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Autore: Bombay    29/12/2022    3 recensioni
Dal testo: - Era quasi mezzanotte, quando varcarono la soglia dell’appartamento di Iwaizumi. Oikawa era riuscito a tornare in patria proprio a ridosso della Vigilia a causa degli impegni con gli sponsor della squadra argentina dai quali non poteva esimersi. -
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Le nostre tradizioni

Fandom: Haikyu

Genere: romantico

Tipo: one shot

Personaggi: Tooru Oikawa, Hajime Iwaizumi

Coppia: yaoi

Rating: PG-13, verde

Avvertimenti: slice of life, fluff

PoV: terza persona

Spoiler: sì, ambientata dopo il time skip.

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Le nostre tradizioni

 

Era quasi mezzanotte, quando varcarono la soglia dell’appartamento di Iwaizumi.

La luce intermittente dell’albero di Natale li accolse. Il profumo della cannella e le arance pervase le narici di Tooru, adorava quel profumo, in ogni momento gli ricordava il Natale, mentre il calore lo avvolgeva facendo appannare le lenti dei suoi occhiali.

Oikawa era riuscito a tornare in patria proprio a ridosso della Vigilia a causa degli impegni con gli sponsor della squadra argentina dai quali non poteva esimersi.

Trovare un biglietto era stata un’impresa e, a causa del maltempo, aveva rischiato che il suo volo fosse cancellato ed aveva accumulato un sacco di ore di ritardo, ma Tooru doveva tornare a casa anche se il viaggio lo distruggeva.

Iwaizumi era andato a prenderlo all’aeroporto ed erano arrivati a casa dei genitori di Oikawa giusto in tempo per mettersi a tavola per la cena della Vigilia di Natale. I loro genitori gli erano andati incontro in ogni modo possibile in modo da lasciarli tranquilli il giorno seguente e di questo i due gli erano infinitamente grati.

 

“Ti va di vedere un film?” propose Iwaizumi mentre andavano in camera per cambiarsi. 

“Volentieri ma non credo di avere tanta autonomia” mormorò in risposta Oikawa tirando fuori dalla valigia il pigiama che gli aveva regalato proprio Hajime qualche anno prima: i pantaloni rossi scozzesi e la maglia verde.

Iwaizumi detestava il pigiama coordinato eppure ne aveva acquistato uno uguale a quello regalato a Tooru e ogni anno lo metteva, solo per farlo felice; così come allestiva un piccolo albero di Natale e c’era sempre più di un regalo per Tooru. Perché Hajime gli impacchetta anche la schiuma da barba, per fare numero. Poi guardavano un film di Natale accoccolati sul divano.

Tooru gli posava le gambe in grembo, la testa sulla spalla e Iwaizumi drappeggiava su di loro un vecchio e logoro play verde e rosso che avevano da quando erano bambini.

Hajime ripeteva ogni anno che lo avrebbe buttato ma l’anno successivo rispuntava puntuale.

Iwaizumi imbastiva tutto quello perché sapeva che a Tooru faceva piacere e vederlo sorridere gli riempiva il cuore.

Gli circondò le spalle con un braccio accarezzandogli pigramente la base della nuca.  Lo spiò sorridendo vedendo gli occhi di Tooru chiudersi dietro le lenti, riaprirsi a fatica.

Il film era iniziato da dieci minuti ma Oikawa stava cedendo alla stanchezza del viaggio. 

“Andiamo a letto” propose il preparatore atletico baciandogli la fronte tiepida.

“No, voglio vedere il film con te. È una tradizione” sussurrò riaprendo gli occhi, stropicciandoli e sbadigliando, concentrandosi sullo schermo davanti a sé.

“Il Grinch ha la tua stessa espressione Iwa-chan” esordì spostando gli occhi sul volto di Iwaizumi.

“Tu hai quella della bambina” rispose “Grandi occhi che guardano tutto con la meraviglia della prima volta”

Tooru sbadigliò ancora cambiando posizione. Posando la guancia sulla sua coscia mentre l’altro gli passava le dita tra i capelli castani, massaggiandogli piano la cute.

“Mi dispiace, non credo di riuscire a guardarlo tutto” capitolò sbadigliando ancora. 

“Sei a casa, Tooru. Tutto il resto non conta”

Oikawa sospirò girandosi in modo da guardarlo in viso, la luminescenza del televisore conferiva chiaroscuri al volto deciso di Hajime, che abbassò lo sguardo sentendosi osservato e un dolce sorriso gli piegò le labbra. 

Spense il televisore e invitò un assonnatissimo Tooru, ad alzarsi, lo condusse al letto gli sfilò gli occhiali e si coricarono sotto al piumone. Oikawa gli si accoccolò contro con un sospiro grato.

“Dormi, se no Babbo Natale non ti porta i regali”

Oikawa ridacchiò divertito scivolando in un sonno ristoratore.

