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Autore: AlysSilver    04/11/2022    0 recensioni
Raccolta di one-shot che vanno a raccontare alcuni avvenimenti importanti a partire dall'ultimo anno alla Raimon di Mark, Jude e Axel fino alla storia di Inazuma Eleven New Dream*, la quale parla dei figli della prima generazione e che trovate qui su Wattpad. Lo scopo della raccolta è di narrare alcuni eventi simpatici e significativi che altrimenti non verrebbero mai trattati nella storia principale
*Disponibile qui su Efp: Inazuma Eleven New Dream [6,85K di visualizzazioni su Wattpad]
Genere: Comico, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Axel/Shuuya, Caleb/Akio, Celia/Haruna, Jude/Yuuto, Mark/Mamoru, Shuu
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Poche cose erano in grado di far cadere Axel Blaze in uno stato d'ansia e sicuramente che la moglie avesse passato già da qualche giorno la data del parto era una di quelle. Quel 31 dicembre del 2022 la neve scendeva in grandi quantità e il paesaggio di Tokyo era totalmente imbiancato. In tutti i suoi ventisei anni di vita non ricordava un inverno così freddo. Già sentiva la mancanza delle temperature di Miami, dove aveva trascorso gli ultimi mesi per un lavoro di collaborazione tra le due federazioni giovanili. Eppure, non poteva fare a meno di rimanere incantato mentre guardava, attraverso l’apertura lasciata apposta dal soji, il giardino oramai bianco, perso nei suoi pensieri.

Pov. Axel

Chissà se anche mio figlio avrebbe amato il calcio come me, oppure se avesse voluto diventare un medico o un imprenditore, in ogni caso lo avrei amato più della mia stessa vita. Osservai Luna acconciarsi i capelli scuri seduta alla toletta. Era bellissima con il pancione, nascosto in quel momento sotto il vestito rosso che aveva scelto accuratamente per la festa di quella sera. Avevo provato in tutti i modi a convincerla a restare a casa, ma non mi aveva dato minimamente retta. L'unica risposta che avevo ricevuto era che se Nelly Evans e Alyxia Sharp sarebbero venute anche se incinte, lei non sarebbe stata da meno. Naturalmente mi aveva volutamente ignorato mentre provavo a farle notare che lei era l'unica prossima al parto. Alla prima mancavano ancora tre mesi circa, mentre all'altra addirittura sei. Mi accostai a lei e le diedi un veloce bacio sulla guancia.

-Axel cosa fai mi togli tutto il trucco.- Sospirai, era fatta così. Le apparenze erano molto più importanti delle manifestazioni d'affetto, non era una novità e infondo l'amavo persino per quello.

-Te lo domanderò un'ultima volta, sei completamente certa di non voler restare qui e magari vederci un film aspettando la mezzanotte?

-Assolutamente sì. Andremo alla festa degli Schiller e a Capodanno brinderemo con i tuoi amici. Non sarò mai da meno di nessun chirurgo e tanto meno di una casalinga.- Prima o poi avrei dovuto raccontarle del talento di Nelly negli affari e che era praticamente lei a gestire tutto il patrimonio di famiglia. Loro due non si erano mai prese molto in simpatia, neanche con Alyxia aveva questo grande rapporto a dir la verità, forse perché nelle discussioni patteggiava sempre per l'altra, però non si lanciavano frecciatine in continuazione come con la mia vecchia amica. Mi dispiaceva dirlo, che le nostre mogli andassero d'accordo era un sogno che avevamo noi tre sin da ragazzi, e dovevo ammettere che spesso era Lu che si cercava l'ironia nelle risposte con le sue frasi.

-Se è quello che vuoi allora dobbiamo andare.

Raggiungemmo la villa quasi mezz'ora più tardi. Era stata addobbata sin nei minimi dettagli, creando un'atmosfera quasi magica. I padroni di casa erano ai piedi della grande scala situata nell'imponente atrio ad accogliere gli ospiti, radiosi come non mai. Da quando avevamo scoperto che uscissero insieme, molti anni prima, avevo incominciato a domandarmi come i loro colori così particolari si sarebbero mischiati in un ipotetico bambino, magari prima o poi lo avrei visto con i miei occhi. Bellatrix ci sorrise non appena ci notò.

-Ragazzi che bello che siate venuti, spero non sia stato troppo faticoso lo spostamento.

-No, tranquilla...

-In ogni caso lo abbiamo fatto volentieri, non ci saremmo persi la festa per nulla al mondo.- S'intromise mia moglie, mentre sulle sue labbra spuntava un sorriso smagliante.

-Ne sono felice. In salone se volete ci sono già sia Mark che Jude.- Ci congedammo con un leggero saluto, pronti ad avanzare verso la sala indicataci. Scorsi su un antico orologio a pendolo che fossero già le nove di sera, non mancava molto alla mezzanotte.

-Ehi Axel!- Il saluto esuberante del portiere attirò immediatamente la mia attenzione. Trattenni una risata non appena notai il suo abbigliamento, era l'unico capace di abbinare un abito da sera e la sua fascia arancione. Guardando l'espressione del regista, ero abbastanza convinto che avesse avuto la mia stessa impressione. Mi rivolsi a quel punto alle donne a loro fianco.

-Signore siete meravigliose come sempre.

