Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
Segui la storia  |       
Autore: Giuly_2_21    02/12/2022    0 recensioni
Noemi è una giovane ragazza italiana appassionata di anime che riesce finalmente a realizzare il suo più grande desiderio: trascorrere una normale vacanza in Giappone insieme a suo fratello.
Peccato che l'aggettivo "normale" sia andato a farsi benedire quando, per puro caso, incontra Monkey D. Luffy, Giorno Giovanna, Josuke Higashigata e Ceasar Zeppeli mentre stanno fuggendo da "loro".
Ma come e per quale motivo sono arrivati nel nostro mondo?? Chi sono questi "loro"?? E soprattutto, cosa farà Noemi?? Li aiuterà o li abbandonerà a loro stessi??
Leggete per scoprirlo!!
Genere: Avventura, Commedia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Anthonio Zeppeli, Giorno Giovanna, Josuke Higashikata, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NOEMI POV

Appena il tempo tornò a scorrere normalmente (anche se dal mio punto di vista non è proprio trascorso) mi guardai intorno, temendo fosse successo qualcosa di grave. Stranamente tutto era al proprio posto.
Allora mi voltai indietro, dove avevo lasciato DIO, credendo si fosse spostato. E invece lui era lì, in piedi, con lo sguardo perso a fissare il vuoto cosmico.

Nonostante l'aria distratta, vederlo in tutta la sua maestosa potenza mi procurò dei brividi di paura. Allo stesso tempo, però, non riuscì a non pensare a quanto fosse dannatamente affascinante. Allora era quello il cosiddetto "fascino del demonio".

Intanto il vampiro, sentendosi osservato, disse stizzito: -Che avete da guardare?! È mica vietato collaudare i propri poteri?!?-

-Come facevi a sapere che il cristallo può ridare i poteri??- chiese Caesar diffidente.

-Semplice. Non lo sapevo- disse lui -Quando mi sono svegliato me lo sono trovato davanti. L'ho preso in mano per osservarlo meglio e ho scoperto di essere tornato come prima. E per averne  conferma ho provato ad azionare lo stand e ci sono riuscito. Tutto qui-

"Non so, Noemi. Sembra falso"
《Anche a me. Sta palesemente nascondendo qualcosa》

Vedendo Caesar ancora sospettoso, DIO riprese: -Credi che vi stia mentendo e vi voglia pugnalare alle spalle alla prima occasione buona?? Lo ammetto, sarebbe nel mio stile, ma in questo caso non è così-

-E sentiamo, perchè mi dovrei fidare della tua parola??- ribatte Caesar avvicinandosi pericolosamente all'altro biondo.

-Se non credi alle mie parole, allora affidati alla logica. Se vi avessi voluto tradire, lo avrei già fatto- contro ribatté DIO -Pensaci. Nel momento stesso in cui ho attivato The World, avrei avuto il tempo di uccidere sia te che i due Joestar o quanto meno di nascondermi e formulare un piano per prendere il controllo. Tuttavia non l'ho fatto. Questo non è sufficiente per provare la mia innocenza??-

I due erano a circa una ventina di centimetri l'uno dall'altro. Gli occhi color giada di Caesar si legarono a quelli ambrati di DIO in un sguardo carico di disprezzo, sospetto e sfida.
Era chiaro che il primo non si fidava del secondo, tuttavia non aveva prove concrete per accusarlo di tradimento.
Di questo se ne era accorto pure lui che infatti disse: -So che stai tramando qualcosa. Non ne ho le prove, ma lo so per certo. Quindi ti avverto. Fai un passo falso e giuro che finirò il lavoro di mio nonno-
Come dimostrazione di ciò evocò dalla propria mano delle onde concentriche per poi voltargli le spalle e tornare di fronte ai monitor.

Visto che le acque sembravano essersi calmate, Naomi riprese a spiegare.
-Stavo dicendo prima di venire interrotta, questa mappa mostra i nostri universi. I segnali lampeggianti sono emessi dai tracciatori delle cavie. In teoria il numero di tracciatori presenti in un universo dovrebbe essere pari al numero di persone che hanno lasciato il suddetto universo. Tuttavia, come potete ben vedere, non è così-
-Ma com'è possibile??- chiesi stupefatta.
-È solo un'ipotesi, nulla di più, ma credo che al verificarsi dell'Anomalia, siano avvenuti altri scambi tra gli universi. Dopotutto anche qui da noi ne sono avvenuti di non programmati- rispose lei alludendo a Twice, Dr. Kuseno e Polnareff.
-Quindi altre persone sono state trasportate in altri universi?? - dissi scioccata.
-È possibile- affermò Kuseno -E se quest'ipotesi si rivelasse fondata, allora riportare tutti a casa sarà più difficile del previsto-

Si levò un coro di disapprovazione generale.

