Si fermò davanti a due croci di dimensioni simili, inghirlandate di gigli bianchi e rossi.. – Julia, Amy, è opera vostra. Grazie... – mormorò, commosso. Le tombe di sua moglie e di suo figlio non erano abbandonate all'incuria. Quelle ghirlande sembravano volere avvincere le due croci in un abbraccio, come una catena gentile. Con un gesto nervoso, allontanò le lacrime, che minacciavano di rotolare sulle sue guance. La sua famiglia era stata distrutta. I suoi nemici avevano profittato della sua lontananza e avevano ucciso prima sua moglie, poi suo figlio. Non avevano avuto pietà d'un bambino così piccolo! Fissò le sue mani, ruvide di calli e piccoli tagli. Avrebbe voluto accompagnare i loro feretri nell'ultimo viaggio, ma non era stato possibile. La polizia, ingannata dalle falsità dei suoi nemici, cercava di arrestarlo e aveva posto su di lui una taglia da cinque milioni di dollari. Ma lui non poteva consegnarsi alle autorità. Quella sofferenza non poteva restare impunita.
Con un gesto lento, solenne si portò una mano al petto, poi si toccò il ciondolo, che brillava d'un tenue lucore argentato. – Siete sempre nel mio cuore. Non vi ho dimenticato, miei amati... Mi dispiace di non potere venire più spesso. Ma devo assicurare alla giustizia chi si è macchiato di un simile, crudele atto. Lo devo a voi e a me stesso. – mormorò. La cautela lo costringeva ad una diffidenza continua, logorante, ma non poteva permettersi di mollare. Il dolore, per quanto dilaniante, doveva essere tramutato in forza. I suoi nemici credevano di averlo abbattuto, ma avrebbero avuto una sgradevole sorpresa. La sua vendetta, inarrestabile, li avrebbe travolti. Ma aveva bisogno di tempo. Accostò le dita alle labbra, poi posò i polpastrelli sulle croci. – Devo andare. Ma state tranquilli... Presto, la verità sarà ristabilita. Arrivederci, miei amori. – Fissò le due croci, gli occhi velati di lacrime, poi girò la schiena e si allontanò.