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Autore: ValeAlcazar    29/09/2022    1 recensioni
Io e Vielca Mazzali abbiamo dato libero sfogo alle considerazioni su Fersen
Genere: Demenziale, Erotico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hans Axel von Fersen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#fersen 💚 HANS, DOVE SEI? " La Parigi notturna dei vicoli, dei bassifondi, delle bettole , delle bische, dei bordelli, e delle prostitute che ti adescavano a tutti gli angoli di strada, si stagliava sotto i piedi dell " indomito cavaliere scandinavo" che conosceva tutti gli anfratti dove poter trovare qualsiasi genere di piacere...Percorreva quelle vie, con la sua altera superbia, di " galante" sempre pronto a gioire, e cercare sempre nuove esperienze, le " care sgualdrine" lo circondavano, e si offrivano a quel " marcantonio" anche per pochi denari....Hans, soddisfatto, si pavoneggiava allegro, e sfrontato di quelle nuove avventure...Alto, ben fatto, " dal avvenenza di un cavaliere teutonico", si dilettava nei più minuti piaceri, le " sue amichette" si divertivano mentre interagiva per apparire simpatico sciorinando a più non posso, " certe battute di pessimo gusto", che Hans era il solo a comprendere.e a riderne sonoramente...Alcune di queste " donzelle" gli offrivano la mercanzia, con gesti audaci e provocanti, mentre Hans, da vero " esemplare di nordico", lasciava scorrere le sue mani esperte su quei corpi, mentre assaporava del buon vino d' annata, o lo si trovava " virile" tra fanciulle che lo imboccavano con piccoli chicchi di frutta. I gridolini di quelle " pulzelle" lo esaltavano al punto che erano solito trascinarle nel letto a baldacchino, mentre " quel fiero amante" le abbracciava suadente, mirando le sue " prodezze" nello specchio del soffitto Caso volle che durante una di quelle sortite , s imbattesse nel cardinale di Rohan che non era da meno dello " svedese" in fatto di donne e postriboli, gongolando tronfio di " savoir faire" Hans, si fece presentare ad una dama " gentile e benevola" che portava il nome di Jeanne Hans era totalmente all'oscuro del passato di Jeanne,la ragazza era nata in uno dei quartieri più poveri di Parigi, figlia di nobili decaduti e ultima discendente dei Valois la madre era malata,ma pur di mettere in tavola un tozzo di pane,stirava per le famiglie più ricche mentre,la sorella minore Rosalie cercava di contribuire al andamento della casa svolgendo piccoli ed umili lavori .Jeanne non aveva nessuna intenzione di lavorare,passava tutto il giorno a specchiarsi e a lamentarsi,era stanca di tutta quella miseria e di indossare gli abiti smessi della vicina di buon cuore,insomma voleva una vita diversa, così dopo l'ennesima lite in famiglia uscì di casa x non fare più ritorno, incominciò a vagare senza meta chiedendo una moneta a chiunque si trovasse davanti Esausta e scoraggiata fermò una carrozza dove viaggiava una nobil donna, che impietosita dalla ragazza,decise di portarla a casa sua,prodigandosi per darle un un'educazione, e perché ricevesse una rendita mensile che le avrebbe permesso un' agiata esistenza. Jeanne in breve tempo divenne "ricca",ma non era soddisfatta mirava Versailles,la famiglia della donna che l'aveva accolta,non era così benestante da poter frequentare la reggia quindi Jeanne avvelenò la sua benefattrice,fece falsificare il testamento, ereditò soldi e le proprietà di famiglia, tutto ciò contribuì all'ascesa di Jeanne ,Hans non aveva idea di cio' che l'attendeva, Jeanne la rosa nera di Versailles era bellissima,ma le sue spine ...letali dannatamente letali...Hans, non molto largo " di borsa" avrebbe voluto che la '" circe di Jeanne" assecondasse i suoi capricci di " galantuomo" abituato a ricevere no a dare, a bere e a dormire in manieri e castelli senza elargire " moneta sonante", credendo che la donna si accontententasse delle sue 4 moine, si ritrovo" a dover dividere " l' alloggio" con uno dei tanti cavalli delle sue scuderie...Hans Axel di Fersen " il più bel gentiluomo dell' epoca" dimorava in mezzo al letame. Ed oltre a farlo sgobbare nelle scuderie, Jeanne si divertiva a farne il suo personale domestico, doveva servire a tavola, lavare, pulire inamidare, insomma in breve divenne un provetto " cavalier servente"; se per caso lo trovavano in fallo riceveva come ricompensa una giusta dose di legnate. L " uomo venuto dal nord...il grande amatore svedese" decise di darsela a gambe con l aiuto di un anziana donnetta, rinsecchita mezza zoppa ed orba, Hans non dava troppo peso al apparenza per lui tutto faceva " brodo'...Pensava spesso al " suo migliore amico" Oscar François de Jarjayes che adesso era felicemente la donna di Andre Grandjer il suo attendente, e si mangiava le mani per essersela fatta sfuggire ....Hans incautamente avrebbe voluto ritrovarsi con Oscar ma non solo temeva la sua spada puntata al basso ventre, ma sapeva che " Palazzo Jarjayes o meglio l albergo Jarjayes" aveva chiuso saldamente i battenti " ai paesi scandinavi"...Andre, era un semplice servo e mai aveva dormito nel letame, anzi aveva una degna stanza nel palazzo di famiglia, e lui " Hans, il Casanova dei nord" incontrando Jeanne era passato dalle stelle alle stalle.... Hans, " il belloccio di turno" si trovò lacero e maleodorante a dividere il giaciglio con mendicanti e ubriachi, che stazionavano nei putridi vicoli, chiedendo per vivere la carità ai nobili di passaggio. ..Oscar e Andre, furono