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Autore: stardust94    11/10/2022    2 recensioni
Nell’immensità del cielo ci sono milioni di milioni di stelle senza nome, ma senza alcun dubbio, una porta il tuo e per me brilla la notte più di tutte le altre.
*****
La guerra contro Hades è finita, il dio dei morti è stato sconfitto grazie al coraggio dei cavalieri di Athena.
ma ancora una volta dal cuore del mondo, scaturisce una nuova minaccia. spetterà ad una schiera di improbabili eroi fermare la calamità.
lo Splendore Dorato affiancherà una nuova Athena, riusciranno a fermare la calamità incombente o finiranno per annegare nelle tenebre del loro oscuro passato?
***
Anche tu come ognuno di noi hai la tua stella nel cielo: non importa se risplende più o meno delle altre, l’importante è che brilli solo per te.
(TRAMA LIBERAMENTE ISPIRATA A Saint Seiya Episode G e Assasin)
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Gold Saints, Nuovo Personaggio, OC (Original Character), Ophiuchus Odysseus
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Saint Seiya Sinfonia delle Costellazioni

Prologo: La Stella della speranza 

 

Al termine della dura battaglia contro Hades il Dio dei morti, il mondo è tornato in pace. Gli abitanti della terra possono finalmente tirare un sospiro di sollievo perché grazie al coraggio di cinque cavalieri la vita sul pianeta è stata preservata. Con la morte di Hades è avvenuta la distruzione del oltretomba fermata solo dal intervento di Athena che con i suoi poteri divini è riuscita a preservare gli inferi e riportare indietro i suoi cavalieri.

 

Ma purtroppo la vittoria è stata ottenuta a caro prezzo e ora la giovane Saori Kido si sta prendendo cura di un Seiya di Pegasus ridotto in stato catatonico su una sedia a rotelle. Dei coraggiosi e nobili Gold Saint, periti rinunciando alle loro vite per permettere ai Bronze Saint di superare il Muro del Pianto e raggiungere così Hades e Athena non vi è che il ricordo e le loro sacre vestigia.

Lentamente la vita riprende a scorrere in pace e tranquillità…passano ormai cinque anni e Ignara di ciò che il fato ha in serbo per lei e i suoi Saint, la reincarnazione di Athena rifugiatasi in una baita nel folto della foresta, continua a vivere nonostante le grandi e profonde ferite lasciate dalla guerra.

 

Saori si affacciò alla finestra della baita e ne ammirò il lussureggiante giardino coperto da una coltre di neve bianca e gelida. Distratta e persa nei suoi pensieri, la donna sembrava non prestare particolare attenzione a nulla intorno a lei, Quando improvvisamente, una serie di stelle cadenti solcando il cielo attirarono l’attenzione della reincarnazione di Athena. I fasci luminosi conversero tutti verso un punto preciso del giardino.

 

Subito Saori, in preda a una sorta di preoccupazione e paura, si volse alle sue spalle al ragazzo sulla sedia a rotelle.

Seiya era immobile, occhi vitrei, spenti totalmente privati della forza ed energia che lo avevano sempre caratterizzato, tutto questo a causa della spada di Hades che lo colpì quando il giovane le fece da scudo incurante, seppur consapevole del prezzo da pagare con quel suo gesto.

 

-Oh Seiya…se tu non mi avessi protetta facendo sfregio del tuo corpo, non saresti in queste condizioni-

sussurrò appena la ragazza dai lunghi capelli viola. Il peso del dolore che provava e della colpa della quale sentiva suo malgrado di essere unica responsabile, la fece crollare e scivolare in ginocchio accanto a Seiya.

Dagli occhi dolci di lady Saori scesero lacrime amare mentre guardava il volto inespressivo del giovane cavaliere di Pegasus. Pregando gli dei di riportarlo indietro dal oscurità nella quale egli era stato immerso. la donna ripensò improvvisamente, alla luce delle stelle che avevano colpito il giardino.

 

Trovando la forza riuscì ad alzarsi e dopo aver guardato il cavaliere di Pegasus un ultima volta, spinse la carrozzina di quest’ultimo uscendo nel giardino.