-Non capisco. Perché dovrebbe essere più difficile??- chiese Luffy confuso.
-Se la situazione fosse stata normale, allora sarebbe bastato calibrare i macchinari affinché la cavia di questo mondo e uno di voi si scambiassero e sareste tornati in un battito di ciglia. Ma ora che le cavie non sono al loro posto, ciò non è possibile- spiegò Kuseno.
Luffy annuì convinto (anche se non ero certa che avesse davvero capito realmente) e chiese allora: -Quindi che si fa??-
-Oh. Nulla di che. Dobbiamo "solo" inventarci una via alternativa per tornare a casa- gli rispose lui sarcasticamente.
Luffy annuì nuovamente stringendosi il mento tra le mani. Un attimo dopo se ne uscì dicendo: -Mi è venuta un'idea!!-

"Posso avere paura??"
《Devi averne》

-Allora costruiamo un'enorme nave spaziale, ci imbarchiamo, andiamo da un universo ad un altro, recuperiamo gli animali e gli altri dispersi e riaccompagnammo tutti a casa. Semplice, no??- propose Luffy tutto contento.

"Dai. Pensavo peggio. Peccato che questo è un piano tutt'altro che semplice"

-Apprezzo l'entusiasmo, però c'è un piccolo problema- affermò Naomi -Come abbiamo potuto constatare dagli esperimenti, non è possibile viaggiare da un universo all'altro senza che avvenga uno scambio. Perciò se voi 11 arrivaste in un altro universo, inevitabilmente altre 11 persone verranno portate in questo-
-Non c'è un modo per aggirare questo ostacolo??- chiese Giorno ai due scienziati.
-Purtroppo non abbiamo la più pallida idea di come fare- rispose Kuseno per entrambi -Siamo in un campo quasi totalmente nuovo per la scienza e possiamo appoggiarci su pochi fatti e teorie. Potrebbero volerci anni per capire come fare-
-Ma non possiamo aspettare così tanto- replicò Giorno.
-Lo so, ragazzo. Lo so- sospirò il dottore -Ma la scienza funziona così. Se hai un pizzico di fortuna e la giusta intuizione potresti metterci anche solo qualche giorno. Se invece la fortuna non ti sorride, potresti morire senza aver scoperto nulla-

Dopo quelle parole cadde il silenzio.
In un attimo tutto l'entusiasmo derivante dalla vittoria sulla YSA era scemato, spazzato via da un muro insormontabile che ci impediva di proseguire.

Personalmente mi sentivo frustata. E che cavolo!! Dopo aver fatto i tripli salti carpiati per arrivare fin lì e ora eravamo in stallo e Dio (non Brando) solo sa per quanto ci saremmo stati!!

-Ahm. Certo che ci siamo trovati proprio una bella gatta da pelare-

Il commento arrivò da Polnareff appoggiato sul bancone vicino ai monitor.
A udire la sua voce tutti si girarono a guardarlo e vedendo una tartaruga parlare rimasero a bocca aperta (eccezion fatta per la sottoscritta, Giorno e DIO).

La reazione più esilarante fu senza dubbio quella di Josuke. Appena il moro se ne accorse, fece un balzo indietro, cacciò un urlo e cadde a terra.
Ancora tremante indicò Polnareff e disse spaventato: -Perché quella tartaruga parla??-

-È una lunga storia- gli rispose Polnareff -In breve, anch'io ero un essere umano come voi. Poi qualche mese fa, persi la vita durante uno scontro e la mia anima si trasferì nel corpo di questa tartaruga dove resterà fino alla morte della suddetta-
-Ah, scusate. Non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Jeanne Pierre Polnareff e attualmente sono al servizio di Giorno Giovanna in veste di consigliere- aggiunse poi.

La spiegazione, tuttavia, non fece smettere di tremare Josuke che, rialzatosi in piedi, teneva le distanze da lui.