-Apprezzo il complimento, anche se a dir la verità mi sento solo tremendamente ingombrante.- Negli anni avevo imparato una cosa, le femmine potevano avere due rapporti con le gravidanze, ma esse stesse potevano avere due effetti su di loro. C'era a chi donava e chi no. Nelly rientrava sicuramente nella prima categoria. Era sempre stata una ragazza bellissima, però così sembrava risplendere ancora di più.

-Non è assolutamente vero. Stai benissimo.- Sperai vivamente di essere stato l'unico a percepire lo sguardo omicida che mia moglie mi aveva lanciato. Avrei avuto bisogno di tutta la pazienza a mia disposizione quella sera, ne ero certo.

Mancavano oramai pochi istanti al cambio dell'anno e l'euforia era generale nell'aria. Chi con lo champagne e chi con il succo di frutta a causa dei figli in arrivo, eravamo pronti con un bicchiere a brindare. Presi la mano di Luna e le rivolsi un leggero sorriso.

-10 ... 9 ... 8

-Sono felice di essere qui con te...

-7 ... 6 ... 5

-Ti amo lo sai, vero? Io ...

-4 ... 3 ... 2 ... 1 ... AUGURI!

-AH!

-LU CHE SUCCEDE?- Si voltarono tutti nella nostra direzione ed entrambi i miei migliori amici e Aly corsero verso di noi. In preda al panico cercavo di capire cosa fosse successo.

-Mi ... mi si sono rotte ... mi si sono rotte le acque.- Ingoiai la saliva rumorosamente. C'eravamo finalmente.

-Vado a prendere la macchina!- Urlò Mark correndo fuori, il piano di emergenza era appena cominciato. Il primo ci avrebbe fatto da autista e l'americana sarebbe venuta con noi in quanto unico medico del gruppo, mentre il rasta starebbe andato a casa nostra a prendere la borsa pronta per quell'occasione.

-Il mio ospedale è il più vicino, andiamo lì.- Durante tutto il tragitto mi domandai se i respiri insegnati al corso preparto fossero stati più utili a me o lei, ero certo di aver rischiato l'iperventilazione almeno una decina di volte.

-Andrà tutto bene tesoro, puoi stare tranquilla.

-Sei tu quello agitato qui. Io sono calma teoricamente, ma non è facile rimanere serena con delle contrazioni del genere. Ringrazia di essere nato maschio e non avere un utero. Ah!- Correndo, nemmeno fossimo in mezzo alla finale del mondiale, il bruno ci precedette all'interno fermando la prima infermiera entrata nella sua visuale. Per fortuna però la bionda prese la parola prima che potesse farlo lui.

-Ciao Charlotte, la mia amica è in travaglio. Ha le contrazioni in tempi inferiori ai cinque minuti da quando siamo entrati nel territorio ospedaliero. Chiamate ostetricia e portiamola in sala parto.

-Certo dottoressa Sharp. Dovrebbe essere di turno la dottoressa Martin.- Si avvicinò a noi mentre Luna veniva fatta accomodare sulla sedia a rotelle. Forse consapevole della nostra paura vista l'assenza di quella che l'aveva seguita nei mesi precedenti, ci confortò asserendo:

-Non vi preoccupate, la conosco bene. Mi è già capitato molte volte di lavorare con lei ed è la migliore del suo reparto. Siete in buone mani con lei.- Annuimmo entrambi e la donna di prima ci accompagnò velocemente nel luogo prestabilito. Forse grazie all'assenza di traffico o alla sua guida da mancato pilota di Formula 1, Jude entrò nella stanza poco dopo con la borsa che da giorni avevamo pronta in casa. Un'altra forte contrazione raggiunse mia moglie e mi strinse la mano così forte che avrei giurato di non sentirla più.

-Oramai ci siamo. È giunto il momento di spingere.- Il regista e il portiere uscirono subito per non essere d'intralcio, al contrario di Aly a cui era stato chiesto da Lu di rimanere. Sentirla stare così male mi distruggeva. Come se non bastasse cominciavo a vedere tutto nero e mi sentivo pronto a cadere a terra, mai in vita mia mi ero sentito così. Improvvisamente una mano mi afferrò il colletto della camicia.

-BLAZE PROVA A SVENIRE E SARÀ L'ULTIMA COSA CHE FARAI NELLA TUA VITA!

-Chiaro.

-Respiri, ci siamo forza!- Un urlo di Luna e un pianto riempì la stanza. Un maschietto dai capelli biondo chiaro uguali ai miei agitava le minuscole braccine in aria quasi volesse dire al mondo che lui c'era, era arrivato e pronto a bruciare come se fosse la fiamma più intensa mai esistita. Sentivo la felicità scorrermi per tutto il corpo e forse per quello non notai il gesto che avrebbe dovuto presagirmi le azioni che sarebbero avvenute in seguito e il nostro futuro. Quando le porsero il bambino non lo guardò neppure ed io così preso dal momento non me ne accorsi. Al contrario l'infermiera lo fece immediatamente e lo porse a me. Continuava ad agitarsi piangendo, eppure non mi dava fastidio. Era bellissimo.

-Ciao Ethan, sono il tuo papà. Benvenuto al mondo, ti stavo aspettando e sono davvero felice di conoscerti. Sappi che se avrai bisogno di aiuto potrai sempre contare su di me.

Pov. Mark

-Quel bambino è già una prima donna proprio come lui è?- Una leggera risata si levò da Jude.

-Già. Solo il figlio di Axel poteva decidere di nascere nemmeno un'ora dopo Capodanno, facendo iniziare le doglie a mezzanotte precisa e agitandosi in quel modo per attirare l'attenzione.

   
 
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