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Autore: JonetsuWill    11/09/2009    2 recensioni
Il mondo che conosciamo è stato invaso da una razza aliena. In mezzo a queste figure, Bella Swan, un'umana si nasconde. La sua Vocazione? Cercatrice, purtroppo. Un giorno cattura un umano dai capelli ramati e dagli occhi verdi, che le farà battere il cuore. Tratto dalla storia: Mio padre aveva ragione, la vita e l'amore continuano, anche quando sembra impossibile...
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo – How To Safe A Life

 

Affondai la siringa di sedativi nel corpo dell’ uomo.
"E questo è l’ultimo" dissi, estraendo la siringa dal corpo esanime, che stesi a terra.
"Bel lavoro" Will mi diede una pacca sulla spalla.
"Si" mormorai afflitta.
"Acque Profonde" mi chiamò, apprensivo "Non fare così: è il tuo lavoro"
"Lavoro?" dissi irritata "Trattare le persone come cavie da laboratorio è un lavoro?"
Sospirò. "Acque Profonde, lo sai. Noi siamo come marionette, non possiamo fare niente"
Annuii.
Will prese il cellulare "L’abbiamo trovato" mormorò velocemente "Venite" silenzio, mentre dall’altro capo del telefono parlavano "No, era solo, non c'era nessun altro, l'abbiamo trovato mentre …"
Non prestai attenzione al loro scambio, ma fissa il volto dell’uomo, gli occhi verdi prima così vitali ora spenti vacui.
Mi inginocchiai accanto a lui. "Non preoccuparti, fra poco sarà tutto finito" gli sussurrai all’orecchio, sapendo di dire una bugia. Le anime non potevano dire bugie, ma da questo si capiva che io non ero un’anima. Mi serviva da travestimento, questa falsa identità.
Stavo tradendo il genere umano, ne ero consapevole, consegnando gli ultimi superstiti alle anime.
Era semplice nascondersi: bastavano delle lenti a contatto argentee, e la cicatrice sul collo l’avevo, segno del mio abitatore precedente che avevo cacciato via.
Ero stata una di quelle coscienze resistenti, tanto che avevo riaperto la cicatrice e cacciato l’anima.
Fu uno spettacolo raccapricciante: c’era molto sangue, il dolore era insopportabile, ma almeno Acque Profonde era salvo, in un crioserbatoio.
Gli chiusi gli occhi con due dita. Quell’uomo non aveva nessun peccato: cercare di sopravvivere era una cosa istintiva per tutte le razze.
"Will?" aveva appena smesso di parlare al telefono.
"Si, Acque Profonde?" lo guardai in quegli occhi argentei sempre ridenti. Lui era un’anima particolare, era sempre restio a catturare gli umani. A differenza degli altri della sua specie, lui pensava che gli uomini avessero anche loro diritto alla vita.
"Secondo te"chiesi titubante "Se noi fossimo al loro posto" ed indicai l’uomo "Dove ci nasconderemmo nel caso di invasione?"
Aggrottò impercettibilmente le sopracciglia "Perché lo chiedi?" chiese, non sospettoso, le anime come lui non potevano esserlo, piuttosto curioso.
Mi strinsi nelle spalle, mostrando disinteresse "Non lo so, ma sarebbe interessante capire la loro mentalità"
Sospirò "Acque Profonde" si inginocchiò accanto a me "Ti devo confessare che io sento il mio ospite".
Sgranai gli occhi "Come fai a sentirlo?"
"Non lo so, credo che sia uno dei ribelli: ha una personalità forte, molto forte"
"Allora Will è il nome dell’ ospite" ipotizzai.
Annuì "A volte mi parla, ma non vuole farmi sapere dove si nascondono. Se trovassi il loro nascondiglio, lo libererei, ma Will ha paura per i suoi compagni".
"Sono molti?" chiesi, cercando di nascondere il lieve tono speranzoso nella mia voce
"Moltissimi, a quanto pare. Più di quanti noi pensiamo"
Annuii, e continuai a guardare il volto del ragazzo steso a terra, turbata.
Per troppo tempo ho pensato di essere l’ultima umana sulla faccia della terra, ed ora scopro che ce ne sono altri molti altri.
"Will, Cuore di Linfa ti aspetta, vai a casa" era la sua compagna.
"Riesci a tenerlo a bada finché non arriva la pattuglia?"
"Non si sveglierà, Will" sussurrai addolorata "Non oggi"
Lui si alzò e si congedò con un gesto della mano, a cui risposi con un flebile “ciao”.
Il mio vero nome non era Acque Profonde, no, bensì Bella Swan, Isabella Swan, quella che fino a poco fa si era creduta l’ultima donna sulla Terra, da quando le anime l’avevano invasa.
Ero sempre stata una ragazza mite, dolce, remissiva, ma in tempi difficili e duri, bisognava essere forti. La Vocazione del mio vecchio occupatore? Cercatrice: ero costretta a consegnare a quei mostri membri della mia stessa specie.
Questo ragazzo era il primo umano che catturavo.
Sospirai e mi chinai per osservare meglio il volto dell’uomo: ora che lo vedevo meglio, notavo che era giovane, un ragazzo, di circa diciotto anni; come me.
Era molto bello, il suo bellissimo viso era teso, i tratti contratti.
Sapevo perfettamente chi era, e non potevo fare a meno di pensare a quanto fossi stata egoista e cattiva.
Per salvarmi stavo per dare quel ragazzo all’Inferno.
Ma perché proprio quel ragazzo doveva farmi venire i sensi di colpa?
Presi il suo viso tra le mani e gli sussurrai all’orecchio "Prometto che ti libererò, fosse l’ultima cosa che faccio". Posai il suo volto sulle mie ginocchia.
Avevo provato una morsa allo stomaco quando mi aveva guardato con gli occhi, come quelli di un bambino dopo un incubo: i suoi occhi, quelle due pozze verdi, spalancate dal terrore e dalla confusione.
Cercò di correre, ma io fui più veloce: lo bloccai e prima di farlo addormentare gli sussurrai "Sarai salvo, te lo prometto. Ti porterò a casa" mi guardò negli occhi, e vedendo che il bagliore argenteo era molto debole, capì che ero come lui. Una scintilla di vita nel suo sguardo, spenta dai sonniferi, mentre gli sussurravo uno stupido "Mi dispiace".
Accarezzai quei capelli setosi. Se non fosse stato per quelle lenti a contatto ora sarei posseduta da uno di quegli esseri. Non che fosse successo, ma ero forte, e li cacciai via.
Ricordo quando mio padre, Charlie mi diede queste strane lenti argentee: “Bella, quando ne avrai bisogno, usa queste lenti” disse, porgendomi una scatolina di lenti a contatto che brillavano “Conservale con cura, Isabella”
Mi sarebbero servite molto, un giorno.
Ne avevo una gigantesca scorta a casa.
Iniziammo a capire che le anime stavano arrivando quando criminali e malviventi si consegnavano alle autorità.
Io non riuscii a nascondermi insieme a mio padre e a mia madre, ma venni presa.
Mi liberai e tornai lì, a Chicago, dove avevamo la vecchia casa, dove trovai molte di queste lenti a contatto.
Così riuscii a camuffarmi da anima.
Le anime sono delle creature provenienti da un’ altro pianeta, simili a degli insetti. Avevano invaso il nostro pianeta con la scusa che gli uomini erano violenti e crudeli.
Non potevo biasimarli, ma anche noi abbiamo diritto a vivere.
Anche se quello non era vivere. Piuttosto sopravvivere.
Come stava cercando di fare quel ragazzo poco fa.
Accarezzai ancora i suoi capelli ramati, guardando le palpebre che nascondevano i suoi occhi verdi.
In quel momento sentii la macchina della pattuglia di Cercatori che si avvicinava.
"Non temere" mormorai al ragazzo, decisa "Saremo presto liberi, Edward Cullen"
 

