Fandom: Haikyu
Genere: romantico
Tipo: one shot
Personaggi: Tooru Oikawa, Hajime
Iwaizumi
Coppia: yaoi
Rating: PG-13, verde
Avvertimenti: slice of life, fluff
PoV: terza
persona
Spoiler: sì, ambientata dopo
il time skip.
Disclaimers: i personaggi
non sono miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Le nostre tradizioni
Era quasi mezzanotte,
quando varcarono la soglia dell’appartamento di Iwaizumi.
La luce intermittente
dell’albero di Natale li accolse. Il profumo della cannella e le arance pervase
le narici di Tooru, adorava quel profumo, in ogni momento gli ricordava il
Natale, mentre il calore lo avvolgeva facendo appannare le lenti dei suoi occhiali.
Oikawa era riuscito a
tornare in patria proprio a ridosso della Vigilia a causa degli impegni con gli
sponsor della squadra argentina dai quali non poteva esimersi.
Trovare un biglietto
era stata un’impresa e, a causa del maltempo, aveva rischiato che il suo volo
fosse cancellato ed aveva accumulato un sacco di ore di ritardo, ma Tooru doveva
tornare a casa anche se il viaggio lo distruggeva.
Iwaizumi era andato a
prenderlo all’aeroporto ed erano arrivati a casa dei genitori di Oikawa giusto
in tempo per mettersi a tavola per la cena della Vigilia di Natale. I loro
genitori gli erano andati incontro in ogni modo possibile in modo da lasciarli
tranquilli il giorno seguente e di questo i due gli erano infinitamente grati.
“Ti va di vedere un
film?” propose Iwaizumi mentre andavano in camera per cambiarsi.
“Volentieri ma non
credo di avere tanta autonomia” mormorò in risposta Oikawa tirando fuori dalla
valigia il pigiama che gli aveva regalato proprio Hajime qualche anno prima: i
pantaloni rossi scozzesi e la maglia verde.
Iwaizumi detestava il
pigiama coordinato eppure ne aveva acquistato uno uguale a quello regalato a
Tooru e ogni anno lo metteva, solo per farlo felice; così come allestiva un
piccolo albero di Natale e c’era sempre più di un regalo per Tooru. Perché Hajime
gli impacchetta anche la schiuma da barba, per fare numero. Poi guardavano un
film di Natale accoccolati sul divano.
Tooru gli posava le
gambe in grembo, la testa sulla spalla e Iwaizumi drappeggiava su di loro un
vecchio e logoro play verde e rosso che avevano da quando erano bambini.
Hajime ripeteva ogni
anno che lo avrebbe buttato ma l’anno successivo rispuntava puntuale.
Iwaizumi imbastiva
tutto quello perché sapeva che a Tooru faceva piacere e vederlo sorridere gli
riempiva il cuore.
Gli circondò le
spalle con un braccio accarezzandogli pigramente la base della nuca. Lo
spiò sorridendo vedendo gli occhi di Tooru chiudersi dietro le lenti, riaprirsi
a fatica.
Il film era iniziato
da dieci minuti ma Oikawa stava cedendo alla stanchezza del viaggio.
“Andiamo a letto”
propose il preparatore atletico baciandogli la fronte tiepida.
“No, voglio vedere il
film con te. È una tradizione” sussurrò riaprendo gli occhi, stropicciandoli e
sbadigliando, concentrandosi sullo schermo davanti a sé.
“Il Grinch ha la tua stessa espressione Iwa-chan”
esordì spostando gli occhi sul volto di Iwaizumi.
“Tu hai quella della
bambina” rispose “Grandi occhi che guardano tutto con la meraviglia della prima
volta”
Tooru sbadigliò
ancora cambiando posizione. Posando la guancia sulla sua coscia mentre l’altro
gli passava le dita tra i capelli castani, massaggiandogli piano la cute.
“Mi dispiace, non
credo di riuscire a guardarlo tutto” capitolò sbadigliando ancora.
“Sei a casa, Tooru.
Tutto il resto non conta”
Oikawa sospirò
girandosi in modo da guardarlo in viso, la luminescenza del televisore
conferiva chiaroscuri al volto deciso di Hajime, che abbassò lo sguardo
sentendosi osservato e un dolce sorriso gli piegò le labbra.
Spense il televisore
e invitò un assonnatissimo Tooru, ad alzarsi, lo condusse al letto gli sfilò
gli occhiali e si coricarono sotto al piumone. Oikawa gli si accoccolò contro
con un sospiro grato.
“Dormi, se no Babbo
Natale non ti porta i regali”
Oikawa ridacchiò
divertito scivolando in un sonno ristoratore.
Quando Oikawa riaprì
gli occhi la luce filtrava dalle tende e si specchiò negli occhi color del
muschio di Iwaizumi, che gli sorrise.
“Buongiorno” lo salutò scostandogli i capelli dalla fronte.
