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Autore: pampa98    29/10/2022    4 recensioni
[Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it]
What if? Lyonel Strong propone suo figlio Harwin come marito per Rhaenyra e Viserys accetta.
"«Syrax, vorrei presentarti qualcuno» disse Rhaenyra, senza smettere di accarezzarla. «Lui è Harwin Strong, mio fidanzato e futuro principe consorte.»"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harwin Strong, Rhaenyra Targaryen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: "Cielo"



“Credi che tuo figlio, Ser Harwin “Spezzaossa”, il cavaliere più forte dei Sette Regni, sia il partito migliore per Rhaenyra?”

Viserys Targaryen, 1x03



Sogni reali



 

Harwin non si era mai trovato faccia a faccia con un drago. Li conosceva bene, abituato a vederli volare sopra i cieli della città, ma non aveva mai avuto il privilegio di trovarsi al loro fianco, di poterli toccare e sentire il loro calore sotto la pelle. 

Syrax abbassò il muso verso Rhaenyra per farsi accarezzare e chiuse gli occhi, rilassata dal suo tocco. La principessa gli aveva spiegato che i draghi, una volta reclamati, rispondevano solo al richiamo del loro cavaliere e in alcuni casi si veniva a creare un legame così forte che potevano sentire le loro emozioni come se le provassero loro stessi. Lei puntava ad avere quel tipo di rapporto col suo drago e, a giudicare da come Syrax si stava comportando, Harwin pensò che fosse sulla buona strada.

«Syrax, vorrei presentarti qualcuno» disse Rhaenyra, senza smettere di accarezzarla. «Lui è Harwin Strong, mio fidanzato e futuro principe consorte.»

Gli sorrise, pronunciando quelle parole, e Harwin non poté fare a meno di ricambiare. Quando suo padre lo aveva informato che il re era favorevole alla loro unione, non aveva saputo come reagire. Ammirava la principessa da sempre, ma conosceva il suo posto e sapeva che il suo sarebbe potuto essere solo un amore unilaterale e nascosto. Forse avrebbe potuto sperare in qualche cosa di simile all’amicizia, ma il matrimonio era sempre stata un’ipotesi troppo assurda per permettersi anche solo di sognarla. Eppure, era stato re Viserys in persona a confermare le parole di suo padre, e quando Rhaenyra aveva acconsentito alle nozze, Harwin non aveva osato tirarsi indietro.

«Vieni a salutarla. Non ti fa paura, vero?»

Perso nei suoi pensieri, era rimasto immobile e Rhaenyra aveva colto l’occasione per canzonarlo. Harwin sorrise e si avvicinò alla ragazza.

«So che non è saggio avvicinarsi all’improvviso a un drago, a meno che non si desideri diventare il loro pasto. Sinceramente, non è così che vorrei andarmene.»

Rhaenyra rise. «È più pericoloso avvicinarsi troppo a me, in questo caso. Syrax è molto protettiva nei miei confronti.»

«In tal caso, temo di essere già morto.»

Rhaenyra rise, un suono che non lo avrebbe mai stancato.

Non erano ancora sposati, ma ciò non aveva impedito a Harwin di prendersi qualche libertà con la sua futura sposa – libertà che lei per prima gli aveva concesso e che, tuttavia, gli Dei non avrebbero approvato. 

«Fai un tentativo. Nel peggiore dei casi, dovrò trovarmi un altro marito.»

«Avverto un profondo dispiacere nella tua voce, principessa. Credevo che avessi intenzioni più nobili quando mi hai invitato qui.»

Rhaenyra si strinse nelle spalle. Harwin scosse la testa e allungò una mano verso il muso di Syrax. Il drago sbuffò, inondandolo di aria calda, ma non fece nient’altro per impedirgli di toccarla. Quando posò la mano sulle sue scaglie, Harwin ebbe la sensazione di star toccando una fiamma viva. Non sarebbe riuscito a mantenere il contatto a lungo come faceva Rhaenyra, ma per i primi momenti fu una bella sensazione. Non solo perché era appena diventato uno dei pochi non Targaryen ad aver accarezzato un drago, ma sopratutto perché Syrax gli stava, in un certo senso, dando la sua benedizione. 

Quel pensiero, però, ne provocò un altro, decisamente più imbarazzante. Allontanò la mano di scatto e guardò Rhaenyra, nervoso.

«Sai, quella questione del legame, ecco che lei sente le tue emozioni, eccetera… Insomma, avverte proprio tutto

Rhaenyra inclinò la testa di lato, non capendo la sua domanda. Poi le sue guance si tinsero di rosso e abbassò lo sguardo, riflettendo il suo stesso imbarazzo.

«Oh. Oh. Non… Non saprei. Non era mai successo prima, ovviamente, e, ehm…»

Il suo disagio lo fece sorridere, alleviando parte della sua agitazione. Si avvicinò a lei e le diede un bacio sui capelli.

«Non è un problema, sia chiaro» disse. «Preferirei mantenere la nostra intimità solo nostra, ma in fondo posso condividerla con lei senza problemi.»

Rhaenyra rise e annuì. «Non che tu abbia molta scelta, temo.» Si sollevò sulle punte, appoggiando le labbra contro il suo orecchio. «Se anche non se n’è ancora accorta, stai pur certo che avvertirà il mio piacere dopo le nozze.»

Harwin trattenne il respiro. Trattenersi dal prenderla tra le sue braccia e baciarla, davanti a Syrax e i custodi dei draghi, richiese tutto il suo autocontrollo. Rhaenyra naturalmente lo notò e sorrise soddisfatta. Poi gli diede le spalle e salì in sella a Syrax, montando sul dorso del drago come se fosse l’incarnazione della Fanciulla e del Guerriero.

