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Autore: berettha    02/12/2022    2 recensioni
Harry Lupin-Black Potter è stato adottato da Sirius e Remus, dopo che i suoi genitori sono stati assassinati da Lord Voldemort. Questa brevissima storia è solo uno scorcio nella loro quotidianità.
Dal testo:
"Reeem!"
“Sto facendo la colazione, Sirius, non distrarmi.”
“Esatto, non distrarlo, sennò papà brucia le uova.”
“No, ma guarda cosa ho trovato! Harry vieni qui anche tu.”
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"Reeem!” 
Sirius si fiondò giù dalle scale fino alla cucina, dove Remus cercava di preparare la colazione ad Harry, senza bruciare come suo solito le uova.  
Il bambino lo guardava con sguardo severo da dietro gli occhiali rotondi, un orsetto Paddington stretto sotto il braccio, e Remus sapeva che stava solo cercando il momento giusto per prenderlo in giro. 
“Sto facendo la colazione, Sirius, non distrarmi.” 
“Esatto, non distrarlo, sennò papà brucia le uova.” 
“No, ma guarda cosa ho trovato! Harry vieni qui anche tu.”  
Posò a terra un enorme scatolone polveroso, che era stava chiuso con almeno tre mandate di scotch, adesso tutto rotto sull’apertura e incollato solo ai lati: da esso, sbucavano fuori svariati vinili, qualche t-shirt, delle bandierine con i colori dei Grifondoro, e una strana scatola di metallo azzurra. 
“Cosa sono questi?” Chiese Harry, tirando fuori un vinile dalla sua custodia di carta. Lo mostrò anche al suo orsetto, che osservava sempre il tutto in silenzio, con i suoi occhietti di vetro neri come la pece. 
“Questi, caro piccolo amico, sono tesori. Dal valore inestimabile, oserei dire.”  
Al bambino brillavano gli occhi, pendendo dalle labbra di Sirius.  
“Non fare lo sciocco, Sirius.” Remus si avvicinò anche lui allo scatolone, inginocchiandosi a terra per guardare al suo interno. Prese delicatamente il vinile dalle mani di Harry, posandolo sullo stranissimo marchingegno azzurro, che si trovava sul fondo della scatola.  
Un colpo di bacchetta, e quello iniziò a girare facendo uscire dal suo interno della musica. Harry osservava affascinato il disco nero che girava e girava, mentre chitarre e bassi e la voce di un uomo uscivano da esso. “Questi si chiamano vinili, e questo è un giradischi, vedi? Lo usano i babbani per ascoltare le canzoni. È diverso dal nostro, ma il meccanismo è simile.”  
“E questa è musica babbana? Un babbano è stato capace di questo?” 
Sirius rise di gusto “Piccolo, non è solo un babbano qualsiasi, è David Bowie. E rimarresti sbalordito a conoscere di quante prodezze sono capaci i babbani, anche senza avere una bacchetta.”  
“Non lo conosco questo Deivi Boi.” 
“Alla tua età nemmeno noi, Harry, lo ascoltavamo ad Hogwarts.” Rispose Remus dolcemente, iniziando a togliere il resto degli oggetti dallo scatolone.  
Pink Floyd, Black Sabbath. Le magliette erano anch’esse legate a qualche band, come quella dei Kinks. Le impilava tutte ordinatamente vicino a lui, accarezzandone il tessuto ormai liso e un po’ mangiucchiato dalle tarme. Si ricordò di quando era solito indossarle sotto la divisa, assieme al resto dei Malandrini.  
Allontanò invece quella dei Lynyrd Skynyrd, che era appartenuta a Peter. Chissà come ci era finita lì in mezzo... 
Harry non si accorse di quel movimento, troppo occupato a sceglierne una da indossare. Alla fine, scelse quella che rappresentava l’album che stavano ascoltando in quel momento, Ziggy Stardust and the spider from Mars. Era talmente larga che le maniche arrivavano a coprirgli i gomiti, Remus pensò che se si fosse stretto abbastanza avrebbe potuto scomparire all’interno di essa senza alcun problema. 
“Piaceva anche ai miei genitori?”  
Remus alzò lo sguardo su Sirius, i cui occhi erano diventati d’un tratto lucidi. Guardava ossessivamente il vinile girare, cercando di nascondere il volto ad Harry, che invece aspettava entusiasta una risposta. “Dico, Deivi. Piaceva anche a loro?”  
“Sì, piaceva loro molto. La loro canzone preferita era Five Years, quella che stiamo ascoltando ora. È la prima traccia dell’album.”  
“E la vostra preferita quale era?”  
“Starman.” Nascosta dallo scatolone, la mano di Sirius si avvicinò a quella di Remus. Le loro dita si intrecciarono, tenendosi strette.  
“Me la fate ascoltare?”  
“Prima togliti la maglia, puzza. Sirius ci dà una pulita e poi è tutta tua, okay?”  
“Non credo sia la maglia, secondo me sono le uova che stanno bruciando, te le sei scordate di nuovo.”  
   
 
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