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Le notti non finiscono all'alba nella via
le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia
e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere
sperando di vederti ancora qui.

Rinchiuso nel castello in una stanza verde e argento, a trascorrere notti insonni per guardare quel soffitto lavorato così egregiamente da sembrare un mini labirinto, un intreccio inestricabile proprio come quando mi ritorni in mente tu, ragazza intelligente e ambita, così fuori dalla portata di quel che son io.

Occhi profondi e irresistibili trafiggono con peculiarità quel che resta del mio cuore già morente delle sofferenze che tu mi porgi con freddezza sopra un piatto d’argento. Ore trascorse a piangere su un letto da lenzuola verdi della mia stanza, su fogli di pergamena intrisi di pensieri e parole che raccontano il mio amore, lettere abbandonate fra i vecchi tomi di un orgoglioso innamorato che spera solo di rivederti l’indomani all’alba. Scambiarci qualche sguardo forse è il massimo, è qualche insulto pungente sarà il minimo di quel che so già a noi due spetterà.

Inutile parlarne sai, non capiresti mai
seguirti fino all'alba e poi, vedere dove vai
mi sento un po' bambino ma, lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro un film.

Provare a parlarti è impossibile, coltiverò questo amore dentro me e morirò con lui se tanto vile mi dimostrerò. Non mi resta che ammirarti quando sfogli con le tue mani affusolate quelle pagine ingiallite di chissà quale altro libro che con tanta agilità porti con te in ogni dove. Aspetterò l’alba che verrà per poi seguirti con i sogni in quel mondo tutto nostro che ho creato da me, quel mondo rosa e fiori che il presente attende e che il mio essere tanto brama. Vorrei stringerti tra le mie braccia, sentire la morbidezza che avvolge il tuo dolce corpo da utilizzare come carta per scrivere con l’inchiostro delle mie labbra, un “ti amo” incancellabile finché il destino lo vorrà; e se ripenso ai primi anni nei quali tanto selvaggiamente ti offendevo, per colpa dell’orgoglio e dell’ego che ancora scorrono nelle mie vene, sento scivolare sulle candide gote, un lacrima solitaria che racconta tutto da sé. E se rifletto ancor più nel passato penso all’infantile che sono stato ad assaggiare le tue lacrime con tanto di risate e di scherno. Ma per me non finirà quel magico sogno, protagonista delle mie notti trascorse in bianco in un letto che aspetta la tua compagnia. Lo so sembra quasi un film, una ripresa cinematografica, ma è solo quel che sento… e tu non lo saprai mai, ne lo immaginerai.

 

E poi all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
la quotidiana guerra con la razionalità
vada bene pur che serva, per farmi uscire

E poi invece penso… e se tu mi pensassi? Sarebbe bello, sarebbe fantastico essere al centro della tua mente e del tuo cuore e magari confidarti con i tuoi amici, perché di amici tu ne avrai più di me, e sicuramente loro non si stancherebbero mai ad ascoltare quel che meravigliosamente diresti sul mio conto.

Al sol pensiero che tu mi abbia conquistato con quel tuo semplice sguardo , mi sento uno stupido, ma non so se davvero il mio cuore ha iniziato a palpitare per te sempre. Forse lo avrà deciso il destino, ma che scherzo idiota che è! Magari ti avessi qui con me, mentre accarezzo i tuoi lunghi capelli setosi sparpagliati sul mio petto, e quella frangia vaporosa che t’incornicia egregiamente quel volto dolce e riflessivo che sorride per amore…Lo so è solo un’ utopia, una fantastica utopia, da cancellare con la razionalità, quella maledetta razionalità che non manca mai quando non la desideri. Ti penso sempre… in ogni dove…. in ogni quando… e tu ci sei sempre… Se solo lo sapessi…

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza, pregando per un si.

 

Come mai… perché proprio tu? Chi sei tu, per farmi sentire così lunatico e perso?

Perché sei tu quella che deve stare al centro della mia anima?

Io lo so chi sei . Tu sei Hermione, la donna che ha magicamente fatto pulsare il mio cuore, quella che non riesce a farmi tornare al presente, quella che turba così inavvertitamente i miei dolci sogni, mentre riposo sul materasso di un letto che attende solo te… solo un tuo sì per farti mia.

Sono innumerevoli le notti che spero di incontrarti per il castello così cupo e freddo che ancora ancora spaventa il mio essere, principe delle serpi, dell’orgoglio e dell’ambizione… infinite le notti che speri d’incontrarti per travolgerti in un bacio appassionato mentre la luna si riflette sulle vetrate laterali di un anonimo corridoio… io Draco… voglio averti con me….Hermione.

Gli amici se sapessero, che sono proprio io
pensare che credevano, che fossi quasi un Dio
perché non mi fermavo mai
nessuna storia inutile
uccidersi d'amore ma per chi.

 

Te la immagini la faccia dei nostri compagni al solo sapere che io, Draco Malfoy, s’innamora di una ragazza come te? Ma certo, tu non puoi immaginarlo adesso che non sai, adesso che non conosci qual è la realtà che ti circonda, ma se sperassi in qualcosa… non sarei più io. La speranza non fa per me, potrei contare solo sulle mie forze, ma… quali forze? Mi credono tutti così potente, sono bravo a fingere, a nascondere tutto dentro un vaso di argilla che aspetta soltanto di essere rotto, sono così bravo a tenermi tutto dentro e a mentire a me stesso. Ma il mio sguardo parlava bene… con chiarezza. Un brillio in queste scaglie di vetro che insospettiva tutti e quei discorsi su di me…. “Malfoy si è innamorato?”…. “Chi sarà la (s)fortunata?”

frantumi di mille pettegolezzi che aleggiano su me. Mi innervosivo a tal punto da minacciare certi elementi… con chissà quale assurda scusa che adesso non ci penso quasi più.

 

Lo sai all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
una quotidiana guerra, con la razionalità
ma va bene pur che serva, per farmi uscire

Mentire a se stessi è da vigliacchi, ma non so fino a che punto riuscirò a mantenermi alla corda della viltà per poi cedere con un semplice, piccolo ed innocuo errore. Quell’errore che si chiama Hermione, arrivata così inaspettatamente nella vita, da sembrare una lama perfetta, che ti pare l’anima e il cuore per leggere chilometri di parole che ti raccontano la vita e che ti coinvolgono con passione e tenacia.

 

Come mai, chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un si.

Oh Hermione, tu sei il mio peccato! Mi hai tentato e ci sei riuscita, mi hai sedotto e ci sei riuscita così di sproposito che quasi ti credo una strega. Certo lo sei, ma questa volta non hai usato la bacchetta… ma qualcosa di più vizioso, tipo un sorriso! Me ne regaleresti uno, in uno dei miei tremendi giorni?

Hermione… la mia ossessione! Stringerti e sussurrarti in un orecchio quanto sia parecchio importante, è il tormento delle mie notti, trascorse sudando freddo e pregando per un cenno, per un sì, pregando per riuscire a svuotare l’anima e riversarla su di te, con baci coccole e carezze…. Finalmente il male è sparito, un po’ di dolcezza in me ora c’è, anche se non ti assicurerei niente, se mai mi dichiarerò. Ti amo

 

Draco Malfoy

 

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