La prima cosa che mi viene in mente, quando quest'uomo basso e grasso che sembra essere uscito da un libro illustrato di folletti, mi dice che non mi avresti più sposata è: “ la colpa è mia.”
Ho combattuto anni contro la paura di essere di nuovo abbandonata da chi amo. Abbandono è una parola che ha un peso: quello di un macigno che mi schiaccia come un'insignificante scarafaggio, che tutt’al più suscita solo ribrezzo e mi vergogno di essere quello che sono e se hai preferito un’altra ti capisco: anche io avrei preferito un’altra a me.
Sono il resto di niente e forse nemmeno quello. È per questo che hai mandato un estraneo a dirmelo ? Forse quest’uomo ride di me pensando che sono una stupida che ci ha creduto al tuo amore. Forse sta pensando che nessuno potrebbe mai amarmi, scialba come sono.
“Sono troppo insignificante?”
Gli avrei voluto chiedere.
Troppo stolta? Troppo niente? Per questo non mi vuole? L'ho provato prima con mio padre quando lo cercavo insistentemente prima che mi venisse detto che era morto per mano propria.
Si sentiva anche lui schiacciato, tutte le volte che la mamma lo rimproverava di aver perso tutto,quando gli aveva detto di non amarlo più perché era un fallito? Glielo sentivo dire tutte le volte che tornava ubriaco. Al suo funerale mi sentii abbandonata, come adesso e già allora avevo capito di non valere niente, perché altrimenti avrebbe pensato al male che mi avrebbe fatto il suo voltarmi le spalle.
Non valevo un pensiero buono allora come adesso con te. Mio padre si è sparato; io non ho una pistola…cercherò altri mezzi e adesso lo capisco il mio papà: il dolore fa sentire troppo male per pensare: intorpidisce la coscienza e i doveri verso chi ci ama. Gli chiedo scusa per tutte le volte che l’ho chiamato vigliacco.
Io ti capisco e ti perdono papà; tu faresti altrettanto con me? Penso mentre prendo l’ultima decisione e compio l’ultimo gesto della mia vita.
Adesso vengo a chiedertelo di persona. Adesso me la devi una risposta.
Un salto e mi sento afferrare. Mani salde mi stringono al proprio petto…un profumo familiare … alzo la testa e ti vedo.
《 Ti perdono Diane, ma chi perdonerà te?》