Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: Hebert_80    29/10/2022    12 recensioni
"Ed io, reclusa nella costante agonia, desidero solo scomparire nella solitudine della notte, per concedere ai miei sogni di riannodare il corso del tempo, perché è solo allora, quando la realtà si piega al mio martirio, che accade di sentirlo vicino, talmente chiaro e vivido da percepirne il contatto stretto, nell'intreccio delle dita."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sad Song

Ormai è da tempo, da quando ho ritrovato la generosità del conforto di mia madre, che vivo in questo posto lontano, sulle rive nord del mare della Normandia.

L'aria benefica e le lunghe passeggiate sulla spiaggia mi aiutano tanto a riordinare i pensieri, a tornare a respirare l'emozione dei ricordi. Ho promesso a mia madre che avrei imparato a recuperare solo quelli belli, che raccontano di una felicità talmente breve e fuggevole, da scivolare via come le lacrime nel vento.

Alcune volte, mentre osservo il mare, mi succede d'iniziare a singhiozzare, in modo incontrollato, quasi doloroso, allora chiudo subito gli occhi e provo a respirare la brezza marina a pieni polmoni. Ho scoperto che in questo modo, riesco ad attenuare quell'ansia desolante, che mi dimora dentro.

Mia madre, da quando è venuta a recuperarmi al lazzaretto, è stata come un dono del Signore, così prezioso da incarnare nell'animo, la mia sola possibile salvezza. Ha subito compreso quello che di orribile stavo soffrendo e così senza nulla aggiungere, mi ha abbracciata ed ha lasciato che piangessi fin quasi a morire.

Da allora, ha deciso di abbandonare tutto, anche la Regina e di vivermi accanto, un gesto d'amore che è riuscito ad alleggerire quella mancanza indescrivibile che porto nel cuore e che non mi faceva smettere di tremare.

Mai più mi avrebbe lasciata sola e insieme, col sostegno di Dio, avremmo provato ad andare avanti, recuperando tutti quei momenti che ci erano stati negati.

Nonostante la sua vicinanza, è stato come risalire dal delirio di un abisso senza fine, raccattando i residui di una lucidità in frammenti e aggrappando me stessa alla ferma volontà di non deluderla.

La verità è che nessuno dovrà più soffrire a causa mia.

A volte, nelle serate invernali, quando fa troppo freddo per uscire in riva al mare, ci sediamo sul divanetto davanti al fuoco e come da piccola, lei delicata, mi accarezza i capelli, in uno di quei rari momenti nei quali riesco a respirare uno spiraglio di serenità.
Allora, le racconto della mia vita, le avventure che non conosce e tutto quello che è stato...

accanto a lui.

Mi dice sempre che ho vissuto un amore grande, qualcosa che durerà in eterno, oltre i limiti terreni, ed ogni volta il mio cuore si contorce nel dolore, attorno a questa flebile speranza.

Lo penso sempre... strappato alla vita, solo e disperso chissà dove, tra lande desolate e lunghe distese di oscuri paesaggi, a rincorrere un'esistenza atrocemente violata.

Ed io, reclusa nella costante agonia, desidero solo scomparire nella solitudine della notte, per concedere ai miei sogni di riannodare il corso del tempo, perché è solo allora, quando la realtà si piega al mio martirio, che accade di sentirlo vicino, talmente chiaro e vivido da percepirne il contatto stretto, nell'intreccio delle dita.

Proprio nella pace e nel calore che riesce ancora a donarmi è racchiusa quell'esistenza a metà, tra la meraviglia della nostra appartenenza e l'espiazione di una pena infinita, per averlo trascinato nell'oblio perenne.

Perdonami, amore mio.

Ho paura, anche solo a farne parola, ma vorrei chiedervi, cara madre, se a me è concesso sperare di raggiungerlo presto, sono certa che anche questa volta mi comprenderete.

M'implora tra le lacrime, di cercare il coraggio di restare aggrappata alla vita, mi ripete con disperata ossessione che lui non avrebbe mai accettato che mi lasciassi morire, ma ormai sono troppo stanca e la mente, assoggettata ai lamenti del cuore, ha smesso di ascoltare.

Le dico che starò meglio, che lui si prenderà cura di me e che la porterò per sempre nel mio cuore.

"Non piangere mamma."

Lo desidero così tanto... e nella quiete del mio battito, serenamente chiudo gli occhi per lasciarmi cullare dall'avvolgente tepore del suo abbraccio.

Non temere, non ho paura, ovunque e per sempre, dolce sarà il risveglio...

accanto al mio André.
   
 
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Hebert_80