sul suo cammino, ma non lo riconobbero neanche, tanto era sporco e puzzolente...Hans si trovò a passare da una via frequentata, e approfittando dei fatto che fosse domenica si sedette sui gradini di una chiesa cercando di improvvisarsi " giullare" voleva attirare una piccola folla, pensando che le sue " sagaci battute, acute e piene di spirito" potessero fruttare qualche moneta, qualcuno ebbe " il coraggio di soffermarsi e di ascoltare" ma oltre a improperi insulti minaccie e bastonate, si prese dei calci ben assestati nel didietro Insomma l " uomo dalle belle ciglia che tutti lo vogliono e nessuno lo prende" era arrivato alla frutta, fu così " che una pia donna" che rispondeva al nome di contessa Du Barry se ne prese cura.. La contessa Du Barry x molti anni era stata la favorita di Luigi XV, abiti,gioielli,cavalli carrozze il re ne esaudiva ogni suo desiderio e capriccio,insomma la furbastra sapeva fare "fruttare il dono che aveva dalla nascita" subito non ricobbe il giovane, così sporco puzzolente e mal vestito,sembrava un mendicante,ma il viso sebbene nascosto dal lezzo pestilenziale non le appariva del tutto sconosciuto,lo fece strigliare x bene da una delle sue domestiche,ed ecco che una volta pulito profumato e vestito a puntino,apparire Fersen " lo sciupafemmine" 'amante della principessa austriaca,da lei tanto odiata,ormai non frequentava più Versailles da parecchi anni,in quanto con la morte del sovrano era stata allontanata dalla reggia come una lebbrosa,ma era sempre in tempo a far giungere a corte la voce di un suo incontro sotto le lenzuola "sperimentando le doti amatorie " del bel conte svedese,sicuramente la regina non avrebbe gradito quell incontro.Alla prima occasione Maria Antonietta avrebbe dato scandalo davanti alla corte,e lei x l'ennesima volta avrebbe vinto,portando all' estremo la disputa tra le 2 donne La Du Barry dopo aver passato diverse notti con lo svedese , ed averlo sbandierato ai 4 venti sparse in giro la voce che come amante non era un granché,e che si divertiva molto di più con lo stalliere,rozzo ma molto più uomo di Hans, insomma " l'orgoglio svedese" era stato fatto passare x una donnicciola,non ancora contenta ordinò al suo amante di dargli una bella passata di botte,il bel conte aveva perso la faccia,ma la schiena piena di lividi insomma cornuto e mazziato... Povero Hans, senza " arte ne parte" ,con sulla testa quelle chiacchere che lo sminuinavano nella sua carriera amorosa, era la fine per lui, l' unica carta che gli restava da giocare era presentarsi riponendo l' orgoglio da colei " che avrebbe potuto salvargli un minimo la reputazione, la contessa di Polignac amica intima della sovrana. La Polignac gelosa del suo status a corte non voleva di certo ritrovarsi tra i piedi " quel gigolo"" che con sorrisetti di circostanza l' avrebbe minata del suo ruolo, allontanando la regina dal suo potere...Pensa che ti ripensa la Polignac, fece convocare Hans, che tranquillo come una Pasqua si presentò a Versailles, aspettandosi un trionfo e tripudio di dame che lo accoglievano gettandosi ai suoi piedi....Ma niente accadde, uno degli scagnozzi della Polignac, un gigante, pesante una tonnellata, lo attendeva al entrata degli appartamenti della contessa, e munito di manganello, inizio' a sfogarsi sul povero Hans, che tenendosi la cintura dei pantaloni, si allontanò dalla reggia, tra il divertimento dei cortigiani che non mossero un dito per " il conte di Fersen".... Ormai, ad Hans non restava che riprendere la via della Svezia e restarvi " fino a farsi dimenticare" la Francia lo avrebbe fatto, ma lui ebbe la faccia tosta e la noncuranza di tornare anni dopo, questi eventi che sono stati narrati. Hans dopo fece ritorno in Francia, ormai convinto di esser stato dimenticato,la Francia che aveva lasciato,stava cambiando,i reali non erano più amati,anzi il popolo era pronto alla rivolta,la sua "amata " regina continuava a sperperare il denaro dei contribuenti in feste e festini,abiti e gioielli,il popolo ridotto in miseria era pronto a combattere,Hans girovagando x le vie di Parigi in cerca di qualche sgualdrina x trascorrere come al solito qualche ora di divertimento sfrenato,vide delle libelli con l'immagine di Maria Antonietta trafitti da coltelli, come implacabile segno di una sempre più crescente rabbia e sdegno popolare lasciò perdere la ricerca di " compagnia",si mise una mano sulla coscienza e tornò a Versailles dalla sua "amata e cornuta"regina,per mettersi al suo servizio tradendo la sua madre patria. Arrivato a Versailles, girovagando per i saloni, si accorse che nessuno ' se lo filava", provo' ad approcciare una giovane contessa facendo un " occhiolino" ma in tutta risposta si prese un bel manrovescio che gli lascio'ben impresse e visibili le 5 dita sul volto.... Le altre " dame" lo guardavano storto, ridendo di lui...Le chiacchiere della Du Barry, non erano un ricordo altre gentildonne, aumentarono e gettarono fuoco su certi " atteggiamenti amorosi su quel " seduttore venditore di fumo" A nessuno ormai a corte interessava la sorte di Hans, cosa facesse, dove fosse? I più quando parlavano di lui, lo pensavano rinchiuso in una segreta di qualche maniero di provincia, magari aveva come suo solito importunato una castellana che non doveva, e costei le faceva scontare il suo " peccatuccio carnale" Povero Hans....la Francia proprio non e' per te..perche sei tornato?
   
 
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