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Autore: Roveru no Fujoshi    03/10/2022    0 recensioni
[Religione ]
Perché Giuda ha tradito Gesù?
Quale è stata la sua motivazione?
Per quale interesse ha tradito il Figlio di Dio?
“Quindi, perché?” chiese San Pietro a Giuda, davanti alle porte del Paradiso.
Genere: Comico, Commedia, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché Giuda ha tradito Gesù?
Quale è stata la sua motivazione?
Per quale interesse ha tradito il Figlio di Dio?
“Quindi, perché?” chiese San Pietro a Giuda, davanti alle porte del Paradiso. Era seduto a una scrivania con un mucchio di fogli davanti a sé, pieni di nomi. Alle spalle aveva i cancelli dorati aperti, dietro le quali c’era un vasto campo di nuvole illuminate dalla luce divina.
Giuda, seduto di fronte a lui, gli sorrise “Il motivo è semplice: soldi!”
“Ma poi ti sei pentito. Non a caso, ora sei qui.”
“Questo perché ho capito che non ne è valsa la pena.”
San Pietro portò le mani davanti a sé “Fermo! Questo quando?”
“Storia lunga, SanPi.”
“San Pietro. Allora raccontamela fin dall’inizio.”
“Sono passati secoli, non puoi leggerti il Vangelo per sapere che cos’è successo?”
San Pietro batté un pugno sulla scrivania con irritazione “Io c’ero, maledizione! Ho aspettato proprio tutti questi secoli perché tu uscissi dal Purgatorio per sentire la tua versione dei fatti e chiederti il motivo. Ora me lo dici, o ti faccio mettere nell’Inferno masticato nella bocca di Satana per il resto dell’eternità.”
“In effetti, l’eternità è un periodo abbastanza lungo” disse Giuda, pensoso.
“Ti farò entrare in Paradiso solo quando avrai soddisfatto la mia curiosità.”
“Va bene...”
 
Era pochi giorni prima della morte di Gesù. Stavo camminando per strada, quando all’improvviso mi è venuta una enorme voglia di costolette di maiale. Però non avevo i soldi con me.
Mi venne in mente che i Sommi Sacerdoti parlavano di una cospirazione contro Gesù e che volevano arrestarlo. Quindi, mi recai presso questi e gli ho chiesto vagamente “Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?”
Non mi hanno detto niente, e mi hanno dato trenta denari. Ero pieno di gioia.
Un secondo dopo mi ricordai che Gesù mi aveva invitato insieme agli altri apostoli a cena quella sera, perciò abbandonai l’idea di mangiare fuori.
Alla cena ero seduto proprio vicino a lui. Mi sentivo in imbarazzo, speravo che non si accorgesse che in tasca avevo trenta monete per un motivo che lo coinvolgeva. Ma poi, durante la festa, mi sono dimenticato tutto e mi sono divertito.
Ero talmente tanto preso dalle chiacchierate con Giovanni, che appena Gesù si è alzato in piedi e ha detto “In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà” il cibo mi è andato di traverso.
Gli altri erano entrati nel panico “Sarò io? Sarò io?” chiedevano loro.
“Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!”
 
“Ti posso fare una confessione, SanPi?”
“San Pietro.”
“Ti dirò che ho letto anche io il Vangelo per recuperare e rileggere questa sua uscita più volte… e ti giuro sulla mia anima che non ci ho capito niente.”
San Pietro sospirò e mi mise una mano sugli occhi “Anche io...”
 
Poi, visto che alcuni avevano chiesto se erano colpevoli del futuro tradimento, non volendo io essere sospetto, gli chiesi “Rabbì, sono forse io?”
E lui “Tu l’hai detto.”
Mi sono ammutolito. Ho girato la testa e ho finto sorpresa come gli altri.
Poi, mannaggia a lui, Giovanni gli ha chiesto di mostrargli chi era questo traditore.
Ero nel panico. Gli altri si erano tutti alzati in piedi e io, scemo, sono rimasto seduto.
Gesù non ha detto nulla, ha preso un pezzo di pane, lo ha intinto nel vassoio comune in mezzo al tavolo e me lo ha dato dicendomi “Quello che devi fare, fallo presto.”
È sceso un silenzio imbarazzantissimo.
Io guardavo lui, lui guardava me. Ho preso il pezzo di pane e me ne sono andato via.
Gli altri non avevano capito. Secondo loro, quello che intendeva Gesù con quella frase era “Compra quello che ci occorre per la festa”, e meno male, altrimenti mi lapidavano sul posto.
 
“E tu non hai pensato a riportare i soldi ai Sommi Sacerdoti in quel momento?” chiese San Pietro “Perché hai aspettato?”
“Ti dirò la verità: avevo ancora voglia di costolette e non mi sembrava giusto non mantenere la mia parola e comprarle senza consegnare Gesù.”
 
E quindi, con la mia promessa ai Sommi Sacerdoti, con Gesù che mi ha detto di fare quello che dovevo fare, non mi sono fatto più tanti problemi, e sono andato con dei soldati ad arrestarlo. Così siamo andati dall’Orto degli Ulivi, dove era andato con gli altri apostoli a pregare.
Ma i soldati non sapevano che faccia avesse Gesù.
Mi sono chiesto, come potevo indicarglielo? In che modo potevo farlo riconoscere?
E qui ho fatto la storia.
“Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta”
Mi sono avvicinato, l’ho baciato e dopo lui ha detto “Amico, per questo sei qui!” 
E proprio in quel momento, dopo che è stato preso e portato via, mi sono sentito uno schifo.
 
San Pietro annuì “Certo, baciare un uomo così...”
“Tu come ti sentiresti ad avere venduto un tuo amico per delle costolette di maiale?”
“Ah, lo schifo per… E quindi ti sei pentito” annuì San Pietro.
“Niente di più facile” sospirò Giuda.
“Ed è bastato questo per decidere di suicidarti?”
I due rimasero in silenzio, fissandosi per qualche secondo.
Giuda aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse.
Sbuffò e poi la riaprì di nuovo “Diciamo che mi sono sentito peggio dopo che le ho comprate e mangiate.”
   
 
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