli sollevò il mento con due dita e disse << sarà difficile per entrambi, nessuno dei due è abituato a questo ma il nostro stile di vita ci porta via già parecchie cose, non facciamoci portare via anche la possibilità di provarci >> Izzy annuì e dopo esseri scambiati un ultimo bacio si addormentarono stretti l'uno all'altro.
Il mattino dopo fu proprio il primo ufficiale ad aprire gli occhi per primo, e trovarsi stretto nell'abbraccio di Edward lo sorprese quasi come se si fosse dimenticato cosa fosse successo la sera prima, aveva sognato quel momento e ora che si era realizzato si sentiva soffocare, sembrava che qualcosa gli stringesse gola e petto impedendogli di respirare, era felice ma temeva di perdere l'autorità di Edward ora che era successa quella cosa tra loro, solo l'idea che fosse più gentile o magnanimo con lui gli dava la nausea, per questo cercando di non svegliarlo scivolò fuori dal suo abbraccio e uscì a prendere aria sul ponte della nave.
Quando Barbanera si svegliò fu deluso di non trovare Izzy al suo fianco o almeno in cabina ma non si lasciò scoraggiare, uscì e lo trovò fuori che stava dando ordini ad alcuni uomini, si avvicinò a loro e disse << buon giorno Izzy. >>
<< Giorno capitano >> rispose lui sentendo il disagio crescergli dentro, si sentiva in difetto e nello sguardo del capitano gli sembrava di leggere una vaga accusa ma decise di ignorare quella sensazione, avevano bisogno di concentrarsi su altro al momento.
<< Ci sono novità? >>
<< Roberts dice che ci stiamo avvicinando all'isola, Ed io credo che dovremmo scendere con una scialuppa e dare un'occhiata, se chiunque sia dovesse riconoscere la nostra nave...- >>
<< E' quello che faremo >> disse Barbanera dandogli una pacca sulla spalla.
<< Andremo noi due, Roberts e due uomini, gli altri rimarranno qui, inizia a preparare tutto. >>
Izzy sorrise riconoscendo in quell'espressione il vero Barbanera, così intelligente e anche previdente quando voleva, << agli ordini capo >> rispose con fierezza e fece come gli era stato detto.
Salirono sulla scialuppa e si diressero verso quell'isola, per loro era come andare verso l'ignoto, i più tesi erano ovviamente Izzy ed Edward, quest'ultimo vedendo la mascella contratta del suo primo ufficiale che scrutava l'orizzonte preoccupato gli poggiò una mano sopra la sua, Izzy sussultò voltandosi prima a guardare la mano di Barbanera e poi lui che gli sorrise tentando di rassicurarlo, Izzy deglutì ma rimase serio, si scambiarono solo un lungo sguardo colmo di significato.
Quando approdarono Roberts spiegò loro quale fosse la locanda dove avrebbero dovuto incontrarsi ma mentre imboccavano una delle strade più nascoste vennero circondati da un gruppo di uomini armati.
<< Ci hai traditi! >> urlò Izzy a Roberts ma il pirata sembrava sorpreso quanto lui di quell'aggressione.
<< Izzy lui non c'entra! >> gridò Edward, il primo ufficiale si voltò verso di lui sentendo un nodo alla gola, << perché lo difendi!? E' evidente ciò che ha fatto...- >>
<< Dai retta al tuo nuovo paparino Izzy >> una voce si fece largo tra quegli uomini armati che si spostarono al passaggio di colui che aveva appena parlato.
<< Sapevo che non avrei potuto fidarmi di te Roberts, voi feccia siete tutti uguali >> disse il nuovo arrivato.
<< James... >> Izzy non poteva credere ai suoi occhi, non lo credeva capace di un simile atto, certo era uno stronzo che trattava male le persone ma fino a quel punto pensava non si sarebbe mai spinto, e poi per cosa? Che cosa voleva da loro?
<< Quel bastardo figlio di...- >> a Edward arrivò un pugno dritto allo stomaco che lo fece piegare in due, mentre gli altri pirati vennero trattenuti e disarmati, James si avvicinò a Izzy con un sorriso soddisfatto sul volto, gli posò una mano sulla guancia muovendo il pollice in una lieve carezza.
<< Pensavi davvero che vi avrei lasciato andare dopo quello che mi avete fatto tu e il tuo amichetto mh? >>
Izzy gli sputò in faccia rabbioso, James strinse gli occhi in una smorfia e si pulì disgustato, << sempre così aggressivo, ma ti calmerai e quella dovresti conservarla, ti servirà per altro >> disse riferendosi alla saliva, il primo ufficiale sgranò gli occhi e provò quel terrore che da tempo aveva smesso di sentire, tentò di divincolarsi imprecando ma l'uomo che lo teneva era molto più grosso e forte di lui.
