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Autore: Captain Jane Claude    14/09/2022    0 recensioni
Todoroki sfiorò una delle mani di Midoriya, guardando le povere lentiggini bruciacchiate che costellavano la sua pelle.
«Non preoccuparti, ci sono io ora con te.»
Genere: Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per la Fluffiness Explosion Weekend Challenge 2021 🌷 del gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia

Prompt: Personaggio A ha un eritema solare. Soffre davvero tanto, si è scottato di brutto. Personaggio B la notte lo sveste e lo ricopre di crema lenitiva.

Dedicata alla mia kouhai E. ♥️

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Reliable

Quando Todoroki rientrò alla Heights Alliance dopo aver fatto visita a sua mamma, la calma e il silenzio dominavano l'edificio. Gli altri dovevano essere ancora al mare...Forse faceva ancora in tempo a raggiungere Midoriya e gli altri.

Si affacciò alla finestra e notò un puntino dirigersi velocemente verso l'entrata dell'edificio. Aguzzò la vista, incuriosito, e dopo qualche istante fu più facile identificarlo: era Iida con qualcuno sulle spalle e quel qualcuno era...Midoriya. Midoriya?

~~~

Todoroki si diresse verso l'ingresso ma si imbatté in Aizawa.

«Sensei...lei sa perché ho appena visto Iida con Midoriya sulle spalle?»

Aizawa si stropicciò gli occhi: «A quanto pare, è stato tutta la giornata ad agitarsi sotto il sole e Iida ha voluto riportarlo subito all'Heights Alliance.»

Iida li raggiunse. «Aizawa-sensei!! Midoriya si sta facendo ora la doccia, penso che si sia scottato! Io gli avevo detto di rimettersi la protezione!»

Todoroki guardò l'amico agitarsi e dimenare la mano destra, fendendo l'aria davanti a sé.

Aizawa gemette, un'emicrania era sicuramente in arrivo. Quand'è che il problem child avrebbe smesso di farsi male ad ogni occasione? Sospirò: «Oggi non abbiamo neanche Recovery Girl: è ad Osaka ad aiutare le squadre che si stanno occupando dei feriti causati dal tifone. Iida, come stava ora Midoriya?»

«Sensei, Midoriya-kun era un po' stanco, ma sicuramente domani starà meglio! Penso abbia bisogno di bere e riposare.»

Intervenne Todoroki: «Sensei, posso tenere d'occhio io Midoriya e controllare se ha bisogno di qualcosa.»

Aizawa lo scrutò: «Va bene, Todoroki. Io sarò a correggere i vostri test dell'altro giorno, se Midoriya avesse bisogno, vieni a chiamarmi.»

«Hai, sensei!» e Todoroki si defilò velocemente.

~~~

Midoriya era stanchissimo, era riuscito a farsi la doccia, infilare una t-shirt e un paio di pantaloncini e trascinarsi sul letto sfruttando la forza del One for All, ma tutto bruciava da impazzire, la pelle tirava come se fosse quella di qualcun'altro, quella di qualcuno tremendamente più piccolo di lui.

All'improvviso sentì un esitante Todoroki mormorare oltre la porta: «Midoriya? Posso entrare?»

«T-Todoroki-kun! Entra!»

Il ragazzo entrò con un'espressione preoccupata e si avvicinò per esaminare le condizioni dell'altro. Todoroki si sentì stringere il cuore: la pelle di Midoriya era così arrossata, aveva gli occhi lucidi, le labbra screpolate, e sembrava tremendamente spossato.

«Todoroki-kun?»

«Midoriya...come stai?» chiese Todoroki, mentre osservava con attenzione la pelle dell'altro. Per fortuna sembravano non esserci vescicole.

«Sono stato uno stupido. Stamattina mi sono dato la protezione, poi non ci ho ripensato...Iida mi aveva anche avvisato, ma mi sono distratto...Giocavamo a beach volley e Kacchan continuava a urlare: “Deku, bastardo! Giochiamo un altro cazzo di set o ti ammazzo!”. Mi fa un po' male la testa e mi brucia tutto, mi sento tanto stanco...»

Todoroki sfiorò una delle mani dell'altro, guardando le povere lentiggini bruciacchiate che costellavano la sua pelle.

«Non preoccuparti, ci sono io ora con te. Cosa posso fare per aiutarti?»

«Tranquillo, sono già contento che tu sia qui.» Midoriya sorrise e Todoroki sentì il suo cuore sciogliersi.

