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Autore: Shasha_cupcake95    28/09/2022    0 recensioni
Mi chiamo Elisabeth Wright, sono nata in Inghilterra, esattamente a Bradford. Cresciuta in una famiglia benestante ricevendo l'educazione che mi avrebbe reso una perfetta consorte per l'uomo scelto dai miei genitori.
quello che i miei genitori definivano amore era tutt'altro. Il loro sguardo era rivolto al buon nome della famiglia.
Non lasciai morire i miei sogni, li coltivai di nascosto comprando libri e leggendo tutto ciò che narrava del Nuovo Mondo, del selvaggio West. Mi dedicai a scrivere novelle per il giornale locale così da guadagnare da me fino a prendere una decisione che mi avrebbe cambiato la vita...
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Piccola parentesi! La storia che segue è tratta da un RP vocale basato sul videogame Red Dead Redeption Online! Il non conoscere il videogame in questione non comprometterà la lettura, ma questa premessa serve ad indicarvi un altro metodo di utilizzo del suddetto videogioco, un metodo che permette di mettersi completamente in gioco, di scoprire nuove abilità di dialettica ed interpretazione. Detto questo vi auguro buona lettura!

La mia vita in Inghilterra era divenuta monotona, stretta quasi quanto i corsetti che ero costretta ad indossare.
Sono nata in una famiglia benestante, cresciuta nell'agiatezza e nella rigida istruzione privata ed i frivoli balli. Una vita invidiabile agli occhi di molti, ma una vita in gabbia per me. Fin da bambina tenuta in gabbia come un canarino, le mie ali spezzate, imbellettata al fine di apparire come una perfetta consorte per un futuro pretendente.
La mia unica via di fuga erano i libri, in essi potevo vivere meravigliose avventure, essere un cavaliere, scorgere vite così lontane dalla mia.
Naturalmente non mi era permesso leggere qualsiasi libro, tutti quelli in mio possesso venivano accuratamente controllati dal mio precettore. Crescendo iniziai ad interessarmi anche al giornale locale, su di esso vi trovavo novelle, ma anche notizie provenienti da oltre oceano e lentamente mi innamorai di quella terra selvaggia, un luogo pieno di storie da raccontare e da vivere...
In me crebbe la voglia di viaggiare, di raggiungere quelle coste, di essere qualcosa di più di una semplice ragazza destinata ad un matrimonio combinato ed una vita in sbarre dorate.
Iniziai a lavorare, convincere i miei non fu difficili, con lunghi giri di parole li convinsi del fatto che dare ripetizioni ai figli delle altre famiglie mi avrebbe di certo aiutata a migliorare le mie doti di madre.
Con le lezioni private e le novelle riuscì a mettere da parte una piccola somma di denaro, la parte difficile fu convincere la mia governante ad aiutarmi, mi sfogai con lei, ma le mie lacrime di disperazione nulla poterono contro la sua fedeltà alla mia famiglia, ai loro soldi. Per convincerla le donai un mio bracciale, un meraviglioso oggetto con smeraldi a taglio rettangolare, un penio che pagai volentieri per una via di fuga. Accettò di farmi uscire di notte e con l'aiuto del cocchiere mi permise di raggiungere il porto. Davanti a quell'enorme transatlantico il cuore prese a battere all'impazzata, la passerella che mi divideva dal mio viaggio sembrava così stretta da togliermi il respiro. Mi strinsi nel soprabito e trattenendo il respiro feci il primo passo, nelle mani il mio nuovo diario pronto ad accogliere le mie giornate.

Valentine 1895

dopo 4 giorni mi sono, finalmente, decisa ad intingere il pennino dell'inchiostro e mettere su carta gli avvenimenti di questa città.
Sono giunta a Valentine piena di euforia e curiosità, forse anche troppe aspettative rinforzate dai vari romanzi che ho letto durante la mia attraversata in mare. La città si è palesata a me in tutta la sua bellezza(?) una volta superata la stazione, le strade piene di fango sono caratterizzate dalle impronte di zoccoli, scarponi e ruote di carri come a ricordarmi che ogni essere lascia un segno su questa terra al suo passaggio. Mentre la diligenza procede lentamente per le vie molti si voltano a guardarmi, sembrano sorpresi di vedere qualcuno di nuovo. Mi sembra di essere finita in uno di quei romanzi, gli uomini sembrano così autoritari con i loro fucili in spalla ed i cinturoni alla vita, vedere così tante persone armate è strano, perfino le donne portano le cinture con tanto di fondina.
Fermata la carrozza mi ritrovo davanti ad un grazioso Hotel con tanto di veranda con panchine e già m'immagino seduta al tramonto a scrivere osservando la vita scorrere per le via di questa città.
Nella piccola hole vengo accolta dal piacevole tepore dovuto alla stufa vicino al bancone. Dietro di esso si trova una donna, il viso pallido contornato dai capelli neri fanno risaltare gli occhi azzurrissimi, occhi che subito si posano su di me. Con fare educato mi accoglie e subito mi accingo a richiedere una camera. La camera non è molto grande, ma non ho intenzione di passarci le giornate quindi è perfetta. Sistemati i bagagli decido di buttarmi alla scoperta ed esco per strada, ma la mia camminata spavalda termina con uno scivolone su uno degli scalini delle passerelle, anche quelle ricoperte di fango, un ottimo modo per iniziare...
Ritorno per strada perdendomi ad osservare gli edifici e le persone, un continuo via vai di carrozze e persone a cavallo e subito penso al puledro che cavalcavo da bambina, adoravo andare in passeggiata.
Faccio la conoscenza di un ragazzo di nome Matt, si dimostra un ragazzo dai modi gentili e durante il pranzo si è offerto di portarmi alla tribù dove è cresciuto per permettermi di conoscere la storia del suo popolo, sono estasiata al solo pensiero di poter conoscere i veri nativi di questa terra, poter apprendere tutto delle loro tradizioni e della loro storia. Mrs Ingalls, la proprietaria dell'hotel, mi ha invitata a passeggiare con lei ed infine mi ha presentato Mr Mainard, un uomo facilmente irrascibile e gran bevitore, un perfetto scozzese! Nonostante questo suo carattere si è dimostrato premuroso, così come Matt e Mr Bobbi, quando ha scoperto che sono stata aggredita nella mia camera da letto...
Mai provata una paura simile, la lucida canna della pistola sembrava bramare di vedere l'interno del mio cranio, ma per fortuna me la sono cavata con un bernoccolo e senza più una moneta, mi ritrovo senza denaro in una città, in uno stato(!), a me sconosciuti. Potrei scrivere a mio padre per chiedergli i soldi per tornare in patria, ma in questa sfortuna(?) vedo un opportunità ed onestamente non voglio farmela sfuggire! Per prima cosa, grazie a Mrs Ingalls, ho trovato un lavoretto presso l'emporio della città, voglio guadagnare abbastanza per poter ripagare Mrs Ingalls per la sua ospitalità e pensare al mio futuro in questa terra selvaggia.
Devo ricordarmi di chiedere a Matt di insegnarmi a cavalcare con la sella americana, è un ragazzo gentile e di sicuro sarà un ottimo istruttore, naturalmente chiederò anche a Mrs Ingalls a sparare con una pistola, non sono certa che sarò capace di sparare ad una persona, ma almeno metterla in fuga...
Per oggi è tutto, la mia avventura è appena iniziata e sento che tornerò a casa con molto più che un libro...
   
 
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