09/12/2022
3 recensioniQuesta storia segue le vicende di "Adatto a te" (che trovate dentro la serie e che vi consiglio di leggere prima) e, soprattutto, cita le vicende scritte da GReina nel kinktober di questanno con il capitolo: "Esibizionismo".
Buona lettura e alla prossima!
Deh <3
Il mio primo ban da twitch
Per un progetto di scuola, Kea aveva bisogno di una foto del suo primo compleanno.
“Cercale nel tablet di papà, ha una cartella con tutte le foto” gli aveva detto Kenma e così Kea stava facendo, seduto su una poltrona dello studio di suo padre mentre cercava la cartella in questione sul dispositivo elettronico di Tetsuro.
Cliccò su “Foto” e poi su “Compleanni”. Al suo interno non fu difficile notare “1° compleanno di Kea”. Il ragazzo era quindi pronto a cliccarci sopra quando si accorse del nome della cartella che la precedeva: “1° ban da twitch”.
Suo padre Kenma era stato bannato da twitch? Quando era successo? Perché Kea non ne sapeva nulla? Perché era una storia che nessuno raccontava mai? Ma soprattutto, perché esisteva una cartella con le foto in questione? Avevano festeggiato per questo motivo?
Dimenticandosi completamente del progetto scolastico, lasciò stare la cartella con le foto del suo compleanno e cliccò sull’altra, scoprendo una carrellata di foto che gli fecero capire più o meno la situazione.
Avevano davvero organizzato una festa, Kea riconobbe diversi amici dei loro genitori tra cui molti ex compagni di scuola o i suoi “zii” come Bokuto e Hinata. Erano giovani, probabilmente quindi era successo quando ancora l’idea di adottarlo non era gli era ancora passata per la mente, ma si trovavano già in quella casa visto che faceva da sfondo a tutte le foto.
C’era persino una torta, una torta con una candelina e la scritta con la glassa “Il mio primo ban da twitch”.
Ma quello che attirò più di tutti l’attenzione di Kea fu l’espressione di suo padre. Kenma non era incazzato e non sembrava pronto a uccidere qualcuno come il ragazzo si sarebbe aspettato da qualcuno che è appena stato privato dal proprio hobby e lavoro per diversi giorni, semplicemente era… imbarazzato.
Arrivando a quella conclusione si affrettò a prendere il proprio telefono e chiamare Haru, il suo migliore amico.
-Che succede?- rispose questo al secondo squillo.
-Ho fatto una scoperta sensazionale- disse velocemente e a bassa voce per paura che qualcuno lo potesse sentire, poi raccontò ad Haru tutta la situazione, concludendo con -Papà Kenma non era incazzato. Capisci? Questo vuol dire ha fatto consapevolmente qualsiasi cosa l’abbia fatto bannare. Qualcosa di imbarazzante! Devo scoprire cos’è e tu mi aiuterai!
Haru rimase in silenzio per diversi secondi, un silenzio lunghissimo. Infine annunciò -Non ti aiuterò a cercare il video dove i tuoi genitori scopano in live, sono già traumatizzato con i miei.
E senza aspettare una risposta chiuse la chiamata.
Kea fu sorpreso nel constatare che probabilmente Haru era arrivato alla conclusione giusta prima di lui, ma questo lo portava solo a curiosare ancora di più.
A quel punto cliccò sull’icona di chiamata nel numero di Natsu.
-Non voglio guardare i tuoi genitori che lo fanno su internet- si lamentò Natsu al suo fianco -perché Haru può tirarsi indietro e io no?
-Perché tu mi ami.
Era sera, Kea aveva invitato il proprio ragazzo a dormire da lui e, solo dopo che questo era arrivato e si erano sistemati sul letto, il padrone di casa aveva preso il proprio computer portatile e gli aveva detto quello che aveva intenzione di fare.
-Non sono del tutto sicuro che abbiano fatto un film porno, ma sarà qualcosa di simile. Voglio troppo scoprire di che si tratta! Voglio farli imbarazzare così tanto che dovranno comprarmi tutto quello che voglio.