«Dovresti bere. Puoi aspettarmi un attimo? Torno subito.» Todoroki dette una piccola stretta alla mano di Midoriya e al cenno di assenso dell'amico, uscì a passi rapidi, diretto verso camera sua.

~~~

Todoroki fece capolino poco dopo.

«Todoroki-kun!» Midoriya si sentì già meglio, alla vista del ragazzo.

«Tra poco starai meglio, sono andato a prendere un po' di cose in camera mia...Ti preparo un po' di tè freddo kōridashi. Nel frattempo, bevi un po' d'acqua fresca.» Todoroki porse un bicchiere all'amico, aiutandolo a tirarsi leggermente sù.

Poi andò alla scrivania, preparò la sua teiera kyusu e aprì il contenitore con le foglie di tè kabusecha. Era il tè perfetto per Midoriya: prezioso, fresco, delicato, leggermente dolce. Cercò di non pensare a quanto le sue caratteristiche gli ricordassero Midoriya e scosse la testa per allontanare questa scia di pensieri.

Pose le foglie dentro la teiera e vi fece cascare sopra alcuni cubetti di ghiaccio dalla mano destra.

Sistemò la teiera sul davanzale, in attesa che il ghiaccio si sciogliesse e l'infuso sprigionasse i suoi profumi e la sua dolcezza.

Midoriya seguiva ogni suo gesto con curiosità e un po' di ammirazione, poi lo vide avvicinarsi al suo letto con delle pezze bagnate.

«Questo ti farà sentire meglio, Midoriya.» E appoggiò le pezze, fresche al punto giusto, sul naso, sulla fronte e sulle braccia di Midoriya.

«G-grazie, Todoroki-kun.»

«Ora riposa un po', ci penserò io a mantenere fresca la tua pelle.»

Midoriya socchiuse gli occhi, ancora dolorante, ma rassicurato dalla presenza e dalle attenzioni di Todoroki.

~~~

Todoroki aveva guardato il sole tramontare dalla finestra e la luna salire, mentre aveva continuato a rinfrescare le pezze sulla pelle di Izuku e a farlo bere. Ricontrollò la pelle di Midoriya, che gli sembrava, forse per la preoccupazione, ancora più rossa.

«Midoriya? Come ti senti?»

«Brucia ancora tanto. Mi sembra difficilissimo fare qualunque movimento.»

Todoroki avvicinò una fresca tazza di tè alle labbra di Midoriya, incoraggiandolo a bere.

«Ci sarebbe....c'è un'altra cosa che potrei fare per te.»

Midoriya guardò l'altro con fare interrogativo.

«In camera avevo una crema all'aloe e all'amamelide, la tengo per quando ho difficoltà a controllare il lato sinistro e mi scotto. Ho preso anche quella quando sono andato nella mia stanza, lascia che te la metta, per favore. Poi starai meglio.»

Midoriya sorrise debolmente.

«Sì, sarebbe bello, Todoroki-kun.»

Todoroki prese il tubetto, lo raffrescò nella mano destra e cominciò ad applicare la crema con tocchi delicatissimi sulla fronte di Midoriya, scostando le ciocche dal suo viso, poi sulle guance, sul naso, sulle labbra, sulle orecchie.

«Todoroki-kun? Mi bruciano tanto le spalle e il petto.»

Todoroki si sentì avvampare il viso: «Midoriya, posso toglierti la maglia?»

«Sì, per favore.» rispose flebile l'altro.

Todoroki aiutò l'amico a tirarsi leggermente sù e gli sfilò la maglia. Un po' incerto per il timore di procurargli dolore, cominciò a massaggiare la crema sul petto di Midoriya, sull'addome e sulle spalle, sulle braccia e sulle gambe, fino a dove i pantaloncini gli permettevano di arrivare. Poi aiutò Midoriya a girarsi, con non poco dolore, e si dedicò con gesti lenti e misurati alla pelle arrossata che si tendeva sulle sue scapole e su tutta la schiena.

«Domani starai meglio, Midoriya, te lo prometto.»

Il ragazzo si risistemò supino e guardò Todoroki con aria grata: «Grazie, Todoroki-kun. Ci sei sempre quando sono in difficoltà.»

Todoroki arrossì e sorrise.

«E ci sarò sempre.» Todoroki incrociò le dita della sua mano destra tra quelle di Midoriya e le strinse leggermente, raffreddandole.

Quella notte divenne più leggera per Midoriya, con Todoroki al suo fianco, e quando al mattino si risvegliò, la pelle bruciava di meno, Todoroki era ancora accanto a lui, e lui si sentiva inspiegabilmente felice.

   
 
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