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Autore: BellaLuna    30/11/2022    4 recensioni
Rings of Power | Fix-it Episodio 6.
Nessuno arriva a interrompere Halbrand e Galadriel durante il loro interludio nel bosco. E certi oscuri desideri vengono infine alla luce.
[Questa storia partecipa alla "To be writing challenge 2022" indetta sul forum Ferisce la Penna.]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Galadriel
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il canto oscuro del mio cuore
 

§


“L’ho sentito anch’io...”
È la debolezza di un momento.
Così Galadriel prova a giustificare se stessa, perché in fondo cos’è la debolezza, il desiderio, la speranza di un solo, minuscolo istante se paragonata all’eternità che le scorre nelle vene?
Chiude gli occhi, allora, e ne assapora il gusto: cenere e sale, guerra e libertà – e per un attimo lascia che il suo cuore immortale tremi, dubiti, canti, mentre la sua pelle brucia lì dove può sentire i suoi occhi soffermarsi.
Halbrand.
Di tutti i mortali, Galadriel già sa che il suo è l’unico nome che mai riuscirà a dimenticare.
Che continuerà a tormentarla per i secoli che verranno, possano loro uscire vincitori da quella guerra oppure perderla. Non ha importanza.
Che cosa vedi quando mi guardi? vorrebbe chiedergli, ma non ha fiato e non ha voce, e pur con tutta la forza e la volontà maturata per milioni di anni, non riesce nemmeno a impedire che le sue ciglia fremano, quando infine incrocia il suo sguardo.
Per tanto tempo, Galadriel ha provato a colmare i vuoti che l’oscurità le aveva disseminato dentro.
Aveva eretto mura invalicabili, lì dove Sauron aveva scatenato piogge di fuoco.
Si era barricata dentro la sua fortezza di rabbia e dolore, e indossando la sua armatura aveva giurato che mai ne sarebbe uscita, fino a quando non avesse avuto giustizia – per se stessa, per Finrod, per tutto ciò di caro e puro aveva avuto un tempo e che poi le era stato strappato via.
Finché un comune mortale non le aveva ricordato che poteva pur vestire la sua causa di eroismo, ma pur sempre vendetta restava.
“Sei in fuga. Se da chi o verso cosa, questo non l’ho ancora capito...”
“Sembro forse una che scappa?” aveva provato ad attaccarlo, ferita perché in così poco tempo un uomo fra tanti era riuscito a sbatterle in faccia la sua verità, quella che Galadriel tanto si ostinava a non voler vedere.
Era una naufraga, era perduta prima ancora di quel giorno.
Lo era davvero, da quando aveva fatto della vendetta la sua missione, il suo scopo, la ragione della sua esistenza.
Perché era più facile continuare a inseguire un nemico senza volto che affrontare il dolore, il peso di ogni perdita subita, che la spingeva giù, sempre più in basso, lì dove la terra si apriva e l’oscurità regnava sovrana e il suo nemico rimaneva in attesa.
Ed era impossibile ma, sin dal giorno in cui l’aveva incontrato, le era sembrato che tutto quel peso Halbrand se lo trascinasse continuamente addosso.
I suoi occhi ne erano pregni, c’era rabbia e c’era fuoco e c’erano catene dalle quali sembrava costantemente dilaniato dalla voglia di liberarsi e, al tempo stesso, di soccombergli.
Galadriel non ha idea di come possa essere possibile, non ha idea di come il suo tormento incanti il suo, ma è così.
Non sa perché ha bisogno di lui, eppure è così.
Sente che è così.
Sente che c’è una parte di se stessa che è ormai perduta, e che solo quando è al suo fianco è ancora in grado di provare qualcosa di diverso dalla rabbia, dall'odio, dalla disperazione.
Solo quando è al suo fianco, le ombre nel suo cuore sembravano al fine dileguarsi, lasciarla in pace, come se la mano stretta intorno al suo collo avesse finalmente deciso di liberarla.
Non sa perché.
Non vuole più chiederselo.
Sa solo che è forte questo legame che la lega a lui, che la spinge a orbitargli intorno, a ritornare sempre a incrociare il suo cammino.
Gli farà del male.
Lui ne ha già fatto a lei e forse nemmeno se ne rende conto
Forse per lui è solo il richiamo della carne, quel desiderio mortale che lo spinge a toccarla, che dilata le sue pupille e fa rimbombare il suo battito cardiaco in ogni parte del suo corpo.
Quando la bacia, Galadriel chiude gli occhi e si riempie le mani dei suoi demoni – quelli che spera di potergli sottrarre via e che lui possa fare altrettanto.
E in quell’istante, mentre si riempie le mani e ogni senso di lui, l’oscurità nel suo cuore canta e poi scompare.



 
FINE
  
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