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Autore: Shainareth    11/09/2009    4 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Cagalli si sentì magnanima al punto da volergli donare un sorriso delizioso. «Questa in realtà è un’esca per portarti fuori strada», gli sussurrò in gran segreto.
«Athrun, posso schiaffeggiarla una buona volta?»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Shinn Asuka
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tempo mitigatore




«Athruuun», si udì chiamare dal secondo piano. «Abbiamo della dinamite?»

   «Forse», rispose il giovane affacciandosi nell’atrio del palazzo e puntando lo sguardo verso la cima delle scale, dove sua moglie faceva capolino. «Dovrebbe esserne avanzata un po’ da quella volta che hai cercato di far saltare in aria l’auto di Shinn.»

   «Lo credevo anch’io, ma non la trovo», si lagnò lei.

   «Possiamo sempre aggiungerla alla nota della spesa», continuò a reggerle il gioco lui con estrema nonchalance. «A che ti serve, stavolta?»

   «Volevo mettergli qualche candelotto fra le dita dei piedi.»

   «Aspetta, ti aiuto a cercarla», si propose, iniziando a salire i primi gradini proprio mentre l’obiettivo di quell’attentato annunciato si affiancava al Delegato con aria accigliata, le mani nelle tasche dei jeans.

   «Non credo che valga se vengo messo al corrente del vostro piano criminale», fece notare loro.

   Cagalli si sentì magnanima al punto da volergli donare un sorriso delizioso. «Questa in realtà è un’esca per portarti fuori strada», gli sussurrò in gran segreto.

   «Athrun, posso schiaffeggiarla una buona volta?»

   «Per poi rischiare di perdere anche il contenuto delle tue mutande, oltre che i piedi?», rise lui, raggiungendoli. «Non ti conviene mica.»

   Shinn sbuffò, sbilanciandosi su un lato e dando svogliatamente una scherzosa, dispettosa spallata alla Principessa.

   «Avete litigato di nuovo?»

   «No», chiarì subito. «Le ho solo ricordato che la prossima settimana compie trent’anni», disse con evidente soddisfazione.

   «Oh.» Athrun si concesse un attimo di riflessione, spostando gli occhi dall’uno all’altra e viceversa. «E com’è che sei ancora vivo?»

   «Te l’ho detto, non trovo la dinamite», s’innervosì Cagalli, subito confortata dall’affettuosa carezza che suo marito le passò lungo la schiena.

   D’un tratto si udì un frastuono provenire dalla biblioteca, seguito da grida fanciullesche ed insulti poco ortodossi.

   «Bambini, se scopro che avete di nuovo rovesciato una delle librerie…!», minacciò la donna, vuotando i polmoni in direzione della sala letture, apparentemente infestata da un branco di scimmie urlatrici.

   «Quel povero ragazzino mi fa pena», commentò Shinn. «Sempre in balia di quelle pesti delle sue sorelle… Si vede che hanno preso dalla madre.»

   L’Ammiraglio convertì la carezza in un abbraccio, così che sua moglie potesse in parte calmarsi. «Buona qui, ci penso io», affermò, lasciandoli per correre in aiuto del loro primogenito.

   «Quanto ci scommetti che, comunque vadano le cose, riuscirà nell’impresa di passare per il compagnone della situazione, mentre a me toccherà fare per l’ennesima volta la figura dell’orco cattivo?», si lamentò il Delegato, i pugni sui fianchi, fingendo di non ricordare che nel novanta percento dei casi si metteva lei stessa a capo di quella scatenata banda di marmocchi che aveva messo al mondo uno dietro l’altro.

   «Ti assicuro che anche Athrun riesce bene in quel ruolo, quando ci si mette», le confidò Shinn, seccato, rispolverando nella memoria tutte le botte che si era preso proprio da lui anni prima, quando erano entrambi imbarcati sulla Minerva.

   Cagalli lo fissò con quella che a tutta prima sembrava essere voluttà. «Quanto avrei voluto esserci», sospirò con ardore.

   L’altro si incamminò sulla scia del padrone di casa, passandole di fianco e dandole un’altra spallata, stavolta con espressione divertita, tanto che persino lei rise e lo prese a braccetto, a testimonianza di come il tempo avesse cambiato molte cose, arrivando persino a smussare gli spigoli peggiori dei loro caratteri incompatibili.













Ma sarà poi vero che non si sono ammazzati appena girato l'angolo?
Ad ogni modo, mi sono presa la libertà di inventarmi un nugolo di mocciosetti griffati AsuCaga perché sono una fangirl, ovvio. XD Ma anche perché su non ricordo quale rivista giapponese sulla serie (o forse era semplicemente un articolo) veniva riportato che, alla conclusione di Destiny, i fan avevano votato per i nomi degli eredi dei protagonisti: Kira e Lacus erano quindi diventati il papà e la mamma di una bimba di nome Meer, mentre ad un certo, povero Alex erano capitati come genitori Athrun e Cagalli. Ovviamente era una cosa campata per aria, ma chissà che un domani la Sunrise non impazzisca per il verso giusto, una volta tanto, e ci lasci sognare.
Prima di passare ai saluti, mi scuso ancora con quelle persone che hanno avuto problemi respiratori o che hanno pianto nel vero senso della parola a causa dell'ultima shot (mi sono sentita seriamente in colpa con ben tre di loro): purtroppo è il risultato di quando lascio Lanfranco a briglia sciolta. Non vorrei farlo, ma ci sono dei momenti, come ieri, in cui davvero sono troppo felice per contenermi. XD
Spero solo di riuscire, prima o poi, a scrivere qualcosa di sensato. E, soprattutto, serio.
Grazie a chi legge, a NicoDevil, Rinoa87heart, Lightning_, hinata_chan, Atlantislux, Gufo_Tave e Lil_Meyer. ^^
Shainareth





  
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