1767
Copiosi fiocchi di neve cadevano lentamente giù dal cielo poggiandosi lungo il viale alberato.
Due grandi occhi cerulei scrutavano estasiati il paesaggio, rapiti dalla coltre bianca che aveva interamente ricoperto il panorama.
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, a Natale, al suo compleanno.
Oscar amava trascorrere i primi istanti di quel magico giorno da sola, in pace con sé stessa, senza che nessuno la disturbasse.
Compiva dodici anni. Stava crescendo. Giorno dopo giorno si accorgeva di alcuni mutamenti nel suo corpo che la rendevano consapevole che nonostante avesse ricevuto un’educazione maschile, il suo fisico sembrava pressoché ribellarsi a ciò.
Allo scoccare della mezzanotte sentì bussare alla porta. Andò ad aprire e i suoi occhi incontrarono le iridi verdi di André.
«Buon Natale e buon compleanno Oscar» - disse il ragazzo sorridendo - «Questo è per te!» - esclamò porgendole un pacchettino –.
La giovane lo ringraziò, ma proprio mentre stava per afferrare il suo regalo, le braccia di André l’attirarono a sé.
Immobilizzata dallo stupore non riuscì a reagire quando le labbra del ragazzo sfiorarono delicatamente le sue. Fu un bacio leggero come l’acqua, tanto che pensò di esserselo quasi immaginato.
«Perdonami Oscar – disse André – ma la tradizione vuole che ci si scambi un bacio in segno di buon auspicio quando ci si trova sotto il vischio».
La bionda alzò lo sguardo e con sommo stupore notò il ramoscello che penzolava sopra la sua testa. Tutta colpa di Nanny e della sua mania di addobbare la casa a festa per Natale! – pensò tra sé irritata –.
«Che non si ripeta mai più!» - esclamò con tono perentorio –.
Anche se, a dir la verità, quel bacio l’aveva scombussolata più di quanto lei volesse ammettere.
Le sue guance presentavano ancora un colorito rosato e il cuore le batteva all’impazzata.


1787
I rintocchi dell’orologio la fecero sobbalzare.
Era mezzanotte. Era Natale. Compiva trentadue anni.
Di solito le piaceva passare un po’ di tempo da sola prima che venisse raggiunta dal chiacchiericcio altrui, ma quella volta c’era una cosa che doveva fare.
Si diresse velocemente verso la camera di André, ma prima di entrare attaccò un ramoscello di vischio alla porta.
Erano tanti gli avvenimenti che si erano susseguiti in quegli anni che avevano finito con il trasformare l’affetto fraterno che lei e André nutrivano l’uno verso l’altro in…amore.
La differenza? André aveva avuto il coraggio di dichiararsi e nonostante lo avesse respinto, l’era sempre rimasto accanto. Lei invece, nonostante si fosse resa conto dei suoi sentimenti dopo la vicenda di Saint Antoine, aveva continuato ad indossare la sua consueta maschera di freddezza, troppo spaventata da ciò che il suo cuore le urlava.
In occasione del Natale l’era venuto in mente quell’episodio accaduto circa vent’anni prima e dunque aveva avuto un’idea.
Fece un profondo respiro e bussò. Era tesa come una corda di violino.
Non appena l’alta figura di André comparve davanti a lei, senza dargli il tempo di dire nulla, gli buttò le braccia al collo e posò le labbra sulle sue.
Si staccò quasi subito e con un sorriso sghembo gli domandò: «Hai dimenticato la tradizione André?» - indicando il ramoscello di vischio –.
Per tutta risposta l’uomo l’attrasse a sé e finalmente si scambiarono il loro primo vero bacio d’amore.
Era decisamente il miglior compleanno ed il miglior Natale della sua vita.
 
Una mia vecchia storia (rivisitata) per augurarvi buone feste!