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Autore: ValeAlcazar    02/11/2022    2 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo scritto una one per il primo compleanno di Maria Antonietta a Versailles
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PRIMO COMPLEANNO A VERSAILLES Versailles, 2 novembre 1770 Le campane della cappella della Reggia annunciarono fin dal primo mattino, con i loro monotoni rintocchi, l'imminente e solenne festività a cui avrebbe preso parte l' intera corte. Non solo sarebbero intercorse le celebrazioni, per il giorno dei defunti ma si sarebbe festeggiato il primo compleanno che la Delfina avrebbe trascorso in terra francese. Maria Antonietta graziosa fanciulla dai modi gentili, si era dovuta adeguare ad una rigida e formale etichetta, mirabile palcoscenico, dove anche il più piccolo gesto avrebbe scandito precisi cerimoniali. In pochi mesi si era ritrovata sposa, secondo i dettami politici a quel fanciullo sgraziato e poi Versailles, Palazzo da sogno, arcano incantatore, apoteosi di fasto, mirabile e lucente visione che aveva accompagnato la sua mente di giovane allegra, torre d'avorio, gabbia dorata di illusioni svanite. Rammentava come lontani ricordi, quei divertimenti a cui si abbandonava in quel barocco maniero, circondato da getti di enormi fontane, quella Schönnbrunn che custodiva gelosa nel cuore. Adesso lontana dall' Austria, lei merce di scambio di ambizioni dinastiche, rimpiangeva quel dolce focolare domestico dove era cresciuta libera da rigidi cerimoniali. Ricordava quel padiglione sul Reno dove, vecchie cariatidi dai volti contratti ed immobili l'avevano accolta senza alcun segno d'affetto e poi quell'imbarazzato giovane che ritroso le si era appena accostato, sotto insistenza del nonno, a posarle un bacio alquanto goffo e sgraziato sulla sua guancia rosea e delicata...il loro primo contatto fisico a cui lei rimase confusa e senza emozione. L'unico viso familiare e discreto era quello di un biondo ufficiale, l'aveva conosciuto quella stessa mattina poichè la salvò da un tentativo di rapimento...ne era rimasta rapita e affascinata. Scoprì in seguito che sotto quella bianca uniforme si nascondeva un corpo di donna, rimanendone per un attimo delusa. Quella donna Capitano delle Guardie Reali era diventata la sua migliore amica con il passare dei mesi, vegliava su di lei come un'ombra affinché non le accadesse nulla di spiacevole. Dopo le celebrazioni religiose, si recarono tutti nel grande salone per i festeggiamenti del genetliaco della Delfina, il primo lontano dalla sua amata madre e da Schönnbrunn. Ci fu un lauto banchetto offerto dal Re, Luigi XV, con tantissime portate prelibate a cui poi seguì la sfilata dei nobili e dei cortigiani ammessi al loro cospetto. Seduta accanto al suo sposo l'erede al trono il Delfino Luigi Augusto, riceveva gli auguri da chi era intervenuto anche solo per conoscerla personalmente. Iniziarono le danze e la fanciulla guardava come annoiata quella festa finché una persona a lei cara non attirò la sua attenzione...il Capitano Oscar François De Jarjayes. Alla vista della sua amica, con accanto il fidato attendente André, non esitò un minuto ad avvicinarsi a lei anche solo per un breve saluto. Si sentiva al sicuro e protetta quando il Capitano Oscar era nei paraggi -"Madamigella Oscar che bello rivedervi, come state?"- chiese -"Molto bene Altezza Reale, grazie. Vi porgo i miei più sinceri auguri per il vostro genetliaco."- rispose con un mesto inchino -"Vi ringrazio Oscar. Posso farvi una domanda?"- -"Dite pure Altezza"- -"Volevo sapere perché non vi fermate mai a parlare con le altre dame di Corte, vorrei anche invitarvi nel mio salotto qualche volta."- chiese innocentemente la Delfina -"Vedete Altezza, per me essere un Soldato viene prima che essere una donna."- rispose con franchezza A quella risposta schietta la Delfina rimase stupita, nutriva un sincero affetto per Oscar e vederla a Corte anche nel suo ruolo di Capitano delle Guardie le riempiva l'animo di gioia. La giornata trascorse tranquilla tra danze, chiacchiere e giochi per intrattenere e allietare gli ospiti. A conclusione di quella lunga e stancante giornata Maria Antonietta prima di chiudersi nei suoi appartamenti, convocò Oscar che per lei era ormai diventata l'amica a cui si sarebbe rivolta, senza riserve ed indugi per consigli e questioni spinose. Voleva ringraziarla dell'amicizia e della devozione che le dimostrava, non solo come membro della Famiglia Reale e futura Sovrana ma anche come persona. La conversazione fra Oscar e la Delfina, fu molto cordiale, l' algido capitano delle Guardie Reali era l' unica persona che si era dimostrata sincera e leale , verso quella fanciulla " straniera" che si era dovuta adattare a nuove usanze e costumi, in quella corte dove regnava sovrana l' ipocrisia. Oscar sarebbe stata, quel punto indiscusso di riferimento a cui rivolgere le sue più intime confidenze di quella esistenza a cui M.A era stata suo malgrado legata, catene che la chiudevano e l avvolgevano inesorabilmente a cui non avrebbe mai potuto ribellarsi.
   
 
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