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Autore: debby90    20/11/2022    0 recensioni
[Miraculous Ladybug]
PROLOGO: In questa storia parlerò della figlia di Marinette e Adrian: la nuova eroina di Parigi, ci saranno nuove amicizie e molte battaglie con nemici imprevedibili. Cosa succederà? Leggete e lo scoprirete...
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Spoiler!
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MIRACOLOUS NEXT GENERATION 

 

 

 

PROLOGO: In questa storia parlerò della figlia di Marinette e Adrian: la nuova eroina di Parigi, ci saranno nuove amicizie e molte battaglie con nemici imprevedibili. Cosa succederà? Leggete e lo scoprirete... 

 

 

 

                          Capitolo 1 “Una nuova eroina” 

 

 

Era una mattina molto soleggiata a Parigi c’era famiglia composta da Marinette, Adrien e la figlia Marie Aliette Agreste. Una ragazza di sedici anni con gli occhi verde acqua e i capelli castani. È molto simpatica, energica, sensibile e altruista. Lei è la nuova eroina e l’unico che lo sa è il suo kwami Zola. La sua migliore amica è Nora, anch’essa eroina. Quindi sia Marie che Nora erano all’oscuro di tutto.  Marie si preparò come al solito per andare a scuola.  “Bene, sono pronta.”   “E anche oggi sei in splendida forma.”  Esclamò Zola facendole l’occhiolino.  “Dai non esagerare Zola, sono una comune ragazza come le altre.”   “Beh non proprio...”  “Lo so, ma qualche volta vorrei vivere la mia vita come una ragazza normale.”   “Ti capisco, ma Parigi è salva grazie a te. Ormai la gente ti ama.”   “Sì è vero, ok andiamo. Sennò faccio tardi.”  “Ok.”  Zola andò dentro alla sua borsa e Marie scese giù.  “Buongiorno a tutti.”   “AH BUONGIORNO TESORO!!”  Dissero in contemporanea i suoi genitori. Marinette nonostante i suoi trentadue anni era una donna stupenda senza nessuna imperfezione.  Per non parlare di Adrian, lui a trentun anni era la bellezza fatta a persona con un po' di barba.  Marie fece una sana colazione.   “Ok ho finito, io vado. A dopo!!”  “CIAO TESORO, BUONA SCUOLA!!”  Marinette è una promettente stilista e Adrian un fotografo. Marie arrivò puntuale a scuola e appena arrivò in classe Nora la salutò.   “Ehilà buongiorno.”   “Buongiorno a te Nora.”   “Come stai?”   “Tutto bene e tu?”   “Non mi lamento.”   “Ciao ragazze!!”  “Ah ciao Cecilio...”  Cecilio era l’amico d’infanzia di Marie, un ragazzo con gli occhi celesti e i capelli neri.  Anche lui   è un eroe che combatte il crimine. Il suo kwami è Lion.  “Oh andiamo Marie, perché mi saluti in quel modo?”  “Perché mi va. Sai, fino a ora mi ero svegliata di buon umore. Ma poi sei arrivato tu.”   “Dai, non essere così cattiva con me. In fondo siamo amici d’infanzia.”   “Sì ok, ma non lo dire al mondo intero.”   Marie e Nora erano vicine di banco, si sedettero in prima fila. Invece Cecilio era seduto in fondo.  “Marie a me non la dai a bere.”  “Cosa intendi?”   “So che in fondo tu sei innamorata di lui ma non lo vuoi ammettere.”  “Non dire stupidaggini, io e Cecilio siamo solo amici ok? Non farti i film mentali.”   “Ok se lo dici tu, ma vedrai che ho ragione.”  “Smettila.”   “Ok ragazzi sedetevi.”  Il professore era un signore sulla quarantina con gli occhiali.  “Vorrei presentarvi una nuova compagna. Entra pure!!”  Isabel entrò e tutti i ragazzi la guardarono incantati. Lei era la tipica ragazza rock.  Ha gli occhi castani e i capelli neri. “Vi presento Isabel Miller, si è da poco trasferita qui. Datele il benvenuto!!”  “BENVENUTA!!”  “Grazie.”  Detto ciò, Isabel si sedette di fianco a Marie.   “Bene, diamo inizio alla lezione.”  

 

Durante la ricreazione Isabel mangiò per conto suo, poi Marie insieme a Nora e Cecilio si avvicinarono a lei.   “Ciao Isabel io sono Marie Agreste e loro sono Nora e Cecilio. Ti do il benvenuto nella nostra scuola.”   “E ti sei scomodata per venire a dirmi una cavolata come questa?”  “Beh no... anche per essere tuoi amici.”  Le sorrise.  “No grazie, sto bene per conto mio.”  se ne andò...  “Accidenti che sgarbata!!”  “Non essere così dura Nora, magari è un po' timida.”   “Sarà, ma non mi piace per niente.”  “Concordo con Nora, hai dei modi veramente sgarbati.”   “Ma sentitelo, ha parlato l’esperto delle amicizie. Quando ti sei diplomato?”   “Sei la solita spiritosa, mia cara.”  Cecilio le sorrise.  “Io non volevo essere divertente. Perché perdo tempo a parlare con te?”   

 

Dopo la scuola Marie salutò i suoi amici, ma improvvisamente vide delle persone con un'aura oscura.  “Oh no, sicuramente è opera di un super cattivo!! Devo intervenire.”  Marie si nascose dietro a un muretto.  “Zola trasformami.”  “Subito.”  Marie si trasformò in Lady Butterfly.   Ok ragazzi, state tranquilli e tutto andrà per il meglio!!”  Non gli risposero e la attaccarono immediatamente con diverse armi.  “A quanto pare no.”  Marie li evitò velocemente.   “Accidenti, dov’è Lion Blank quando ho bisogno di lui?”  Uno stava per colpirlo quando il suo aiutante la prese al volo portandola via.  “Scusa il ritardo Miss farfalla.”   “Finalmente ti sei degnato di venire, volevi farmi uccidere da quei tizi?”  “Assolutamente no.”   “E va bene ti perdono.  Comunque, quelle persone sono controllate da un cattivo misterioso.”  “Ah interessante, dobbiamo fermarli!!”  “Sì ho già un’idea, tu cerca di distrarli.”  “Come vuoi bellezza.”   Lion Blank li colpì col suo colpo micidiale di Artiglio Fulmineo. Una tecnica che consiste nel colpire il nemico con una serie di zampate del leone.   “Ehi sei pronta?”  “Certo. Miracolous Magia della farfalla: arcobaleno di luce.”  Una palla di luce cadde addosso alle persone trasformate che ritornarono normale.   “Ben fatto socio.” Lady Butterfly e Lion Blank si diedero il pugno.  “Grazie di averci salvato.”   “FIGURATEVI, È STATO UN PIACERE!!”  “Siete veramente ridicoli!!”  “Eh? Perché dici questo?”  “Voi eroi credete di salvare il mondo ma è tutto il contrario. E comunque, siete ridicoli perché vi nascondete dietro quella maschera come dei codardi!!”   “Come osi parlarci in quel modo?  Non ci conosci nemmeno.”  Disse offeso Lion Blank.  “Già ha ragione, dovresti ringraziarci per salvare la nostra città.”   “Io vi ringrazierò quando il nemico vi sconfiggerà. Vi saluto perdenti.”  Isabel andò via lasciando sbigottiti i due eroi.   “Quella lì la detesto.”  “Sì anche io, lasciamola perdere.  Secondo me dice così perché p invidiosa. Forza andiamo, ci stiamo per ritrasformare!! Ciao leoncino, alla prossima.”  “Ok Miss farfalla, ci si vede.” 

 

Si salutarono e ognuno ritornò a casa sua. Nel frattempo, da un'altra parte c’era un ragazzo misterioso che tramava nell’ombra dentro a una cupola disabitata.   “Mi hanno sconfitto anche questa volta, ma non importa. Perché questo è solo l’inizio.”  

 

 

                           Capitolo 2 “Incontri casuali” 

 

 

Isabel si preparò molto svogliatamente.  “E anche oggi passerò una giornata noiosa a scuola con i miei ridicoli compagni.”  “Eh eh, puoi sempre saltarla.”  Esclamò Ghost il suo kwami che aveva la capacità di apparire e scomparire dal nulla come voleva.  “Mm... sì hai ragione.  Oggi salterò la scuola. Su andiamo!!”  “Certo.”  Ghost diventò invisibile.  Scese di sotto.   “Buongiorno tesoro, come stai?”  “Come al solito mamma.”   “Sicuramente a scuola ti sei fatta molti amici.”  Le sorrise suo padre.  Sua mamma è Layla, ha gli occhi e i capelli castani ha trent’anni e fa la commessa. Suo padre invece si chiama Gary di trentatré anni, ha gli occhi castani e i capelli neri e fa il pizzaiolo.   “No per niente, io li detesto. Incluso questo trasferimento che abbiamo fatto!!”  “Dai Isabel, non essere dura. Io e tua madre ci siamo dovuti trasferire per il lavoro.”   

