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Autore: Serpe89    01/11/2022    1 recensioni
Halloween special. Avete mai pensato che Severus potesse essere un vampiro? Io sì, soprattutto quando ho iniziato a leggere i primi libri da bambina, in particolar modo per le descrizioni che ne faceva la Rowling.
In questa breve fic abbiamo una scena notturna tra il vampiro Severus e Remus, che è...beh, Remus...ossia un licantropo!
Tag: soft horror/scena con sangue di animali; Pairing: Severus/Remus.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Remus Lupin, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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The Vampire and the Werewolf

Severus osservò la luna piena dalla finestra ad arco dei suoi alloggi di Hogwarts. La veste nera ricadeva perfetta sulla sua figura e i suoi lunghi capelli scuri e lisci si fondevano quasi perfettamente con un mantello dal colore della notte più buia.
Quel cerchio luminoso lo riportava con la mente a molti anni prima, quando il suo sguardo aveva incontrato per la prima volta quello del suo compagno. Il contatto tra i loro occhi era stato breve, ma intenso; si erano poi perduti, intenti ognuno nella loro caccia. Alla fine, però, si erano ritrovati e da allora non si erano lasciati mai più.
Severus si voltò lentamente, permettendo alla luce della luna di illuminare metà del suo volto pallido e di mettere in risalto la sua pelle liscia e perlacea.
La sua bocca si aprì in un ghigno sinistro, rivelando due file di candidi denti ben allineati. I canini, che fino ad allora erano apparsi normali, si allungarono in due punti aguzze fino a sfiorare le sue labbra esangui.
"Ho una sorpresa, mio caro..." disse con un tono basso e seducente.
Attraversò la stanza ed i suoi passi non produssero stranamente alcun rumore; sollevò il coperchio di un baule di medie dimensioni ed alcuni conigli bianchi ne saltarono fuori, iniziando a scorrazzare per la stanza, illuminata solo dal fuoco del caminetto acceso.
Il grosso lupo, che era rimasto pazientemente sdraiato per diverso tempo, si tirò su sulle zampe, trepidante: le sue narici fremevano e la coda si muoveva appena, ben eretta ed all'erta.
Severus percepì i battiti accelerati dell'animale e l'odore del suo sangue di mannaro avvolse completamente i suoi sensi, risvegliando in lui un misto di desiderio ed appetito.
Aprì nuovamente la bocca in quel suo macabro sorriso, rivolgendolo al lupo di fronte a lui.
Come quella prima volta nel bosco, i loro occhi si ritrovarono per una frazione di secondo prima della caccia.
Con una velocità innaturale, l'uomo si avventò sul coniglio più vicino al lupo ed in un istante la sua mano pallida si era già artigliata attorno all'ignara creatura. Affondò la bocca e quei denti aguzzi nel suo collo, consumando con ardore il suo tanto agognato pasto. Sentì un fiotto di vita invaderlo, mentre il sangue della bestiola scorreva finalmente dentro di lui e la sua pelliccia candida si macchiava di rosso.
Aveva smesso di cibarsi di esseri umani da quando aveva abbandonato la sua vita da Mangiamorte e aveva iniziato a servire il professor Silente.
Alzò lo sguardo sul lupo poco distante da lui e sui suoi occhi d'ambra, mentre la sua bocca appena dischiusa faceva colare sangue fresco sui denti e sulle labbra.
L'animale azzerò con due agili passi la distanza che li separava, leccando via dal suo volto il liquido rosso, riempiendosi la bocca di quel sapore metallico che li estasiava grandemente.
Eppure ciò che in realtà li estasiava di più era la presenza dell'altro. Erano esseri affini, solitari, che amavano il sangue, la caccia e la notte, forse più bestie che esseri umani o forse una perfetta commistione di entrambi.
"Prendi la tua metà..." offrì Severus, allungando la mano destra, che stringeva il corpo senza vita del coniglio.
Il lupo lo afferrò con veemenza, iniziando a sbranare la sua preda, strappando pelle, muscoli ed ossa con la forza micidiale delle sue mandibole.
Severus si sedette compiaciuto ad osservare la scena, sistemandosi ben composto sulla poltrona, le punte delle lunghe dita che si toccavano ritmicamente.
"Guarda che disastro che hai combinato!" esclamò con la sua voce melliflua, indicando i resti di pelo ed ossicini sparsi attorno al mannaro. "Sei sempre stato un vero disastro a tavola, Remus!" aggiunse con una risata un po' sinistra.
Così spendevano da anni le loro notti di luna piena, mentre centinaia di studenti ignari dormivano sopra di loro: in qualche modo dovevano pur sopravvivere entrambi. Solo ogni tanto si concedevano ormai il lusso e l'adrenalina della vera caccia.
Da quando avevano iniziato a cacciare assieme, tanti anni or sono, quella opprimente solitudine che aveva soffocato sino ad allora le loro vite era sparita ed avevano capito che erano ognuno l'ancora ed il porto sicuro dell'altro.
I libri di testo e le leggende raccontano che scorra un grande odio tra vampiri e lupi mannari: per una volta, sembra che avessero decisamente torto.

 

 

 

   
 
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