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Autore: babastrell    08/10/2022    0 recensioni
Reki adora il modo in cui la carnagione chiara di Langa contrasta contro la sua quando gli prende la mano.
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Questa storia partecipa al Writober 2022 di Fanwriter.it
Prompt: Pallore
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Langa Hasegawa, Reki Kyan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al Writober2022 di Fanwriter.it

Prompt: Pallore (pumpNIGHT)

No. parole: 677

 

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A/N

Langa è mancino perché lo dico io. E perché va sullo skateboard con il sinistro.

Questa volta ho la sensazione di non aver seguito bene il prompt, mi sono lasciatə andare e ho preso una direzione un po’ tangente. Può succedere, in fondo si può usare il prompt come si preferisce…

 

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FELPE VIOLA E GUANCE ROSSE

 

«Stai indossando la mia felpa?».

Langa, sdraiato a pancia in giù sul pavimento, alzò lo sguardo dal quaderno. Sì, quella che aveva indosso era decisamente la felpa di Reki.

Il ragazzo era andato un momento in bagno, più per prendersi una pausa dai compiti che per vera urgenza. Una volta tornato, aveva trovato Langa avvolto nella sua felpa viola, quella che aveva lasciato sullo schienale della sedia. Gli era un leggermente corta di maniche, dato che Reki era un po' più basso di lui, e il colore scuro lo faceva sembrare ancora più pallido del solito.

«Ah, sì. Scusami». Langa si tirò su in ginocchio e fece per sfilarsela. «Stavo gelando. Scusa, adesso la-»

«Puoi tenerla» lo interruppe Reki, sedendosi a terra. «Non la sto usando. E poi ti sta bene».

Langa rimase interdetto, con un braccio fuori dalla felpa e uno ancora nella manica. Lentamente, rimise il braccio nella manica vuota. «Scusa» ripeté.

«Figurati. Potevi dirmi qualcosa, te ne avrei data una pulita».

Reki riprese in mano la penna e cercò di concentrarsi sugli esercizi di matematica senza rimettersi a fare disegnini sulla pagina. Purtroppo la concentrazione non era il suo forte, specialmente con Langa sdraiato vicino a lui con addosso i suoi vestiti. Si ritrovò a guardarlo, a cercare con lo sguardo gli occhi azzurri che fissavano la pagina di compiti con aria smarrita. Almeno nemmeno lui sembrava capirci qualcosa.

La sua mano destra giaceva abbandonata sul pavimento, accanto al quaderno. Reki seguì con gli occhi le linee spigolose delle lunghe dita candide. Quando allungò titubante la mano sinistra per intrecciare le dita con quelle di Langa, lui gliela strinse. La sua pelle sembrava ancora più chiara contro quella abbronzata di Reki, quasi fosse porcellana.

Si sforzò di riportare la testa sul quaderno per quel tanto che gli serviva per scrivere risposte a caso, ma non lasciò andare la mano di Langa.

Finalmente, consapevole di aver fatto un lavoro pessimo, chiuse il quaderno. Almeno non avrebbero potuto dirgli che non ci aveva provato.

Langa giunse alla stessa conclusione e mise via le sue cose poco dopo. «Piove ancora?» chiese con tono speranzoso.

Reki esitò all'idea di lasciargli la mano, ma alla fine si alzò e andò alla finestra. «A secchiate» annunciò, demoralizzato.

Il ragazzo emise un grugnito frustrato. Non sarebbero potuti andare allo skate park quel giorno.

Reki si sedette sul letto, la schiena appoggiata al muro. Estrasse il cellulare dalla tasca. «Ho trovato un video di un trick assurdo ieri. Vieni, ti faccio vedere».

Langa annuì e si arrampicò sul letto accanto a lui, raggomitolandosi nella felpa morbida.

Reki fece partire il video, ma con sua sorpresa si rese presto conto di non riuscire a seguire lo skater sullo schermo. Il suo sguardo era attirato dal ragazzo, dal suo bel viso pallido seminascosto dal cappuccio della felpa, l'espressione attenta e decisamente più concentrata di quella che aveva poco prima facendo i compiti. Reki aveva il sospetto che, tempo permettendo, il giorno seguente avrebbe tentato di rifare quel trick e conoscendolo ci sarebbe riuscito in poco tempo. Soffiò dal naso e cercò di nuovo la sua mano, godendosi la sensazione di conforto che gli dava restare accoccolato in quel modo con Langa, le dita allacciate insieme, la testa del ragazzo sulla sua spalla. Gli riempiva il petto di calore.

Lasciò che il video finisse, per non distrarre Langa, poi si sporse su di lui e gli diede un bacio rapido all'angolo della bocca.

Lui sobbalzò. «Reki!» esclamò, sorpreso.

Reki sogghignò, divertito. «Non devi abbassare mai la guardia».

Langa rise e gli diede una spallata amichevole, spedendolo sdraiato sul letto. Per tutta risposta, lui lo prese per lo scollo della felpa e lo trascinò con sé.

Mentre si sistemavano per stare più comodi, Reki notò che le guance di Langa erano screziate di rosso per il caldo e le risate. Forse anche per quel bacetto scherzoso di poco prima. Pallido com'era, il suo volto sembrava ancora più arrossato.

Reki sorrise e gli cinse la vita con il braccio, facendo partire un altro video.

  
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