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Autore: Il corsaro nero    11/09/2022    0 recensioni
In una terra diversa da quella che conosciamo noi, il destino degli ultimi saiyan in vita si legherà in un ultimo drammatico incontro: due combattenti solitari che hanno perso molto dalla vita a causa della guerra, uno dei quali persino il proprio mondo, un principe esiliato a causa della sua diversità e un guerriero costretto a combattere una battaglia non sua in nome dell'odio di qualcun altro... riusciranno questi quattro guerrieri, sul ciglio dell'abisso, a resistere? Cadranno a causa dei propri demoni contro cui combattono sempre o il coraggio di una madre potrà cambiare le cose?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Lord Bills, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Tarble
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30: Due strane vittorie

 

Pianeta Senza Nome

Stadio del torneo, sabato, 10:45

 

La prima cosa che tentò di fare Frost a Trunks fu di colpirlo con un pugno, ma il saiyan, prontamente, lo parò con un braccio.

A quel punto, Frost tentò di colpirlo con un altro pugno, ma, abilmente, Trunks lo schivò e a sua volta cercò di colpirlo con un pugno, ma, stavolta, fu Frost a bloccarlo con la mano.

Per qualche minuto, lo scontro si svolse in quella maniera, con entrambe le parti che davano pugni all’altro, mentre questo, contemporaneamente li schivava.

“E’ uno scontro serrato… non si vedono neanche i movimenti delle mani!” commentò Lemo dagli spalti, incredulo.

In fondo, quella era la prima volta che assisteva ad un combattimento di Freezer, o meglio, di una sua versione di un altro universo.

Alla fine, però, Trunks colpì Frost con una potente ginocchiata facendolo volare, ma l’alieno si riprese durante il volo e si diresse a tutta velocità verso il ragazzo, il quale si mise in posizione di combattimento, ma, inaspettatamente, Frost lo superò, mentre la sua coda nera si avvolgeva alla gamba di Trunks, per poi, aiutato da essa, cercare di colpire alle spalle il ragazzo, ma Trunks, anche se rimase parecchio sorpreso da quella mossa, si parò velocemente con le braccia, venendo a sua volta sbalzato all’indietro, ma Frost, intuendo che ciò non sarebbe bastato a sconfiggere l’avversario, prontamente, si lanciò contro di lui e, una volta che lo ebbe raggiunto, cominciò a tempestarlo di pugni, finché Frost non provò a colpire Trunks al petto, ma il ragazzo sparì letteralmente e l’unica cosa che colpì l’alieno fu il ring, i cui detriti volarono a tutta velocità verso Whis e Beerus, i quali erano lì vicino, ma l’angelo, senza troppi problemi, li ridusse in briciole con col semplice tocco del dito indice.

Mentre Frost tornava alla carica con Trunks, Whis constatò: “Nessuno dei due scopre le proprie carte...”

“Che spreco di tempo… datevi una mossa a finire!” sbottò, irritata, la divinità, mentre Frost volava a tutta velocità verso Trunks, provando a dare un calcio all’avversario, il quale, a sua volta, tentò di dargli a sua volta un pugno, ma entrambi, venendo però entrambi prontamente parati.

A quel punto, i due combattenti scomparvero sotto gli occhi allibiti dei presenti.

“Sono scomparsi di nuovo!” esclamò, sorpresa, Gure, mentre Lemo aggiungeva: “Sono fulminei! Non si riescono nemmeno a seguire!”

Lo scontro continuò così per qualche minuto, con alcune brevi apparizioni dei due contendenti, anche se era ormai chiaro a tutti che Frost era in netto svantaggio, fino a quando Trunks tentò di colpire l’alieno sulla testa, ma quando Frost tentò di coprirsi la testa con le braccia per parare il colpo, Trunks cambiò posizione e, tra la sorpresa generale, lo colpì violentemente al petto, facendolo atterrare bruscamente sul ring.

Dolorante, l’alieno si rialzò, massaggiandosi il ventre, anche se non poté fare a meno di fare un sorrisetto divertito che non sfuggì a Trunks, in quanto, facendo anche lui un sorrisetto, esclamò: “Lo sapevo.”

