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Autore: Bombay    06/10/2022    7 recensioni
Dal testo: - “Questa partita non era necessaria” commentò Kenma appollaiato sulla sua poltrona vip del palazzetto dello sport, accanto a quella di Kuroo che osservava il campo sottostante con un sorriso sardonico.
“Oh una amichevole è sempre una bella cosa” rispose l’organizzatore “Argentina-Giappone poi ha i suoi perché. Dopo tutto quello che è stato scritto e postato poi ancora di più” -
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Fandom: Haikyu

Genere: demenziale

Tipo: one shot

Coppia: yaoi

Personaggi: Un po’ tutti!

Rating: PG-17, arancione

PoV: terza persona

Spoiler: sì, post time skip

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

La resa dei conti

 

“Questa partita non era necessaria” commentò Kenma appollaiato sulla sua poltrona vip del palazzetto dello sport, accanto a quella di Kuroo che osservava il campo sottostante con un sorriso sardonico.

Oh una amichevole è sempre una bella cosa” rispose l’organizzatore “Argentina-Giappone poi ha i suoi perché. Dopo tutto quello che è stato scritto e postato poi ancora di più” il suo sorriso si fece ancora più largo “In più mi piace fare il Cupido e riunire tutte le coppiette felici altresì sparse per il globo”

 

La partita non era ancora cominciata, ma la tensione era palpabile, solitamente alle amichevoli ero tutti più rilassati, li non era così era peggio che alla finale olimpica. Tensione e imbarazzo.

“Togliti dalla faccia quel sorrisetto, Oikawa”

“Non posso, Ushiwaka-chan” passandosi la lingua voluttuoso sulle labbra “Ho troppo in mente le tue foto” aggiunse e lo vide contrarre la mascella.

“Io ho mente le tue” ribatté calmo, ma la ruga che gli solcava la fronte diceva tutto il contrario.

“Mi sembrate un po’ tesi” proferì Tooru abbassando la voce, in modo che lo sentisse solo Ushijima: “Questa cosa dei cazzi ci è un po’ sfuggita di mano”

“Indovina di chi è la colpa”

 

Il primo set il Giappone lo perse miseramente.

“Volete dirmi che cazzo sta succedendo?” sibilò il coach Hibarida fissandoli ad uno ad uno, ma tutti stavano guardando il pavimento più interessati ai lacci delle scarpe.

Iwaizumi incassò la testa nelle spalle sperando di non essere preso in causa e per fortuna il coach lo ignorò.

 

“Che succede al Giappone?” mormorò Blanco pensieroso guardando verso la panchina avversaria.

“Avranno altri cazzi per la testa” sorrise Oikawa scrollando le spalle e bevendo dalla borraccia.

“Tooru c’è qualcosa che tu sai e io no?”

“Fidati è meglio se ne rimani all’oscuro” consigliò spostando il suo sguardo verso i giapponesi e il suo sorriso si allargò come quello dello Stregatto di “Alice nel paese delle meraviglie”. Di meraviglie ne aveva viste parecchie in quelle settimane. Quello più tranquillo era Hinata, ma il piccoletto aveva avviato tutta quella faccenda e dopo il Brasile il nanerottolo era tornato parecchio cambiato e in meglio. Ora che li osservava meglio anche Hoshiumi, e il libero Yaku lo erano rilassati. Ora che ci rifletteva non aveva visto nulla su di loro, si chiedeva perché?

“Perché ho l’impressione che tu ci sia dentro fino al collo” lo interrogò ancora il coach.

Oikawa sorrise tornando a bere prima di rispondere, ma fu anticipato da un compagno di squadra “Perché quando si tratta di cazzi, Tooru è sempre in mezzo”

“Così ferisci i miei sentimenti” ribatté posandosi teatralmente una mano sul cuore, ma scoppiando subito a ridere, scatenando l’ilarità nella squadra argentina.

 

Finita la partita, che il Giappone perse due set a zero, si ritrovarono tutti nello spogliatoio.