 

“E non avete pensato che a me non stesse bene? Ho dovuto lasciare i miei amici di scuola in Argentina!!”   “Ma Isabel noi...”   “Basta mi avete stancato, vi saluto.”  Uscì sbattendo la porta.   “A quanto pare c’è l’ha a morte con noi.”   “No cara, è solo arrabbiata. Prima o poi le passerà, non può odiarci!!”   “Sai, sei stata grandiosa prima.”  “Ti ringrazio Ghost. Ora mi faccio un bel giro, addio scuola!!”  A scuola il professore fece l’appello, ma notò che Isabel non c’era.  “Scusate, sapete perché Isabel non c’è? Vi ha detto che non sarebbe venuta?”  “No purtroppo, io non ho il suo numero di telefono. Magari starà male e non ha avuto il tempo di avvertire.” Puntualizzò Marie.   “Va bene sarà così, cominciamo.”   

 

Isabel si sedette nella panchina del parco per rilassarsi.  “Qui sì che c’è pace e tranquillità, dovrei saltare la scuola più spesso.”  “Sì è vero, eh eh.”  Concordò Ghost.   “E quello chi sarebbe?”  Notò che c’era un ragazzo misterioso circondato dai corvi.  Si accorse di essere osservato e si avvicinò a Isabel.  “Ciao ragazza, mi stavi guardando?”   “Ammetto di sì, ero affascinata dai corvi.”   “Ah solo per questo?”   “Per ora sì...”  “Oh capisco... comunque piacere, io sono Erik.”  “Io sono Isabel Miller.”  “Incantato di conoscerti signorina.”  Si inginocchiò e gli baciò la mano.   “Grazie Erik.”  “Allora, cosa ci fa una ragazza come te qui al parco? Non dovresti essere a scuola a quest’ora?”   “Sì dovevo, ma l’ho bidonata. Odio la scuola e la mia famiglia.  Da quando ci siamo trasferiti ho dovuto lasciare i miei amici.”   “Cavoli mi dispiace. Però ti capisco, anche i miei sono sempre fuori per lavoro.”   

 

Si sedette vicino a Isabel.   “Che lavoro fanno?”  “Sono due imprenditori di un’azienda tecnologica. Ogni tanto li sento in video chiamata.”   “Ah mi dispiace...”  “Tranquilla, ci sono abituato ormai.”  “Posso chiederti quanti anni hai?”  “Diciotto, anche se non li dimostro. E tu?”  “Sedici, ma sono molto matura per la mia età.”  “Sì vede molto... e sei super carina.”  “Ti ringrazio Erik.  Cavoli, sto morendo di fame.”  “Presumo che non hai fatto colazione.”   “No perché sono uscita di casa dal nervoso.”   “Eh così non va bene, su vieni con me.”  “Dove andiamo?”   “Ti porto in una pasticceria famosa dove preparano un po' di tutto!!”  “Mi vuoi offrire la colazione?”  “Sì forza andiamo!!”  “D’accordo!!”  Erik portò Isabel alla pasticceria Pretty Delicius.  “Mamma mia avevi ragione, i bignè e la cioccolata calda sono buonissimi.”   “Sono contento che ti piacciano, ci venivo spesso da piccolo con la mia famiglia.”   “Buono a sapersi.”  “Ascolta, vorrei chiederti un favore.”   

 

“Sì dimmi.”  “Non parlare a nessuno del nostro incontro.”  “Come mai?”   “Più in là te lo dirò.”  “Va bene, puoi fidarti di me.”  “Grazie Isabel.” 

 

Da quel giorno Isabel e Erik uscirono più spesso e diventarono inseparabili.  

 

 

 

                           Capitolo 3 “Segreti rivelati” 

 

 

“Ah finalmente oggi è sabato e non si va a scuola!!”  Esclamò esultando Marie.   “Anche se non hai la scuola, sei sempre un’eroina di Parigi.”  Le ricordò Zola.   “Uffa, ma io vorrei prendermi delle ferie.”   “Un super eroe non le prende pur di salvare il mondo, lo sai.”  “E’ vero. E vabbè salverò ancora una volta la città. Però adesso che ci penso... non sappiamo chi sia il nemico.”   “Giusto, potrebbe essere una persona qualunque.”  Ipotizzò Zola.  “Hai detto bene, ma prima o poi lo scopriremo. Dai andiamo a farci un giro!!”  “Sì evviva!!”  Marie fece colazione e uscì.  

 

Anche Isabel si stava preparando per uscire.   “Esci di nuovo con Erik anche oggi?”  Le domandò Ghost.  “Certo, ha detto che deve dirmi una cosa importante.”   “Ah interessante, sono curioso di sapere cosa deve dirti!!”  “Pure io, su muoviamoci!!”  Scese di sotto a fare colazione in silenzio.  “Dai Isabel, non puoi continuare sempre a ignorarci. Io e tua madre ti vogliamo bene!!”  “Se mi voleste bene, non avreste preso questa decisione insieme senza consultarmi. Ma tanto io non conto niente in questa famiglia!!”   “Ma non è assolutamente vero, non dire così.”   “STATE ZITTI!!!”  La rabbia di Isabel fece rompere i vasi e cadere tutti i quadri.   “Oh santo cielo, ma cos’è successo?”  Layla era spaventata.   “Sei stata tu a farlo?”  Le domandò suo padre sconvolto.  “Può anche essere, ma non vi dirò un bel niente di come ho fatto.  Vi saluto famiglia, se così posso chiamarvi.”  Isabel sorrise diabolicamente e uscì.   “Caspita, hai spaventato a morte la tua famiglia.”   “Se lo meritano, ora mi lasceranno in pace per un po'.”  Arrivò di corsa al parco e vide che Erik era già lì.   “Eccomi, scusa il ritardo.”   “No tranquilla, io non ti metto mai fretta.”   

 

“Ah bene, cosa devi dirmi di tanto importante?”   “Seguimi e lo saprai mia cara.”   Isabel non disse niente e si lasciò guidare da Erik.  Dopo un po' la fece entrare in una cupola abbandonata.  “Vieni entra pure...”   “Grazie.”   Quando entrò notò che l’interno era tutto antico, poi oltrepassarono una stanza dove dentro c’erano molte foto di Lady Butterfly e Lion Blank.  “Devi amare moltissimo i due eroi di Parigi.”   “No li detesto a morte.”  “Ma pensa, anche io.  Volevi mostrarmi questi babbei ridicoli?”  Isabel restò delusa.   “No questo è solo l’antipasto, ora ti mostro chi sono veramente. Stai a vedere!! Crow trasformami.”  Erik si trasformò davanti allo sguardo esterrefatto di Isabel in Night Crow.   “Non è possibile, quindi tu saresti il nemico principale di Lion Blank e Lady Butterfly.”   “Esatto, la cosa ti infastidisce?”   “No per niente. Anzi ti dirò di più, ho pure io dei segreti. Guarda!!”  Isabel gli mostrò i suoi poteri e gli presentò il suo kwami Ghost.  “Isabel devo proprio dirtelo: sei una ragazza veramente fantastica e intelligente.”   

 

“Ti ringrazio Erik, peccato che la mia famiglia non la pensa come te.”  Sì avvicinò a lei mettendogli le mani sulle spalle.  “Adesso non pensarci.  Senti, ti propongo una cosa.”   “Dimmi.”   “Dato che io e te odiamo quei due eroi, che ne dici di unirti a me per sconfiggerli?”  “Accetto immediatamente, non vedo l’ora di toglierli di mezzo.”  “Molto bene, qua la mano socia.”  Si strinsero le mani.  “A proposito, ma puoi trasformarti anche tu?”   “Non lo so, posso provarci. Che dici Ghost?”  “Sì facciamolo!!”   “Bene, Ghost trasformami!!”   Quindi Isabel si trasformò in Mistery Dark e Erik la guardò affascinato.  “Mamma mia sei stupenda anche trasformata così.”  Erik indossava un costume nero con una maschera del corvo e Isabel una tuta viola e nera e una mascherina viola.   “Da oggi io e te siamo alleati, sei d’accordo?”   “Ovvio, distruggeremo per sempre quei due eroi!!”  Si sorrisero a vicenda.   “Questa cosa resterà tra noi.”   “Sì.”   Fecero scomparire la trasformazione, ridiventarono normali e poi uscirono dalla cupola.  

 

Nel mentre Marie che passava da quelle parti aveva visto Isabel, stava per chiamarla ma poi ci ripensò perché vide che era in compagnia di un ragazzo.   “Chi è quel ragazzo insieme a Isabel?”   “Non ne ho idea...” 