Tooru sorrise
sbadigliando amava quei risvegli, li amava e li desiderava ardentemente, ma ne
aveva troppo pochi.
“Che ore sono?”
biascicò.
“Mattina inoltrata”
“Potevi svegliarmi”
sussurrò chiudendo gli occhi e, quando li riaprì nuovamente, il profumo del
caffè invadeva la stanza.
Il preparatore
atletico lo stava osservando dalla porta, quindi si avvicinò sedendosi sul
bordo del letto.
“È Natale” mormorò
sulla sua bocca di Tooru posandovi un lieve bacio.
“Apriamo i regali!”
esclamò alzandosi andando in salotto.
Tooru si sedette a
gambe incrociate sul pavimento davanti all’albero di Natale, mentre Iwaizumi
gli si accomodò accanto divertito a sua volta.
“Qual è il mio regalo?”
cinguettò sorridendo radioso.
“Sono tutti tuoi e lo
sai”
Oikawa rise
afferrando il più vicino alla sua mano, strappando la carta colorata.
“L’acqua di colonia! La
stavo giusto finendo” commentò posandola terra, prendendo un sacchetto che Hajime
gli porgeva.
“Un paio di boxer” sorrise
divertito “Grandi offerte all’interno” lesse sulla patta, ridendo di gusto,
Iwaizumi lo guardava intenerito, gli sembrava di essere tornato indietro nel
tempo. Avrebbe voluto cristallizzare quel momento così magico e perfetto, dove
Tooru era genuinamente felice e spensierato. Era così assorto nella sua contemplazione
che non si era reso conto che aveva scartato un altro pacchetto.
“Lubrificante glitterato”
lesse “Questo lo usiamo subito” ribatté con un luccichio malizioso negli occhi
castani “C’è qualcos’altro di piccante?” chiese sporgendosi in avanti
baciandogli le labbra.
“Mi metto un fiocco
in testa” propose recuperandone uno da terra e portandoselo sul capo.
“Solo un fiocco?” chiese
sorridendo malizioso leccandosi le labbra.
“Sì, solo un orrendo
fiocco, magari suoi genitali”
“Fallo ti prego”
disse sospingendolo a terra.
Si baciarono a lungo,
quindi Oikawa si sollevò osservando l’albero dove tra le luci e le palline
colorate c’era una busta bianca, per la posta aerea, con l’indirizzo del
suo appartamento in Argentina.
Aveva attirato l’attenzione
di Tooru dal primo momento in cui aveva messo piede in casa di Iwaizumi.
“Credevo che sarebbe
stata la prima che avresti aperto”
Tooru si tirò su e la
prese rigirandosela tra le dita meditabondo.
“Volevi davvero
spedirla?”
“Sì, però non avrei
visto la tua espressione”
“Che cos’è?” chiese
posando la busta sulle labbra ispirando il buon odore della carta e dell’inchiostro.
“Aprilia”
Oikawa esitava ancora
fissandolo negli occhi, cosa gli passasse per la testa in quel momento, Hajime
non sapeva dirlo.
Lentamente strappò l’estremità
della busta, estraendo il cartoncino al suo interno.
I suoi occhi si
allargarono in una espressione stupida, meravigliata e genuina.
Bellissima.
Hajime amava quel
volto così bello, dove era possibile leggere ogni singola emozione.
Gli occhi castani di
Oikawa si posarono nei suoi che attendeva con il cuore in gola; si era
rimesso a sedere gambe e braccia incrociate.
Tooru lasciò cadere
il biglietto senza dire una parola e si alzò sparendo in camera lasciando il
preparatore atletico interdetto ed in ansia.
Tornò dopo pochi
istanti e gli si inginocchiò davanti si sporse e posò la bocca su quella
dell’altro uomo mentre gli metteva in mano qualcosa e bisbigliò “Sì”
Hajime riprese a
respirare mentre le labbra calde di Tooru si posavano ancora
dolcemente sulle sue, in un tenero bacio.
Abbassò lo sguardo
sulla piccola scatola di velluto nero.
“A quanto pare
abbiamo avuto la stessa idea…”
“Sì” ripeté mentre Iwaizumi lo spingeva a terra tra i
regali e la carta straccia.
“Non lo apri?”
“So esattamente cosa
sono”
Tooru sorrise Hajime
aveva gli occhi lucidi “E qual è la tua risposta?”
“Sì” rispose aprendo la scatolina insieme a Tooru.
“Buon Natale, Iwa-chan” mormorò ponendo l’anello all’anulare sinistro del
compagno.
“Buon Natale, Tooru” rispose
facendo la stessa cosa.
Una promessa era
stata fatta, una promessa saprebbe stata mantenuta e non poteva esserci modo più
bello di trascorrere le feste.
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Note dell’autrice
Dedico questa storia a DrkRaven!
Ecco un pensierino per festeggiare le
feste e ringraziarti degli scleri e delle risate, degli spunti e degli stimoli!
A presto
Un Kiss
Bombay