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Autore: sandra45    10/11/2022    3 recensioni
Terence ritorna a calcare il palcoscenico con l'Amleto...ma se mandasse un invito a Candy... cosa farebbe lei di fronte ad una accorata lettera del suo amato??
One Shot già pubblicata nel Candy Candy e Klin Forum in occasione della One Shot Competition Settembrina dedicata a "L'Amleto di Terry Graham" Terza Classificata
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                Galeotto fu il Principe di Danimarca



Fu la prima a scattare in piedi; piangeva esattamente come quel giorno a Rockstown, piangeva come quel giorno sulle scale di quel maledetto ospedale, ma queste lacrime sapevano di dolce, sapevano d'amore e Candy non aveva intenzione di fermarle o il suo cuore sarebbe scoppiato e mentre piangeva ripensò a cosa era successo un mese prima....

29 agosto, Casa di Pony, Illinois

Come al solito il Signor Marsh arrancava, con la borsa della posta, sulla strada che portava alla Casa di Pony, aveva una sola lettera da consegnare quel giorno e già da lontano individuò la destinataria. Era la fine d'agosto e una brezza leggera annunciava la fine dell'estate, ma il buon postino aveva bisogno di fermarsi ogni tanto, così ripensò alla piccola Candy, ai suoi buffi codini ed a come gli correva incontro ogni volta; ora era una giovane donna molto bella, i lunghi ricci biondi che scendevano sulle spalle, la freschezza dei suoi ventanni e la sua figuretta deliziosa avrebbero potuto far innamorare più di un giovanotto, ma lei sembrava essersi votata a quel posto, l'unica che fra tutti era tornata lì, con le sue mamme.

- Candy oggi ho posta solo per te-
- Signor Marsh, venite, volete una limonata fresca, l'ho appena preparata per i bambini-
- Ti ringrazio la berrò molto volentieri, ecco la tua lettera cara- Candy porse il bicchiere al postino appena in tempo, perchè la vista della lettera la fece vacillare...
- Cattive notizie Candy?-
- No, almeno non credo, semplicemente inaspettate...perdonatemi Signor Marsh, ma sono impaziente di leggerla-

Così Candy avvisò Miss Pony che uscì immediatamente per sorvegliare i bambini, e senza dare spiegazioni si diresse, con gambe tremanti, nell'unico luogo dove avrebbe potuto leggerla: sotto Papà Albero. Erano almeno cinque minuti che si rigirava la busta fra le mani, poi la stringeva a sè, sembrava quasi che volesse fagocitarla; aveva riconosciuto il tratto inconfondibile ed elegante, ed il timbro di New York confermava il suo pensiero. Le ultime notizie che aveva di lui, dopo averlo visto sotto quel tendone come l'ombra di se stesso, erano che era tornato a recitare per la Stratford; era convinta che sua madre fosse riuscita ad aiutarlo ad uscire da quel baratro e così aveva chiuso lui ed il suo ricordo nell'angolo più remoto del suo cuore...ora, con quella missiva, doveva fare appello a tutto il suo coraggio per aprirla!!
- Forza Candy non essere stupida, una lettera non può farti paura, anche se emerge da un passato che credevi sepolto-