 

Quando Oikawa riaprì gli occhi la luce filtrava dalle tende e si specchiò negli occhi color del muschio di Iwaizumi, che gli sorrise.

“Buongiorno” lo salutò scostandogli i capelli dalla fronte.

Tooru sorrise sbadigliando amava quei risvegli, li amava e li desiderava ardentemente, ma ne aveva troppo pochi.

“Che ore sono?” biascicò.

“Mattina inoltrata”

“Potevi svegliarmi” sussurrò chiudendo gli occhi e, quando li riaprì nuovamente, il profumo del caffè invadeva la stanza.

Il preparatore atletico lo stava osservando dalla porta, quindi si avvicinò sedendosi sul bordo del letto. 

“È Natale” mormorò sulla sua bocca di Tooru posandovi un lieve bacio.

“Apriamo i regali!” esclamò alzandosi andando in salotto.

Tooru si sedette a gambe incrociate sul pavimento davanti all’albero di Natale, mentre Iwaizumi gli si accomodò accanto divertito a sua volta.

“Qual è il mio regalo?” cinguettò sorridendo radioso.

“Sono tutti tuoi e lo sai”

Oikawa rise afferrando il più vicino alla sua mano, strappando la carta colorata.

“L’acqua di colonia! La stavo giusto finendo” commentò posandola terra, prendendo un sacchetto che Hajime gli porgeva.

“Un paio di boxer” sorrise divertito “Grandi offerte all’interno” lesse sulla patta, ridendo di gusto, Iwaizumi lo guardava intenerito, gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Avrebbe voluto cristallizzare quel momento così magico e perfetto, dove Tooru era genuinamente felice e spensierato. Era così assorto nella sua contemplazione che non si era reso conto che aveva scartato un altro pacchetto.

“Lubrificante glitterato” lesse “Questo lo usiamo subito” ribatté con un luccichio malizioso negli occhi castani “C’è qualcos’altro di piccante?” chiese sporgendosi in avanti baciandogli le labbra.

“Mi metto un fiocco in testa” propose recuperandone uno da terra e portandoselo sul capo.

“Solo un fiocco?” chiese sorridendo malizioso leccandosi le labbra.

“Sì, solo un orrendo fiocco, magari suoi genitali”

“Fallo ti prego” disse sospingendolo a terra.

Si baciarono a lungo, quindi Oikawa si sollevò osservando l’albero dove tra le luci e le palline colorate c’era una busta bianca, per la posta aerea, con l’indirizzo del suo appartamento in Argentina. 

Aveva attirato l’attenzione di Tooru dal primo momento in cui aveva messo piede in casa di Iwaizumi.

“Credevo che sarebbe stata la prima che avresti aperto”

Tooru si tirò su e la prese rigirandosela tra le dita meditabondo.

“Volevi davvero spedirla?”

“Sì, però non avrei visto la tua espressione”

“Che cos’è?” chiese posando la busta sulle labbra ispirando il buon odore della carta e dell’inchiostro.

“Aprilia”

Oikawa esitava ancora fissandolo negli occhi, cosa gli passasse per la testa in quel momento, Hajime non sapeva dirlo.

Lentamente strappò l’estremità della busta, estraendo il cartoncino al suo interno.

I suoi occhi si allargarono in una espressione stupida, meravigliata e genuina. 

Bellissima.

Hajime amava quel volto così bello, dove era possibile leggere ogni singola emozione.

Gli occhi castani di Oikawa si posarono nei suoi che attendeva con il cuore in gola; si era rimesso a sedere gambe e braccia incrociate.

Tooru lasciò cadere il biglietto senza dire una parola e si alzò sparendo in camera lasciando il preparatore atletico interdetto ed in ansia.

Tornò dopo pochi istanti e gli si inginocchiò davanti si sporse e posò la bocca su quella dell’altro uomo mentre gli metteva in mano qualcosa e bisbigliò “Sì”

Hajime riprese a respirare mentre le labbra calde di Tooru si posavano ancora dolcemente sulle sue, in un tenero bacio.

Abbassò lo sguardo sulla piccola scatola di velluto nero.

“A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea…”

“Sì” ripeté mentre Iwaizumi lo spingeva a terra tra i regali e la carta straccia.

“Non lo apri?”

“So esattamente cosa sono”

Tooru sorrise Hajime aveva gli occhi lucidi “E qual è la tua risposta?”

“Sì” rispose aprendo la scatolina insieme a Tooru.

“Buon Natale, Iwa-chan” mormorò ponendo l’anello all’anulare sinistro del compagno.

“Buon Natale, Tooru” rispose facendo la stessa cosa.

Una promessa era stata fatta, una promessa saprebbe stata mantenuta e non poteva esserci modo più bello di trascorrere le feste.

 

 

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Note dell’autrice

Dedico questa storia a DrkRaven!

Ecco un pensierino per festeggiare le feste e ringraziarti degli scleri e delle risate, degli spunti e degli stimoli!

A presto

Un Kiss

Bombay

   
 
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