 

 

                         Capitolo 4 “Alleanza strategica” 

 

 

 

Il giorno dopo a scuola stavolta Marie era arrivata in anticipo a scuola.  “Per una volta sei arrivata presto a scuola, complimenti!!”  Esclamò Cecilio.  “Le tue battute non mi fanno ridere.”  Marie lo guardò male.  “Non è una battuta, sono serissimo!!”  “Ok grazie...”   “A quanto pare Cecilio è interessato a te!!”   “Smettila di dire questa assurdità Nora, uffa!!”  Poi arrivò Isabel e si sedette subito al suo banco.  “A proposito Nora, sai ieri per caso ho visto Isabel con un ragazzo.”   “Dai veramente? Pensi che stiano insieme?”  “Non lo so, ma sembravano molto vicini.  Alla ricreazione potremmo chiederglielo.”   “Sì, sperando che non si arrabbi!!”   “No dai tranquilla.”   

 

Dopo la ricreazione Marie e Nora raggiunsero Isabel nel corridoio.  “Ehm... scusa se ti disturbo, vorrei dirti una cosa.”  “Che c’è?”   “Ieri ti ho visto insieme a un ragazzo e volevo sapere se...”  “Non ci credo, tu mi hai seguito.”   “Assolutamente no, ero lì per caso e ti ho visto con lui.”  “Spiacente, ma io non racconto i fatti miei agli altri. Ti lascio col dubbio, così impari.” “Ok scusami...”  Detto questo se ne andò lasciandole sbigottite.   “Quella ragazza non la capirò mai. Io faccio di tutto per essere sua amica, ma lei non vuole saperne niente.”  “Dai Marie, non te la prendere. Evidentemente è destinata a essere una nostra amica. L’importante è che io e te siamo migliori amiche!!”  Marie l’abbracciò fortissimo.   “Grazie ti voglio bene.”   “Anche io.” Finita la scuola Isabel appena uscì trovò Erik con la macchina.  “Erik, cosa ci fai qui?”  “Ho deciso di farti una sorpresa venendoti a prendere a scuola.”   “Direi che la sorpresa è riuscita benissimo!!”  Tutte le ragazze guardavano incantate Erik.  “AAAAAAAH CHE BELLO!!”   “Guarda Nora, è lui il ragazzo che ho visto con Isabel.”  “Ah ho capito.”   Erik fissò da lontano Marie.   “Dai andiamocene, tutte ti stanno sbavando dietro!!”   “La cosa t’infastidisce?”  “Un po'...”    

 

“Tranquilla, io non considero le altre.”  “Meglio così, forza andiamo.”  Isabel salì in macchina con Erik e andarono via.  “Sai Nora, ho avuta una strana sensazione.”  “E cioè?”  “Quel ragazzo mi ha guardato male da lontano.”   “No è impossibile... magari ti ha solo guardato così.”   “Sarà... ok andiamo.”   “Grazie di avermi accompagnato a casa.”  “Figurati, è stato un piacere.  Per qualsiasi cosa, chiamami. Tanto il mio numero ce l’hai.”  “Oh lo farò senz’altro, ciao.”  Isabel scese dalla macchina.   “Ciao Isabel.”  Entrò a casa sua senza salutare i suoi genitori.  “Ciao tesoro, com’è andata a scuola?”  Ignorò sua madre e andò immediatamente in camera.  “Continua a non parlarci caro, sono preoccupata!!”  “Forse ha avuto una giornataccia, capita.”  “Speriamo...”    

 

Nei giorni successivi Isabel aiutò Erik a trovare delle vittime perfette per divertirsi con Lady Butterfly e Lion Blank, ma li sconfissero subito e fecero ritornare tutto alla normalità.  “Quei maledetti hanno vinto di nuovo, che rabbia!!”  “Non ti preoccupare, questo è solo l’inizio di una grande battaglia. Ora lasciamoli godere la loro squallida vita da eroi.”  “Sì giusto, tanto prima o poi perderanno!!”  “Hai ragione.” 

 

 

                          Capitolo 5 “Il duo misterioso” 

 

 

Erik e Isabel dopo aver passato così tanto tempo insieme si erano fidanzati.  Marie invece continuava ad evitare Cecilio, anche se non voleva ammettere che gli piaceva.  Durante la lezione Isabel stava messaggiando con Erik.  “Allora ragazzi, la prossima settimana faremo una gita a Londra. Siete d’accordo?”  “SIIIIIII!!!”  Tutta la classe esultò tranne Isabel che alzò gli occhi al cielo irritata.” Sai che ti dico? Questa sarà l’occasione perfetta per fare amicizia con Isabel, che ne dici Nora?”  “Beh... finora non ha funzionato.”  “Lo so, ma voglio provarci lo stesso.”  

Dopo la scuola Isabel e Erik passeggiarono insieme mano nella mano.  “Quindi vai a Londra con la tua classe.”  “Purtroppo sì, non possiamo vederci!!”  “Mai dire mai fanciulla.”  “Perché scusa?”   “Posso partire con voi di nascosto pur di stare con te!!”   “Oh tesoro sei adorabile!!”  Lo abbracciò.  “Anche tu mia cara.”  “Allora quando verresti?”  “Il più presto possibile e una volta lì creeremo un po' di caos.”  “Assolutamente sì, non vedo l’ora.”  

 

Finalmente arrivò il giorno della gita, Marie e la sua classe erano in aeroporto.  “Ok ragazzi prima di partire facciamo l’appello.”  La professoressa fece l’appello.   “Aaaaah che bello, sono così emozionata di andare a Londra!!”  “Ehi stai tranquilla, sembri una bambina che sale per la prima volta sulla giostra!!”  Esclamò Isabel ironicamente.  “Scusami ma tu non sei contenta di questa gita?”   “Per me è indifferente. E comunque, io ho viaggiato sempre.  Ho visitato talmente tanti posti che oramai ci sono abituata al contrario di te che prendi tutto come un gioco!!”  Marie non seppe più cosa rispondergli perché odiava ammetterlo, ma da una parte aveva ragione.  “Ok ci siamo tutti, possiamo partire!!”  Il viaggio durò un quarto d’ora ma dopo un po' arrivarono. Erik aveva preso il suo jet privato ed era venuto prima degli altri.  “E così questa è la famosa Londra, però non è niente male.” Esclamò Erik guardandosi intorno affascinato.  La professoressa fece visitare alla classe molte cose incluso il museo di Sherlock Holmes.  Poi concesse alla classe un po' di libertà dicendogli di fare un giretto e di ritrovarsi nella piazza di Londra verso le cinque.  

 

Marie e Nora ne approfittarono per passeggiare insieme a Isabel e lei le seguì sbuffando.  A un certo punto qualcuno trascinò Isabel per un braccio e la portò in un vicolo.  “Ma cosa?”   “Shh... non urlare o ti sentiranno!!”  Le tolse le mani dalla bocca, si girò e vide che era Erik.  “Oddio sei tu, mi hai spaventata. Pensavo che fossi un maniaco.”   “Ma dai tesoro, così mi offendi. Allora come procede la tua gita?”  “Una vera noia.”  “E allora movimentiamola un po' ti va'?”  “Assolutamente sì, forza andiamo.”  Isabel e Erik corsero via in un posto lontano.  “Ehi aspetta, Isabel non c’è più!!”   “Oh cavoli è vero, dove sarà andata?”  Marie si agitò guardando da ogni parte.  “Dai calmati, sarò qui da qualche parte. Non può essere scomparsa dal nulla!! Dai andiamo a cercarla.”  “OK Nora.”  Intanto Erik e Isabel si erano trasformati in Night Crow e Mistery Dark.  “Bene, che lo spettacolo abbia inizio. Sei pronta mia cara?”   “Sì, quando vuoi.”  “Molto bene, corvi andate e cospargete questo mondo di oscurità!!”  I corvi andarono dappertutto e iniziarono subito a trasformare le persone in cattivi con i poteri.   “Dannazione, questa non ci voleva!!”  “Che succede?”  “Ascolta, dividiamoci. Ci vediamo dopo ok?”  “Ma aspetta... va bene. Cavoli, non la capisco.”   

 

“Zola trasformami!!”  Miss Butterfly andò subito verso i cattivi.  “Maledetti, come avete osato rovinare questa bella giornata? Me la pagherete!!”  Un cattivo l’attaccò alle spalle, ma per fortuna Lion Blank la salva per un pelo.  “Come sempre ti ho salvato miss farfalla.”   “Grazie, ma sapevo cavarmela da sola.”  “Sì infatti ho visto.”  “Non è il momento di discutere leoncino.  Piuttosto, hai visto quante persone trasformate in cattivi? Non sono mai state così tanti, dobbiamo salvarli!!”  “Hai ragione, forza andiamo!!”   Stavolta ci impiegarono molto di più ma alla fine ci riuscirono.  “Fiuu...  ce l’abbiamo fatta. Grazie leoncino.”  “Figurati madame.”  “Ma guarda... e così voi sareste i nuovi eroi di Parigi.”  “Che orrore, mi fate venire la nausea.”   “E VOI CHI SIETE?”  Esclamarono Lion e Butterfly.  “Sono Night Crow e lei è Mistery Dark, la mia assistente!!”   “Quindi siete voi gli artefici di tutto questo?”  “Esatto mia cara.”  “Perché lo fate?”  “Per una giusta causa.  Ora vi salutiamo. È stato un piacere. Ci rivedremo, statene certi!!”   Così com’erano venuti se ne andarono lasciandoli sbigottiti...  

