Giorno 12 - Penna
Aveva comprato una penna.
Una splendida e luccicante penna stilografica, di quelle che necessitano di essere smontate per essere ricaricate di inchiostro. Nel mondo babbano quelle penne si usavano per scrivere manoscritti, Dorothea le aveva viste la prima volta quando era andata a comprare i colori per i suoi dipinti. Era rimasta catturata dal design di quell’oggetto, decisamente migliore da utilizzare nella scrittura rispetto ad una piuma che spesso sbavava l’inchiostro. Quando era scappata a New York poi aveva avuto modo di scoprire le penne biro, una vera rivoluzione per lei che aveva un’agenda su cui doveva scrivere i suoi appuntamenti e gli orari di lavoro. Perché Dorothea in gioventù aveva lavorato nel mondo babbano, come modella ed aveva avuto un discreto successo, mentre Alfred aveva trovato impiego presso una banca.
La penna che aveva comprato era laccata in argento, estremamente pregiata ed aveva chiesto a sua madre Corinne di prenderla.
Ma non era per lei.
Era un dono.
“Liam per favore, appena puoi da questo regalo ad Emmeline.” Prima che l’uomo potesse andare via dall’ospedale “Dille di darlo a Lily. Immagino che le farà piacere ricevere un dono del genere per il suo compleanno, giusto?”
Una splendida e luccicante penna stilografica, di quelle che necessitano di essere smontate per essere ricaricate di inchiostro. Nel mondo babbano quelle penne si usavano per scrivere manoscritti, Dorothea le aveva viste la prima volta quando era andata a comprare i colori per i suoi dipinti. Era rimasta catturata dal design di quell’oggetto, decisamente migliore da utilizzare nella scrittura rispetto ad una piuma che spesso sbavava l’inchiostro. Quando era scappata a New York poi aveva avuto modo di scoprire le penne biro, una vera rivoluzione per lei che aveva un’agenda su cui doveva scrivere i suoi appuntamenti e gli orari di lavoro. Perché Dorothea in gioventù aveva lavorato nel mondo babbano, come modella ed aveva avuto un discreto successo, mentre Alfred aveva trovato impiego presso una banca.
La penna che aveva comprato era laccata in argento, estremamente pregiata ed aveva chiesto a sua madre Corinne di prenderla.
Ma non era per lei.
Era un dono.
“Liam per favore, appena puoi da questo regalo ad Emmeline.” Prima che l’uomo potesse andare via dall’ospedale “Dille di darlo a Lily. Immagino che le farà piacere ricevere un dono del genere per il suo compleanno, giusto?”