“Dobbiamo risolvere questa disputa” esclamò Atsumu piantato in mezzo alla stanza con le mani sui fianchi, tutti quanti sapevano a quale disputa si riferisse il palleggiatore.

“E come vorresti fare genio della lampada” domandò Kageyama togliendosi la maglietta fradicia, gli seccava parecchio aver perso, contro Oikawa poi, che sorrideva e ammiccava di continuo, la concentrazione era andata a puttane prima di subito.

“Qui adesso. Dal vivo, senza filtri, senza photoshop” propose con impeto.

“Non ci siamo tutti” gli fece notare Hinata.

“Non ci saremo mai tutti. Alcuni non sanno nemmeno di essere nella chat. Chi c’è, c’è. Gli altri si attaccano al…”

“Iwaizumi va a chiamare Oikawa” ordinò Hinata “Bokuto avvisa Akaashi e Kuroo”

“Akaashi non verrà mai” rispose Kotaro mestamente, mandando un messaggio al compagno e all’amico.

“L’hai convinto una volta puoi farlo ancora” lo spronò Hinata.

Bokuto tentennò “Devo ancora fare quello che mi ha chiesto per la foto, ammetto sto temporeggiando”

“Che ti avrà mai chiesto il pudico Akaashi?” sogghignò Miya.

Bokuto stava per aprire bocca quando Oikawa entrò nello spogliatoio salvandolo dal dover dare una risposta.

“Cosa bolle in pentola nello spogliatoio giapponese” cinguettò l’alzatore argentino avvicinandosi ad Iwaizumi.

“Nulla di buono” rispose quest’ultimo.

Tooru si era già lavato e cambiato, aveva ancora i capelli umidi. Si sistemò gli occhiali sul naso sedendosi al suo fianco, senza mai smettere di sorridere.

Iwaizumi le vide le occhiate che gli lanciarono gli altri giocatori. 

 

Kuroo attraversò la porta dello spogliatoio pochi istanti dopo, con la giacca scura buttata sulla spalla, la cravatta allentata appoggiandosi alla fila di armadietti, seguito da Akaashi e Kenma

“Che faccia da funerale. Un po’ di vita è una cosa goliardica non il patibolo” ridacchiò “Non lo avete mai fatto al liceo?”

“Fare cosa?” si informò Akashi dubbioso perché il messaggio di Bokuto diceva solo - Vieni subito negli spogliatoi -

“Voi del Nekoma, sì?” si informò Kageyama.

“Certo con doppio decimetro alla mano” quindi posando una mano sulla fronte e portando la testa indietro “E ho perso miseramente” sibilò, i suoi occhi saettarono verso l’ex libero del Nekoma, che sedeva silenzioso e quieto in un angolo e rispose allo sguardo con un sorriso sbieco.

“Io me ne chiamo fuori sono stato umiliato una volta non lo sopporto una seconda” enunciò Kuroo, fingendo di asciugarsi una lacrima dall’occhio.

“Eh no Kuroo vogliamo vederlo senza coda e orecchie da gatto” lo bloccò Bokuto.

Kuroo scoccò un’occhiata a Kenma rimasto silenzioso con il telefono in mano, apparentemente non interessato a quello che gli accadeva intorno, ma aveva sorriso alle parole dell’amico.

Scrollò le spalle “Mi immolo alla causa, anche se tu bro lo hai già visto nature

“Volete misurarvelo qui? Adesso?” chiese Akaashi, tornando al nocciolo della questione, cominciando a capire, non sapeva se essere scioccato o divertito, di una cosa era certo non sarebbe stato al gioco.

“Sì, l’idea è quella” ribatté Hinata entusiasta.

“Siete uomini adulti con un quoziente intellettivo da primati”

“Bastava dire che siamo delle teste di cazzo, Akaashi. È più incisivo” sbottò Miya sogghignando. Keiji lanciò un’occhiataccia ad Atsumu mettendolo a tacere.

