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Autore: LorasWeasley    03/11/2022    3 recensioni
future|fic [kuroken]
Natsu ha ormai accettato che il suo fidanzato Kea abbia una cotta fin da quando era bambino... o forse no.
Genere: Comico, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: Kidfic | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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Heilà! Questa storia segue le vicende di "Adatto a te" , con Kea (figlio della Kuroken) e Natsu (figlio della shoumika) che stanno già insieme da qualche anno.
Saranno due capitoli, separati tra di loro ma uniti dal tema del titolo. Per chi non dovesse ricordare Kea ha una cotta per Isak (il figlio adolescente della Yakulev più grande di lui di 15 anni) fin da quando era bambino ed ecco, tutto ruoterà intorno a questo. Buona lettura!
Deh <3



 

La cotta del mio fidanzato


Parte 1
Natsu era talmente concentrato a guardare Kea (il suo ragazzo) e Isak (la cotta di quest’ultimo) flirtare, che si riscosse solo quando sentì Kuro (il padre del suo ragazzo) sedersi al suo fianco sulla panchina del parco dove si trovavano.
-Lo so- sospirò l’uomo con un tono compassionevole -anche Kenma guarda Hinata Shoyo allo stesso modo. Ci farai l'abitudine come me.
Natsu strinse i pugni quando vide Isak posare con affetto una mano sulla testa di Kea e questo sorridere in modo luminoso. Infine si voltò verso l’uomo -Immagino che avrebbe preferito lui al posto mio, vero?
Si bloccò di scatto, spalancando gli occhi e trattenendo il fiato. Cosa aveva appena detto? Da quando parlava in quel modo al padre del suo ragazzo?
Anche Kuro spalancò gli occhi stupito per quello scatto, poi scoppiò a ridere -Oh no ragazzo, litigavo con tuo padre ma litigavo anche con Yakkun, non voglio il figlio suo e di Lev in casa, molto meglio tu che hai almeno i geni di Mika.
-Non che comunque siamo molto bravi a impedire a Kea di fare le cose- si intromise Kenma raggiungendoli da dietro -abbiamo capito di non esserne capaci quando ha adottato tutti i gatti del quartiere ancora prima di riuscire a dire una frase di senso compiuto. É lui che fa le sue scelte e ha scelto te. E comunque ormai Kuro, puoi stare tranquillo.
L’uomo si sedette sulle gambe del marito e, con il broncio sul volto, affermò -Non guardo Shoyo in alcun modo.
-Sì che lo fai, ma va bene, hai sposato me quindi lo accetto- rispose Kuro stringendogli le braccia sui fianchi.
-Non è vero, non lo faccio. 
-Sì.
-No.
-Sì.
Natsu distolse lo sguardo riportandolo sul suo ragazzo, ma trovò questo che rideva genuinamente a qualcosa detta da Isak. Il suo fastidio aumentò e si chiese cosa diavolo ci facesse lì.
Si alzò di scatto e borbottò un veloce -Mi sono dimenticato che dovevo aiutare mia madre con una cosa, devo andare.
Scappò via prima che qualcuno riuscisse a dirgli qualcosa.
Passarono appena due minuti, poi il suo cellulare vibrò per l'arrivo di un messaggio da Kea “Perché sei andato via?”
Mentì ancora “Devo fare delle cose con mia mamma”.
Bugiardo.” gli arrivò la nuova risposta all’istante.
Natsu sospirò mentre si sedeva alla fermata dell’autobus vuota subito fuori dal parco, infine decise di rispondere “Ero fuori luogo”.
Kea visualizzò il messaggio, ma non rispose e lasciò la chat.
Natsu sospirò ancora più afflitto mentre si portava le mani a strofinarsi gli occhi. Quanto poteva essere idiota? Aveva fatto infuriare il suo ragazzo e l’aveva lasciato con chi non vedeva l’ora di consolarlo, proprio una grande mossa.
-Sei stupido?- saltò sul posto quando sentì quella voce proprio di fronte a lui.
Kea aveva un cipiglio infastidito, le guance rosse di chi aveva corso fino a lì e la bocca leggermente aperta di chi stava riprendo fiato.
-Cos…
Non riuscì a finire la sua frase che Kea sbottò ancora -Fuori luogo? Sei il mio ragazzo da due anni e ti senti fuori luogo a stare con la mia famiglia!?