 

La gita finì nel migliore dei modi, Marie appena ritornò a casa raccontò tutto ai suoi genitori tralasciando la parte di aver salvato il mondo ancora una volta.   

 

 

                         Capitolo 6 “Sconfitta bruciante” 

 

 

Isabel aveva detto ai suoi genitori che stava da una sua amica e loro ci avevano creduto.  In realtà ha passato la notte con Erik.  Era una bella giornata soleggiata. Isabel sì alzò, indossò la camicia bianca di Erik e scese giù.   “Ehi splendore buongiorno!!”   “Ciao tesoro.”   “Ti ho preparato la colazione e. oh, vedo che indossi la mia camicia.”   “Che dolce. Sì, scusami, ma volevo avere il tuo profumo addosso. Ti dispiace?”  “Assolutamente no, mi fa piacere. E poi ti sta divinamente!!”  “Ah, grazie. Dunque, qual è il nostro piano per oggi?”   “Il piano prevede una grande vittoria per noi, perché stavolta i due eroi subiranno un’atroce sconfitta che non se la dimenticheranno mai!!”  “Dici sul serio?”  “Ma certo mia cara.  Ho già messo a punto una strategia.”   “Ah buono a sapersi.”   “Questa volta non avranno scampo!!”  Isabel e Erik sorrisero diabolicamente.  Poi si vestì, lo baciò e andò a scuola di malavoglia.  Entrò in classe ignorando Marie e i suoi amici che la salutarono.   “Non c’è niente da fare, ci evita come la peste!!”  Marie sospirò rassegnata.   “Dai non ti deprimere, ci sono io come amico.”  “Non mi serve la tua amicizia Cecilio!!”  “Ah sei proprio cattiva.”   “Dai ragazzi, non litigate.  Noi quattro siamo amici ok?”  Nora li guardò sorridendogli.   “E va bene, ci provo. Se lui la smette di fare il gradasso.”  “Ok la smetto.”  Cecilio alzò le mani.  “Ti conviene.”   

 

Isabel che li osservò da lontano, iniziò ad avere dei sospetti su Marie e Cecilio sul fatto che potrebbero essere loro gli eroi.  Dopo la scuola, uscì subito e telefonò a Erik.  “Ciao bambolina, scusa ma oggi non sono potuto venire a prenderti a scuola perché ho un po' da fare.”  “No, tranquillo tesoro, lo capisco. Immagino che stia preparando il piano contro quei miserabili.”  “Immagini bene.  È quasi tutto pronto!!”  “Ah, ottimo.  Ascolta, ho un po' di sospetti su due miei compagni di classe.”   “Parli di quella ragazzina che ho visto la prima volta all’uscita da scuola?”  “Esatto... e anche del suo caro amico Cecilio.”   “In effetti non mi convincono molto, tranquilla indagheremo su loro due.”  “Perfetto, ti saluto. Sono quasi arrivata a casa.  Quando ci vediamo?”  “Domani come al solito. Ciao bellezza!!”  “Ciao tesoro.”  Chiusero la chiamata.   Il giorno dopo un sabato pomeriggio Nora aveva invitato Marie e Cecilio al cinema, per permettere a loro due di essere più amici.  Marie arrivò per prima...  “Molto bene, sono in anticipo. Che ore sono?”  “Le sedici e dieci.”  Le rispose Zola.  Poi arrivò Cecilio...  “Eccomi qua!!”   “Bene, a questo punto manca Nora.”  “Eh già...”   Tra Marie e Cecilio ci fu un silenzio imbarazzante.   “Dannazione, Nora è in ritardo. Ma cosa sta facendo?”   “Che ti succede? Sei nervosa quando sei sola con me?”  “Io nervosa per te? Ma per piacere!! Mi è arrivato un messaggio da Nora, vediamo che dice.”   

 

Marie lesse il messaggio e rimase sconvolta.  “Cosa dice?”  “Ha avuto un imprevisto, si scusa e di andare a vedere il film insieme!!”  “Ah perfetto, andiamo.”    “Non posso crederci, questa sarà la giornata peggiore della mia vita!!”   “Ma dai non esagerare, su vieni miss polemica.”  Altrove Isabel e Erik si stavano preparando.  “Sei pronta Cherie?”  “Certamente.”  Si trasformarono in contemporanea.   “Corvi andate e trasformate quante più persone possibili!!”  I corvi volarono immediatamente fuori dalla cupola.  “Oggi avremmo la nostra rivincita, andiamo anche noi.”  “Sì.”   Uscirono...  

 

Marie e Cecilio si stavano godendo il film quando sentirono un’esplosione provenire da fuori.  “Oh no, che succede?”  Esclamò Marie.  “Non lo so, ma non mi piace per niente. Scusa ma devo andare.”  Cecilio scappò via lasciando senza parole Marie.  Anche le altre persone iniziarono a uscire dal cinema scappando terrorizzata.  “Zola, dobbiamo subito intervenire.”  “Sì sbrighiamoci!!”  Marie e Cecilio si trasformarono e poi arrivarono nello stesso posto.  “Ehilà Miss Butterfly, ci si rivede eh?”   “Non è il momento di scherzare leoncino.  Guardati attorno, sembra che stavolta ci siano molti cattivi da affrontare!!”  “Oh cavoli, è vero.”   Infatti, tutti i cattivi li circondarono.  “Ciao eroi, ci rincontriamo eh?”  Li guardò sorridendo Night Crow insieme a Mistery Dark.   “Ancora voi?”  “Ve l’avevo detto che ci saremmo rivisti molto presto. Questa volta non vincerete, i miei cattivi sono più forti di prima.”  “Sì concordo, sarete schiacciati definitivamente da loro.”  Esclamò Mistery facendo roteare in una mano una sfera di fulmini.   “Come puoi essere l’assistente di un tale mostro senza cuore?”  La sgridò Miss Butterfly.   “Tu osi farmi la predica?  Eroina da strapazzo che non sei altro.”   “Forza ragazzi, distruggeteli!!”   

 

I cattivi gli andarono subito addosso...  i due eroi cercarono di difendersi come potevano. Ma stavolta erano in grande difficoltà.  Uno colpì Butterfly.   “Attenta, stai bene?”  “Sì, sono solo un po' ammaccata. Dannazione, per la prima volta sono sfinita. Com’è possibile?”   “Vedete, contrariamente agli altri che avete sconfitto questi li ho altamente potenziati con i miei poteri!! Quindi è inutile che vi impegnate tanto per batterli.”  Night Crow sorrise malignamente.   “Questo è gravissimo!! Che cosa facciamo?”  “Non ne ho idea, ma dobbiamo fermarli a ogni costo. Sei d’accordo Lion Blank?”   “Ovvio mia cara. Su continuiamo!!”  

 

Nonostante si impegnassero per fermare i cattivi non ci riuscirono.  “Oh poveri eroi, vi siete stancati vedo!!”  Li derise Mistery Dark.  “Dai Mistery, non essere cattiva con loro. Sono pur sempre degli eroi di Parigi!!”   “Ora vedrete di che...”   La collana di Miss Butterfly suonò.   “Accidenti farfallina, ti stai per ritrasformare. Oh, no anche io...”  “Oh vi state ritrasformando, sono curioso di sapere chi siete veramente!!”   “Ah davvero? Anche noi lo siamo. Mostrateci la vostra identità super cattivi!!”  “Bambolina, cosa stai facendo?”  Le sussurrò Lion Blank.   “Sto cercando di distrarli, tu crea un’esplosione vicino a loro due.”   “Come vuoi, lo faccio subito.”  Lion Blank lanciò un colpo esplosivo vicino ai cattivi.  “Ah maledetti...”   “Perfetto, ha funzionato.”   “Non perdiamo tempo, andiamocene.”   “Agli ordini Madame.”  Miss Butterfly e Lion Blank approfittarono per fuggire.  “Dannazione, sono scappati!!”  “Stai tranquilla tesoro, oggi li abbiamo surclassati.”  “Sì, hai ragione caro. Questa sconfitta gli resterà incisa nell’animo.”   

Detto questo Erik fece ritornare tutto normale e poi andò via con Isabel.  Marie e Cecilio ognuno a casa loro restarono molto delusi e tristi per la sconfitta bruciante.  