Il vento della sera la fece stringere appena nelle esili spalle che già molte volte avevano avuto il compito di sostenere il peso del mondo un peso davvero gravoso per una fanciulla.

Saori si fece forza e coraggio e iniziò ad avvicinarsi al origine della luce. Restò immediatamente stupefatta e portó una mano a coprire la bocca, quando si rese conto che ciò che circondava la luce era qualcosa di avvolto in una coperta dorata.

Il pianto improvviso di un neonato la fece avvicinare e chinandosi la fanciulla raccolse l’involto dalla quale spuntava una testolina di radi capelli color castano-arancio che la osservava con grandi e dolci occhi azzurro-verdi.

La donna sorridendo dolcemente, cullò la creatura ma ben presto restò stupita quando dal corpicino della neonata venne espanso un Cosmo incredibilmente potente e luminoso.

 

-Com’è possibile questo cosmo…-

 

Saori osservò la creaturina che emetteva piccoli vagiti. Era incredula quando realizzò la natura di quel cosmo. Era proprio quello che pensava: quella neonata aveva in sé il suo stesso cosmo sacro.

Il vento si fece più forte e un tuono in lontananza squarciò una nuvola scura e densa di pioggia. La neonata scoppiò in un pianto interrotto solo grazie a Saori che la cullò dolcemente per calmarla. La donna osservò il cielo mentre una strana inquietudine, presagio di pericolo imminente si impadronì di lei. Saori era troppo distratta per vedere la mano di Seiya muoversi leggermente e il giovane alle sue spalle, alzare piano la testa.

 

 

Nel corso dei giorni e mesi seguenti, Saori realizzò quanto fare da mamma alla piccola da lei chiamata Hoshi, fosse in realtà il più arduo dei compiti. La donna non aveva mai avuto a che fare con una bambina ma faceva sempre del suo meglio.

Sfamava la piccola con latte in polvere e pappette che imparava a preparare leggendo diversi libri di cucina. Inizialmente la bimba era tutto tranne che accondiscendente a mangiare quello che Athena le cucinava e non mancava di far sentire la propria voce facendo diversi capricci. Ma con il passare del tempo si abituò e iniziò a mangiare quello che Saori le cucinava.

Questo rese la neo-mamma tanto felice e motivata da spingerla a imparare a cucinare piatti più complessi. Nel cuore la sua speranza era che un giorno anche Seiya potesse mangiare quello che lei cucinava.

 

Più la bimba cresceva sotto la sua ala protettiva e amorevole, più la donna notava diverse stranezze in lei. La prima era una sorta di capacità curativa derivata probabilmente dal suo cosmo. La prima volta che la vide in azione, fu quando sentendola piangere, probabilmente perché caduta dalla altalena posta nel giardino della baita. La donna si precipitò immediatamente a soccorrerla e con un fazzoletto cercò di pulire il sangue che scivolava dalla piccola ferita al ginocchio. Quando improvvisamente, il corpo della piccola emanò il cosmo sacro e la ferita scomparve.

Hoshi continuò a piangere così Saori la presee tra le braccia, sapeva che quel contatto e il calore del suo corpo, avevano un effetto calmante sulla bambina che in pochi secondi si abbandonò a un sonno dolce e privo di dolore e tristezza.

 

La seconda vicenda invece ebbe ancora di più del incredibile.

Una serata d’inverno, la donna tornata in casa dopo aver coperto il piccolo orto che sta coltivando con grande impegno e fatica, si voltò verso Seiya e proprio in quel momento, nota Hoshi gattonare verso il giovane e poggiare la sua piccola manina sulla gamba del Saint di Pegasus.

Inizialmente i suoi occhi si velarono della solita triste malinconia ma, d'improvviso, anche se sembrava impercettibile si rese conto che Seiya aveva alzato la testa.

Subito si precipitò con il cuore in gola dal giovane e prese in braccio la piccola Hoshi che agitandosi, cercò di allungare le mani verso Seiya e proprio in quel momento successe un miracolo.