-Non lo fanno già?
-Non è questo il punto!
Beh, Kuro e Kenma non avevano davvero scopato in live poiché non c’era un video che lo testimoniava. Ma c’erano gli audio. Audio che non potevano essere fraintendibili, inutile che Kenma provasse a nascondere i suoi gemiti con colpi di tosse o incitazioni al personaggio sullo schermo.
Fu proprio Kenma, quello del presente, a interrompere il loro ascolto bussando alla porta e aprendola dopo qualche secondo.
Indossava una tuta e aveva una bevanda energetica in una mano mentre li informava -Io vado in live, vi do la buonanotte adesso.
Kea fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono e, prima che Natsu potesse fermarlo, chiese -Vai in live da solo o con papà?
Kenma corrugò la fronte -Perché dovrei andarci con tuo padre?
Kea girò il proprio portatile nella sua direzione, in modo che potesse leggere il titolo della pagina che stavano guardando, e rispose -Perché ti piace l’esibizionismo, a quanto pare.
Kea si aspettava di imbarazzare suo padre, di riuscire finalmente ad essere un passo davanti a lui. Ma l’aveva sottovalutato, come sempre.
Kenma rimase impassibile, poi rispose -Perché non ne approfittate dei momenti in cui sono chiuso nella mia stanza per cercare i vostri kink invece di pensare a quelli miei e di tuo padre?
Kea non rispose, Kenma sorrise -Beh, buonanotte ragazzi.
Andò via chiudendosi la porta alle spalle. A quel punto Natsu fece un lamento disperato e nascose il volto contro di lui -Ma perché mi metti sempre in mezzo a situazione imbarazzanti con i tuoi genitori? Ti odio.
-Bugiardo- rise Kea mentre gli accarezzava i capelli e chiudeva il proprio pc.
La sua mente che iniziava a riflettere al fatto non sarebbe stato così male seguire il consiglio di suo padre, peccato che prima ancora di riuscire a proporre qualcosa, l’urlo di Tetsuro si sentì dal piano di sotto -KEA, CHE CAZZO STAI GUARDANDO SU INTERNET!?
Ovviamente Kenma l’aveva già informato. Sarebbe stata una lunga notte.
“Cercale nel tablet di papà, ha una cartella con tutte le foto” gli aveva detto Kenma e così Kea stava facendo, seduto su una poltrona dello studio di suo padre mentre cercava la cartella in questione sul dispositivo elettronico di Tetsuro.
Cliccò su “Foto” e poi su “Compleanni”. Al suo interno non fu difficile notare “1° compleanno di Kea”. Il ragazzo era quindi pronto a cliccarci sopra quando si accorse del nome della cartella che la precedeva: “1° ban da twitch”.
Suo padre Kenma era stato bannato da twitch? Quando era successo? Perché Kea non ne sapeva nulla? Perché era una storia che nessuno raccontava mai? Ma soprattutto, perché esisteva una cartella con le foto in questione? Avevano festeggiato per questo motivo?
Dimenticandosi completamente del progetto scolastico, lasciò stare la cartella con le foto del suo compleanno e cliccò sull’altra, scoprendo una carrellata di foto che gli fecero capire più o meno la situazione.
Avevano davvero organizzato una festa, Kea riconobbe diversi amici dei loro genitori tra cui molti ex compagni di scuola o i suoi “zii” come Bokuto e Hinata. Erano giovani, probabilmente quindi era successo quando ancora l’idea di adottarlo non era gli era ancora passata per la mente, ma si trovavano già in quella casa visto che faceva da sfondo a tutte le foto.
C’era persino una torta, una torta con una candelina e la scritta con la glassa “Il mio primo ban da twitch”.
Ma quello che attirò più di tutti l’attenzione di Kea fu l’espressione di suo padre. Kenma non era incazzato e non sembrava pronto a uccidere qualcuno come il ragazzo si sarebbe aspettato da qualcuno che è appena stato privato dal proprio hobby e lavoro per diversi giorni, semplicemente era… imbarazzato.
