I can’t explain…

and I won’t even try.

Quando ti guardo in quegli occhi limpidi, d’azzurro trasparente potrei vedere ogni pensiero che ti scorre nella mente, ogni preoccupazione che imbroncia il tuo viso e ogni emozione che ti illumina. Non so spiegarmelo. Non so spiegarmi quando hai iniziato ad amarmi anche tu. E nemmeno saprei dire quando ho cominciato io.
Ho forse iniziato quando eravamo piccoli e mi hai coperta dal gelo con la tua sciarpa, difendendomi dai bulli? Oppure è stato quando hai combattuto contro mio cugino per me? Non lo so.
Forse sono sempre stata innamorata di te, fin dal primo momento in cui ho visto quegli occhi di cielo ed il tuo sorriso contagioso. Splendevi sempre, nonostante tutto.
Eppure ricordo quando te ne stavi all’ombra di un albero, a guardarci mentre gli adulti ci riportavano a casa dopo le lezioni. Avrei dovuto fermarmi e giocare con te, stare con te. Ora starò per sempre con te, al tuo fianco.
Ancora non so spiegarmi come sia possibile che tu ti sia innamorato di me. Che sia stato quando mi hai vista sotto quella cascata, credendomi una fata della foresta? Non ho mai avuto il coraggio di confessarti che ero io in realtà. Mi era sembrato così ovvio. Forse dovrei farlo.
Dopotutto tra poche ore saremo marito e moglie. Ridacchio al pensiero, al ricordo. Quanti bei ricordi. Quanti ricordi dolorosi. Quante persone care che non ci potranno essere oggi. Ma ringrazio per quelle che invece ci saranno, che sono ancora su questa terra.
Mi domando se non sia stato quando ho cercato di difenderti da Pain, sarei morta volentieri per proteggerti. Lo farei ancora. Oppure è stato solo di recente, quando ci siamo baciati tra le luci delle lucciole.
Non so spiegarmi come tu ti sia innamorato di me. Cosa ha fatto scattare la scintilla in te. Non te l’ho mai chiesto, Naruto. Non voglio chiedertelo in veste di tua moglie.
Mi alzo e corro verso la stanza dove so che i ragazzi ti stanno prendendo in giro per il nostro imminente matrimonio. Ti vedo, felice e coi capelli scompigliati mentre ridi di qualcosa che ha detto Shikamaru.
Tutti si girano a guardarmi, incuriositi. Ma prima che Kiba possa dire qualcosa, Shikamaru fa cenno a tutti di uscire dalla stanza: “Lasciamo i fidanzatini da soli.”
Naruto mi guarda, visibilmente preoccupato e stupito dalla mia presenza. Si avvicina lentamente e mi prende per mano, scrutandomi attentamente: “Che ci fai qui? Dovresti essere a cambiarti o a fare qualsiasi cosa la sposa faccia a poche ore dal suo matrimonio. Cavolo… è successo qualcosa? Nonna Tsunade si è sbronzata e ha dato fuoco alle decorazioni floreali? I tuoi genitori hanno cambiato idea e ora vogliono la mia testa?”
Scuoto la testa, cercando di calmarlo: “No, niente di tutto questo. Solo… ho bisogno di farti una domanda. Perché non riesco a trovare una risposta da sola.”
I suoi occhi azzurri si fanno seri, annuisce e poi continuo: “Volevo sapere… come ti sei innamorato di me? Quando, perché, io… vorrei sapere come è successo.”
Lo vedo sbattere le palpebre, accigliato. Ci pensa per alcuni secondi: “Non lo so, Hinata. Non me lo so spiegare e non saprei farlo nemmeno con te. So che ti amo. E per me non ha alcuna importanza quando ho iniziato a farlo o perché. Sul perché poi… ci sono una infinità di ragioni! Sei una donna meravigliosa, una stella che prima era timida e aveva paura di brillare. Ora invece… sei un sogno, Hinata. Amo il profumo della tua pelle, lo riconoscerei subito. Amo il suono della tua voce, mi rilassa e mi fa sentire a casa più di una ciotola di ramen. Amo... i tuoi baci. Le tue labbra sono perfette. Tu lo sei. Per me. E non so spiegarmi come sia successo. Non so spiegarmi come sia stato così fortunato. Ma so che, tra poche ore, diventerai mia moglie. E farò di tutto per renderti felice, ogni giorno. Sai che mantengo le promesse.”
Annuisco, cercando di non piangere per la commozione. Lui mi sorride, intenerito.
Mi accarezza il viso, strofina il suo naso contro il mio e mi dà un bacio sulla fronte, per poi stringermi tra le tue braccia e sussurrarmi: “Ora vai a prepararti. Ci vediamo tra poco. Promesso.”