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Autore: niny95    23/12/2022    10 recensioni
[Questa storia partecipa alla Secret Santa Challenge II organizzata da BellaLuna sul forum Ferisce più la penna]
[Jesper/Wylan]
[Modern!AU]
Da qualche anno Wylan non apprezza più il Natale, basteranno gli inviti di Jesper ad addobbare l'albero e successivamente alla cena di Natale per fargli cambiare idea?
Dal testo:
«Ehi, mercantuccio! Mi stai ascoltando?» la voce di Jesper lo riscosse dai suoi pensieri facendolo sussultare.
Wylan cercò di fare mente locale, alla fine però si arrese e ammise «No, scusa. Stavi dicendo?»
Jesper ghignò «Ti ho chiesto se più tardi ti andrebbe di darmi una mano ad addobbare l'albero.»
[...]
Dopo diversi minuti, fu nuovamente Jesper a rompere il silenzio «Quindi …» osservò di sottecchi Wylan, sospirò «cosa fai a Natale?»
Wylan per tutta risposta fece spallucce «Nulla. Non facciamo niente già da un pezzo.» rispose.
«Allora …» la voce di Jesper si fece titubante, e lui stesso non sapeva spiegarsi perché «- … potresti venire qui.»
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Inej Ghafa, Jesper Fahey, Nina Zenik, Wylan Van Eck
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Per  Maqry,
E' la prima volta che scrivo su questo fandom,
spero di non aver fatto troppi pasticci 
e che questa cosina ti piaccia!
Buon Natale <3



Un Natale migliore  

 

Wylan non sapeva come fosse successo: sì, c’erano stati flirt … tanti flirt, ma mai nemmeno nella sua più fervida immaginazione, avrebbe immaginato che Jesper fosse davvero interessato a lui.   

Insomma, Jesper … era Jesper, era il ragazzo più popolare della scuola, chi mai avrebbe pensato che potesse essere davvero interessato a lui? Ma inaspettatamente un giorno gli si era parato davanti «Mercantuccio, ti va di andare da qualche parte?» aveva chiesto — nell'esatto istante in cui Jesper aveva scoperto che suo padre era un mercante, aveva iniziato a chiamarlo Mercantuccio, un soprannome che, il ragazzo doveva ammettere, non gli dispiaceva poi chissà quanto — Wylan si era guardato intorno, chiedendosi se per caso Jesper non avesse scommesso con qualcuno, aveva inarcato un sopracciglio «Qualche parte dove?»   

Jesper per tutta risposta aveva fatto spallucce «Pare che ci sia una nuova caffetteria che fa una cioccolata calda da urlo!»   

E alla fine Wylan aveva semplicemente accettato, e ripensandoci il ragazzo doveva ammettere che quella cioccolata calda era davvero la fine del mondo.   

Da quella volta erano trascorsi diversi mesi, e non c'era stato giorno in cui Wylan non si fosse chiesto cosa mai avesse visto Jesper in lui.  

«Ehi, mercantuccio! Mi stai ascoltando?» la voce di Jesper lo riscosse dai suoi pensieri facendolo sussultare.   

Wylan cercò di fare mente locale, alla fine però si arrese e ammise «No, scusa. Stavi dicendo?»  

Jesper ghignò «Ti ho chiesto se più tardi ti andrebbe di darmi una mano ad addobbare l'albero.»   

Quando sua madre stava ancora bene tutti gli anni addobbava l'albero insieme a Wylan, quando ancora suo padre non lo considerava un totale idiota, prima che tutto andasse in scatafascio. Il ragazzo dovette metterci più del solito a rispondere perché Jesper inarcò un sopracciglio interrogativamente, scrollò le spalle mandando via quei pensieri «Mi piacerebbe molto.» disse infine incurvando le labbra, in quello che sperò, avesse almeno le sembianze di un sorriso.  

