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Autore: Fiorentinasara    17/12/2022    0 recensioni
Nino Alya una proposta sotto l'albero di Natale molto carina
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nino e Alya avevano appena iniziato l’università. Lei frequentava giornalismo, mentre il ragazzo  aveva scelto un corso di tecnologie e mondo dello spettacolo, andando a vivere da soli.
Alya aveva come coinquilina la sua migliore amica Marinette, e Nino aveva deciso di dividere le spese con Adrien, che finalmente era riuscito a convincere suo padre a lasciargli vivere la sua vita.
Nino voleva fare la proposta di matrimonio ad Alya, ma non sapeva come fare.  Intanto la loro vita scorreva serena tra lezioni e amici.
 
Un giorno, il dj chiamò Marinette.
“Ciao Marinette, come va? Senti, io... vorrei fare la proposta di matrimonio ad Alya come regalo di natale, ma non so come. E visto che te sei la sua migliore amica, saprai cosa si aspetta in merito.” disse titubante il ragazzo.
“Ciao Nino. Io non saprei proprio cosa potrebbe piacere ad Alya, però potrei indagare e farti sapere, se a te va bene.” rispose la corvina incredula alla richiesta di Nino.
Marinette non si perse d’animo, e quella sera aspettò che l'amica rientrasse dalle lezioni. Avendo scelto la più rinomata facoltà di moda e design di tutta la Francia, alla corvina capitavano giornate in cui non doveva presentarsi in università, come quel giorno, dedicandosi così alla preparazione di una deliziosa cena a base di tutti i piatti preferiti della sua migliore amica.
Alya tornò a casa verso sera, e non appena varcò la soglia dell'appartamento sentì un profumino venire dalla cucina, affacciandosi per vedere Marinette trafficare ai fornelli, nonostante fosse risaputo di quanto fosse un'imbranata cronica. 
“Ciao Marinette. sono tornata!”
Immersa com'era nei suoi pensieri, la corvina fece un balzo non aspettandosi il saluto di Alya, facendo cadere a terra quello che stava mescolando nella ciotola, voltandosi per guardare la castana  che nel frattempo si era seduta su uno sgabello dietro la grande isola di granito nero. 
“C-ciao Alya, tutto bene? Come è andata all’università ?’’ chiese Marinette col cuore in gola che le batteva all’impazzata per lo spavento. 
“É andata bene, anche se le lezioni sono massacranti. Che cosa stai cucinando?” Alya guardò con sospetto l'amica. “Dall’odore deduco che siano i miei piatti preferiti, e tu che ti cimenti ai fornelli può voler dire una cosa sola: devi farti perdonare qualcosa! Che hai combinato stavolta?’’ 
“Non è come pensi, non mi devo fare perdonare nulla! Non posso una volta tanto cucinare per la mia amica i suoi piatti che più le piacciono?’’
“Sì, sì, certo... ma muoviti, che tutti questi profumini mi hanno messo fame.” Incalzò Alya, scendendo dallo sgabello e cominciando ad apparecchiare la grande tavola quadrata in legno massello scuro per la cena.
Marinette finì di cucinare e portò tutto in tavola. Finito di cenare, Alya si alzò e prese a rigovernare i piatti, mentre la corvina prendeva posto sul divano beige che capeggiava in soggiorno davanti alla TV.
“Alya lascia stare i piatti e vieni a sederti sul divano. Li farai dopo.’’ urlò Marinette dal soggiorno.
“Mari faccio in un attimo e arrivo subito.’’ rispose la castana.
“Dai Alya, che ti costa venire qua? Così vediamo un film e chiacchieriamo un po’.”
“E va bene...”Alya cedette alle insistenze di Marinette, raggiungendo l'amica in soggiorno. 
“Cosa vogliamo vedere questa sera?’’
“Ehmmm... non saprei Mari... un film molto leggero, che sono stanca.”
Marinette cercò tra le varie piattaforme internet, selezionando un film natalizio. 
“Alya che ne dici di guardare questo, visto che siamo in tema?’’ chiese entusiasta Marinette, a cui piacevano moto i film su quel periodo dell'anno che adorava tanto.
