Ragnatele

Le ragnatele sul modello dell’antica Valyria sono il segno che il suo re si è arreso.
Eddard le avrebbe ripulite volentieri prima di andarsene, ma il siniscalco è stato chiaro: i suoi servigi non sono più richiesti. Non c’è motivo di indugiare più a lungo. E nemmeno di mostrarsi deluso: ha sempre saputo che era soltanto questione di tempo. 
In realtà lo sorprende che Re Viserys abbia resistito così a lungo. Lo ricorda digrignare i denti per il dolore mentre con un solo braccio si intestardiva a limare l’ala di un drago o la guglia di una torre; ricorda le pause frequenti, la tazza di latte di papavero sempre presente in mezzo agli strumenti del loro lavoro. Eddard non ha mai osato fare domande, perché non è appropriato che un umile scalpellino si immischi negli affari di un re.
Ricorda di non averlo mai sentito lamentarsi della sua condizione.
E ricorda le storie. Perché al re piaceva raccontare, quando la stanchezza e i pensieri gli concedevano qualche attimo di tregua. Eddard ha imparato tutto delle Quattordici Fiamme e dei piromanti di Valyria, e non si capacita che i giovani principi abbandonassero sempre la stanza sbadigliando quando i suoi, di figli, adesso non lo lasciano andare a dormire prima di aver ascoltato per l’ennesima volta la storia del Fato di Valyria.
Ha sempre considerato stupido disperarsi per la sorte dei nobili, ma ormai ha pochi dubbi. Sa che quando le campane di King’s Landing suoneranno a lutto non potrà impedire alle lacrime di bagnargli le guance.

-------

Nota: qua ovviamente non parliamo di Eddard Stark, ma del servitore che nel sesto episodio lavora insieme a Viserys al modellino di Valyria.