-Guarda che Polnareff non ti mangia mica- lo presi in giro io.
-Lo so. Solo che le tartarughe mi terrorizzano- ammise Josuke grattandosi la nuca.
-Non ti spaventano Ju-on e The Ring, ma una misera tartaruga sì??- chiese perplesso Giorno.
-Le onryo sono solo leggende metropolitane. Non esistono realmente, quindi non possono fare del male- rispose Josuke.
-Ma che male possono farti una tartaruga?! Capisco i serpenti, ma le tartarughe sono innocue- ribattei io.
-Parla quella che si è fatta spaventare da un gatto nascosto in un bagno- mi rinfacciò lui.
-E come facevo a saperlo che era solo un gatto?!-

-Il gatto di Schrödinger!! Ma certo. Come ho fatto a non pensarci prima- esclamò Kuseno nella confusione generale dandosi una manata sulla fronte.
A quella affermazione tutti rimasero alquanto confusi tranne Naomi che sembrò capire. 
-Il gatto di chi, scusa??- chiesi.
-Schrödinger. Erwin Schrödinger. Uno dei padri fondatori della meccanica quantistica- disse lui semplicemente.
-Ah... E che centra il suo gatto??-
-C'entra eccome-

-Si tratta un esperimento mentale ideato da Schrödinger, appunto, per dimostrare come la meccanica quantistica può dare risultati paradossali- spiegò -Chiudendo un gatto in una scatola insieme a una sostanza velenosa, si hanno due possibili scenari.
Il primo è che il gatto ingerisca il veleno e muoia.
Il secondo è che non lo mangi e sopravviva.
Essendoci la stessa probabilità che si verifichino sia uno o l'altro scenario, allora si può dire che il gatto ha le stesse probabilità di essere vivo e di essere morto-

-Quindi il paradosso consiste nella coesistenza di due scenari che non possono coesistere come la vita e la morte…- dedussi io -...oppure come essere e non essere in un posto-

-Esatto-confermò lui -Sei perspicace, ragazza. Brava- 

-Ma si tratta di un esperimento mentale- feci notare -Come faremo a ricreare la medesima condizione??-

-Oh. Non lo nego. Non sarà semplice, ma forse abbiamo già in mano una pista- disse lui mostrando il cristallo di Apeiron -Al suo interno sono contenute tutte le sostanze esistenti e nello stesso tempo non contiene nessuna di esse. Qui dentro è applicato alla lettera il paradosso del gatto di Schrödinger e posso anche dimostrarlo-

Così si rivolse a Josuke e gli disse: -Potresti usare il Crazy Diamond per rompere il cristallo??-
Lui, seppur perplesso, eseguì e appena lo stand (che io, tra l'altro, non potevo vedere in quanto povera comune mortale 😢) lo frantumò successe qualcosa di inaspettato.
L'Apeiron al suo interno sparì all'improvviso così come i frammenti, tuttavia Josuke mantenne la sua forma originale.

-Visto?? L'Apeiron c'è e non c'è nello stesso momento. E se troviamo un modo per estendere questa sua proprietà su oggetti e persone, allora supereremo anche l'ostacolo dello scambio- disse Kuseno.

A quelle parole si levò un coro di gioia. La fortuna, quel giorno, pareva esserci amica. Nonostante i numerosi problemi che ci aveva posto davanti ci aveva anche dato una pista per risolverli. Ora spettava a noi coglierla e impegnarci affinché essa porti i suoi frutti.

-Bene. Allora io, Noemi e Kuseno ci occupiamo della macchina di Schrödinger- disse Naomi -Voi ragazzi invece penserete al mezzo di trasporto-

-Costruiremo una navetta spaziale??- disse Luffy entusiasta con occhi a forma di stellina.

-Non proprio. Anche perché già solo per costruire un'auto ci vogliono mesi, figurarsi un mezzo spaziale. Fortunatamente nei magazzini abbiamo il prototipo di un rover lunare funzionante. Basta solo fare un paio di modifiche e sarà pronto all'uso. Mi affido a voi-

-Conta pure su di noi- affermò Luffy, il cui entusiasmo non era minimamente scemato, seguito dal resto dei ragazzi.

-Perfetto- aggiunsi io - Che stiamo aspettando!? È tempo di lavorare-

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo / Vai alla pagina dell'autore: Giuly_2_21