Ed ecco davanti a lei la sua calligrafia...lui, nonostante gli occhi velati di lacrime, iniziò a leggere
" Ciao...non so come iniziare questa lettera, vorrei scrivere cara Candy, ma va bene per un'amica, vorrei scrivere Scimmietta Tutte Lentiggini, ma non è il momento di essere sarcastico, vorrei scrivere amore mio, ma non ne ho il diritto, io che come il peggiore dei codardi non ho mai avuto il coraggio di dirti che ti amo. Ti ho lasciata andare come uno stupido su quelle dannate scale, ho ceduto ad un senso dell'onore inculcatomi da mio padre (bella eredità davvero) e così ho deluso me stesso e ho tradito te; non sono stato capace di amarla, né di renderla felice, un rapporto fatto di bugie, ipocrisia, falsità...l'ho a malapena sopportata, non l'ho mai sfiorata e prima di arrivare ad odiarla sono fuggito. I demoni mi hanno sopraffatto, i miei demoni; mi sono dato all'alcool e ho recitato nelle compagnie peggiori, poi ho toccato il fondo e la luce dei tuoi occhi inondati di lacrime mi ha toccato l'animo ed il cuore in quel lurido tendone a Rockstown. Mi sono chiesto spesso se fossi un'apparizione angelica o se fossi reale, la conclusione è che comunque mi hai dato la forza di rialzare la testa...per te, solo per te ho ripreso in mano la mia vita, ho ricominciato da capo e finalmente sarai fiera di me. Candy, mia dolcissima Candy, debutto nell'Amleto, nella busta ci sono biglietto per il viaggio e l'invito alla premiere. So che non ho diritto di chiederti nulla, semplicemente dammi l'opportunità di mostrarti che non sono più un ragazzino ma un uomo...se poi vorrai concedere a quest'uomo il privilegio di dimostrarti anche i suoi sentimenti allora raggiungimi in camerino, non ci sarà bisogno di parole, da assetato nel deserto finalmente raggiungerò la mia oasi e ne avrò una cura immensa. Sempre tuo Terry"

29 giugno New York

- Terence oggi cominciano i provini per l'Amleto, tenterai per il ruolo principale?-
- Sì Vincent, mi sono preparato scrupolosamente, non intendo farmi sfuggire quest'occasione-

Nel buio della sala un paio d'occhi brillavano di apprensione; Eleonor Baker dalle ultime file del teatro aspettava l'uscita del figlio. Si era riscoperta nel ruolo di madre e, seppur in ritardo, aveva cercato di rendere sempre più solido quel rapporto fatto di poche parole, ma di sguardi più che eloquenti. Da quando Candy li aveva riavvicinati, la vita dell'attrice aveva acquisito colori e sfumature che la facevano sentire completa... Candy...Eleonor sperava ardentemente che anche per il figlio arrivasse la felicità e sapeva che tutto dipendeva dal ruolo di Amleto, sapeva che il suo ragazzo avrebbe avuto il coraggio di scriverle solo se avesse avuto quella parte, così, quando lo vide salire sul palco, trattenne il fiato. Tutti trattennero il fiato e lui iniziò...bastarono poche battute ad incantare i presenti, Robert era fiero di quel ragazzo tornato uomo, maturo e pronto, nonostante la giovane età, e quella parte lo avrebbe riportato in cima all'Olimpo degli attori, sembrava quasi che Terence vivesse davvero i tormenti di Amleto, così come aveva fatto suo Romeo tempo prima. Sarebbe stata una grandissima stagione, Broadway avrebbe chinato la testa di fronte a cotanta bravura e forse avrebbero superato anche la compagnia dei Barrymore.

Il giorno dopo l'elenco con le assegnazioni era appeso in bellavista, il nome di Terence Graham a fianco di Amleto era scritto a chiare lettere, Karen Kleiss era Ofelia, che appena vide Terence gli corse incontro...che dejà vu per Terry!! Ma si riscosse subito "non pensarci stupido ormai hai preso le tue decisioni", ancora quel dannato senso del dovere a fare capolino perchè, tornato dal suo viaggio all'inferno, spronato da sua madre, era andato dritto da Susanna...che strazio era stato, lei piangeva come una fontana, sua madre urlava come una pazza...

Flashback

- Mia figlia ha dato la sua vita per lei, che futuro può avere??Chi potrebbe volerla nelle sue condizioni?? Bella riconoscenza, le ha pure permesso di andarsene per tutto questo tempo aspettandola con amore e devozione, vive solo per lei, come può essere così insensibile??-
- Non ho detto che non mi interesserò più a lei, solo non le starò a fianco come Susanna vorrebbe...Susy non ti amo lo sai, sai perchè sono scappato, sai perchè sono caduto preda dell'alcool, è davvero questo che vuoi Susy? Che senso ha avermi salvato,non arriviamo ad odiarci Susanna -
- Ma come può par..-
- Vuole stare zitta per una volta, non è con lei che sto parlando e sua figlia ha una testa ed una lingua ed è in grado di formulare un pensiero -
Alla fine tra urla, lacrime e strepiti, Susanna aveva minacciato di uccidersi e Terence aveva risposto in modo lapidario: - Scegli bene il momento allora, perchè dovrai trovarti un altro angelo, Candy, la persona a cui TU devi la tua vita, non ci sarà stavolta -