<< Bastardo! Tu non farai proprio un cazzo, non appena mi libererò da questo idiota ti ammazzerò con le mie stesse mani come avrei dovuto fare già dalla prima volta! >>
James rise << buono, buono Izzy risparmia le energie >> si chinò di nuovo e lo strattonò per i capelli, << tornerai ad essere il cucciolo docile che ero abituato a scopare, quel selvaggio di Teach ti ha dato troppa libertà, non ha saputo addomesticarti come si deve ma rimedieremo. E la cosa divertente è che sarai proprio tu alla fine ad implorarmi di prenderti >> sogghignò e lo lasciò andare per guardare gli altri.
<< LASCIALO STARE BRUTTO BASTARDO! >> urlò con ferocia Edward attirando l'attenzione di James che camminò verso di lui, << peccato che tu debba morire...ci saremmo potuti divertire noi due, e anche Izzy sarebbe stato più che felice a farsi mettere carponi da entrambi. >>
Barbanera riuscì a liberarsi con uno strattone improvviso e in un attimo gli fu addosso colto da una rabbia cieca, ma James era venuto prevenuto ed estrasse un pugnale conficcandolo nel fianco del pirata che gemette e si bloccò di colpo, Izzy non capì subito che cosa fosse successo ma quando vide il sangue colare verso il basso i suoi occhi si riempirono di lacrime, panico e rabbia, un odio talmente forte da mozzargli il fiato, James estrasse la lama dal corpo di Edward e lo spinse a terra come se fosse un sacco della spazzatura.
<< No...no... >> pregò Izzy tra i denti, sentì che quelle parole erano amare come se fossero ricoperte di veleno.
<< Portalo qui >> disse James all'uomo che teneva stretto il primo ufficiale, lo trascinò davanti al corpo del suo capitano che ansimava tenendosi la ferita.
<< Lascialo >> ordinò nuovamente e lui lo lasciò, Izzy cade in ginocchio appoggiando le mani sul petto e poi sull'addome di Edward, sentiva il respiro indebolirsi minuto dopo minuto e il viso diventava sempre più pallido, James aveva una pistola puntata sulla testa di Barbanera e aveva avvertito il primo ufficiale che se avesse tentato di fare qualunque cosa gli avrebbe sparato.
Le sue dita erano sporche del sangue dell'uomo che amava e con il quale avrebbe potuto avere una possibilità, da giovane si era ripromesso che non avrebbe più amato nessuno perché l'amore rende deboli, ma poi era arrivato Edward che senza nemmeno accorgersene gli aveva strappato via quella promessa, la mano gli tremava, si sentiva colpevole, se avesse mantenuto la parola probabilmente ora non sarebbero in quella situazione, tamponò la ferita per evitare che il sangue uscisse più velocemente poi lo guardò in quegli occhi così belli che erano lucidi per il dolore ma si stavano lentamente spegnendo.
<< Ed...non...io lo ucciderò >> disse stringendo i denti, cercando di non far scendere le lacrime che premevano per uscire, Edward tirò su un braccio debolmente e con l'indice e il medio della mano sfiorò le labbra di Izzy sorridendo appena, poi il braccio ricadde pesante a terra.
James si chinò a sua volta cercando lo sguardo del primo ufficiale e lo trovò, era pieno d'odio e disprezzo, mai aveva visto tanta rabbia in un uomo, persino il dolore veniva nascosto da quell'emozione così forte, era chiaro che desiderava ucciderlo nel modo più doloroso possibile.
<< Puoi ancora salvarlo, tra i miei c'è un dottore, potrebbe fermare il sangue e medicarlo e il tuo caro Barbanera sopravvivrebbe, ma questo lo farò solo se accetterai di venire via con me. >>
<< No... >> tossì Edward << non farlo Iz... >>, ma Izzy non lo ascoltava, la sua mente era solo piena di lui, della sua vita, avrebbe potuto salvarlo, chiuse gli occhi, una lacrima solitaria gli rigò il viso, se l'asciugò nervosamente e riaprì gli occhi catturando quelli del suo capitano << quando ti ho incontrato ti ho giurato fedeltà, ho promesso che ti avrei protetto anche a costo della mia vita ed è quello che intendo fare. >>
<< I-Izzy...non devi >> Edward si odiava, odiava James e anche Izzy che stava sprecando la sua vita solo per salvare lui, avrebbe voluto urlare ma non ne aveva la forza, il suo corpo era debole e più si agitava più perdeva sangue e rischiava di morire.
<< Verrò con te >> disse senza guardare l'uomo che ora sogghignava, il suo tono era pallido, privo di ogni emozione, James si alzò dando l'ordine di prendere Izzy e allontanarlo, stava per dire al medico di avvicinarsi quando si udì un colpo, un gruppo di uomini saltò giù dai tetti e iniziarono ad attaccare quei banditi che avevano accerchiato i pirati, mentre dietro a tutti loro c'erano due figure, una con ancora il braccio sollevato, il corpo di James cadde in ginocchio e poi a terra con un coltello piantato in testa.















   
 
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