Harwin fece un passo indietro, lasciandole il campo libero per spiccare il volo, ma lei lo fermò.

«Hai mai toccato una nuvola, ser Harwin?»

«No, principessa. Non mi è mai stato permesso di salire così in alto.»

«Ti viene permesso adesso. Sali.»

Harwin guardò la sella e il drago, perplesso. «Rhaenyra, sei sicura che possiamo salire in due lì sopra?»

«Certo. Una volta ho volato insieme ad Alicent e nessuna delle due si è schiantata a terra.»*

Harwin si lasciò sfuggire una risata. «Molto rassicurante» disse. Lui non possedeva l’esile fisico della regina, ma decise che morire dopo aver toccato il cielo non sarebbe stato tanto terribile. Meglio che diventare cenere, senza dubbio. Salì su Syrax, che lo lasciò fare senza creargli problemi, e si sedette sulla sella dietro Rhaenyra. Lo spazio era leggermente stretto per lui, ma riuscì comunque a posizionarsi in modo da limitare il rischio di una caduta.

«Sei pronto per il tuo primo volo, mio promesso?» gli chiese Rhaenyra, stringendo le redini mentre Syrax si alzava, preparandosi all’imminente partenza.

Harwin sorrise e strinse le braccia intorno al suo busto. «Sono impaziente, mia promessa.»

Syrax agitò le ali e in pochi attimi si ritrovarono tutti e tre a volare nel cielo terso di quella mattina. Harwin trattenne il fiato, sentendo il vento che gli colpiva il volto con molta più intensità di quando correva a cavallo. Azzardò un’occhiata in basso e si sorprese nel vedere quanto la capitale apparisse piccola osservata da quell’altezza.

«Comincio a capire perché ami volare» urlò, nonostante Rhaenyra fosse proprio davanti a lui.

«È liberatorio, non trovi?» rispose, voltando la testa per poterlo guardare. «Quassù non esistono regole o doveri. Siamo solo noi, liberi di divertirci ed esplorare il mondo.»

«È questo che desideri? Viaggiare in sella al tuo drago per sempre?»

Rhaenyra sorrise e per un momento Harwin scorse un lampo di nostalgia nei suoi occhi. «Sarebbe un sogno. Purtroppo, è irrealizzabile.»

La terra sotto di loro si faceva sempre più piccola mentre Syrax volava oltre le nuvole.

«I sogni si possono realizzare, principessa» le disse. Allungò una mano oltre il dorso del drago e le sue dita sfiorarono una delle soffici nuvole che li circondavano. «Fidati: io ne sto vivendo ben due al momento.»

«Voleresti attraverso il mondo insieme a me, Harwin?»

«Ti seguirei ovunque, Rhaenyra. È una promessa.»

Rhaenyra pronunciò una parola a Syrax, che iniziò a scendere verso terra, prima di voltarsi completamente verso Harwin, dando le spalle alle redini e sedendosi sulle sue gambe.

Prima che l’uomo avesse modo di chiederle se quella fosse una posizione saggia da tenere a una simile altezza, lei gli prese il volto tra le mani e lo baciò. Harwin la strinse a sé, facendo aderire i loro corpi, dimentico della situazione in cui si trovavano, troppo concentrato sulle sue labbra e il suo calore per preoccuparsene.

«Mi farai innamorare di te, ser Harwin» disse Rhaenyra, guardandolo negli occhi.

Harwin rise, mentre un calore sconosciuto si propagava attraverso il suo petto, rendendolo leggero e felice come mai prima d’ora.

«Il mio piano sarebbe proprio questo, principessa, dal momento che io sono già innamorato di te.»

Rhaenyra lo baciò di nuovo, ma stavolta Syrax ricordò loro della sua presenza. Iniziò ad agitarsi e il suo cavaliere fu costretta a riprendere in mano le redini per evitare di cadere. Le sussurrò qualche parola in Valyriano – un insieme di scuse e rimproveri, a giudicare dal tono della voce – che calmarono il drago e permisero loro un atterraggio sicuro. Quando scese dalla sella, Harwin si beccò un’occhiata parecchio infastidita da Syrax.

«Credo di aver appena perso la sua stima» commentò, grattandosi la barba. 

«La riconquisterai, non temere. Non è forse più importante avere il mio amore?»

Harwin sorrise. Baciò le nocche della mano che Rhaenyra aveva stretto nella sua, facendo scaturire una piccola risata dal suo cuore. 

Si incamminarono verso la carrozza dove Ser Harrold li attendeva, ansioso come ogni volta in cui la principessa volava insieme al suo drago. Si sedettero sui cuscini e Rhaenyra posò la testa contro la sua spalla. Lontano dalla Fossa del Drago, Harwin scoprì per la prima volta cosa significava puzzare di drago.

«Penso che dovremo fare un bagno prima di cena» disse, annusando la manica della sua tunica.

«Concordo.» Rhaenyra posò il mento sulla sua spalla, rivolgendogli un’occhiata maliziosa. «Lavarsi da soli però è così triste. Voglio che tu mi faccia compagnia, cavaliere.»

Harwin rise e si sporse verso di lei per catturare le sue labbra in un bacio.

«Come desideri, mia principessa.»



 

*: evento accaduto in una mia storia su Alicent e Rhaenyra che ho deciso di riprendere qui ^^.

   
 
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