Con questo aveva sbattuto la porta e non era andato più neanche a trovarla; Eleonor aveva preso in mano la situazione e attraverso gli avvocati avevano regalato alle Marlowe un appartamento, una cospicua somma e il pagamento di una protesi per Susanna.


Da allora l'obbiettivo di Terry era uno solo: riconquistare la sua scimmietta e soprattutto renderla fiera di lui...aveva appreso che Albert in realtà era il capostipite della grande famiglia Andrew, quindi era suo padre adottivo; li aveva visti sul New York Times, una foto di famiglia con i fratelli Cornwell e relative fidanzate tutti ad un evento mondano. Così aveva valutato l'idea di scrivere ad Albert, poi aveva saputo che era in città e aveva deciso di incontrarlo. Erano entrambi commossi nel rivedersi dopo tanto tempo, si erano raccontati a vicenda le loro ultime peripezie, avevano riso come ai tempi di Londra, e mentre Terry sembrava reticente, il buon Bert intuì il motivo dell'incontro e lo anticipò:
- Sai Candy si è rimboccata le maniche e si è risollevata...-
- Oh, ne sono felice, dunque è andata oltre...-
- Terry, Terry, sei sempre il solito, visto che il tuo caratteraccio non ti consente di chiedere, ti diro io che non c'è nessuno nella sua vita, solo lavoro, Casa di Pony e qualche problemino con Neal -
- Quale problema? Cosa le ha fatto quel bastardo?-
- Tranquillo niente che io non sia arrivato in tempo a risolvere, si era messo in testa di sposarla...dai, fatti una risata sei violaceo, non è successo nulla salvo che Candy l'ha quasi picchiato!!... Piuttosto, monellaccio, se intendi tornare nella sua vita, beh bada a te non farla più soffrire capito?! Lei è la mia piccola -
- Non sono più quello di un tempo -

Già non lo era più e con quella consapevolezza era arrivato ad avere quella parte nell'Amleto, e allo stesso modo aveva preso carta e penna, aveva messo a nudo la sua anima e si era giocato il tutto per tutto inviandole quella lettera, l'aveva persino baciata prima di spedirla, un lieve tocco delle labbra a ricordare quelle di Candy che aveva assaporato una sola volta. Poi si era gettato a capofitto nel lavoro, ore e ore di prove, anche in solitudine, sempre l'ultimo a lasciare il teatro ed il primo ad arrivare.

26 settembre New York

Finalmente la premierè...critici, alta società, le autorità, celebrità nella moda, nel nascente cinema, nella letteratura e nelle arti, persino la concorrenza...insomma tutti avevano cercato di accaparrarsi un posto per assistere a questo secondo debutto, quante voci ed indiscrezioni nei vari giornali scandalistici e nei pettegolezzi fatti nei salotti!!. Dietro le quinte la tensione era alle stelle, come un formicaio in fermento, tutti correvano qua e là; i truccatori davano gli ultimi ritocchi; la sartoria controllava i costumi; gli attrezzisti si assicuravano che tutti i meccanismi, le luci, gli sfondi e il sipario funzionassero senza intoppi; Hathaway era stato chiaro, la parola d'ordine era perfezione.

Terence era poggiato ad una quinta, occhi chiusi ed espressione assorta, era entrato nel suo Amleto e nessuno avrebbe osato disturbarlo, in realtà parte di lui pensava a quel posto riservato...non sapeva se fosse lì, non avrebbe potuto vederla perchè i riflettori lo impedivano, ma lui avrebbe recitato per lei in qualunque caso; Robert gli toccò una spalla e Terence aprì gli occhi, era ora, il sipario si apriva, era il suo momento "Guardami Candy, guardami ti prego, ovunque tu sia...mi basta che la tua anima mi guardi".