“Cosa?” fece l’altro, leggermente sorpreso, e Trunks rispose: “Stai saggiando la mia forza, vero?”

“Eh?! Assolutamente no!”

“Faresti meglio a mostrarmi il tuo stadio finale.”

Sentendo quelle parole, Frost fece uno sguardo seccato.

Ma come faceva a sapere della trasformazione?!

Eppure era la prima volta che si vedevano!

“Hai intenzione di trasformarti un po’ per volta a seconda dell’avversario, vero?” continuò il ragazzo e l’altro, sgranando gli occhi, esclamò: “Come fai a saperlo?!”

Come faceva a sapere del suo piano?!

“Al mio maestro è capitato di combattere contro un tizio uguale a te nel nostro universo… che in seguito ho anche affrontato io stesso!” rivelò Trunks e l’altro con un sorriso, rispose: “Ma certo… adesso capisco…”

“Se continui a prendertela comoda, verrai sconfitto prima di riuscire a dimostrare la tua vera potenza.”

“Grazie per il consiglio, adotterò subito la forma finale.”

Dopo aver detto quelle parole, Frost si mise in posizione di concentrazione, mentre attorno a lui si sprigionava una forte energia che venne avvertita da tutti, anche da quelli che non erano in grado di percepire i Ki, in quanto tutta quell’energia faceva credere che l’aria stesse violentemente tremando.

“S-si trasforma?” domandò, sbalordito, il saiyan del Sesto Universo, mentre Frost si metteva ad urlare, con la testa, il dorso ed il petto che s’ingrossavano.

Non appena Frost ebbe finito, fissò divertito Trunks, il quale, invece, era piuttosto sorpreso di quella forma, dal momento che quando aveva affrontato Freezer nel passato, il suo aspetto era completamente diverso rispetto a quello di Frost… ma, in fondo, l’alieno apparteneva ad un altro universo, quindi, magari, alcune cose erano diverse…

“Maledetta stupida lucertola… quella non è la forma finale, ma la penultima! Ci prende in giro!” sbottò, invece, adirato, Beerus, mentre Whis, con calma, gli ricordava: “Beh, nessuno di loro ha mai visto quella trasformazione prima d’ora, Lord Beerus…”

“Oh, quanto non sopporto quelle lucertole…”

“Ce l’ha ancora con Freezer per non aver eliminato tutti i saiyan in un colpo solo?”

“Esatto! A quel cretino avevo dato un semplice e ridicolo ordine e guarda cosa mi ha combinato! Ha lasciato in vita una mina vagante che mi ha pestato come un sacco da boxe! Vorrei che fosse ancora vivo quel disgraziato, così lo farei prendere a bastonate da Broly! Persino io avrei fatto un lavoretto migliore del suo!”

“Come ha fatto coi dinosauri della Terra?”

“Beh, volevo dare una bella lezione alla maggior parte di loro, non a tutti! Se avessi voluto, all’epoca, avrei fatto sparire il pianeta e tanti saluti! Ma visto che io sono io, ho avuto il presentimento che dalla Terra si poteva ricavare qualcosa di buono, così me ne sono andato, lasciandola intatta!”

“Strano, Lord Beerus… io ricordo che quella volta aveva troppa fame per distruggere la Terra, quindi, ha deciso di fare uno spuntino e un pisolino durato la bellezza di cinquant’anni e, al vostro risveglio, vi eravate completamente dimenticato della faccenda.”

“Whis, falla finita!”

Nel frattempo, Frost guardò il Trunks sul ring e ridacchiò: “Uh uh uh… va bene così?”

“Immagino di sì… anche se quello che ho affrontato io era un po’ diverso…” fu la risposta di Trunks, in quanto era ancora un po’ confuso dalla trasformazione, e l’alieno domandò: “Per curiosità, il me stesso del tuo universo ti ha battuto?”

“No.”

Frost rimase in silenzio un attimo a quella risposta, per poi affermare: “Beh, non importa… qui le cose andranno diversamente.”

“Staremo a vedere… in guardia!”

“Sono pronto!”

