Muoio di fame!
Mia madre è malata e non posso curarla!
Datemi un pezzo di pane!
Hai un cuore generoso con quelli a cui vuoi bene, ma sei cieca alla miseria e sorda alle voci del popolo, per te immagini sbiadite, echi lontani. Cresciuta per essere regina, non sai gestire un potere così grande, sei solo una ragazza che ha bisogno di sua madre.
Eppure lo sapevi, il paese che hai in mano rantola, boccheggia, ma lo scintillio dei diamanti, il colore delle perle, il profumo delle rose! che delizia gli abiti, i pizzi e le feste, ne vuoi sempre di più! come privarti di cose tanto belle che curano le tue pene d'amore?
Non ne sei capace, mentre la corda troppo tirata si spezza. Poi le voci insorgono e ti coprono di fango, il tuo sogno di cristallo va in frantumi: troppo a lungo è stato l'incubo di molti. I tuoi capelli si tingono di bianco, e sul tuo collo da cigno la lama che cade è l'ultima a scintillare.