01/01/2023
7 recensioniNeve di frolla speziata
a Nini ♥
Il professore Henderson non aveva rivelato nulla quando aveva imposto agli studenti di formare due file ordinate e di seguirlo per i corridoi dell’accademia: si era limitato ad anticipare che, quella mattina, avrebbero svolto una lezione diversa dal solito ma che, allo stesso tempo, avrebbe portato avanti una tradizione di lunga data del prestigioso Imperial College.
Quando varcò la soglia di quella nuova aula, Anya si trovò ad osservare un panorama a lei noto ma, al contempo, così estraneo rispetto al più classico ambiente scolastico. Le solite file di banchi erano sostituite da piccole penisole indipendenti con fornelli e cappe sovrastanti.
«Dividetevi in coppie e prendete posto», dichiarò il professore facendo cenno ai bambini di avvicinarsi. «Come la maggior parte di voi saprà, una delle nostre più antiche tradizioni natalizie è quella dei mezeskalacs. E una delle più antiche tradizioni del nostro prestigioso college è quella di addobbare l’eminente abete nel cortile principale con i biscotti preparati dai nuovi studenti del primo anno».
Anya e Becky si scambiarono una rapida occhiata concordando mentalmente che avrebbero fatto squadra ancora una volta.
«Vi scriverò la ricetta dei biscotti sulla lavagna: vostro compito sarà creare l’impasto e dargli le forme tradizionali. Ad ogni postazione troverete tutto il materiale necessario».
Il professore fece quanto detto e posò il gessetto. Si voltò per osservare la classe, già suddivisa in gruppetti. Nel corso della sua lunga esperienza di docente gli era capitato di assistere a scene di tutti i generi.
C’era chi, mostrando di non possedere rispetto, iniziava a giocare con il cibo tirando manciate di farina al proprio vicino o facendolo sedere con un inganno su un uovo; c’era chi, invece, rivelava – tra i ragazzi – di non possedere né dignità né classe, relegando le compagne di classe al ruolo di cuoche e rifiutandosi di dividere l’onere. E infatti, nel corso egli anni, la classe di economia domestica aveva fatto fioccare diversi tonitrus. Ovviamente non tutti gli studenti erano come i sopracitati.
Damian Desmond, per esempio.
Sembrava un bambino equilibrato: diligente e studioso ma un po’ arrogante (tratto frequente, nei bambini provenienti da un ambiente ricco e rinomato come il suo), tendenzialmente di buon cuore ma a volte rapido a farsi sopraffare dalle emozioni… come spesso e volentieri accadeva quando aveva a che fare con la piccola Miss Forger.
Dopo l’incidente durante la lezione di educazione artistica non aveva più avuto occasione di vederli collaborare. Si domandò se il loro rapporto fosse rimasto il medesimo.
«Desmond; Forger», li chiamò. Lezioni come quelle di economia domestica servivano tanto ad aumentare la manualità quanto a formare il carattere e a facilitare la socializzazione: i due giovanotti sarebbero riusciti ad andare d’accordo e a collaborare questa volta?
*
Non poteva crederci! Che cosa aveva mai fatto di male nella vita? Perché il professore si era dovuto intromettere? Avrebbe preferito svolgere quell’attività in gruppo con Emil o Ewen…
Invece adesso doveva condividere la postazione con quella racchia sogghignante.
«Hai… hai mai preparato dei biscotti?» le domandò cercando di rompere quel fastidioso silenzio.
Anya annuì veemente ripensando a quando avevano accolto Yor in casa loro: checché ne dicesse papà, il suo contributo di era stato indispensabile, in quell’occasione: «Aiuto sempre pà a prepararli! Sono bravissima!»
Damian valutò quella risposta, non sapendo se prenderla sul serio o se fosse invece il caso di preoccuparsi.
«La ricetta dice di iniziare preparando la frolla speziata: versare in una ciotola-…»
Per qualche minuto tutto sembrò procedere per il meglio: misurarono le quantità di farina e di zucchero necessarie e le versarono in una ciotola.
«Inizia a mescolarli: io intanto preparo le spezie», disse Damian porgendole la ciotola e una frusta.