Sia Trunks che Frost partirono all’attacco ed i due avversari si lanciarono all’attacco l’uno contro l’altro, al momento in perfetta parità.

“Ottimo, Frost è in vantaggio!” constatò, entusiasta, Champa, mentre Vados annuiva: “E’ naturale, coi pugni è il più forte del nostro universo.”

Nel frattempo, il Kaioshin del Sesto Universo col suo assistente si avvicinò ai due Kaioshin del settimo universo e, con un certo atteggiamento di superiorità, commentò: “Oh oh oh… sembra che il nostro campione stia vincendo!”

“Eh eh eh… beh, stiamo a vedere.” Fu la semplice risposta del Kaioshin più anziano.

Proprio in quel momento, Frost lanciò un attacco energetico dall’indice e dall’anulare uniti che colpì in pieno Trunks facendolo cadere sul ring.

“Che te ne pare?” domandò Frost, sicuro di sé “Ti consiglio di arrenderti, prima di farti male sul serio.”

Inaspettatamente, però, Trunks si rialzò in piedi con un balzo e, massaggiandosi il collo leggermente dolorante, commentò: “Niente male… se devo essere sincero, sei leggermente più forte di Freezer… però…”

Nel dire quella frase, però, smise di massaggiarsi il collo e, guardando Frost con un sorriso furbo, commentò: “…Stai nascondendo almeno un altro livello di trasformazione, vero? Che furbastro…”

“Furbastro?” ripeté l’alieno, ancora mezzo sorpreso per il fatto che l’avversario avesse capito che possedeva ancora un’altra trasformazione, mentre Trunks diceva: “Beh, ad essere sincero… lo sono anch’io.”

Nel dire quella frase, Trunks si trasformò in supersaiyan con enorme sorpresa dei componenti del Sesto Universo, in primis, ovviamente, lo stesso Frost.

“M-ma che…?! Qu-quello è un terrestre, no?!” domandò, incredulo, Champa, mentre Vados diceva “Sembra che non sia un terrestre qualsiasi… anzi, credo che si tratti di un incrocio tra un saiyan e una terrestre…”

Anche Fuwa rimase senza parole, infatti, balbettò, incredulo: “M-ma… c-che… diavolo…?!”

Incurante della confusione, Trunks si lanciò all’attacco contro Frost, ma l’alieno capendo che se restava così avrebbe senz’altro, si mise ad urlare, venendo avvolto da una fiamma d’energia che bloccò subito il ragazzo, costringendo gli spettatori a chiudere gli occhi per non rischiare di venire accecati da quella fiamma.

Mentre osservava la polvere generata dall’esplosione spostarsi rivelando una sagoma dietro di essa, Trunks fece un sorrisetto e commentò: “Lo sapevo… adesso ti riconosco.”

Infatti, la figura davanti a lui, anche se con le opportune differenze, assomigliava in maniera impressionante a Freezer, escludendo, ovviamente, le parti meccanizzate, che naturalmente Frost non aveva.

Trunks lo fissò in silenzio, per poi affermare: “La vera sfida comincia adesso.”

Dal canto suo, Frost fece un sorriso divertito, mentre il saiyan del Sesto Universo, domandava, incredulo: “Quello… è il vero aspetto di Frost?”

In quello stesso istante, Frost sprigionò un incredibile aura d’energia attorno a lui e anche Trunks fece immediatamente la stessa cosa.

A quel punto, Frost si avventò contro il ragazzo e cercò di lanciargli degli attacchi energetici, ma Trunks li parava tutti quanti senza problemi, per poi iniziare ad avvicinarsi all’avversario e, una volta che gli fu davanti, gli bloccò i polsi con le mani e gli diede un calcio così forte che lo fece scontrare contro la barriera.

Nonostante ciò, l’alieno si fiondò a tutta velocità contro Trunks con espressione adirata.

Infatti, era palese che il fatto di venir sconfitto nella sua forma finale doveva essere un grosso affronto per lui…

Ma più perdeva la calma, più Trunks era in grado di tenergli testa con più facilità, dal momento che stava lasciando troppi punti scoperti.

Un altro che era adirato dal fatto che Frost stesse perdendo era, ovviamente, Champa, il quale guardava lo scontro tra i due andare sempre peggio per il suo combattente con uno sguardo davvero furente.