Il Saint di Pegasus sollevò il capo, i suoi occhi erano ancora spenti eppure sulle sue labbra si accennò un sorriso lieve che fece riempire gli occhi di Saori di lacrime, mentre faticava a trattenere la gioia e lo stupore, vide Hoshi osservarla poggiando le mani sulle sue guance arrossate dal emozione e rigate dalle lacrime.

 

-M…mamma?- Sussurrò appena l’esserino tra le sue braccia.

 

Saori sgranò gli occhi e strinse la bimba contro il suo petto. Fu in quel momento che Athena, si lasciò andare completamente e iniziò a singhiozzare per poi scoppiare a piangere come fosse lei una creatura debole e tremante, sconfitta per troppo tempo dal destino che portava sulle spalle.

Le parole del nonno della donna sembrarono risuonare nel suo cuore esausto, da tanto dolore e sofferenza e che per la prima volta dopo mesi sembrava ritrovare un po’ di speranza.

 

"Saori non avere paura di mostrare la tua gentilezza. Guida i tuoi Saint con dolcezza."

 

Solo quando sentì la bimba lamentarsi e agitarsi si rese conto di starla stringendo troppo. Allentò la presa e tenendo la piccola al petto si asciugò gli occhi forzandosi di riprendere il controllo di se.

-Scusami. Non volevo stringerti così forte. Ti ho fatto male?- Domandò con la voce ancora un po’ rotta

Hoshi scosse la testa e le fece un sorriso che ricordava molto il sole caldo e la luce, delle stelle nel cielo di notte dal quale la bambina aveva preso il nome.

Saori sorrise e si chinò poggiando la bimba sulla gamba di Seiya. La piccola osservava il Saint con una certa curiosità. Per un attimo si sbilanciò ma Saori le impedì di cadere.

-Lui è Seiya. Vedi Hoshi…Seiya è un grande eroe. Lui e gli altri Saint hanno protetto questo mondo e anche te- cercò di spiegarle la donna osservando poi il Saint

Hoshi la guardò ma la sua espressione smarrita sembrava testimoniare il suo non capire le parole della donna che con un sorriso dolce le carezzò i capelli delicatamente.

-Perché…dorme?- Domandò la piccola

Saori sorpresa da quella domanda, non sapeva come poterle rispondere. Osservò Seiya poi passò nuovamente la mano tra i capelli della bambina che si appoggiò con la schiena contro il petto del Saint

-Seiya ha perso qualcosa d'importante. Ma presto sono sicura che starà meglio…ha bisogno di qualcuno che gli voglia bene- cercò di spiegare Athena.

Hoshi annuì e poggiò la testa contro la spalla del giovane girandosi su un lato e osservando il suo volto in silenzio, si lasciò cullare dal lento battito del suo cuore.

Saori restò accanto a entrambi vegliando sui loro sogni. Dentro di lei sperava che Seiya si risvegliasse presto dalle tenebre nelle quali era caduto.

 

 

ANGOLO DEL SANTUARIO

 

Ecco che ho finito il primo capitolo. Non me lo sarei mai immaginato. Ma andiamo con calma perché devo fare alcune precisazioni e ringraziare un paio di persone

Questa storia prende il via come un ipotetico nuovo inizio dopo il capitolo della battaglia contro Hades. Per prima cosa specifico che i pg Canon non mi appartengono e Saint Seiya e personaggi del anime sono del loro autore.

Ho deciso di mantenere i nomi originali sebbene potrebbe capitare che alcuni pg chiamino i protagonisti con i nomi delle cloth.

Hoshi come altri OC appartengono a me. Ora parliamo un po’ della protagonista

Hoshi. Il suo nome significa stella in Giapponese. Ovviamente questo nome ha un significato preciso che verrà detto in futuro. Dico subito che i primi capitoli saranno per presentare gli oc ed eventuali situazioni. In comunque vi invito a leggere e recensire se volete.

Per il resto ogni pg avrà un suo PV specifico creato con la IA (nonostante questo si invita ogni disegnatore in ascolto se vuole a disegnare i vari oc a mano a me farebbe solo piacere)

Se ci sono domande sarò lieta di rispondere in privato e spero di non essere andata troppo OOC.

Detto questo vi ringrazio e aspetto al prossimo capitolo.

Prossimo capitolo – Requiem di sangue

  
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