Candy era rapita, il battito a mille, la salivazione azzerata e gli occhi che le pizzicavano, con quelle lacrime trattenute tra le ciglia che non vedevano l'ora di essere libere, le sembrava di essere in apnea da quando era apparso sul palco...bello, bellissimo, uomo, alto e imponente, seducente e magnetico come non lo ricordava, principe di Danimarca ed imperatore del suo cuore. Si era preparata con cura a quell'appuntamento, lei che non era un'amante della moda, aveva scelto un vestito dal neonato atelier Chanel, Annie l'aveva aiutata, un abito che risaltava le sue forme da sirena, nelle sfumature del blu, come gli occhi di lui; la sua "sorellina" aveva curato ogni dettaglio, compreso un fermaglio per una acconciatura che avrebbe dovuto domare i suoi ricci, ed ora voleva solo raggiungerlo per dirgli che nulla era cambiato.

Terry riempiva il palcoscenico, la sua voce calda e profonda teneva tutti col fiato sospeso, gli spettatori erano completamente coinvolti, non si udiva rumore alcuno se non quello splendido Amleto declamare i suoi versi:
- Non ti sto' adulando. Che profitto potrei trarne, visto che come dote hai solo la tua intelligenza? Che motivo ci potrebbe essere ad adulare i poveri? Lascia che le lingue mielose lecchino il più vacuo potere, e pieghino le ginocchia ben allenate laddove il servilismo da profitto. Mi capisci? Da quando la mia anima è padrona, ovvero ha imparato a distinguere le anime affini, ha posto il suo sigillo su di te, perche' tu sei uno che pur molto soffrendo, poco puo' soffrire, uno che schiaffi e premi dalla fortuna, li accetta con la stessa riconoscenza. Datemi un uomo non schiavo di passioni e lo terro' nel cuore,come faccio con te - (Amleto riferito ad Orazio)

Finalmente le ultime battute, un attimo di silenzio ed un applauso scrosciante scosse il teatro, tutti in piedi a dare il giusto tributo. Ecco il sipario aprirsi ancora e ancora, il nome di Terence urlato a squarciagola, le penne dei critici a scrivere recensioni che avrebbero portato il suo Amleto fin oltreoceano. Ma tutto ciò non contava ora, in quel momento voleva solo che quel dannato drappo si chiudesse per l'ultima volta, ben cinque erano state le uscite a ricevere fiori ed applausi che ancora non si fermavano, ma lui era impaziente e corse verso il camerino sperando fosse lì.

- Terry!!-
- Iriza??-
- Certo, la mia famiglia, come quella degli Andrew, ha ricevuto un invito espressamente dal sindaco e siamo anche invitati al ricevimento in casa sua, tu ci sarai vero?? Sai ho detto alle mie amiche che ti conosco e così mi hanno chiesto di fare le presentazioni ed inoltre...-
- Non hai ancora finito di blaterare??mVorrei entrare nel mio camerino!-
- Ho saputo che con la Marlowe è tutto finito...è inutile che la aspetti mio caro, sai prima o poi sarà mio fratello a sposarla, non so per quale motivo quel pazzo si sia invaghito di lei, ma la zia Elroy approva quindi...-
- Pensa io ho saputo che il Signor William, che se non sbaglio è il capostipite, non è affatto d'accordo -
- Beh resta il fatto che lei non è venuta, l'unica della famiglia a non esserci, brutta la solitudine vero Terry??-
- Se sei dispiaciuta per me, non è il caso, sappi che io sono molto più dispiaciuto per il disgraziato che avrà il fegato di chiedere la tua mano...ma forse tuo padre ha soldi a sufficienza per pagare qualcuno che lo faccia -

