Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: N a d a    23/10/2022    1 recensioni
Se ne è andato e tu rimani lì, in piedi, fermo, la schiena scossa da singhiozzi così insoliti per te, ma che stavolta ti concedi per liberare la tua mente – no, l’anima non ce l’hai più. Non volevi ti guardasse con affetto perché non saresti stato in grado di sopportarlo e lui lo sapeva, per questo ti ha lasciato quel sorriso fatto di sangue: non voleva vederti piangere.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Donquijote Rocinante
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

What you loved is what it's killing you

 

 

 

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.

(...)

(Cesare Pavese ~ Verrà la morte e avrá i tuoi occhi)

 

 

 

 

 

   Le labbra sono contratte in una smorfia impassibile, le sopracciglia bionde aggrottate dietro agli occhiali a punta dalle spesse lenti viola. C'è un principio di fastidio, di ira che si esprime in un grugnito, presto accompagnato dal rombo lontano d’un tuono. Ma nemmeno lo senti, perso come sei nei tuoi ricordi fatti di fantasmi e ombre che non lasciano mai la tua mente. Tu lo sai, vero? Lo sai che vivono sempre lì, che non ti lasciano tregua né di giorno né di notte – soprattutto la notte – ed è inutile che grugnisci, che ti arrabbi e provi a lottare, non ti lasceranno mai.

Un altro tuono segue un fulmine che illumina la stanza: il tuo volto è parzialmente illuminato mentre le sopracciglia si aggrottano maggiormente di fronte alla sua figura. È lì, in piedi di fronte a te, ti squadra senza dire nulla, esattamente come era solito fare quando ancora ti fidavi di lui, quando era ancora tuo fratello e tu lo amavi…

 

Non guardarmi con quegli occhi…

 

Non c’è suono, non un rumore, il temporale che infuria là fuori è lontano, come se fosse in un’altra dimensione. Il tempo sembra essersi fermato a quel momento, al momento in cui il proiettile aveva perforato il cuore ed il sangue aveva macchiato la neve candida – come lo era lui.

 

Non guardarmi con quegli occhi…

 

È ricoperto di sangue, lo stesso sangue che vi univa: era il vostro vincolo. Tu lo amavi, ma lui ti ha tradito e tu odi i traditori. Per questo non hai esitato a sparare, a far uscire con un rumore sordo il proiettile che si sarebbe piantato nel suo cuore; volevi estirpare quella fermezza che osava sfidarti e nella mente avevi solo una domanda: “perché mi hai tradito, fratello mio?”

 

Non guardarmi con quegli occhi…

 

Il fantasma di tuo fratello spegne l’immancabile sigaretta e si avvicina: c’è biasimo, pena, tristezza nei suoi occhi e tu non lo sopporti, non riesci a reggerlo! Ma non distogli il tuo, non sei un codardo, sei ricorso a tutto pur di ottenere quello che vuoi; non hai esitato a uccidere il tuo stesso padre per riavere quello che ti apparteneva di diritto, quindi come puoi distoglierlo ora? Non lo hai fatto nemmeno quando lo hai ucciso, quindi perché lo devi fare davanti al suo fantasma? Perché è di questo che si tratta: un fantasma creato dalla tua mente, un’ombra che scivola lentamente tra i tuoi ricordi, infestandoli e soffocandoti, facendoti sobbalzare alla ricerca di aria che respiri come un assetato nel deserto.

 

Non guardarmi con quegli occhi…

 

Ed ora lui è di fronte a te, i suoi occhi nocciola ricoperti di sangue ti fissano come se stessero cercando di leggere la tua anima, ma tu non ne hai una, vero, Doflamingo? L’hai barattata una vita fa, quando hai premuto il grilletto della pistola puntata contro la testa di chi ti ha trascinato alla rovina.

Rocinante continua a guardarti mentre tu rimani fermo sulla tua poltrona, artigli i braccioli e vorresti allontanarlo, ma non riesci a muoverti, sei immobile, come se quella poltrona ti avesse incatenato a sé, obbligandoti ad affrontare il suo fantasma. Lo avevi chiamato Corazón perché nel cuore risiedono gli affetti – almeno così avevi sentito dire – e ti fidavi di lui perché era tuo fratello e lo amavi davvero, allora perché? Perché ti ha tradito? È questa la domanda che non ti dà pace.

 

《NON GUARDARMI CON QUEGLI OCCHI!》

 

Urli dopo un silenzio carico di tensione e spesso come un muro. Ti alzi facendo cadere la poltrona che finalmente decide di lasciarti andare e di cui non avverti il tonfo sul pavimento polveroso. Esattamente perché sei in quella sala isolata, vecchia e polverosa? Perché hai evocato quel fantasma che allunga la mano fredda e ti accarezza una guancia, sporcandotela di sangue? Un dito scende vicino alle tue labbra, le accarezza e si allontana, disegnando un ghigno rosso con quel sangue che aveva già macchiato la neve. La stessa ombra pallida di sorriso si apre sul volto di Rocinante mentre allontana la mano e ti guarda: ecco perché non volevi ti guardasse, oltre al biasimo, tutto quello che vedi nei suoi occhi, che c’è stato da quando ti è apparso davanti, è affetto.

《Non guardarmi con quegli occhi.》Questa volta lo sussurri, mentre lentamente abbassi lo sguardo, concedendoti di essere debole e permettendo a lui di vincere. Rocinante ti alza il mento, ti costringe a guardarlo mentre continua a sorriderti con affetto. Le lacrime si permettono di scendere lungo le tue guance e tu crolli, finalmente; cedi sotto al peso dei tuoi fantasmi e lo fai di fronte a quello che è più ti è caro. Lo guardi un'ultima volta mentre lui sfuma via con un sorriso ora più ampio, perdendosi nell’oscurità della stanza: sai che non lo rivedrai più, forse solo in un sogno…

Se ne è andato e tu rimani lì, in piedi, fermo, la schiena scossa da singhiozzi così insoliti per te, ma che stavolta ti concedi per liberare la tua mente – no, l’anima non ce l’hai più. Non volevi ti guardasse con affetto perché non saresti stato in grado di sopportarlo e lui lo sapeva, per questo ti ha lasciato quel sorriso fatto di sangue: non voleva vederti piangere.

 

 

 

 

 

 

 

Considerazioni dell’autrice

 

Tanti auguri a Doflamingo, il mio pazzoide preferito!

Debutto in questo fandom con una fiction in onore di Doflamingo visto che oggi è il suo compleanno e poi perché lo adoro tanto (anche se amo di più suo fratello Rocinante, coff coff).

Ho voluto dare una mia interpretazione a Doflamingo: lo conosciamo tutti, è un pazzoide con manie di grandezza ma quando resta solo deve affrontare i suoi demoni e il più grande di tutti per me è Rocinante, che non arriva ad odiare il fratello, nonostante il male che gli ha fatto alla fine – per il resto si è sempre preso cura di lui.

Ho cercato di creare un’atmosfera un po’ cupa, anche perché Halloween si avvicina!

Spero la storia vi sia piaciuta!

Alla prossima,

N a d a

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: N a d a