“Sì, va bene.”
Mentre guardavano il film, la corvina prese la palla al balzo.
“Alya, mi domandavo... tu e Nino ormai sono anni che state insieme, ma non avete mai pensato di andare a convivere?”
“No Mari, non ne abbiamo mai parlato. E se anche me lo avesse chiesto, gli avrei risposto di no.’’ rispose la castana.
“Perché? A me sembrerebbe una bella cosa se il mio ragazzo mi chiedesse di andare a vivere con lui.”
  “Per me no, Mari. Io sono una di quelle ragazze un po' all'antica che andrà a vivere con un uomo  solo da marito e moglie.  Ma non credo che Nino mi farà mai la proposta, nonostante tutti gli anni che stiamo insieme.” rispose sconsolata Alya. 
“Dai, non essere triste.” Provò a confortarla Marinette, non fermandosi poi in preda alla curiosità. “Senti, come vorresti che fosse la proposta?’’ 
“Vorrei che me lo chiedesse a Natale, sotto l’albero, mentre fuori sta nevicando.’’ disse Alya con quasi gli occhi a cuoricino.
Finirono di vedere il film, e ad Alya venne un dubbio riguardo alla conversazione avuta con l'amica. 
“Mari ,aspetta un attimo.... stavo riflettendo su quanto ci siamo dette prima, e mi stavo chiedendo se ci fosse un motivo preciso se mi hai chiesto quelle cose.”
“No, no . Stai tranquilla, non c’è nessun motivo è che sai ero curiosa, tutto qui... Andiamo a letto che è tardi.”
“Va bene Mari andiamo.” rispose ancora dubbiosa Alya. 
Salirono le scale, ognuna diretta nella propria stanza.
La camera di Marinette era piccola ma spaziosa, con il letto posto di fianco alla porta e con la testata del ricoperta da dei pannelli in compensato blu, con ai lati del letto i comodini in legno color marrone chiaro. La cassettiera era situata davanti al letto, di fianco ad una nicchia nella parete che conteneva scrivania e libreria. La comoda poltrona per la lettura si trovava vicina alla porta che conduceva al bagno privato con un'ampia doccia ed un  mobile con due lavabi. 
Invece la camera di Alya era molto più semplice, composta da letto, armadio con cassettiera e una scrivania.
La mattina dopo si alzarono di buon'ora, anche se la castana aveva ancora i dubbi riguardo alle domande che l'amica le aveva rivolto la sera precedente, ma non ci volle pensare, vestendosi rapidamente con un paio di leggings neri e un maxi maglione bianco. Giunta in cucina, trovò Marinette seduta sull’isola che beveva il caffè.
“Buongiorno Mari. Coem mai mattiniera stamattina?”
Marinette si riscosse dai suoi pensieri, riflettendo su come dire a Nino come voleva Alya la proposta.
“Buongiorno a te Alya. dormito bene? Non sono mattiniera oggi devo andare al corso.”
“Ho dormito magnificamente.”
Marinette scese dall’isola, salutò l'amica ed uscì di casa per dirigendosi al corso. 
Anche Alya fece colazione, dirigendosi poi in università per incontrarsi con Nino, che le diede un bacio non appena la vide.
“Ciao, come va? Sono passato per chiederti se pranzavamo insieme.” fece il ragazzo.
“Va tutto bene.” rispose la castana. “certo che pranziamo insieme.”
Si congedarono, ed ognuno andò ai suoi corsi fino all’ora di pranzo, quando Marinette chiamò Alya.
“Ciao sei libera? Pensavo che potremmo mangiare un boccone insieme” domandò la corvina.
“Non sono libera per pranzo, vado a mangiare con Nino. Ma puoi unirti a noi se ti fa piacere, sai che per noi non ci sono problemi.”
Marinette non sapeva che rispondere.
Dopo che Nino le aveva chiesto di indagare su come volesse la proposta Alya, forse era meglio non andare con loro e rifiutò l’invito, dicendo che si sarebbero viste a casa più tardi, dirigendosi poi verso a casa e mangiare qualcosa.