Ad un tratto, per fermare l’avanzata di Trunks con un movimento dell’aria, ma, per tutta risposta, l’avversario fece lo stesso e la sua potenza scaraventò Frost al bordo del ring.

“M-ma che…” non poté fare a meno di commentare, sbalordito, Fuwa, mentre l’anziano Kaioshin, con lieve soddisfazione, diceva: “Oooh… in un batter d’occhio le posizioni si sono invertite.”

Nonostante la stanchezza, Frost ebbe la forza di sorridere e di sussurrare, mettendosi anche nella posa che, chi l’aveva vista dal vivo, la riconobbe subito come quella tipica di Freezer: “Straordinario… non me l’aspettavo, davvero… però… non riuscirai mai a battermi.”

“Non accetta proprio la sconfitta, quello…” commentò Broly, mentre Frost si lanciava di nuovo all’attacco di Trunks, ma, per tutta risposta, il saiyan lo schivò e lo colpì in maniera piuttosto forte al dorso, facendolo cadere per terra.

“Mi dispiace, ma è finita. Faresti meglio ad arrenderti.” Lo avvertì Trunks, mentre Frost si alzava faticosamente, allontanandosi anche un attimo, dandogli sempre le spalle.

Inaspettatamente, però, Frost si lanciò all’attacco contro Trunks cercando di tirargli un pugno con la mano destra, il quale venne prontamente parato da Trunks, ma, improvvisamente, il ragazzo si sentì girare la testa in maniera pesante e Frost ne approfittò per tirargli un calcio così potente da farlo cadere fuori dal ring, lasciando, stavolta, l’intero Settimo Universo di stucco

Dopo un lieve attimo di confusione per quell’inaspettato colpo di scena, il commentatore annunciò: “Gohan è fuori dal ring! Frost vince l’incontro!”

“Eh?! Cosa?!” esclamarono allo stesso tempo, allibiti, l’altro Trunks, Broly e Tarble.

“T-Trunks… ha perso?!” domandò, incredula, la Mai più giovane, mentre la sua controparte più anziana, dopo aver affidato il figlio a Bulma corse dal suo compagno per sincerarsi che stesse bene, gridando: “Trunks!!!”

La ragazza corse a tutta velocità verso il compagno svenuto, assieme a due alieni identici d’aspetto al commentatore con una barella e si mise a scuoterlo leggermente.

Dopo un po’, Trunks, leggermente frastornato, aprì gli occhi, facendo un semplice: “Mh?”

Dopodiché si rialzò a sedere, massaggiandosi il collo borbottando: “Ahi, ahi…”

In seguito, mentre la sua ragazza faceva un sospiro di sollievo, il ragazzo si guardò intorno e domandò, incredulo: “Eh? Ho perso?”

A quel punto, Trunks si voltò verso Frost, il quale era rimasto sul ring a guardarlo, e ammise: “Certo che ci sai fare, Frost… non ho nemmeno capito che tecnica hai usato!”

“Grazie.” Fu la semplice risposta dell’altro.

Nel frattempo, nella tribuna degli atleti del Settimo Universo, Whis commentò, semplicemente: “Oh, il Trunks numero 1 ha perso…”

“C-che combina quel cretino?!” fece, adirato e nervoso, Beerus, per poi borbottare, sempre più agitato: “N-non va bene… non va bene per niente!”

Intanto, una volta raggiunti i compagni, il Trunks più grande fu raggiunto dal suo doppione, il quale gli chiese, incredulo: “Che ti è successo? Eri in netto vantaggio e poi, all’improvviso…”

“Non lo so… per qualche strano motivo, quando mi ha colpito con il pugno ha iniziato a girarmi la testa…” fu l’amara risposta del Trunks più grande, mentre Broly lo consolava: “Su, non fare così… siamo ancora in quattro… e poi, il tuo è stato uno scontro fortissimo! Anche quei…!”

Tuttavia, il saiyan s’interruppe bruscamente, non appena si accorse che Tarble stava osservando in silenzio Frost molta attenzione.