 

 

                     Capitolo 7 “Controllo mentale” 

 

 

Dopo la vittoria contro gli eroi Isabel e Erik festeggiarono con un brindisi di champagne.  “CIN CIN!!”   “Brindiamo a noi e alla nostra vittoria, mia cara.”   “Sì tesoro.”  Il cellullare di Isabel squillò.  “Adesso chi è? È mia madre. Scusami...”  “No tranquilla, rispondi pure.”   “Cosa c’è mamma?”  “Tesoro ascolta, mi ha chiamato la preside un minuto fa.”  “E allora?”   “Mi ha detto che ultimamente salti spesso la scuola, quando avevi intenzione di dircelo?”   “Io dovevo dirvi questa cosa? Ma non scherziamo, a voi non v’importa un bel niente di me.”   “Ma cosa dici tesoro? Non è vero...”    “Ora basta, mi avete stancato.  Vi saluto, non mi chiamate più!!”  Isabel attaccò il telefono senza lasciare il tempo a sua madre di rispondergli.   “Accidenti, sei stata cattiva con la tua famiglia!!”  “Così imparano a disturbarmi. D’ora in avanti faccio quello che mi pare.”   “E io mi unisco a te, donzella.  Ho un altro piano in mente.”   “Interessante, dimmi tutto.”   “Adesso te lo spiego.”    

 

“E’ la prima volta che io e Lion Blank veniamo sconfitti, non era mai successo!!”  “Può capitare... perciò non ti arrendere.”  “Hai ragione Zola. Noi non ci arrendiamo e prima o poi sconfiggeremo Night Crow e la sua socia. E fatto questo, scopriremo chi sono.”   “Sì ben detto.”  Zola gli fece l’occhiolino.  A scuola ci fu la solita lezione. Marie e i suoi compagni la seguirono molto attentamente, tranne Isabel che ripensava al prossimo piano che gli aveva detto Erik per distruggere i due eroi e sorrideva divertita.  Gli arrivò un messaggio di Erik in cui gli diceva che era tutto pronto per il prossimo piano accompagnato da uno smile con il bacio. Lei gli rispose con lo stesso smile e un cuore.   

 

Subito dopo la scuola i due eroi combattevano di nuovo i cattivi. Night Crow e Mistery Girl li osservarono da lontano sorridendo diabolicamente.   “Guarda come si impegnano a lottare.”   “Già, sono così giovani e ingenui.  Non hanno idea di cosa li aspetta.”  “Hai visto? Come sempre io e te insieme siamo invincibili!!”   “Sì è vero Leoncino, siamo veramente forti.”   Purtroppo, un cattivo che si era nascosto uscì fuori dalle rocce e bloccò Lion Blank.  “Ah accidenti, lasciami andare!!”  “Oh no Lion!!”  “E’ davvero strano, un eroe che abbassa la guardia.  Non è proprio da te!!”  Night Crow si avvicinò lentamente a loro.   “Che cosa vuoi farmi?”  “Oh tranquillo, lo saprai molto presto.”   “Liberalo immediatamente, sei un vile che attacca alle spalle.”   “Ma sentitela la ragazzina, hai un gran bel coraggio a sfidarmi. Però stavolta non combatterò con te, vi sfiderete a duello voi due.”   “Cosa vuoi dire?”   “Osserva mia cara...”  Night Crow mandò un corvo su Lion Blank.  “No Lion Blank!!”   Il cattivo lo lasciò e lui cadde in ginocchio.  “Hugh...”   “Non puoi opporti al mio controllo ragazzo, tra un po' sarai un cattivo.”  “Non lasciarti controllare Lion, lotta con la tua forza!!”   “MI dispiace, ma non ci riesco Miss Butterfly.”  Lion Blank si oscurò e diventò un super cattivo.  “Maledizione, come hai potuto fargli questo?”  Miss Butterfly si disperò.   “Oh, andiamo, non ti disperare.  E poi è colpa tua, dovevi stare attenta.  Tutto questo è successo per colpa tua!!”   

 

“Tu de vi essere l’eroina di Parigi, ora dovrai fare i conti con me!!”  “No Lion Blank, io non voglio battermi con te!!”   L’attaccò senza neanche pensarci e lei si difese come poteva.  “Ah questo sì che è un bel duello, non trovi bambolina?”   “Assolutamente tesoro, è meraviglioso!!” ” Ehi ragazzina, ti conviene arrenderti finché puoi.  Oppure il tuo amichetto ti disintegra.”   “No, non lo farò mai!!”  “Sei veramente testarda.  Se lasci perdere il tutto, ci date i vostri miracolous vi lascerò andare.”  “Te lo puoi scordare, io non consegnerò mai il mio miracolous.”   “Come vuoi tu, allora perirai per mano sua, Voi eroi siete sempre così spavaldi e arroganti. Pensate di poter salvare il mondo, ma in realtà lo rovinate!!!” “Ma cosa stai dicendo? Noi salviamo sempre il mondo, siete voi che lo rovinate con i vostri orribili scopi.”   “Quante cose devi ancora sapere del mondo, sei veramente un’ingenua.”  “Io non sono affatto un’ingenua e ora te lo dimostro. Mi dispiace Lion Blank, ma dovrò colpirti!!”   “Ah non ci riuscirai.”   “Questo lo dici tu.” 

 

Miss Butterfly le sorrise, saltò in alto e scendendo in picchiata colpì la testa di Lion e lui cadde a terra.   “Tu pensi che facendo così lo fai rinsavire?”   “Assolutamente sì, guardate.”  Infatti, Lion Blank si rialzò un po' dolorante.   “Ahia che botta... ma cos’è successo?”   “Finalmente ti sei ripreso Leone, Night Crow ti stava controllando la mente. E io per salvarti, ho dovuto colpirti.”   “Ecco perché mi fa male un po' la testa. Grazie mille bamboline. Ora possiamo riprendere a combattere.”   “Dannazione, è ritornato normale.”  “E ora cosa facciamo?”   “Non abbiamo scelta, andiamocene. Questa volta avete vinto, la prossima volta non sarete fortunati!!”  Night Crow e la sua socia se ne andarono.   “Anche questa volta c’è l’abbiamo fatta donzella.”  “Pare di sì.”   

Ritornarono a casa stanchi ma felici.   “Quei due insieme sono molto potenti, hanno un legame speciale.”   “Come il nostro?”   “Sì ma noi non ci fermeremo per questo, sei d’accordo?”   “Ovviamente tesoro mio, li distruggeremo a qualsiasi costo!!”  Sorrisero malvagiamente.  

 

 

                        Capitolo 8 “Magico amore” 

 

 

 

Marie aveva capito che era innamorata di Cecilio fin dall’infanzia, quindi ora si stavano frequentando assiduamente.   “Hai visto che avevo ragione sul fatto che eri innamorata di me?”  “Sì, ma ora non ti vantare di questa cosa.”   “Ah ecco i due piccioncini.”   “Oh ciao Nora.”  Marie lasciò subito la mano di Cecilio.   “E dai ragazzi, non dovete vergognarvi di stare insieme davanti a me. Tranquilli, mica vi sgrido.”  Gli fece l’occhiolino.  “Grazie Nora, sei un’amica fantastica!!”   

 

Proprio lì al parco passarono per caso Erik e Isabel.  Marie e i suoi amici li guardarono, ma loro li ignorarono.   “Quei due non mi piacciono per niente, sono molto strani.”   “Tu dici?”  “Sì, secondo me stanno confabulando qualcosa.”   “Dai bambolina, non essere sempre sospettosa sugli altri.”  “Vuoi dire che per te sono delle persone comuni?”  “Beh, sì... e poi, ci vogliono delle prove per poter accusare gli altri. Non litighiamo per questo dai.”   “Hai ragione scusami Cecilio.”  “Ooooh la vostra prima litigata, che carini!!”   “SMETTILA NORA!!!”  Esclamarono insieme Marie e Cecilio. Nora sorrise...   “Accidenti, dopo aver visto quella Marie con i suoi amici mi è venuto il voltastomaco.”  “Ti capisco, anche a me. Ma forse potrebbero esserci utili.”  “E per cosa?”   “Non lo so, ma sono pronto a scommettere che loro sanno qualcosa riguardo i due eroi. Anche se ancora non ho le prove, ma stiamo attenti.”  “Va bene tesoro, li terrò d’occhio.”  “Brava cara.  Ehi è ora di fare un po' di casino, sei pronta?”   “Certo, quando vuoi.”   “Perfetto, andiamo.”   

 

 

Verso pomeriggio inoltrato Night Crow e Mistery Dark crearono il solito scompiglio in tutta Parigi e i due eroi erano costretti a intervenire per l’ennesima volta.   “Ah ci rivediamo cari eroi, come state?”   “Staremo bene quando avremmo sconfitto i cattivi.”   “Sei ancora convinta di fare del bene in questo mondo, ragazza?”  “Che ragazzi ingenui, combattete insieme senza conoscere la propria identità, mi stupisce il fatto che siete ancora amici.”   “Non importa se non conosciamo le nostre identità, io e Lion Blank saremo sempre amici.”   “Ben detto bambolina.”   “Siete veramente sicuri di voi, ma questo vi costerà molto.”   “Ora ci penso io a voi!!”  Mistery Dark creò una gabbia con i fulmini e poi la fece cadere addosso ai due eroi facendoli intrappolare dentro.   “Oh no, aspetta provo a distruggerla con la mia tecnica!!”  Lion Blank usò il suo artiglio di leone distruttivo ma non successe nulla.   “E’ tutto inutile, la mia gabbia creata con il fulmine è indistruttibile. Ed è molto resistente, quindi rassegnatevi.”   “Accidenti, stavolta siamo nei guai!!”  “Non dirlo nemmeno per scherzo, troveremo un modo per poter uscire da qui Leone.  Noi non ci arrendiamo!!”   “Ragazzi, siete veramente degli illusi.  Continuate pure a lottare inutilmente, tanto non vi libererete mai dalla mia trappola.”   Mistery sorrise soddisfatta di quello che aveva fatto.   