Nel frattempo, Alya e Nino si erano diretti in un grazioso bar non troppo lontano dalla facoltà di lei, il cui arredamento ricordava il musical Grease. I due ragazzi presero posto ad un tavolo, ordinando  panini e bibite, e nell'attesa Nino ricevette un messaggio sul cellulare da Adrien.
*Nino mi sono liberato dal precedente impegno posso venire con te*
Nino saltò sul posto.
“Tutto bene Nino?’’chiese Alya, vedendolo agitato.
“Sì, tutto bene. E' che non mi aspettavo che mi sono ricordato all'improvviso di avere un impegno urgente con Adrien. Devo andare.’’
“Non ti preoccupare, io torno a casa da Marinette. Ci sentiamo dopo.”
Nino fu sollevato che Alya non se la fosse presa, ma era importante che raggiungesse subito Adrien per farsi accompagnare in gioielleria per farsi aiutare a scegliere l'anello per la proposta.  
I due ragazzi si salutarono, ed il DJ raggiunse al parco l'amico, per incamminarsi insieme verso il negozio. “Nino non mi aspettavo che chiedessi ad Alya di sposarti, e nemmeno che mi avresti portato con te a scegliere l’anello.” borbottò il biondo.
“Adrien, lo sai che è molto che sto con Alya, e mi sembra giunta l’ora di fare il grande passo.” rispose Nino. “E poi ho portato te perché sei alla moda e sai cosa più piacere alle ragazze in fatto di anelli.”
Entrati nella gioielleria, Nino non sapeva da che parte cominciare da quanto fosse enorme il negozio, pieno di espositori con centinaia di anelli di diverse dimensioni, dai più semplici a quelli rifiniti con pietre preziose, come diamanti e smeraldi.
“Nino, io direi che forse è meglio farsi consigliare da una commessa, che ne pensi?” provò a proporre il biondo.
“Hai ragione, Adrien. E' che sono talmente eccitato per questa cosa che non capisco più niente.”
Adrien prese Nino per un braccio e lo tirò al bancone, attirando l'attenzione di una commessa ben vestita con un tailleur gonna e giacca nera, con sotto una camicia bianca. 
“Salve, posso esserci utile?” chiese la commessa rivolgendosi ai due.
“Sì, certo. II mio amico vorrebbe vedere degli anelli di fidanzamento.’’ Adrien prese in mano la situazione, visto che Nino era come imbambolato. 
La commessa tirò fuori un sacco di anelli di fidanzamento e Nino non sapeva quale scegliere, visto che gli piacevano tutti, chiedendo ogni tanto consiglio ad Adrien su cosa potesse piacere ad Alya. 
Dopo quasi un'ora di ricerca senza successo, se stufo, alla fine Adrien prese alcuni anelli. 
“Nino, scegli fra questi.’’ disse esasperato il biondo.
Nino finalmente si decise, pagando ed attendendo trepidante che la commessa gli confezionasse il pacchettino regalo. 
 
Mancavano due settimane a natale, e Marinette costatò che Nino non l’aveva ancora chiamata per sapere come Alya immaginasse la proposta perfetta, ma non si preoccupò più di tanto. Infatti, una settimana dalla vigilia, Nino la chiamò.
“Ciao Mari, hai scoperto qualcosa per me?”
“Ciao Nino. Alla buon'ora, pensavo ti fossi dimenticato!” sbottò la corvina. “Alya sogna una proposta romantica sotto l’albero di Natale con tanto di neve.”
Nino aveva già in mente il luogo perfetto per quell'occasione, ripensando all’atrio del loro vecchio liceo dove si erano conosciuti.
“Mari, dovresti farmi un altro favore. Mi devi aiutare a sistemare un albero di Natale nell’atrio del nostro vecchio liceo. Penserò io a chiamare anche il preside Damocles per farmi dare il permesso.”
Marinette accettò di aiutarlo, e Nino fu felice di sentirglielo dire.
Il ragazzo la salutò e chiamò subito il preside Damocles.
“Buongiorno, signor Damocles. Non so se si ricorda di me, sono Nino Lahiffe, un vecchio studente del suo liceo.” cominciò titubante il DJ. “Vorrei chiederle il permesso di fare la proposta di matrimonio alla mia ragazza, Alya Cèsaire, nell’atrio del suo liceo. Vede, è il posto in cui ci siamo messi insieme.”
