History book


“Mio fratello, l’indomito conquistatore del Terrore Nero!”
Il principe Viserys non è abbastanza rapido da schivare l’abbraccio che gli arpiona di colpo una spalla. Può soltanto scoppiare a ridere mentre suo fratello inizia a strattonarlo in una delle sue chiassose manifestazioni d’affetto.
“Insomma, come hai costretto il grande Balerion ad arrendersi a te?” Sul viso di Daemon si disegna quel ghigno che fa impazzire ogni ragazza di King’s Landing. “Fammi indovinare, lo hai addormentato con uno dei tuoi libri di storia?”
Il giovane principe ride di nuovo e si libera del fratello con una spinta. “Arrendersi e costretto non sono le parole giuste. Gli ho semplicemente mostrato il rispetto che meritava.”
Il cuore gli martella nella gola al solo ricordo. 
Ha tremato davanti alle sue scaglie del colore della notte, a quelle zanne più alte di lui e Daemon messi insieme. Non può negarlo. 
Il respiro di Balerion, sotto i suoi palmi, rimbombava come il mantice di una fucina infernale. 
Ma non era la paura di essere divorato a sciogliergli le ginocchia. In quei giorni, il drago più antico della Casa Targaryen aveva a malapena le forze per alzarsi in volo sopra la città.
Erano i suoi occhi. 
Vasti e talmente liquidi da poterlo inghiottire, un mare d’ambra in cui guizzavano i bagliori di migliaia di vite passate.
“È lui il libro di storia, fratello” la voce di Viserys ora è velata di malinconia. “L’ultima creatura vivente ad aver visto l’Antica Valyria.”
Inaspettatamente, Daemon non risponde con un’altra delle sue battute. 
“Lo so”, dice semplicemente e, quando gli cinge di nuovo la spalla, la sua stretta è molto più delicata di prima.
“Ecco perché ho sempre pensato che fosse il drago adatto a te.”