                                                                                                                                                                                         Continua...

 

 Fans di Twilight, adepti di Harry Potter, Amici di Art Attack... 
Lo so, sono pazza, ma che ci volete fare, o mi cacciate o prendete tutto il pacchetto, inclusi gli attacchi di pazzai e schizzofrenia XD Eheh.

Questa è una storia ispirata a "The Host" , (restiamo nel campo della Meyer) ho cambiato i parametri della storia., perchè, capisco che qualche elemento esterno dà l'ispirazione, ma copiare parola per parola ...
NO, COSA VIETATA ASSOLUTAMENTE!!!!!!
Comunque, vorrei dedicare questo capitolo (vabbè, prologo) alla mia amica Lorelaine86, qui trovate il link delle sue storie (stupende!!!) che oggi compie gli anni.
Facciamo un grandissimo augurio ad una scrittrice storica di EFP, augurissimi Lori!!!!
Al prossimo aggiornamento, anche se a me piace di più dire "Alla prossima notte", come si fà con le storie Anime e Manga, però, visto che Edward e Bella non hanno i capelli blu ed il vestito giallo e nero di Lamù, mettiamo il Continua XD.

Al prossimo aggiornamento, Bacioni !!!!!!!!!

Altre mie storie

1)The Dark Carnival

2)°-°-°Together Forever°-°-°

 

 

   
 
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