   

~~~  

  

Ma che diamine gli era saltato in mente? Addobbare l'albero era sempre stata una cosa sua e di sua madre, e successivamente solo sua. Proporlo a Wylan era stata una decisione del momento, e Jesper poteva rimangiarsi tutto, dopotutto l'altro ragazzo non sembrava aver capito; invece, la sua bocca si era mossa quasi senza la sua volontà e aveva ripetuto «Ti ho chiesto se più tardi ti andrebbe di darmi una mano ad addobbare l'albero.»  il silenzio prolungato di Wylan gli mise addosso uno strano senso di agitazione che però si dileguò in fretta alla risposta affermativa del suo interlocutore: «Mi piacerebbe molto.»  

«Sul serio?» stava dicendo Nina inarcando un sopracciglio, l'espressione di autentica indignazione dipinta in volto, Jesper aveva appena finito di dire di aver invitato Wylan a fare l’albero e a quanto pare l’amica non l’aveva presa per niente bene «A me non hai mai permesso di aiutarti ad addobbare l'albero!»   

«Tu non sei il suo ragazzo!» aveva esclamato Inej, gettando un’occhiata complice a Jesper, prendendo le sue difese.   

«Ma … ma io sono una delle sue migliori amiche!» si lamentò ancora Nina.  

«Sai, Nina» ghignò il ragazzo «mi diverte molto il fatto che tu pensi di essere così importante!» disse poi facendo un occhiolino, in realtà non poteva esserci niente di più lontano dalla realtà, Jesper voleva molto bene alle due ragazze che erano quasi come sorelle, ma bisticciare con Nina era uno dei suoi passatempi preferiti.   

Nina a quella risposta strabuzzò gli occhi, assomigliando vagamente a un pesce fuor d’acqua, poi esplose in una risata cristallina, a cui presto si unirono anche gli altri due ragazzi.   

  

~~~  

«Non avevi detto che lo fai ogni anno?» chiese Wylan, un sopracciglio rossiccio inarcato mentre osservava Jesper provare a sbrogliare le luci. Quest’ultimo per l’appunto aveva il collo rosso ed entrambe le sopracciglia aggrottate dalla concentrazione «È così, infatti.» bofonchiò «È solo che … ogni anno sembra più complicato districare queste dannate luci!»    

Wylan fece una lieve risatina «Vuoi una mano?» chiese per la seconda volta quel giorno, erano più di dieci minuti, infatti, che l’altro ragazzo era preso nel complesso compito, ma sembrava non volesse nessuno aiuto. Infatti, come da copione, scosse nuovamente la testa «No, no. Non ho nessuna intenzione di arrendermi!» esclamò.    

Wylan inarcò nuovamente un sopracciglio «Ma sbaglio o mi era stato detto che avremmo addobbato l’albero insieme?» la possibilità di stuzzicare il proprio ragazzo troppo forte per poter evitare.    

Jesper, tuttavia, per quella volta non colse la possibilità di ribattere, non proprio «Ed è così, infatti.» fece spallucce «Ti sto solo risparmiando un compito rognoso, dovresti ringraziarmi!»    

Dopo aver sbrogliato tutte le luci, finalmente i due ragazzi poterono addobbare l’albero, mentre Jesper avvolgeva le luci tra i rami dell’abete, si lasciò andare a una rara confidenza «Quando mia madre era ancora viva, facevamo sempre l’albero insieme. Da allora è diventata una tradizione solo mia.» Wylan si sorprese, non si aspettava che l’altro ragazzo l’avesse incluso in una tradizione così … sacra quasi «Beh, sono onorato di poterne farne parte allora.» disse, capiva molto bene lo stato d’animo di Jesper, anche lui ogni Natale addobbava l’albero con sua madre, prima che si ammalasse, ma a differenza di Jesper per quanto avrebbe voluto continuare quella tradizione chiedere più del necessario a suo padre non era contemplato. Tuttavia, tenne tutto questo per sé. Ma Jesper dovette accorgersi che qualcosa non andava, perché infatti, agganciò una pallina rossa in un ramo, smise di canticchiare All I want for Christmas is you prima di chiedere «Cosa c’è che non va? Sei improvvisamente molto più silenzioso del solito. È per quello che ho detto?»    