“Mh? C’è qualche problema, Tarble?” gli domandò Broly, incuriosito, e Tarble rispose: “No, niente… è solo che…”

“Andiamo avanti! Il prossimo sfidante del Settimo Universo a combattere contro Frost sarà… Trunks!” lo interruppe proprio in quell’istante il commentatore ed il Trunks più giovane si diresse sul ring.

“Cominciate!” fece l’annunciatore e, immediatamente, Frost, abbandonando ogni minimo di prudenza rispetto allo scontro precedente, si fiondò subito all’attacco contro Trunks, ma il ragazzo lo schivò prontamente e volò in aria.

Di conseguenza, Frost tentò di colpirlo con un attacco energetico, ma Frost continuò a colpirlo con raggi energetici che venivano prontamente schivati.

“Quello è il fratello minore del tizio di prima, giusto?” domandò, proprio in quel momento Champa dalla tribuna dei guerrieri del Sesto Universo, mentre Vados, meditabonda, commentava: “Mmh… non ne sarei così sicura…”

Nel frattempo, Trunks urlando, mentre, contemporaneamente, preparava un attacco energetico, trasformandosi anche in supersaiyan: “Ti ho già sconfitto una volta… ti sconfiggerò anche in questa!”

Frost, sempre più seccato, schivò quell’attacco energetico, per poi provarne a lanciarne un altro.

Mentre i due contendenti continuavano a combattersi utilizzando attacchi energetici, il Trunks in tribuna commentò: “L’altro me ci sa fare, eh?”

“Già… però si limita soltanto alla difesa… Frost sta consumando molte energie, ma anche quelle dell’altro Trunks stanno calando… comunque, pare che Frost stia perdendo la sua proverbiale calma a furia di combattere… mi sa che vuole terminare questo scontro il più in fretta possibile…” constatò Tarble, mentre Broly commentava: “Quel tipo non sa proprio perdere!”

“Già… è proprio quello che temo…” commentò il giovane, continuando a guardare l’incontro.

Nel frattempo, Frost, sempre più adirato e stanco, smise di attaccare e guardando l’avversario, mentre con la mano sinistra massaggiava il braccio destro, sibilò, furente: “Mettiamo fine a quest’incontro!”

Dopo aver detto quelle parole, si lanciò all’attacco e tentò di colpire varie volte Trunks con la mano sinistra, le quali venivano bloccate senza troppi problemi dal ragazzo.

Ad un tratto, Frost lanciò il pugno destro in direzione di Trunks, il quale, prontamente, parò il pugno con una mano, ma, non appena lo ebbe parato, si sentì strano.

Non perché il pugno dell’avversario fosse fortissimo, anzi, era parecchio debole, ma si sentì la testa girargli terribilmente…

A quel punto, prontamente, Frost ne approfittò per lanciare un pugno al petto di Trunks che lo fece uscire fuori dal ring, con grande sgomento di tutti gli appartenenti al Settimo Universo, i quali non poterono fare a meno di esclamare, allibiti per quella scena: “Eh?!”

“Fuori dal ring! Il vincitore è Frost!” dichiarò l’arbitro, mentre Bulma dagli spalti diceva, sbigottita: “Ehi! Di nuovo la stessa scena! Ma com’è possibile?!”

“Ah ah ah! Bravo, bravissimo!” esultò Champa, mentre il Trunks che finora aveva combattuto faceva segno ai tipi della barella che non aveva bisogno di aiuto, per poi alzarsi e dirigersi verso la tribuna del Settimo Universo.

“Tutto bene, Trunks?” gli domandò, preoccupato, il suo doppione più grande, mentre il ragazzo borbottava: “Sì… accidenti, non riesco proprio a capire come sia potuto succedere… eppure ero in guardia!”

Poi, dopo essersi girato in direzione di Tarble, in quanto il prossimo avversario di Frost sarebbe stato lui, lo avvisò: “Fa’ attenzione, Tarble… mi sa che quello è molto più forte di quello che pensiamo.”

“…Oppure molto più subdolo.” Borbottò Tarble, mentre levitava verso il ring.

La sua frase lasciò di stucco i suoi tre compagni di squadra, i quali non poterono fare a meno di esclamare, sorpresi: “Eh?”