Il preside Damocles ci pensò un attimo.
“Certamente che mi ricordo di te, ed anche della signorina Césaire.” esclamò l'uomo. “E ti do il mio permesso per utilizzare l'atrio del liceo.” 
Nino ringraziò il preside e riattaccò entusiasta. Due giorni prima di natale, il DJ richiamò Marinette.
“Ciao, qualche giorno ho ottenuto fa dal preside Damocles il permesso, per cui io e Adrien andiamo a prendere l'albero, mentre tu ci aiuterai con le decorazioni. Ci vediamo direttamente sul posto.”
“Certo Nino che ti aiuto. arrivo subito!” rispose la corvina.
Marinette prese cappotto e sciarpa, ed uscì di casa di corsa, giungendo in tempo record al liceo, attendendo l'arrivo  dei ragazzi, ed una volta arrivati, si imbatterono sulla scalinata nel preside.
“Ciao ragazzi, che piacere rivedervi. Quanto tempo è passato.” disse Damclos con una nota nostalgica nella voce.
“Salve, preside. E' un piacere anche per noi rivederla.” rispose la corvina.
Il preside aprì la porta d’ingresso, in modo che Adrien e Nino potessero entrare con l’albero di Natale, seguiti da Marinette. 
“Nino, come vuoi organizzare la cosa?’’chiese Marinette.
“Volevo mettere l’albero qua.” rispose il DJ. “Non proprio al centro dell’atrio, giusto un po' di lato,  con sotto dei regali e tutti i nostri amici raggruppati al lato dell’albero. E all'arrivo di Alya, si spostano come le acque del mar rosso, e io compaio davanti alla mia ragazza, mi inginocchio e le faccio la proposta. Secondo te può andare?”
“Alya ti dirà sicuramente di sì, dopo che avrà visto tutti.” sorrise la ragazza.
Iniziarono a decorare sia sull’albero di Natale che alle finestre, e quando ebbero finito, salutarono e ringraziarono ancora il preside Damocles, avviandosi verso casa.
 
Il giorno di natale, Nino chiamò Marinette.
“Mari, dovresti portare Alya qua al liceo, possibilmente bendata, e posizionarla davanti all’albero di Natale girata di fianco, e poi toglile la benda.”
“Va bene, Nino. Arriviamo tra poco.” rispose la corvina prima di riagganciare.
Marinette uscì dalla sua stanza, facendo irruzione frenetica nella camera dell'amica, che la guardò stranita.
“Muoviti, che dobbiamo andare in un posto!” Marinette quasi urlò.
Alya guardò l'altra preoccupata. 
“Che succede? E dove dobbiamo andare così di fretta?’’ chiese la castana.
“Non succede nulla Alya, ma non posso dirti nulla al momento.” chiarì Marinette, lanciando addosso all'amica abiti a caso. “Sbrigati a preparati, che così usciamo. E ti devo anche bendare.’’
“Va bene, Mari.” replicò Alya un po' frastornata. “Non farò domande. Bendami e andiamo, prima che ci ripensi.”
Marinette bendò l'amica e la trascinò fino al liceo Françoise Dupont, facendo prendere posto alla castana nel luogo indicato da Nino, togliendole subito dopo la benda.
Alya rimase stupita nel vedere lì tutti i suoi amici riuniti, che si spostarono all'unisono in due file per far passare Nino, che si inginocchiò davanti a lei con l’anello in mano.
“Alya, qua è dove è cominciata la nostra storia. Ed ora, sempre qua, ti chiedo se vuoi diventare mia moglie.” pronunciò con un groppo in gola il DJ.
Alya rimase senza parole, non sapendo se piangere o ridere. 
“Sì! Sì! SI' che ti sposo!” disse infine, piangendo dalla felicità.
Nino si tirò in piedi ed abbracciò la sua ragazza, mettendole l’anello. Alya si guardò attorno felice, intravedendo tra i vetri della finestra che stava nevicando.
Quello per lei era il più bel Natale di sempre.
 
   
 
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