Terence non udì la risposta perchè sbattè la porta in faccia alla Legan ed al suo veleno, ma dentro nel suo camerino, al riparo dagli sguardi di chiunque, la tensione ebbe il sopravvento e si ritrovò sfinito con la fronte appoggiata a quell'uscio, quasi sperando così di udirla arrivare, "Non verrà Terence, non illuderti, non verrà, Albert è stato buono ma lei è andata oltre, ha cercato di fartelo capire, razza di stupito che sei"... Aveva appena finito di formulare quel pensiero, quando due manine delicate e tremanti lo abbracciarono da dietro e un calore improvviso lo invase, mentre lei si stringeva e si appoggiava alla sua schiena; profumo di fiori, di narcisi e rose, di fragole e miele, di un'estate scozzese mai dimenticata, di un bacio rubato, di mille risate, di un camino acceso e tanta voglia di lei. Poi le scale, le lacrime, l'addio e adesso non aveva il coraggio di muovere un muscolo e fu Candy a rompere quell'attimo di eternità:

- Sei stato meraviglioso stasera, sono fiera di te!- Tanto bastò, fu rapidissimo nel girarsi ed accogliere la sua scimmietta tra le braccia, ?! Sirena, bellissima con quegli occhi smeraldini che sognava ogni notte e che tanto gli ricordavano l'erba profumata della loro collina, dove spesso si sdraiava aspettandola.

- Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.-
- Oh, Terry, il mio Amleto, non c'è bisogno di stringere così, non svanirò, non ora, non sarò come Ofelia, non ti libererai di me, non stavolta. Ti amo e vorrei che tu mi...-
- Sssh, dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore. Candy, ci sono così tante cose che vorrei dirti, spiegazioni che devo darti e scuse che devo farti, ma in questo momento ho due priorità, la prima è dirti che ti amo, ti amo come non potrò mai amare nessun'altra, perchè nessun'altra è te, l'altra è di baciarti e non ti chiederò il permesso nemmeno stavolta- E non appena ebbe terminato la frase si abbasso famelico sulle sue labbra, prima con un tocco delicato, ma che divenne sempre più passionale fin quando lei rispose lasciandogli libero acceso e fu solo la mancanza d'aria che interruppe quell'intima fusione sensuale e delicata allo stesso tempo.

- Sai ancora di fragole-
- Ummm, questa espressione così dolce ti salverà da un altro schiaffo-
- Tanto meglio perchè ho intenzione di passare la mia vita a baciarti, a baciare ogni tua singola lentiggine, ogni centimetro della tua pelle perlacea...Candy non voglio e non posso perdere tempo, questa volta nulla si metterà fra noi; tesoro mio accetti da questo Principe di Danimarca con il cuore sanguinante una richiesta di matrimonio?? Rimani con me, adesso, stanotte e poi per sempre, facciamo questa follia, scimmietta??-
- Terry mi stai proponendo di essere tua??-
- No, ti sto donando me stesso, solo così sarai mia, prendimi Candy, voglio sentire le tue mani sfiorarmi, scoprimi; portami in paradiso, mi basta un bacio, una carezza, sentire il tuo cuore che batte all'unisono con il mio. Ti desidero da sempre ed ora non ho paura di dirtelo, non è un santo l'uomo che hai di fronte, tutto di te mi fa impazzire e sapessi quanti sogni ho fatto in questo camerino...-
- Non parlare più io ti desidero quanto te...-

E stavolta fu lei a sorprenderlo con un bacio che di casto non aveva nulla, e fu quando il teatro era ormai vuoto da un po', che il guardiano, con somma sorpresa, vide il Signor Graham, sempre così taciturno e compassato, correre verso l'uscita con la mano stretta ad una biondina...ridevano come bambini, rossi in volto, scambiandosi baci fugaci, premessa di ciò che sarebbe stata la loro vita insieme; due giovani ribelli ed anticonformisti che avrebbero vissuto a piene mani la loro passione ed il loro amore.


N.d.A. One Shot già pubblicata nel Candy Candy e Klin Forum in occasione della One Shot Competition Settembrina dedicata a "L'Amleto di Terry Graham" Terza Classificata
   
 
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