“E’ un disastro… un vero disastro!” stava dicendo, nel frattempo, Beerus, mettendosi le mani in testa.

I suoi guerrieri stavano cadendo tutti come mosche!

Se continuava così, sarebbe poi toccato a Monaka e allora…

“Continuiamo… il prossimo ad affrontare Frost sarà… Tarble!” annunciò l’arbitro, mentre Tarble si metteva in posizione di combattimento, con espressione decisa.

A differenza di tutti gli altri, infatti, era l’unico ad aver capito che, in realtà, Frost stesse barando.

Infatti, non gli era sfuggito il fatto che in entrambe le volte, prima di attaccare i due Trunks mettendoli al tappeto, si era toccato il braccio destro, oltre al fatto che gli era per giunta parso di vedere un luccichio da quel braccio quando Frost aveva attaccato il primo Trunks… inoltre, i sintomi descritti dal Trunks più grande ed il comportamento che entrambi avevano avuti erano riconducibile ad un veleno piuttosto diffuso nel Settimo Universo, grazie al cielo non letale se preso in piccole quantità, ma capace lo stesso di far svenire una persona o, se era molto forte fisicamente, come nel caso dei suoi due nipoti, di creare notevole confusione e un lieve malessere…

In ogni caso, i suoi sospetti da soli non bastavano di certo per poter accusare Frost di star utilizzando un’arma, in quanto poteva essere nascosta molto accuratamente e se l’ispezione non avesse portato a niente, c’era il rischio di passar per un bugiardo o, peggio ancora, di dare al Settimo Universo una penalità che, al momento, era l’ultima cosa di cui avevano bisogno…

Soltanto un vero e proprio idiota poteva mettersi ad accusare qualcuno senza avere nemmeno uno straccio di prova…

 

Spazio profondo del Settimo Universo

Settore Nord, sabato, 11:45

 

“Etciù!” fece l’alieno, mentre pilotava la vecchia astronave e, subito, una voce proveniente dall’auricolare che l’essere stava indossando, gli domandò: “Non ti sarai mica preso il raffreddore, Jaco?”

“No, Calamis… dev’essere colpa del sistema dell’aria condizionata della navicella… quell’idiota di un meccanico l’ha regolata male! L’ha fatto troppo potente e adesso la mia navicella è un frigorifero! Se penso che prima era un forno… ma dico, io sono una super élite della Pattuglia Galattica e guarda un po’ te come vengo trattato! Ancora un po’ e qui dentro cominceranno a girare i pinguini!” protestò vivacemente Jaco, mentre continuava a far andare la navicella.

 

Pianeta Senza Nome

Stadio, sabato, 11:46

 

In ogni caso, si trovava in un bell’inghippo: quella versione di Freezer del Sesto Universo era di certo troppo potente per lui, dato che lui non era di certo allo stesso livello dei due Trunks i quali, imbrogli a parte, erano stati in grado di sconfiggerlo senza troppi problemi, sia la versione del Sesto Universo che di quella del Settimo, anche se, in quel caso, avevano fatto fuori quello di un’altra linea temporale…

L’unica speranza che aveva per vincerlo era dimostrare davanti a tutti che stava violando il regolamento usando un’arma, così da farlo squalificare per comportamento scorretto e rimettendo così in gara anche i due Trunks, dato che se si fosse scoperto che aveva barato anche nei precedenti scontri, le sue due vittorie sarebbero state immediatamente annullate, i quali erano troppo preziosi, evitando, allo stesso tempo, di farsi colpire da quel dannato veleno, il quale sarebbe di certo bastato per mettere al tappeto uno come Broly e Monaka, coloro che erano stati capaci di sconfiggere Beerus!

Però… sarebbe stato in grado di portare a termine un compito così delicato ed importante senza fallire?

In fondo, sapeva soltanto che Frost possedeva un’arma nel braccio destro… però non sapeva la forma di essa né quanto fosse lunga, dettagli che lo mettevano in una terribile posizione di svantaggio…

Beh, doveva lo stesso tentare… sperando allo stesso tempo in bene…

   
 
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