Kojiro e Ken sono al primo anno di liceo e da diverso tempo hanno ripreso l'abitudine di studiare insieme per preparare i compiti in classe più importanti.
Ieri si sono visti a casa Hyuga ma i suoi fratellini hanno reso la situazione un po’ troppo rumorosa per i gusti di entrambi perciò, dato che alle medie si vedevano sempre a casa di Takeshi perché era più comoda per entrambi e più tranquilla, oggi hanno deciso di incontrarsi lì nonostante lui sia ancora alle medie per ricordare i vecchi tempi.
 
Di colpo Kojiro si ricorda di dover tornare a casa per accompagnare la sorella a fare spese perciò raccoglie i suoi libri alla rinfusa ed esce di corsa.
Dopo pochi metri, sentendo la borsa molto più pesante del solito, la apre e si accorge di essersi dimenticato di restituire a Ken il grosso libro per l’interrogazione di letteratura che aveva dimenticato a casa sua il giorno prima perciò torna indietro perché possa finire di ripassare. La signora Sawada gli apre subito e lui si dirige dritto verso la camera da letto ma, arrivato davanti alla porta socchiusa, si ferma di colpo sentendo delle risate e i suoi amici scherzare invece di continuare a studiare.
"Guarda io gli ho preso il naso!" esclama Takeshi esultante.
"Allora io colpirò tutti e due gli occhi della tigre e farò gli stessi punti!" controbatte Ken.
Kojiro apre un po' la porta e vede una cosa che non si sarebbe mai aspettato: un bersaglio per freccette con una foto della sua faccia! La rabbia lo pervade come un incendio, entra furioso come un tornado con gli occhi rossi di rabbia, afferra il bersaglio e lo rompe in due pezzi. "È così che siete miei amici?" urla col fuoco della rabbia negli occhi.
“Dai, capitano, non fare così…” cerca di calmarlo Ken avvicinandosi “E’ un gioco che facciamo ogni tanto usando la faccia di qualche calciatore per scaricare la tensione con due risate! Non facciamo niente di male.”
Infatti Takeshi apre un cassetto e dentro gli mostra le foto di Tsubasa, Genzo, Misugi, Matsuyama e molti altri calciatori.
“E’ perché usate anche la mia? Io sono il vostro capitano non un avversario! L’amicizia è una cosa seria per me e credevo anche per voi!”
“Bhe, perché possiamo batterti solo in fotografia… siamo tuoi amici e ti rispettiamo ma in campo sei anche tu un campione da sconfiggere se vogliamo migliorare…” risponde Takeshi timidamente cercando di giustificarsi.
“Quella foto deve sparire, è un ordine! Domani agli allenamenti la tigre vi punirà con tutta la sua potenza, sappiatelo!” Kojiro esce ancora furioso, butta il libro di Ken sul pavimento e si allontana da casa Sawada.

Si avvia camminando velocemente ma poi ripensa alla scena appena vista e alla sua sensazione di delusione e tristezza e rallenta il passo. “Allora è così che ci si sente quando gli amici ti prendono in giro…” sussurra tra sé e sé “d’ora in poi dovrei pensarci due volte prima di deridere i miei compagni perché voglio che siano motivati a fare del loro meglio ma non che si sentano umiliati. Oggi ho imparato una bella lezione per diventare un capitano migliore e la metterò in pratica.”
Così torna a casa meno arrabbiato e con uno spirito diverso pensando già a come organizzare l’allenamento del giorno dopo in modo da aiutare di chi deve migliorare ma comunque attuare una piccola vendetta verso Ken e Sawada per mantenere la promessa.
 

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Stavolta niente storie d'amore e niente di complicato o lungo perchè a Natale ci vuole un po' leggerezza anche nella scrittura! Buone Feste a tutti!