 

“Tu non dovresti collaborare con Night Crow.”  “E per quale motivo scusa? Così potrò essere al tuo livello di eroina della falsa giustizia? Non farmi ridere, ti rendi solo ridicola!!”   “Io sarei ridicola per salvare il mondo?  No, non penso proprio, la gente di questa città ci ama!!”   “Ma per favore, se scoprissero chi siete veramente sicuramente dopo un po' cambieranno idea.”    “Non lo faranno, perché noi vi sconfiggeremo. Così, sapremo finalmente chi siete.”   “Questo non vi riguarda, dateci i vostri Miracolous e vi lasceremo andare. Non ve lo ripeto più!!”   “Te lo puoi scordare!!”   “Allora resterete per sempre intrappolati qua dentro, nessuno vi verrò a salvare miei cari.”  Night Crow incrociò le braccia.   “Accidenti, possibile che non c’è nessuna soluzione per uscire da qui?”   “Temo di no Miss, stavolta siamo davvero nei guai!!”   “Attacco funesto del leopardo!!!”  Una gigantesca lancia sbucò dal nulla e distrusse la gabbia di fulmini.   “Che sta succedendo?”  “Chi diavolo sei tu e come hai fatto a disintegrare la mia gabbia?”  “Mi presento, sono la nuova eroina: mi chiamo Lady Cheetah.”   “Uh, piacere di conoscerti io sono...”   “So già chi siete tranquilli, Miss Butterfly e Lion Blank.”  Sorrise ai due eroi.   “Che bello, abbiamo una nuova alleata con noi.”  Miss si entusiasmò molto.   “Eh eh,  la mia lancia può distruggere qualsiasi cosa. Anche i fulmini!!”   “Maledetta mocciosa, non avevo previsto che ci fosse un’altra eroina insieme a loro!!”   “Che cosa facciamo adesso?”   “Non abbiamo scelta, dobbiamo andarcene.  Siete fortunati, per ora siete salvi. Ma la prossima volta, non vi lasceremo scampo!!”  Night Crow e la sua socia andarono via.  Miss Butterfly e Lion Blank erano contenti di avere una nuova eroina ad aiutarli.  

 

 

                      Capitolo 9 “Una nuova amica” 

 

 

Da quando Miss Butterfly e Lion Blank si erano uniti a Lady Cheetah il mondo era sempre salvo.   “Dannazione, ora non abbiamo due eroi da sconfiggere.  Adesso se ne aggiunto anche un altro!!” Erik lanciò una pila di fogli per aria.   “Capisco il tuo malumore tesoro, ma non puoi arrabbiarti per colpa di quei miserabili.  Non fare il loro gioco.”  Isabel gli prese il viso, Erik contraccambiò il suo sguardo intenso e poi la baciò intensamente.   “Hai ragione cara, non permetterò a quei mocciosi di rovinarmi la vita. D’ora in avanti faremo sul serio!! Non importa come e quando, ma li batteremo con ogni mezzo necessario.”   “Questo è l’uomo che amo.”  Gli accarezzò la guancia e lui le sorrise.   

 

“E’ veramente incredibile, da quando combatti il crimine con noi siamo veramente invincibili!!”  Esclamò Miss Butterfly sorridendo.  “Sì, concordo pienamente.”  “Eh eh grazie ragazzi. Dai vi saluto, alla prossima!!”   “CIAO LADY CHEETAH!!”  Si salutarono e ognuno ritornò a casa.   Intanto a casa di Erik...  “Allora tesoro, ho fatto dei calcoli. Miss Butterfly e Lion Blank moto probabilmente frequentano la mia stessa scuola.”   “Quindi potrebbero essere due ragazzi qualsiasi?”  “Esattamente, non c’è altra spiegazione. Come se non bastasse, quella Marie mi vuole costringere a diventare sua amica. Ho una gran voglia di fulminarla!!”   “Lo immagino bambolina mia!!”  Erik l’abbracciò dolcemente.   “Non li sopporto più, voglio liberarmene per sempre.”   “Lo so tesoro, anche io.  Questa volta le cose non gli andranno bene!!”   “Ascolta ho un’idea, oggi dopo la scuola pedinerò a Marie. Così vedrò se lei è Lady Butterfly, che ne dici?”   “Direi che è una splendida idea tesoro, ah ti adoro!!”   “Anche io, ora vado a scuola.”   “Ok a dopo piccola.”   Baciò Erik e uscì da casa sua.  

 

Durante la lezione Isabel tenne sempre d’occhio Marie e la sua stupida combriccola di amici.  Dopo scuola Marie salutò la sua classe e s’incamminò verso casa, Isabel la seguì di nascosto senza farsi vedere.   “E anche questa giornata è finita, la scuola è un po' stancante!!”  “Eh che esagerata, casomai è più stancante combattere il crimine ogni giorno!!”  Le rispose Zola, sbucando fuori dalla sua borsa.  Isabel appena vide il suo Kwami rimase molto allibita.  “Lo immaginavo che anche lei avesse uno kwami.”  “Sì anche io.”  Esclamò Ghost.  Sorrise molto soddisfatta... e anziché andare a casa, ritornò immediatamente da Erik.  “Amore ci sei?”  Isabel lo chiamò a gran voce, ma non gli rispose. Poi lo sentì che parlava con qualcuno in ufficio e allora si accostò per ascoltarlo.   “Sì, mamma sto bene, non preoccuparti. Me la cavo da solo come ho sempre fatto, ora scusa ma ho da fare. Ciao!!”  Erik chiuse il telefono e quando uscì dall’ufficio trovò subito Isabel.  “Tesoro, cosa ci fai qui?”  “Scusami se non ti ho avvisato che venivo, ma ho scoperto una cosa importante!!”  “No tranquilla, mi aveva chiamato mia madre.”   “Ah che ti ha detto?”   “Ma nulla di che... le solite cose.  Come stavo, cosa facevo. Hanno detto che ancora da fare a lavoro e non ritornano a casa attualmente.”   “Oh mi dispiace...”   

 

“No tranquilla bambolina, non ho bisogno della loro presenza. Cosa me ne faccio? Io ho te nella mia vita!!”  Gli prese il viso e la baciò a stampo.   “E’ lo stesso anche per me tesoro mio.”   “Allora, cos’hai scoperto?”   “Ho seguito Marie di nascosto e ho visto che ha un kwami come noi.”   “Ma pensa... quindi Marie è Miss Butterfly?”  “Esattamente, quando l’ho scoperto sono rimasta di sasso.”   “Sicuramente, anche il suo amico c’entra qualcosa con lei.”   “Penso proprio di sì... ora so cosa fare.”   “Non dirmelo, rapiremo Marie.”  “Ben detto tesoro, tu mi capisci al volo.”   “Grazie, posso farlo io?”   “Ovviamente mia cara.  Questa volta il nostro piano non fallirà!!”   Erik rise diabolicamente.   

 

 

                           Capitolo 10 “La trappola” 

 

 

 

“Ah avevo bisogno di fare shopping, tutto grazie ai miei genitori!!”   “Mi sembra ovvio, dato che li hai implorati in ginocchio.”  Ironizzò Zola.  “Questo non è assolutamente vero!!”  Marie gli fece la linguaccia.  Qualcuno li colpì alle spalle ed entrambi svennero.  Dopo un po' Marie si risvegliò e notò che era legata a una sedia con delle manette di metallo dentro a una cupola.   “Ahia che botta, ma dove siamo?”  Marie si guardò intorno disorientata.   “Non ne ho idea, ma la cosa non mi piace per niente.”  Osservò Zola.  “Molto bene, ti sei svegliata Marie.  O forse...  dovrei dire Miss Butterfly?”  Isabel uscì dall’ombra.   “Non è possibile, come hai fatto a scoprirlo?”  “Che domande... ti ho seguita per confermare le mie ipotesi. E a quanto pare avevo ragione!!”   “Ma allora tu sei...”  “Sì esatto, Mistery Dark.”   “E io sono Night Crow.  La mia ragazza è molto furba.  Non mi aspettavi che una semplice ragazza come te potesse essere un’eroina. E ora ne ho la conferma.”   “Maledetti, che cosa volete da me?”  “Ma come, te lo sei dimenticata?  Vogliamo il tuo Miracolous e anche quello del tuo amichetto Cecilio.”  Erik sorrise aspramente.  “Vi ho già detto che non ve lo darò mai!!”   “Sei testarda proprio come tuo padre!!”   “Cosa c’entra mio padre?”  “Adesso te lo dico, ho fatto delle ricerche riguardo alla tua famiglia.  E ho scoperto che i tuoi genitori molto tempo fa erano degli eroi, ovvero Lady Bug e Chat Noir. Pare che abbiano lasciato i loro Miracolous custoditi in una grotta a molte miglia lontano da qui!!”   “Dici sul serio tesoro? Wow...  è davvero sorprendente.”   “No, non ci posso credere!! A quest’ora me l’avrebbero detto!!”   “E’ la pura verità, se non ti hanno detto niente è perché molto probabilmente hanno deciso di cancellare quei ricordi per vivere una vita serena con te.”   “Non mi importa se la mia famiglia sono stati degli eroi in passato, io gli vorrò bene lo stesso.”   “Sei ammirevole ragazzina, ma questo non ti salverà da questa situazione.  Ora ci consegni il Miracolous e in cambio ti lasceremo andare.”    