Wylan a quella domanda scosse energicamente la testa «No, anzi mi fa piacere che tu ti apra con me.» commentò «Non è niente, non ti preoccupare.» aggiunse, facendo quello che sperò fosse un sorriso confortante.    

   

~~~   

 Quando i due ragazzi finirono di addobbare l'albero, Jesper si offrì di preparare una cioccolata calda il giovane non era molto bravo ai fornelli ma fortunatamente quella particolare ricetta non richiedeva particolari capacità culinarie, all'infuori di un po' di attenzione. E in quel momento era proprio quello che ci voleva: innanzitutto, li avrebbe scaldati per bene, avrebbe sicuramente migliorato l'umore di Wylan e per finire...  Non esisteva un'occasione sbagliata per gustare una buona bevanda calda, soprattutto se era dolce come la cioccolata in questione. Jesper, infatti, aveva notato come man mano che addobbavano l'albero Wylan si fosse intristito, ma quando aveva provato a indagare l'altro ragazzo aveva semplicemente liquidato la questione, Jesper quindi alla fine aveva semplicemente lasciato perdere, Wylan sapeva bene che se avesse voluto avrebbe potuto sfogarsi, e Jesper non aveva nessuna intenzione di spingere l'altro ragazzo a fare qualcosa che evidentemente non voleva.   

«Non sarà come quella che abbiamo condiviso al nostro primo appuntamento, ma posso assicurarti che non è male!» esclamò Jesper, raggiungendo Wylan sul divano e passandogli la tazza bollente: alla cioccolata era stata aggiunta un gran quantità di panna e una spolverata di cannella.    

«Sono sicuro che sia molto buona!» Wylan prese grato la tazza, un lieve rossore gli colorava le gote che erano qualche tonalità più chiara dei suoi capelli. E così dicendo avvicinò subito la tazza alle labbra, così facendo gli rimase un po’ di panna sulle labbra e il ragazzo, in quello che probabilmente era un gesto involontario, portò la lingua nella parte interessata eliminando la panna.  

Jesper a quel gesto arrossì, poi notando che nelle labbra era rimasta ancora un po’ di panna, avvicinò le labbra a quelle dell'altro ragazzo leccando il poco di panna rimasta all'angolo della bocca «Avevi ancora un po’ di panna.» si giustificò, ammiccando.  

Wylan per tutta risposta sorrise, prima di baciarlo a sua volta.  

Dopo diversi minuti, fu nuovamente Jesper a rompere il silenzio «Quindi …» osservò di sottecchi Wylan, sospirò «cosa fai a Natale?»  

Wylan per tutta risposta fece spallucce «Nulla. Non facciamo niente già da un pezzo.» rispose.  

«Allora …» la voce di Jesper si fece titubante, e lui stesso non sapeva spiegarsi perché «- … potresti venire qui.»  

«Non lo so.» la voce di Wylan si affievolì leggermente «Ti farò sapere.» fece un sorriso che doveva essere confortante, ma non gli riuscì fino in fondo. Jesper però non insistette.  

   

~~~  

   

 Quando Jesper l'aveva invitato per la cena di Natale, Wylan non aveva saputo cosa rispondere. Non che non gliene fosse riconoscente, lo era eccome! Immaginava quanto a Jesper doveva essere costato. Tuttavia, da molto tempo ormai, Wylan non sentiva più la magia del Natale, non che non gli piacesse ancora … solo, mancava qualcosa. Dubitava che se mancava il giorno di Natale, suo padre avrebbe detto alcunché o se ne sarebbe anche accorto, da tempo infatti che lui fosse in casa o meno non faceva chissà quale differenza. Nonostante ciò, Wylan non aveva ancora accettato l'invito perché aveva paura che col suo umore non proprio gioioso avrebbe potuto  rovinare l'atmosfera di festa.  

