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Autore: Veggy4ever    11/09/2009    2 recensioni
[...]E come ogni sera, appena chiusa la porta del suo ufficio, in perfetto orario, lanciava un'occhiata furtiva alla stanza adiacente dove lavorava Bibi.
Bibi, la nuova impiegata non che la figlia del suo datore di lavoro: Cobra Nefertari. Oramai sapeva che, sebbene la giornata lavorativa si fosse appena conclusa, la ragazza, come sempre, si sarebbe trattenuta più del dovuto.[...]

Una AU con un pairing un po' insolito. Spero che vi piaccia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nefertari Bibi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Victims of Love Attenzione pairing insolito: Bibi x Chaka!
Lo so, probabilmente vi sembrerò pazza a proporre una coppia del genere ma a me piace molto...
Due note prima della lettura:
In questa storia Bibi ha vent'anni, mentre Chaka ventisei.
Ho alzato l'età di Bibi e abbonato due anni a Chaka.
Infatti, secondo la mia teoria, per me quel personaggio non ha nemmeno compiuto i trentanni in One Piece.
Vi chiederete perchè... beh, è solo una mia supposizione data dal fatto che Pell sia più o meno coetaneo di Chaka.
Pell, in un episodio dell'anime (e spero anche nel fumetto) otto anni prima degli eventi di Alabasta era appena stato promosso a guardia reale.
Visto che in One Piece i personaggi dai sedici anni in su (tipo Koza e la stessa Bibi) hanno già un aspetto adulto, può darsi che anche Pell fosse molto giovane all'epoca e non avesse anche meno di vent'anni. Quindi, alla fine, anche nel manga non è che ci sia una differenza di età così mostruosa... (e meno male, i pairing con troppa differenza di solito non mi piacciono.)
Ma ora vi lascio alla lettura della One Shot... mi raccomando commentate!

***

Per "cadere" in amore è importante... Anche cadere dalla scale!


Chaka era stato sempre molto preciso nel suo lavoro.
Infatti, minuziosamente e con una calma impressionante, riusciva sempre a terminare di compilare tutte le pratiche da firmare prima un'ora della chiusura dell'ufficio. Non per niente era diventato un supervisore della produzione solo in quattro anni di lavoro insieme all'amico Pell.
Come ogni sera, cinque minuti esatti prima della chiusura, spengeva il computer, raccoglieva le sue cose e si avviava verso il parcheggio.
E come ogni sera, appena chiusa la porta del suo ufficio, in perfetto orario, lanciava un'occhiata furtiva alla stanza adiacente dove lavorava Bibi.
Bibi, la nuova impiegata non che la figlia del suo datore di lavoro: Cobra Nefertari.
Oramai sapeva che, sebbene la giornata lavorativa si fosse appena conclusa, la ragazza come sempre, si sarebbe trattenuta più del dovuto.
A Chaka piaceva osservarla mentre lavorava. Adorava vedere come tentava di rendersi utile e gli faceva quasi tenerezza il fatto che facesse tutto questo per dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessa, che non era una scansafatiche e che, quando avrebbe ereditato l'azienda di famiglia, ne sarebbe stata degna.
Lui però non si era mai azzardato ad entrare nel suo ufficio in  quei momenti,  anche se avrebbe voluto farlo volentieri.
Ma sapeva che, se avesse varcato quella soglia, avrebbe finalmente vuotato il sacco e le avrebbe rivelato i suoi sentimenti.
Cosa che lui non aveva seriamente intenzione di fare.
Aveva paura.
Aveva semplicemente paura che lo rifutasse e che in questo modo i loro rapporti cambiassero e non gli parlasse più.
Non voleva che per la sua dichiarazione gli fosse negato il suo sorriso...
Per questo la guardava solo per un'attimo da lontano e poi si dirigeva imperterrito verso il parcheggio; per non avere ripensamenti.
Ma quella fatidica sera fece un errore di calcolo abbastanza rilevante: ovvero che al buio i gradini delle scale sono poco visibili e di fretta e facile anche inciampare. Infatti Chaka capitombolo dalle scale e, in un bizzarro tentativo di riprendersi con il corrimano, battè una sonora capocciata.
"E' successo qualcosa?"
Bibi si precipitò preoccupata fuori dalla sua stanza e si diresse subito in soccorso dell'uomo.
"Chaka è tutto a posto?" chiese visibilmente preoccupata.
"No, non si preoccupi Signorina Bibi, non è niente..."
"Ma che niente e niente, guarda ti esce del sangue dalla testa! Andiamo subito al pronto soccorso!"
"Ma non non importa..."
"Sì che importa, Chaka! E prendi questo"; la ragazza gli porse un fazzoletto: "Mettilo sulla ferita. Non è molto ma almeno può aiutarti a fermare un poco l'emorragia..."
Detto questo lo accompagno fino al parcheggio e lo fece accomodare dentro la sua macchina.
Poi lei aprì la portiera e si sedette al volante.
"Grazie mille Signorina Bibi..." biascicò l'uomo, imbarazzato da quella strana situazione.
La ragazza gli rivolse un sorriso per poi dirgli semplicemente: "Chiamami Bibi e diamoci pure del tu. In fondo ci conosciamo da un bel po' no?"
"D'accordo... Bibi." rispose educatamente lui, trattenendo a fatica un piccolo sorriso.

***

"Alla fine non è stato così terribile, no?"
Gli avevano dato tre punti in testa... No, non era stato terribile, proprio...
"No, anche se sinceramente avrei preferito non mettermeli Bibi." biforchiò Chaka con un tono scocciato.
La ragazza le sorrise nuovamente e poi gli disse scherzando: "Adesso mi chiami Bibi! finalmente ci siamo fatti più spavaldi, vero Chaka?"
L'uomo arrossì impercettibilmente.
"S-scusi Signorina Bibi..."
L'azzurra alzò gli occhi al cielo.
"Chaka stavo solo scherzando!"

"Ah ok... Bibi..."
"Bravo, così va meglio!" disse la ragazza scoppiando in una risata allegra che fu, inaspettatamente, seguita pure da quella di Chaka.
Le persone del Pronto Soccorso li guardarono allibiti, chiedendosi cosa aveva tanto da ridere una persona a cui erano stati messi dei punti in testa...

***

"Siamo arrivati!" annunciò Bibi, fermandosi all'entrata del parcheggio.
"Sei sicuro che vuoi tornare a casa in macchina in quelle condizioni? Se vuoi ti accompagno...", aggiunse poi con tono preoccupato.
"Non preoccuparti Bibi e..."
Chaka aprì la portiera ma prima di uscire si sporse dalla parte del guidatore e le diede un bacio.
"Grazie." mormorò staccandosi da lei ed aprendo in fretta la portiera.
Lo sapeva, aveva rovinato tutto ma... non aveva resistito, alla fine non ce l'aveva fatta.
Faceva bene ad andarsene ormai, probabilmente non le avrebbe più rivolto la parola...
Inaspettamente, Bibi gli mise una mano sulla spalla e lui si volto.
"Prego." sussurrò l'azzurra, dandogli a sua volta un bacio...

The End


Alla fine è venuta fuori una fan fiction un po' zuccherosa da come l'avevo pensata all'inizio ma... va bene così.
Spero che questa storiella vi sia piaciuta, spero in qualche commentino...
P.S. Ho in mente un'altra One Shot che un po' "il seguito" di questa e presto la pubblicherò.
P.S.S. Mi scuso in anticipo per eventuali errori di scrittura e se i personaggi sono un po' OOC (Ho qualche dubbio con Bibi). Grazie per aver letto questa storia fino a qui, a presto!

Vale92




   
 
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