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Autore: _Sherazade_    23/10/2022    0 recensioni
Ambra si sveglia d'improvviso e si ritrova in un ambiente a lei non familiare. Incontrerà però Silke, un bel mago che si offrirà di darle una mano a ritrovare la strada di casa. Sembra tutto bellissimo e meraviglioso, ma c'è qualcosa di strano in quest'uomo così dolce e gentile...
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Raccolta di storie, cronologicamente sfalsate, che faranno parte di una long in fase di realizzazione e inedita su EFP.
[Le seguenti storie partecipano al Writober 2022 di Fanwriter.it]
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: Find what you love and let it kill you (Lista pumpNEON)
» N° parole: 320

 

"Find what you love and let it kill you"

Cercai di liberarmi dalla presa di Vitna: non sembrava volermi lasciare andare.
Avevo capito che c'era qualcosa in lui che non mi convinceva del tutto, ma non riuscivo nemmeno ad allontanarmi da lui perché in cuor mio non potevo far altro che volergli bene.
Dopo che la nube nera ci aveva avvolti ci eravamo ritrovati in un parco, era notte ed era tutto avvolto dalle tenebre. Non c'era la luna a rischiarare quel luogo che sembrava così oscuro e pericoloso.
«Vitna...» c'era qualcosa che volevo chiedergli, ma la testa mi fece ad un tratto così male che crollai a terra.
«Ambra!» urlò lui tirandomi su e cercando di farmi stare meglio. Nella mia testa si stavano susseguendo immagini di mondi che non conoscevo e di situazioni che erano sia sconosciute che familiari. E in tutti questi ricordi c'era sempre Huang... e anche Vitna.
Vedevo delle persone che prima avevano un volto, ma che appena mi voltavano le spalle prendevano le sue sembianze.
«Vitna...» annaspavo ma cominciavo a sentirmi meglio. «Tu chi sei in realtà?».
Lui distolse lo sguardo come se fosse stato colpevole per qualcosa. Allungai la mano per accarezzargli il viso, come a volerlo rassicurare, ma un nuova fitta mi fece contorcere ancora una volta dal dolore. Nella mia testa vidi quello stesso parco in cui ci trovavamo, eravamo io e Huang e... Alberto e Vanessa. Io mi ricordavo di loro.

Mi passò davanti tutta la mia vita e realizzai che quella in cui mi trovavo altro non era che una grandissima illusione.
«Ambra... hai ricordato?» Huang comparve e si avvicinò a noi. Intravidi Vitna lanciargli uno sguardo assassino mentre mi teneva stretta a sé.
«Non starlo a sentire. Dimentica, dimentica qualsiasi cosa tu abbia visto» mi disse con voce spezzata. «Se lascerai che l'affetto che provi per lui ti porti via, questo ucciderà la te stessa che hai creato... e così ucciderai anche me perché smetterò di esistere».

  
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