 

“No non lo farò mai!!”   “Molto bene, se questa è la tua decisione; non mi lasci altra scelta.  Farò una video chiamata in diretta da tutto il mondo e svelerò la tua identità.  Che ne dici?”  “Oh ottima idea amore!!”   “No per favore, non farlo!!”   “E’ colpa tua se siamo arrivati fino a questo punto!!”  “Isabel perché hai deciso di essere una cattiva insieme a Erik?”   “Vuoi sapere perché?  Odio il fatto che tu sei sempre contenta e soddisfatta della vita senza nessun problema intorno a te!!”   “Ma questo non è assolutamente vero, anche io ho i miei problemi. Però cerco di risolverli con...”   “Basta stai zitta, non ti sopporto più!! Adesso è giunto il momento di fare sul serio. Tesoro trasformiamoci!!”   “Come vuoi dolcezza.”  Isabel e Erik si trasformarono.  “Perfetto, ora faremo sul serio!! Andate miei corvi e trasformate le persone in super cattivi!!”  I corvi volarono via immediatamente.  “No, lasciate stare la gente di questa città!!  Loro non c’entrano niente, prendetevela con me.”   “Che dolce, ma questo l’hai voluto tu.  Così, in questo modo, il tuo amico Cecilio e la vostra nuova aiutante verranno a salvarti. Non sapendo che è una trappola per loro!!”   “Mi dispiace contraddirvi, ma il vostro piano non funzionerà. I miei amici mi salveranno e per voi sarà la fine!!”  “Sì, certo, continua pure a crearti false speranze. Povera illusa!!”  La ridicolizzò Isabel.   “Isabel per favore, non farlo. Io ho cercato in tutti i modi di essere tua amica.”   “Fai silenzio, le tue lamentele mi danno la nausea.”    “Ora ti lasceremo del tempo per decidere cosa fare.  E nel frattempo io e la mia amata ci goderemo lo spettacolo guardando il caos in tutto il mondo!! Dico bene mia cara?”  “Assolutamente sì.”   “Dannazione...”  

 

 

                                                        Capitolo 11 “La battaglia finale” 

 

 

Tutta Parigi era invasa dai super cattivi di Night Crow.  Erik sorrise soddisfatto insieme alla sua amata Isabel.   “Cosa ci volete fare con il mio Miracolous?”   “Vogliamo ripristinare questo mondo dalla falsità e ingiustizie.”   “Ma tutto questo non ha senso, io ho sempre salvato questa città.”   “Non dire idiozie, tu e il tuo inutile compagno l’avete rovinata!!”  Esclamò Isabel adirata.   “Che intendi dire, spiegati meglio!!”  “Se proprio ci tieni, telo dico.  Un giorno io e Erik stavamo passeggiando come al solito al parco... e abbiamo visto una parte del parco danneggiata.  Come gli alberi danneggiati, i fiori con il gambo in giù e molto altro... ti basta come risposta eroina?”   “Io non sapevo che voi facevate questo per...”   “Oh andiamo, non fare la parte della vittima.  Mentre voi eravate impegnati a salvare il mondo, la natura stava morendo!!”   “Perché non ce l’avete detto fin dall’inizio? Vi avremmo aiutato.”   “Sì certo, come no.  Non prendermi in giro mocciosa.  Non avete fatto altri che fare danni e la cosa peggiore e che siete compiaciuti.”   “Ti sbagli, mi dispiace molto.  Non avevo idea che voleste salvare la natura, permettetemi di aiutarvi per favore.”   “No, oramai è troppo tardi. Non ci serve la tua pietà.”   “Dai tesoro, non essere così cattiva con lei.  In fondo ha voluto lei che arrivassimo a questo punto.”   “Erik fare tutto questo non porterà a niente, datemi retta. Fermatevi!!”  “Una ragazzina che osa darmi degli ordini, sorprendente. Ma dimmi, ti sei mai accorta della natura che si danneggiava mentre combattevate?”   “Ecco io non avevo idea che...”   “Come immaginavo, siete i soliti arroganti che pensano sempre a sé stessi.  Non guardate mai quello che succede nel mondo, io e Isabel invece sì.  Siamo molto diversi da voi.  Abbiamo alte aspettative nel futuro di Parigi, vogliamo che la natura risplenda del tutto.  Il tuo Miracolous ci aiuterà a compiere questa impresa insieme a quella del tuo aiutante.” 

 

Intanto fuori Lion Blank e Lady Cheetah combattevano insieme eliminando metà cattivi.  “Ma cosa sta succedendo qui? Compaiano cattivi da qualsiasi parte.”   “Non ti distrarre leoncino. Però è strano, Miss Butterfly non sì è ancora vista. Spero che non le sia successo niente di grave.”  Disse Lady Cheetah guardandosi intorno.   “Non dirlo nemmeno per scherzo, starà sicuramente impegnata a combattere altrove. Vedrai che tra un po' arriverà ad aiutarci. Non è da lei abbandonarci.”   “Sì, è vero.  Noi tre siamo una squadra di eroi.  Forza, salviamo queste persone!!”   “Giusto leoncino.”   “Allora mia cara, cosa dici al riguardo delle nostre motivazioni?”   “Dico che non ho alcuna intenzione di tradire la mia città, costi quel che costi!!”  “E quindi hai preso la tua decisione, ok non mi lasci altra scelta.”   “Che vuoi fare?”   “Ora lo vedrai, tesoro accendi la web cam e collegala nel mondo.”   “Agli ordini dolcezza.”  Erik fece come gli aveva detto.   “È accesa?”  “Sì, so già cos’hai in mente.”   “Tu mi capisci al volo, ti adoro.  Ora vado...”  Isabel uscì velocemente dalla cupola.   “Cosa vuole fare?”   “Tranquilla, adesso lo vedi direttamente dallo schermo.”   “Bene, siamo a buon punto.  I cattivi stanno tornando normali” “Sì, siamo fortissimi.”  Lion Blank e Lady Cheetah si diedero il cinque.   “Ne siete sicuri?”  “E tu chi sei?”  “Ciao Cecilio, come te la passi?”   “Come fai a sapere chi sono? Eppure, sono stato attento a non farmi scoprire!!”   “A quanto pare non abbastanza, sai chi sono?”  “Ehm... una ragazza?”   “Isabel la tua compagna di classe.”   “Non è possibile... perché?”   “Le spiegazioni qui stanno a zero. Il mio ragazzo è Erik, ovvero Night Crow. Ah, e comunque la tua cara compagna è nostra prigioniera.”   “Adesso si spiega, ecco perché non arrivava!!”  Esclamò Lady Cheetah.   “Io mi stavo annoiando, perciò ho deciso che vi eliminerò!!”  “Questo lo dici tu.  E poi anche io e la mia socia ci annoiavamo, quindi contraccambiamo.  Sei d’accordo amica?”   “Ovviamente.”  Sorrisero entrambi.  “Come volete, non sapete di cosa sono capace, Ho il potere del fulmine e della telecinesi. Coraggio, fatevi sotto!!”  “COME VUOI!!” Dissero all’unisono e l’attaccarono insieme.   “No ragazzi fermatevi, vi sconfiggerà!!”  È inutile, non ti sentono da qui. L’audio è disattivato.  Assisterai impotente alla sconfitta dei tuoi amici. È colpa tua mia cara.”  “Che stai dicendo?”  “Se voi eroi non foste stati delle persone comuni, non saremmo potuti arrivare a questo. Ragazzina ti conviene arrenderti finché sei in tempo!!”  “No, non lo farò mai!!”   