«Guarda che va bene, non devi rispondermi subito. » aveva detto Jesper, come facesse l'altro ragazzo a sapere sempre quello che stava pensando era un mistero.  

«Sono così palese?» aveva chiesto infatti Wylan, Jesper aveva ridacchiato raccogliendo le tazze sporche, poi aveva fatto spallucce «Sei un po’ un libro aperto, ti si legge in faccia se hai qualche problema.»  

Sul viso di Wylan si dipinse un lieve broncio, non era proprio quello che si aspettava «Su su!» Jesper gli si era avvicinato e con due dita aveva disteso le labbra del ragazzo, facendo sì che formasse un sorriso «Non ti imbronciare, sei più carino quando sorridi.» disse, a quelle parole le labbra del ragazzo si incurvarono verso l’alto in un sorriso sincero.  

   

~~~  

«Quindi non ti ha ancora dato risposta?» chiese Inej guardando Jesper con curiosità. Infatti, erano passati tre giorni da quando Jesper aveva invitato Wylan a passare il Natale insieme, e nonostante l'altro ragazzo non l'avesse certo evitato, non aveva neppure fatto il minimo cenno all’invito e Jesper non l'aveva pressato.  

Ma doveva ammettere, seppur di malavoglia, che quel silenzio iniziava a essere opprimente, così si limitò ad annuire.  

«Sono sicura che presto ti darà risposta. Non ti preoccupare!» esclamò Inej sorridendo affabile, forse nel tentativo di rincuorare Jesper.  

Quest'ultimo per tutta risposta inarcò un sopracciglio «E chi ha mai detto di essere preoccupato?» rispose facendo spallucce «Sono tranquillissimo.»   

«A chi vuoi darla a bere?» si intromise Nina «È fin troppo evidente che speri anzi spasimi che lui accetti!» continuò la ragazza scompigliandogli i capelli come se fosse stato un bambino di cinque anni e che gli costò un’occhiataccia «Ma anche noi speriamo che accetti, vero Inej?»   

Ma l’altra ragazza non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, perché proprio in quel momento arrivò Wylan: a giudicare dalle gote rosse e dal respiro affannato doveva aver corso. «Jesper …» disse ansimando, Jesper a sua volta gli fece spazio sulla panchina in cui era seduto «Scusami per non avertelo detto prima.» continuò poi dopo aver ripreso fiato «Non era mia intenzione farti attendere tanto.» intrecciò le dita insieme, mettendo ben in evidenza quanto fosse nervoso « Ma …  ecco … mi piacerebbe molto trascorrere il Natale con te.»   

«Davvero?» sul viso di Jesper si formò un enorme sorriso, ma poi vedendo le occhiate complici che le sue amiche si stavano scambiando si ricompose velocemente «Voglio dire … mi fa piacere!»   

«Ci divertiremo molto, vedrai!» esclamò Nina, prendendo posto vicino a Wylan – per quanto lo spazio permettesse – e avvolgendo un braccio attorno alle spalle di quest’ultimo che per tutta risposta le riservò uno sguardo confuso.   

  

~~~  

  

Wylan non sapeva cosa aspettarsi quando aveva accettato l'invito di Jesper, ma di certo che ad accoglierlo fosse il padre di Jesper con un enorme sorriso sulla faccia era l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettato.   

Entrò in casa un po’ titubante, Jesper gli venne incontro mentre Nina e Inej gli fecero un cenno con la mano. Wylan ricambiò il sorriso un po’ imbarazzato.  

«Su dai, accomodati. È quasi pronto!» disse Jesper facendogli prendere posto, Nina e Inej lo imitarono poco dopo mentre Jesper spariva di nuovo, probabilmente aiutando il padre.  