Arrivando a quella conclusione si affrettò a prendere il proprio telefono e chiamare Haru, il suo migliore amico.
-Che succede?- rispose questo al secondo squillo.
-Ho fatto una scoperta sensazionale- disse velocemente e a bassa voce per paura che qualcuno lo potesse sentire, poi raccontò ad Haru tutta la situazione, concludendo con -Papà Kenma non era incazzato. Capisci? Questo vuol dire ha fatto consapevolmente qualsiasi cosa l’abbia fatto bannare. Qualcosa di imbarazzante! Devo scoprire cos’è e tu mi aiuterai!
Haru rimase in silenzio per diversi secondi, un silenzio lunghissimo. Infine annunciò -Non ti aiuterò a cercare il video dove i tuoi genitori scopano in live, sono già traumatizzato con i miei.
E senza aspettare una risposta chiuse la chiamata.
Kea fu sorpreso nel constatare che probabilmente Haru era arrivato alla conclusione giusta prima di lui, ma questo lo portava solo a curiosare ancora di più.
A quel punto cliccò sull’icona di chiamata nel numero di Natsu.
-Non voglio guardare i tuoi genitori che lo fanno su internet- si lamentò Natsu al suo fianco -perché Haru può tirarsi indietro e io no?
-Perché tu mi ami.
Era sera, Kea aveva invitato il proprio ragazzo a dormire da lui e, solo dopo che questo era arrivato e si erano sistemati sul letto, il padrone di casa aveva preso il proprio computer portatile e gli aveva detto quello che aveva intenzione di fare.
-Non sono del tutto sicuro che abbiano fatto un film porno, ma sarà qualcosa di simile. Voglio troppo scoprire di che si tratta! Voglio farli imbarazzare così tanto che dovranno comprarmi tutto quello che voglio.
-Non lo fanno già?
-Non è questo il punto!
Beh, Kuro e Kenma non avevano davvero scopato in live poiché non c’era un video che lo testimoniava. Ma c’erano gli audio. Audio che non potevano essere fraintendibili, inutile che Kenma provasse a nascondere i suoi gemiti con colpi di tosse o incitazioni al personaggio sullo schermo.
Fu proprio Kenma, quello del presente, a interrompere il loro ascolto bussando alla porta e aprendola dopo qualche secondo.
Indossava una tuta e aveva una bevanda energetica in una mano mentre li informava -Io vado in live, vi do la buonanotte adesso.
Kea fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono e, prima che Natsu potesse fermarlo, chiese -Vai in live da solo o con papà?
Kenma corrugò la fronte -Perché dovrei andarci con tuo padre?
Kea girò il proprio portatile nella sua direzione, in modo che potesse leggere il titolo della pagina che stavano guardando, e rispose -Perché ti piace l’esibizionismo, a quanto pare.
Kea si aspettava di imbarazzare suo padre, di riuscire finalmente ad essere un passo davanti a lui. Ma l’aveva sottovalutato, come sempre.
Kenma rimase impassibile, poi rispose -Perché non ne approfittate dei momenti in cui sono chiuso nella mia stanza per cercare i vostri kink invece di pensare a quelli miei e di tuo padre?
Kea non rispose, Kenma sorrise -Beh, buonanotte ragazzi.
Andò via chiudendosi la porta alle spalle. A quel punto Natsu fece un lamento disperato e nascose il volto contro di lui -Ma perché mi metti sempre in mezzo a situazione imbarazzanti con i tuoi genitori? Ti odio.
-Bugiardo- rise Kea mentre gli accarezzava i capelli e chiudeva il proprio pc.
La sua mente che iniziava a riflettere al fatto non sarebbe stato così male seguire il consiglio di suo padre, peccato che prima ancora di riuscire a proporre qualcosa, l’urlo di Tetsuro si sentì dal piano di sotto -KEA, CHE CAZZO STAI GUARDANDO SU INTERNET!?
Ovviamente Kenma l’aveva già informato. Sarebbe stata una lunga notte.