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Autore: LoVe_JuBiBi_DeAtH    09/09/2009    2 recensioni
La nostra vita era intrecciata sia da un lato che dall'altro. Sia tra i due rovesci della medaglia. "...Avevo bisogno di te, inconsciamente e inspiegabilemente. Ti amo."
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Love and Death

 

“ Ero sola. Non venivo considerata come volevo. Mi mancava qualcosa, che col

tempo arrivò. Avevo bisogno di te, inconsciamente e incomprensibilmente. Ti amo.“

 

Era un giorno come un altro. Andavo a scuola, venivo scordata persino dai professori,

ero l’Emo della scuola. Andavo bene a scuola ed ero un Emo, due ottimi motivi per farsi

odiare dall’intero istituto.

Avevo i miei migliori amici in classe, per fortuna. Ginevra e Michael .

Ancora non mi capacitavo di avere due persone così incredibili come amici.

Ginevra la conosco dai primi mesi di vita. Michael l’ho incontrato cinque anni fa.

Ginny interruppe i miei pensieri.

Ginny: Ellie!!!

Io: eh?

Ginny: oggi usciamo.

Io : Non ne ho voglia. Facciamo domani?

Ginny: Me lo dici da un mese. Mi vuoi dire che succede?

Io: Comincio a pensare che baciare i ragazzi e dopo scappare non sia una

grande idea. O si innamorano loro, o le loro ex vogliono uccidermi.

Ginny: Quando hai avuto questa lampante illuminazione?

Io: Stanotte… Perché?

Ginny: Ma tu dormire no, eh?

Risi, risi di gusto. “Sarebbe troppo normale”, dissi.

Io: Hai mai la sensazione che ti manchi qualcosa?

Lei scosse la testa. Lasciai cadere il discorso.

Mi convinse, uscimmo. Avevo quindici anni, allora.

Andammo al parco, o meglio, mi costrinse.

Mi sedetti sulla panchina. Sembrava un pomeriggio come un altro.

Vidi un ragazzo. Era particolare, perfetto. Si vestiva da dark. Si voltò.

Aveva gli occhi castani, profondi e intensi. Mi innamorai a prima vista di quello

sguardo. Era alto, magro e bellissimo.

Ginny: Oi.. Ellie?!

Io: Eh?

Ginny: Cosa stai guardando?

Non risposi, forse ero troppo occupata ad essere attirata in quel campo gravitazionale intorno a quel volto. Troppo bello, perfetto, impeccabile.

Quegli occhi erano contornati da una linea perfetta di Kajal. Non facevano che acuirne la bellezza. Mi lasciavano senza fiato.

Mi sorrise. Era un sorriso perfetto, malizioso e innocente.

Il ragazzo si avvicinò e mi chiese la strada più vicina per il tabaccaio. Non parlava la mia

lingua, parlava il tedesco. Con un po’ di imbarazzo, e di paura di sbagliare a parlare, lo

aiutai.

Gli chiesi il nome.

?: Piacere Bill.

Io: Piacere Ellie.

Mi sorrise di nuovo. Di nuovo una sensazione di stretta allo stomaco, come la sensazione

di vomitare.

Bill: Allora ci si vede, magari.

Io: Ehm.. Quando?

Bill: Quando vuoi.

Mi ringraziò e se ne andò con il suo cane, Scotty.

Ginny: We.. Hai fatto colpo!

Io: Magari.. è stupendo.

Ginny: Va bene, mentre sogni , andiamo. Sono già le sette.

Annuì e tornammo a casa.

Per tutta la notte non feci che pensare a quel ragazzo così particolare.

Non facevo altro che farmi le domande più strane: “ Chi era? ; Da dove veniva?; Come poteva essere così… così?; L’avrei mai rincontrato?” .

Mi svegliai con il sole negli occhi e le urla di Ginny, che nel frattempo era passata a casa mia per andare a scuola insieme. Era tardi.

RECENSITEEE!!!

  
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