“Ma lui è un signore, Miya. Non uno zotico me te” rincarò Oikawa sempre più divertito.

“O una fighetta come te” ribatté Atsumu.

“Ragazzi siamo qui per misurare, non per litigare” intervenne Bokuto, non incrociando lo sguardo del suo ragazzo.

“Wow abbiamo un poeta” lo schernì Akaashi “A voi primati è sfuggito un particolare” proseguì Keiji sistemandosi gli occhiali sul naso “Siete tutti a riposo, nelle foto eravate, eravamo, in tiro, avete intenzione di farvi una sega collettiva?”

Il silenzio piombò nella stanza “Non starò qui a guardare” sbuffò facendo per andarsene.

“In realtà tu dovresti partecipare” si inserì Iwaizumi.

“Anche tu” ribatté gelido.

“Io non lo faccio” sbottò Sakusa.

“Dai Omi-Omi abbassati le mutande e non rompere” lo invitò Bokuto facendo un passo verso di lui, ma arrestandosi subito allo sguardo assassino dell’altro.

“Se mi volessi rifiutare” ipotizzò Ushijima.

“Calati i pantaloni, Ushiwaka-chan o vengo a farlo personalmente” lo minacciò Oikawa con un sorriso che non presagiva nulla di buono.

“Non lo faresti mai”

“Non sfidarmi” ribatté Tooru e i suoi occhi brillarono dietro le lenti.

“Abbassali tu per primo” lo sfidò Wakatoshi mettendosi in piedi.

“Nessun problema” ribatté alzandosi a sua volta “Tooru” lo ammonì Iwaizumi.

“Tranquillo, Iwa-chan. Visto uno visti tutti” dichiarò abbassandosi i pantaloni della tuta e l’intimo, posandosi una mano sul membro a riposo muovendola piano.

Ushijima stoicamente, senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi castani di Tooru, lo imitò.

Evvai!” esclamò Hinata che a quanto pareva non vedeva l’ora di spogliarsi!

“Non sta succedendo davvero” si auto convinse Kageyama facendo violenza su sé stesso per alzarsi e imitare gli altri.

Miya si unì a loro con l’entusiasmo di Hinata.

Bokuto sollevò i suoi occhi ambra in quelli blu di Akaashi che sospirò scrollando le spalle, sillabando - Io non lo faccio -

Quando, però, vide Iwaizumi accostarsi a Oikawa e svestirsi, comprese che non poteva esimersi, Kuroo gli posò una mano sulla spalla mentre si slacciava la cintura e strizzava un occhio in direzione di Kenma, che aveva ancora il telefono in mano e Keiji provò un senso di inquietudine nel registrare questa informazione.

 

La porta dello spogliatoio si aprì con un cigolio funesto, facendo pietrificare tutti i presenti.

Il coach giapponese, Hibarida, e quello argentino, Blanco, osservarono straniti la scena che si parò davanti ai loro occhi, surreale e inquietante: una decina di uomini adulti, professionisti nel loro settore, in semicerchio, con le brache calate e il membro in mano.

 

“Oh cazzo!” dissero all’unisono.

 

 

---

Note dell’autrice:

Ok questo delirio non so da dove sia venuto (sì che lo so ma va bene così), fatto sta che ridevo mentre lo scrivevo! Mi vogliano perdonare le due nazionali e i due poveri coach.

Ci sono riferimenti ad alle altre storie che vi invito caldamente a leggere se non lo avete già fatto!

 

Ok questa di aggancia alla mia precedente Chi manca adesso?” – “Ho detto no!e a quelle scritte dalle altre sta diventando una raccolta!

He’s a grower, not a shower (giorno 3 e 5)

Cosa fatta, capo ha
La verità non è per tutti
Indovina di chi è
Rivincita
Un tocco di classe

Zoom

La regola della L

Che te ne pare?

 

Se ho dimenticato qualcuno ditemelo che aggiungo!

Alla prossima.

Bombay

 

   
 
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