Dopo essersi tolto la maglietta si tolse anche le scarpe e i pantaloni, rabbrividendo non appena i piedi nudi
toccarono il pavimento freddo dello spogliatoio. Sentì il rumore di una porta che si apriva e si chiudeva, poi dei passi.
Mentre infilava le braccia dentro le maniche della giacca bianca il cuore di Leonid iniziò a battere all'impazzata,
incredibile come aveva imparato a riconoscere addirittura il suo modo di camminare. Si, era proprio cotto.
Girò la testa quanto bastava al suo sguardo di incrociare quello del suo adorato supervisore
che ora si trovava all'ingresso dello spogliatoio.