Natsu distolse lo sguardo mentre faceva una nuova smorfia -Non parlavo dei tuoi genitori.
-Anche Isak fa parte della mia famiglia.
Il più grande non rispose, ma strinse ancora di più i suoi pugni.
-Sei… geloso?- la voce di Kea adesso era strana, come se fosse assurdo un pensiero simile.
Natsu si infastidì ancora di più -Non è normale?- sbottò poi.
Ci fu silenzio per dei secondi che sembrarono interminabili, infine Kea… si mise a ridere.
Natsu era talmente stupito da quella svolta degli eventi che riportò subito lo sguardo su di lui -Cosa c’è di divertente?
-Isak mi stava raccontando che ha intenzione di chiedere alla sua ragazza di sposarlo, non appena torna in Russia. È una tipa che ha conosciuto in una libreria, non è neanche così bella e non ha nulla di particolare, ma ogni volta che parla di lei gli si illuminano gli occhi. L'avresti saputo anche tu se non avessi deciso di isolarti.
Sospirò e riprese -Ma non è questo il punto, io… pensavo che avremo avuto questa conversazione al contrario, prima o poi. 
-Cosa!?- Natsu era sempre più confuso.
Kea infilò le mani dentro le tasche della felpa aperta che indossava e si strinse nelle spalle, sembrava non voler affrontare quell’argomento ma alla fine prese un grande respiro e iniziò a parlare a bassa voce.
-A te… non piacciono i ragazzi. So di essere un’eccezione, ma so anche che continuano a piacerti le donne e non… non posso fare a meno di pensare che un giorno deciderai che è più facile avere una relazione con una di loro. Quindi, insomma, non pensavo che saresti stato tu quello geloso.
Natsu era senza parole, stavano insieme da due anni e Kea pensava che lo avrebbe lasciato per una qualche ragazza di turno?
-Io ti amo- rispose con tutta la sincerità di cui era capace, afferrandogli i bordi della felpa e spingendolo ad avvicinarsi, incastrandolo tra le sue gambe -sei la prima persona che abbia mai amato, perché dovrei lasciarti per una ragazza? In tutta sincerità non so neanche se mi siano mai piaciute davvero le ragazze. Mi piaci solo tu, indipendentemente dal sesso. Penso sempre solo a te, non potrebbe mai esserci qualcun’altro.
-Sì?- chiese l’altro mentre chiudeva gli occhi e si avvicinava al suo viso. Aveva una bella espressione in viso, una di quelle felici che Natsu avrebbe sempre voluto vedergli in volto. 
-Sì, te lo prometto, puoi essere solo tu- rispose subito Natsu mentre gli lasciava un bacio all’angolo della bocca -ma non lasciarmi per Isak se decidesse di mollare la sua ragazza russa all’altare.
Kea rise piano -Isak resta la mia prima cotta e quella ragazza non lo merita. Tuttavia, quello che ho sempre provato per Isak era una specie di ossessione… tu invece sei quello di cui avevo bisogno. Amo stare con te, amo scriverti quando mi succede qualcosa di bello e amo cercarti quando sto male perché so che sei sempre pronto a consolarti. Amo quando mi baci, amo quando mi fai i complimenti, amo quando faccio lo stronzo e tu resti comunque al mio fianco. Amo quando dormiamo insieme e mi abbracci come se avessi paura di vedermi sparire nel mezzo della notte, amo quando fai tutti quei bei rumori dopo che ti ho fatto imbarazzare. Amo come ti sei impegnato per farti accettare dalla mia famiglia e soprattutto amo come tu, tra tutti, abbia scelto me. Ti amo così tanto, Nat.
Natsu gli afferrò le guance e lo spinse a dargli un vero bacio.
Sospirò felice e ogni residuo di rabbia o fastidio sparì del tutto. Come aveva fatto ad essere geloso? Kea era lì, con lui, tra le sue braccia che gli si stringeva di più contro mentre rispondeva con enfasi al suo bacio.
Quello era il suo ragazzo, lo amava più di chiunque altro e non avrebbe permesso a nessuno di portarglielo via tanto facilmente finché continuavano ad essere felici insieme, avrebbe fatto di tutto per mantenerlo al suo fianco, era una promessa.

  
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