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Autore: Edoardo DV 2000    09/12/2022    1 recensioni
Qualcuno dice che il colore preferito di James Potter sia il rosso o il verde, caratteristici della sua amata.
Non tutti sanno che in verità è un altro.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ci sono tanti modi per vedere un colore. Chi lo vede come simbolo di speranza, chi lo vede semplicemente bello oppure chi lo vede come brutto, senza valore o come un simbolo funesto.

“James per l’amor di Merlino puoi per favore chiudere la finestra?”. La voce assonnata di Sirius riecheggia in una Sala Comune stranamente vuota in un pomeriggio di ottobre particolarmente uggiosa.
Non lo ascolto, ma continuo a fissare fuori dalla finestra. Il Lago Nero è racchiuso e nascosto da una coltre di nebbia grigia. Così come la capanna di Hagrid e la Foresta Proibita.

Mi piace il grigio. Lo trovo confortante. A tante persone non piace, lo associano alla mediocrità, alla tristezza. A me no. Era il mio colore preferito. Misto tra bianco e nero. Bianco come Lily, che era colei che gli dava sicurezza, che poteva diventare qualunque sfumatura di colore. Nero come me, con i miei fantasmi, con le mie difficoltà che ho nel cuore, con i tanti segreti che mi porto dietro, dalla morte dei miei genitori ai segreti dei miei migliori amici. Insieme eravamo il colore perfetto. Lei non lo sapeva ancora, aveva appena incominciato a rivalutare la mia persona e forse a darmi una chance. Io ne ero convinto.

“Terra chiama James”. Mi giro e vedo lo sguardo di Felpato molto contrariato. Effettivamente iniziava a fare freschino.
“Scusa Sis”. Chiudo la finestra e mi siedo accanto a lui.
“Che succede amico, tutto bene?”
“Sì tranquillo, stavo ammirando il mio colore preferito fuori”
“Te e la passione per il grigio. Come fa a piacerti me lo dovrai spiegare prima o poi”.
Gli sorrido e basta. Non mi piace avere segreti con Sirius ma non è ancora il momento.
Inizio a passeggiare, fermandomi a guardare fuori dalla finestra ogni tanto. Remus è arrivato e sta leggendo un libro, con la testa di Sirius che dorme sulle gambe. Peter sta cercando di fare un tema di Pozioni con scarsi risultati.
Una risata cristallina arriva alle mie orecchie. La voce della mia Lily e quella delle sue amiche stanno diventando sempre più forti, questo vuol dire che tra pochissimo entreranno in Sala Comune. Detto fatto.

Lei entra per prima. Occhi verdi, capelli rossi, viso un po’ arrossato come se avesse corso, un golfino grigio un po’ attillato e una gonna al ginocchio nera.

Bellissima.

Mi giro verso le finestra e continuo a fissare il Lago, immaginando una nostra vita insieme. Se Sirius potesse leggermi nel pensiero mi direbbe che sono ormai un caso perso, Remus mi sorriderebbe e basta, Peter penserebbe alla sua cioccolata, Alice e Marlene direbbero che lo sapevano già e che dovevano essere loro le damigelle al matrimonio.
Sento il suo profumo sempre più vicino. Mi volto e mi ritrovo accanto quegli occhi stupendi che mi guardano incuriositi.
“Che fai James?”. Il mio nome detto da lei risuona strano. Per gli ultimi 5 anni mi ha sempre e solo chiamato “Potter”. Ora qualcosa era cambiato e lo sentivo nel cuore. Lei non lo ammetterebbe mai, ma secondo me (oltre che secondo Lunastorta, Alice e Marlene) ma molto probabilmente provava qualcosa per me.
“Niente di che, guardavo il mio colore preferito”.
Lei si volta a guardare il paesaggio.
“Ma non si vede nulla, c’è solo la nebbia”.
“Appunto, il grigio della nebbia è il mio colore preferito”.
Lei mi guarda un po’ spaesata.
“Il grigio? Sei l’unica persona che conosco che ha questo colore come preferito”
Le sorrido.
“Lieto di essere l’eccezione”. Anche lei sorride. Mamma mia quanto è bella nella sua semplicità.
“Il mio è…”
“Il rosso, lo so”. La anticipo. Una risata dolce prende il posto del sorriso.
“Che stalker che sei ahhaha. Ma come mai il grigio? È un po’ triste come colore”
“Mi fa pensare a te”. La risposta esce da sola. Mi stupisco di me stesso. Mi ero ripromesso di dirlo a pochissime persone e Lily era l’unica che non doveva sapere che il mio colore preferito mi faceva pensare a lei.
“Mi reputi una persona triste?” mi dice sorridendo e dandomi un pugnetto sulla spalla.
Io scoppio a ridere.
“Nulla di più lontano dalla realtà. Mi fa pensare a te perché è l’unione di noi due. Ho tanti segreti Lily, tanti scheletri nell’armadio. Praticamente tutte le persone pensano che sono la persona più sicura del mondo, ma nel mio intimo non lo sono. O meglio, ho tante fragilità. Da tempo quando penso a me, lo associo al colore nero. Quando invece penso a te, penso al colore bianco. Pieno di luce, di purezza. E tu Lily sei la mia luce, mi hai cambiato la vita, in meglio. Sei quel colore pieno di vita, che illumina tutto intorno a se, che dà tranquillità. Quando penso a te, tutto il nero che ho dentro inizia a schiarirsi, a diventare sempre più chiaro e si trasforma in grigio. Per questo è il mio colore preferito e per questo penso a te quando lo vedo.”

Guardo quegli occhi verdi profondi e li vedo velati di lacrime.
Non era mia intenzione fare colpo su di lei dicendo cose sdolcinate, ma a quando pare l’ho molto colpita, non se l’aspettava.
Mi abbraccia e mi stringe forte a sé. Il suo profumo alla violetta mi entra nelle narici dandomi un senso di tranquillità, di sicurezza.
Sento che allenta l’abbraccio e mi guarda dritto nelle iridi degli occhi, in modo tanto profondo che penso che mi legga dentro. Poi si avvicina e fa una cosa che non mi aspetto. Appoggia dolcemente le sue labbra sulle mie, un bacio dolce, leggero, quasi come se fosse rubato.

Dura una frazione di secondo ma questo basta a schiarire il mio cuore.

Il grigio è il mio colore preferito.
   
 
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