 

“Fai come vuoi, io ti ho dato un consiglio.”   “Quindi è tutto qui quello che sapete fare eroi di Parigi? Mi deludete molto!!”   “Anf... cavoli, è la prima volta che siamo in difficoltà.”  “Dite un po', quando salvate delle vite umane non avete notato che la natura per colpa vostra si distruggeva?”   “Che vorresti dire?”   Domandò Lady Cheetah. “Non fate gli ingenui, per ogni persona che salvate la natura si disintegra con i vostri poteri. È mai possibile che non vi siete accorti di niente?  Siete degli idioti insensibili! È davvero buffa la vita, gli eroi salvano le persone... e i cattivi cercano di non far demolire la natura.”   “Ma questo non è assolutamente vero.”  “Stai zitto eroe da strapazzo, mi viene voglia di prenderti a pugni per quanto ti odio!!  Basta mi avete stancato, adesso vi eliminerò per sempre. Insieme al resto di questa inutile plebea!! State a vedere.”   “Che cosa vuole fare?”  “Non lo so, ma non mi piace!!”    “AAAAAAAH FULMINI VENITE A ME, DATEMI TUTTA LA VOSTRA FORZA!!!”  Il cielo si oscurò tutto a un tratto e una scarica di fulmini andò addosso a Isabel e li assorbì tutti.   “Accidenti, si sta potenziando con i fulmini. Questa non ci voleva... e adesso cosa facciamo?”  “Non dirmi niente, in questo momento sono sconvolta leone!!”  Isabel subì una strana metamorfosi: i suoi occhi diventarono bianchi, e la sua tuta era un blu mimetico e infine era circondata da molti fulmini.   “Eccomi, scusate se vi ho fatto aspettare. Ammirate la mia nuova trasformazione!!”   “Oh, mamma ora sì che mi spaventa!!”  “Sì anche a me!!”  I due eroi erano terrorizzati a morte.    

 

“A quanto pare Isabel ha giocato il suo asso nella manica!!”  Erik sorrise.  “Cosa intendi?”  “Ma come? Voi eroi non avete un potere extra?”   “Beh... non ne ho idea.”   “In ogni caso, Isabel e io abbiamo dei poteri extra che ci permette di diventare ancora più forti di quello che siamo!!  Qualche settimana fa ci siamo allenati mantenendo sempre lo stato attuale. Voi invece siete deboli e non avete nessun potere a quanto vedo.”  Erik sorrise soddisfatto.   “Forza, non facciamoci abbattere dai suoi poteri, sconfiggiamola!!”  Esclamò Lady Cheetah incoraggiando il suo compagno.  “Sì giusto, attacchiamola insieme.”   “Avanti ragazzi, venite. Vi aspetto!!”  Isabel li provocò apposta.   “Come osa provocarci? Ora vedrai!!”  L’attaccarono in sintonia, ma Isabel li evitò velocemente.  “È incredibile, ha evitato il nostro attacco combinato.”  “Già, non pensavo che avesse aumentato la velocità!!”   “Se volete ve lo spiego ragazzi: vedete, ogni volta che mi trasformo così il mio potere aumenta come la velocità, la potenza e scaltrezza dei riflessi. Come questo!!”  Isabel andò addosso a Lady Cheetah colpendola allo stomaco.  “Hugh...”   “Oh no, stai bene?” L’aiutò a rialzarsi.   “Sì, grazie... non c’è nessun dubbio. In questo momento è più potente di noi. In confronto a lei, facciamo ridere!!”   “No dai, non dire così...”   “Per una volta concordo con la tua amica. Ormai siete inferiori a me e non potrete mai contrastarmi, però una soluzione ci sarebbe.”   “E quale sarebbe?”  “Datemi i vostri Miracolous e vi risparmierò la vita!!”   “NO, NON TE LO DAREMO MAI!!!”   “Vi rifiutate ancora? Ok vorrà dire che soccomberete!!”   “No, amici fermatevi vi prego...”   Marie ripensò alle parole che gli aveva detto Erik e quindi prese una drastica decisione.   “Va bene lo farò.”   “Farai che cosa?”   “Vi consegnerò il mio Miracolous!!”   “No Marie, non farlo...”   “Non ho altra scelta Zola, mi dispiace.”   “Molto bene, finalmente ti sei decisa ragazza. Su dammelo!!”   “D’accordo, ma tu ferma a Isabel!!”   “Ma certo, un accordo è un accordo.”  “Ok... ciao Zola.”   “No Marie...”  Zola venne richiusa nella sua Miracolous Box.   “Perfetto!!”  Isabel stava per dargli il colpo di grazia ma Erik la fermò.  “Cosa succede?”  “La vostra amica ha deciso di darci il suo Miracolous.”  “OH NO PERCHE’??”  Esclamarono insieme.   “Non ci arrivate? Per salvarvi. E vi invito a fare la stessa cosa!!”   “Maledizione!!”   “I tuoi amici sono salvi, ora mancano i loro Miracolous per completare l’opera.” 

 

Erik liberò Marie.  “Su andiamo!!”   “Dove?”  “Ripristiniamo la natura!!”  Erik e Isabel raggiunsero Isabel e i suoi amici.   “Marie stai bene?” Cecilio l’abbracciò.  “Sì, sto bene tranquillo. E voi?”  “Un po' ammaccati ma bene dai, amica mia...”   “Nora, sei proprio tu?”   “Sì esatto, scusami se non te l’ho detto fin dall’inizio che sono un’eroina.”   “Non preoccuparti. Piuttosto, perché gli hai dato il tuo Miracolous?”   “Altrimenti Isabel vi avrebbe tolto di mezzo e inoltre avrebbero rivelato la mia identità a tutti. E non potevo permetterlo!!”   “Lo capiamo, non c’è problema.”  “Ora finitela con i convenevoli, dateci anche voi i Miracolous e nessuno si farà male!!”   Nora e Cecilio si guardarono disperati.   “Ragazzi non disperatevi e dategli retta.”   “E VA BENE!!”  Sciolsero la trasformazione e diedero i loro Miracolous a Erik e Isabel.   “Benissimo, seguiteci.”   Erik e Isabel portarono Marie e i suoi amici in una radura segreta del parco di Parigi. E loro restarono allibiti perché videro metà parco danneggiato.  “Accidenti, che disastro...”   “Ora capite perché volevamo i vostri Miracolous? Guardate qua cosa hanno fatto i vostri poteri!! Ok tesoro, proviamoci...”  “Sì.”  Misero i Miracolous dentro alla Miracolous Box ma non successe niente.  “Perché non succede niente? Dannazione!!”  Erik batté il pugno a terra.  “Forse lo so io, se provate a metterci anche i vostri potrebbe funzionare.”   Isabel la guardò e annuì verso Erik.  “Ok proviamoci.”  Si ritrasformavano e misero i loro miracolous nella scatola.  Dopo un po' uscirono diverse luci colorate dalla scatola come un arcobaleno che illuminò tutto il parco e a poco a poco fece ritornare la radura bella e splendente come prima.  I Miracolous dopo questo fatto sparirono per sempre.  “Hai visto? Ce l’abbiamo fatta tesoro, abbiamo rimesso in sesto il parco!!”  Erik e Isabel si abbracciarono calorosamente.  “Ci dispiace avervi creato molti problemi, per colpa nostra i Miracolous se ne sono andati via per sempre.”  “Non preoccupatevi... e poi io e i miei amici non avremmo potuto fare gli eroi per tutta la vita. Dico bene ragazzi?”   “CERTAMENTE!!”  Sorrisero. 

 

“E ora direte tutto quanto alla vostra famiglia?”  “No, non lo faremo mai. Perché voi avete avuto un’ottima ragione per fare queste cose.”  “Grazie ragazzi...”   “Marie scusami per come ti ho trattato in questi giorni...”  “Non fa niente, ricominciamo da capo. Vuoi essere nostra amica?”   “Va bene, ma non usciremo insieme fin da subito.”  “Ok facciamo un passo alla volta.”  Si strinsero le mani.  Poi si salutarono e ognuno ritornò a casa sua. 

 

 

                                                         

                              Capitolo 12 “Tempo di Pace” 

 

 

 

Passarono due anni dall’ultima battaglia tra eroi e i cattivi.  Isabel aveva fatto pace con la sua famiglia e poi gli aveva presentato Erik come suo ragazzo e loro ne furono entusiasti. Anche Marie e Cecilio ufficializzarono il loro fidanzamento alle proprie famiglie e tutti rimasero molto contenti.  Stavano passeggiando come al solito mano nella mano.  “Ehi piccola, cosa pensi che accadrà ora nella città?”  “Non lo so, solo il tempo lo dirà. L’importante è che stiamo insieme per sempre.”  “Hai ragione tesoro.”  Si abbracciarono. 

 

Intanto in un'altra città a New York... 

 

“Hai visto caro? Pare che a Parigi Marie e il suo aiutante hanno salvato Parigi da un certo Night Crow e Mistery Dark.” Esclamò Emilie leggendo il giornale.  “Tipico della famiglia Agreste, ho una fantastica nipote. Un giorno spero di vederli...”   “Sì anche io tesoro.”  

 

A Parigi c’era di nuovo la pace e tranquillità e ognuno ritornò a fare la propria vita.  Com’è giusto che sia... 

 

 

FINE.  

 

   
 
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