«Quindi …» iniziò Nina con un sorrisetto impertinente «Hai fatto penare un po’ il nostro Jesper, eh?»  

Wylan inarcò un sopracciglio confuso «In che senso?» chiese.  

«Lasciala perdere.» disse Inej, facendogli un sorriso rassicurante, ma l'altra ragazza ignorò completamente l'amica continuando «Voglio dire che … è stato giorni a sperare che accettassi l'invito!»  

Wylan abbassò lo sguardo imbarazzato, non aveva accettato subito l'invito perché per lui il Natale era un periodo un po’ complesso «Sì, beh io …» farfugliò, ma fortunatamente fu salvato da Jesper che dopo aver servito a tavola la prima portata gli si sedette accanto con un sospiro esagerato «Allora … di cosa parlavate?» chiese facendo piombare il silenzio.  

Erano anni che Wylan non si trovava in una cena come quella: le battute condivise, i sorrisi grati, perfino le naturali richiesti come "mi passi l'acqua?" facevano sì che lì si respirasse un'atmosfera leggera, natalizia quasi.   

Quando la cena finì, Jesper lo prese da parte «Capisco se non vuoi parlarne, ma vuoi dirmi che succede?» aveva lo sguardo basso, sembrava nervoso quasi «Lo vedo che c'è qualcosa che non va.»  

Wylan avrebbe potuto liquidare tutto, ma qualcosa nell'espressione di Jesper gli fece vuotare il sacco «Quando ero piccolo amavo il Natale: con mia madre addobbavano l'albero, mia madre canticchiava allegre canzoni natalizie e il giorno della Vigilia preparava squisiti manicaretti mentre aspettavamo che mio padre e i suoi ricchi colleghi arrivassero. Mio padre e i suoi colleghi per quella giornata, su richiesta di mia madre, non parlavano di lavoro, e nonostante li vedessi poche volte l'anno, avevano tutti una parola gentile per me. Ma tutto questo è stato prima che mia madre si ammalasse e che spuntasse fuori che sono un totale disastro.» disse con un sorriso malinconico.  

«Non penso che tu sia un totale disastro!» lo confortò Jesper, stringendogli una mano.  

Wylan fece spallucce «Allora dovresti parlarne con mio padre.»  

«Allora tuo padre è un totale idiota!» commentò Jesper.  

Wylan si lasciò sfuggire un sorriso, grato delle parole dell'altro ragazzo «Andiamo di là dai, ci staranno aspettando!» esclamò alzandosi dallo scalino su cui si erano seduti e porgendo una mano all'altro ragazzo che la prese volentieri. Quando raggiunsero gli altri avevano già tirato fuori i giochi da tavolo e li stavano aspettando «Finalmente! È stata lunga la pomiciata?» chiese Nina, beccandosi una gomitata da Inej.  

I due ragazzi risero, prendendo posto e iniziando quella che si preannunciava una partita piuttosto competitiva.  

Note: Dunque è la mia prima volta su questo fandom, spero di non aver reso i personaggi troppo OOC, nel caso non siate troppo severi che poi mi faccio le paranoie (scherzo, me le faccio comunque XD) 
Comunque scemenze a parte, spero che questa piccola AU vi piaccia, e chissà che non decida di fare qualche altra capatina!
Prima di lasciarvi ci tengo a farvi qualche piccolo ringranziamento:

pampa98 per avermi aiutato col brainstorming.
Darlene_ per aver letto in anteprima e avermi confermato che i personaggi sono IC.
veronica85 e 
 Jeremymarsh per avermi aiutato a sistemare.
MusicAddicted per avermi suggerito il titolo.
Lo so, sembra che mi senta chissà quanto importante, ma ci tenevo davvero a ringranziare tutti <3
Grazie per essere arrivati fin qui, un bacio
Niny :)

 

   

 

  

  

  

 

 

  

 

  

 

 

   
 
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