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Autore: DavideWolfstar    02/10/2022    0 recensioni
Cosa succede quando sei un Malandrino e hai voglia di far casino e il giorno dopo è la festa dell'otto marzo? Cosa c'è di meglio di organizzare uno sciopero contro il patriarcato? Se poi questo porta anche a situazioni compromettenti col tuo migliore amico, meglio no?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Buonasera, di nuovo con una seconda storia sempre del prompt del primo giorno, che partecipa al writober.
Questa storia dunque partecipa al writober degli amici di Fanwriter.it

Prompt: smalto.

Spero diverta voi come ha divertito me nello scriverla
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James e Sirius avevano imparato, col tempo, che ogni occasione speciale fosse perfetta per fare casino, per divertirsi e per vendicarsi del gruppo dei Candidati Mangiamorte, come veniva chiamato il gruppo formato da Mulciber, Rosier e Snape. Non avrebbe dovuto dunque stupire che Sirius Black entrasse in Sala comune dei Grifondoro al grido “Fanculo il patriarcato”. Non avrebbe dovuto stupire perché Black non era nuovo a certi schiamazzi, né era nuovo a trovate particolari, e sicuro ne aveva in mente una delle sue. Chiunque avesse visto Sirius in quel momento non l’avrebbe trovato molto riconoscibile. Aveva una specie di parrucca rossa, due protuberanze nella parte alta del petto (a imitare due seni particolarmente asimmetrici) e delle lunghe unghie finte coperta da smalto viola. A quella vista Remus non riuscì a trattenersi dal ridere e dal dire «Pad, hai sbagliato settimana, il carnevale di Rio era la settimana passata» Sirius con nonchalance, come se il commento di Remus non lo avesse minimamente toccato rispose beffardamente.
 «Remus, Remus, Remus, mio caro Moony, davvero non sai che domani è l’otto marzo? Non pensi che le donne abbiano diritto a essere come noi? E chi siamo noi, da bravi Malandrini a non sostenerle con un sit in di protesta? Non temere amico mio, ho pensato anche a te, anzi a tutti voi ragazzi Grifondoro. Ho un’intera scorta di vestiti e smalti. Domani non si fa lezione, domani si manda a fanculo il patriarcato, domani sciopero!» Remus Lupin era, tra i Malandrini, quello più scettico normalmente riguardo i piani insensati di Sirius o di James o peggio ancora di entrambi, ma quello sembrava essere un piano stupido, non privo di pericoli (una punizione non gliela avrebbe negata nessuno, neppure se Merlino stesso avesse interceduto per loro), dannatamente ridicolo; dunque, era il piano perfetto e per una volta, una dannata volta non aveva nulla da ridire, eccetto una cosa soltanto. «Viola? Il vestito da donna che dovrei mettere io domani è viola? Io odio il viola» Felpato però sembrava avere la risposta giusta anche per quello. E con una maliziosissima voce «Io trovo che il viola ti stia d’incanto, madame, ti trovo così sexy che ti bacerei tutta» Remus non poté che scoppiare a ridere e chiudere così la questione, non prima di vendicarsi spalmando un bacio a stampo sulle labbra di Sirius pensando di scandalizzarlo, ma fu Sirius a sconvolgere lui quando lo tirò a sé e trasformò un “innocente” bacio in un bacio lento e passionale a cui il lupo mannaro non riuscì a sottrarsi. «Sì, ho proprio ragione, il viola ti sta proprio d’incanto. La prossima volta però, ricordati di togliere il rossetto prima di baciare una signora come me, non vorrai sporcarmi le labbra?»
   
 
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