Stava ancora cercando di scegliere tra i chiodi di garofano e la noce moscata quando un verso inequivocabile lo fece trasalire e inorridire allo stesso tempo.
«ECCI’!»
Si voltò: il volto di Anya era diventato pallido per la pioggia di farina che si era sollevata e depositata ovunque. Qualche granello scivolò dalle sue ciglia quando aprì di nuovo quei luminosi occhioni verdi cercando quelli di Damian.
«Oh!»
BA-DUM.
Già rosso in viso, Damian agitò una mano con un gesto nervoso nel tentativo di scacciare la nuvola di polvere che ancora svolazzava. «S-scema! Adesso dobbiamo ricominciare da capo! Dammi qua! Penso io alla farina! Tu pensa alle spezie!»
Pessima idea, Damian Desmond!
«QUANTA CANNELLA HAI MESSO! Non ce ne vuole così tanta!»
«Perché no?»
«Perché ha un sapore molto forte! Adesso faranno schifo!»
«Aggiungiamoci un po’ di questi, allora!»
Senza aspettare una risposta, Anya versò nell’impasto anche tutta la ciotolina contente i chiodi di garofano macinati.
«ASPETT-!!! AAAAH adesso saranno immangiabili!!!»
«Ma la ricetta diceva di mettere anche-»
Anya aveva già preso in mano una terza ciotolina con la noce moscata grattugiata ma Damian fu lesto a scansarsi, proteggendo la scodella con entrambe le braccia: «ALLONTANATI DA QUESTA CIOTOLA!»
*
Il rapporto tra Desmond e Forger sembrava essere irrimediabilmente costellato da alterchi e piccoli battibecchi.
Ma non era forse così che spesso avevano inizio i rapporti migliori?
Fortunatamente i due bambini non sembravano più ai ferri corti come lo erano stati qualche mese prima. Henderson pensò di intervenire in più occasioni ma quando, dopo due miscugli finiti irrimediabilmente nel cestino – il primo rovinato dalle troppe spezie, il secondo dalle troppe uova che lo avevano reso una pappa appiccicosa e impossibile da modellare – Damian e Anya si erano trovati finalmente con il terzo tentativo di impasto spianato e a scegliere che formine utilizzare, si convinse di aver fatto bene.
C’era un che di fragile in quel tacito accordo di non belligeranza che si era instaurato quando, dopo aver steso l’impasto a suon di spintoni per avere una miglior presa sul mattarello, si erano resi conto di essere riusciti a produrre qualcosa di buono insieme. Era bastato uno sguardo e Henderson avrebbe potuto giurare di aver visto le guance di Desmond imporporarsi ancora una volta.
In quel momento aveva distolto lo sguardo, preferendo concedere quell’angolo di emozione solo ai diretti interessati.
Fuori dalla finestra, un leggero nevischio aveva iniziato a cadere, depositandosi sui rami del pino in cortile.
Forse quella pace era ancora estremamente fragile ma, dopotutto, lo erano anche quei piccoli fiocchi di neve… eppure quante cose potevano creare fondendosi insieme.
Noticine veloci veloci:
La città dove è ambientato SpyxFamily, Obda, si ispira alla città ungherese di Budapest ed è per questo motivo che ho deciso di riprendere la tradizione ungherese dei biscotti da appendere all’albero di Natale ^^
Angolino autrice:
Auguroni Nini! ♥
Con questa piccola shottina (chiedo scusa per il titolo che forse non è dei migliori…) ti faccio di nuovo tanti auguri di Natale e di un felice anno nuovo! ♥ Spero che, in questi giorni in cui sei un po’ giù di morale, queste poche righe possano strapparti un sorriso! ♥
E così faccio anche io il mio ingresso nel fandom di SpyxFamily! Spero che questa Damianya sia solo la prima di una serie :-P
Ma soprattutto spero che ti sia piaciuta, Nini ^^
Ringrazio tutti quelli che hanno letto!
Rinnovo a tutto il popolo di efp gli auguri di buon anno!
A presto!
Carmaux