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Autore: by ila    08/01/2023    2 recensioni
Cosa potrebbe succedere se uno strano shampoo per capelli modificasse totalmente la nostra personalità rendendoci più audaci, ammiccanti, espansivi e seducenti?
E’ quello che stanno per scoprire i nostri eroi, ormai, non più bambini.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Uno shampoo afrodisiaco

Cosa potrebbe succedere se uno strano shampoo per capelli modificasse totalmente la nostra personalità rendendoci più audaci, ammiccanti, espansivi e seducenti?

 

Dopo la vittoria di Campione Ash, Misty e Brock si sono ritrovati e hanno deciso di fare una piccola vacanza per festeggiare insieme il traguardo raggiunto.
La ragazza, tramite internet, aveva prenotato uno chalet a due piani vista mare poco lontano da Biancavilla, dotato di ogni confort: un ‘immensa cucina con una terrazza; un grande soggiorno con un bellissimo camino costeggiato da un grande divano e un enorme tavolo e un bagno di cortesia. Al piano superiore invece vi erano le tre stanze da letto, di cui una con un bagno privato, che prese Misty. Mentre lungo il corridoio si trovava l’altro bagno padronale che avrebbero condiviso i due ragazzi.
Nella parte esterna, invece, c'era la zona ristoro costeggiata da un gazebo, un barbecue e con un bel tavolo di ferro insieme a delle poltroncine bianche. E una graziosa altalena appesa a una grande albero.

“Wow! Che posto magnifico!” esclamò Ash varcando la porta.
“Pika!”
“Vero? E non l’ho nemmeno pagato tanto visto che c’era un’offerta last minute!” disse entusiasta Misty
“Fantastico!”
“Disfiamo i bagagli ragazzi e poi andiamo in spiaggia con i nostri pokèmon!” propose Brock

“Oh, caspita!” imprecò Misty sconsolata. Erano in soggiorno e Misty stava trafficando con il suo beautycase
“Che succede Misty?” chiese Ash guardando l’amica seduta li accanto
“Ho finito lo shampoo! Devo andarlo a comprare!” rispose la ragazza mentre teneva in mano un tubetto vuoto
“Potremmo andare in città e passare anche dal centro medico di pokèmon così prendo un po' di medicinali e intanto mi faccio coccolare dall’infermiera Joy!!” disse Brock sognante
“Perfetto allora, andiamo. Così faremo anche un po' di compere per questi giorni!” esclamò Ash

Passò una mezz’ora abbondante in cui i ragazzi camminarono tra le vie del centro
“Wow! Quanta gente. Mi mancavano proprio le città così affollate!” disse estasiata Misty
“Anche Celestopoli è ben abitata, di più rispetto a Biancavilla.” rispose il suo amico
“Si hai ragione Ash. Ma tu avrai visto sicuramente altre città molto più belle e più affollate di queste o mi sbaglio?” sorrise
“AAAH! Guardate quante belle ragazze che ci sono in quel salone laggiù! Forza andiamo!!” disse Brock trascinando i due.
“Ehi, aspetta Brock!” implorò Ash

Arrivarono presso un grande edificio rosa da cui uscì un buon profumo di pulito. Tutte le persone, specialmente ragazze, impazzivano nel sentire aromi e fragranze varie.
Misty guardò incuriosita un flacone in particolare.
“Mmmh...shampoo a base di fiori rosa e fiori di pesco…” lesse sulla confezione
“Questo è un prodotto nuovo. E’ arrivato stamattina. Uno shampoo magico che rende non solo i capelli più belli e più voluminosi ma possiede anche un potere afrodisiaco.” disse la commessa affiancandola
“Che significa?”
“Se vuole fare colpo su una persona in particolare, non deve fare altro che prendere sia questo shampoo che il suo balsamo. Con il primo i suoi capelli si armonizzeranno di un dolce profumo che si sprigionerà per tutta la stanza colpendo la persona interessata; mentre con il secondo li renderanno più belli e più setosi. Nessuno resisterà dall’accarezzarli!” spiegò la ragazza.
“Misty, dobbiamo fermare Brock! Sta facendo una strage in questo posto!” disse Ash trattenendo per la vita l’amico in uno stato di estasi.
“Embè! Fermalo con un attacco di Pikachu, non vedi che sono impegnata?!” rispose lei accigliata
“Guarda che non è scegliendo uno shampoo in particolare che migliori, sai Misty?!” disse il ragazzo ridendo mentre gli arrivò dritto in faccia una boccetta di vetro lanciato dalla sua amica.
“Ahia!” mugugnò dolorante l’allenatore
“Insolente!” lo rimproverò Misty digrignando i denti.
“E tu sei la solita manesca!! Forza andiamocene da qui!” disse prendendo Brock per lo zaino e trascinandolo verso l’uscita
“Ah...il paradiso! Allora esiste!” farfugliò sognante l’ex allevatore di pokèmon.
“Tsk! Uomini….cosa ne possono capire loro di estetica?” disse Misty sospirando “Va bene, mi ha convinto. Li prendo entrambi.”
“Ottimo signorina, le faccio subito il pacchettino.”

Arrivò la sera, faceva caldo e i ragazzi scelsero di mangiare all’aperto in terrazza sotto le stelle. Ash era intento a sistemare al tavola quando Brock gli disse che era quasi pronta la cena
“Ash, vai a chiamare Misty. La cena è quasi pronta!”
“Non è ancora scesa!?” chiese alzando lo sguardo verso la finestra al secondo piano.
“Le donne….fanno sempre tutto con molta calma.” disse l’amico più grande sorridendo
“Io ho fame e non ho intenzione di aspettarla ancora!”
“Allora va’ a chiamarla, mentre io e Pikachu ci sistemiamo e prendiamo posto.”
“Pika!”
“Si ok.” rispose incamminandosi “Adesso mi sentirà!” borbottò salendo le scale

Arrivò alla porta della camera di Misty e bussò.
“Ehi Misty!!!! Aprimi, sono io, Ash!!”
Silenzio.
“Mh? Che strano...non risponde...non è da lei.” si disse tra sé e sè mettendosi una mano dietro la nuca. Poi abbassò lo sguardo verso la maniglia afferrandola, spinse la porta piano ed entrò all’interno.
“Lo so che non si entra in una camera delle ragazze, ma potrebbe esserle successo qualcosa…” pensò tra sé.
Come immaginava vide i vestiti della ragazza stesi sul letto. Sentì lo scroscio di un getto d’acqua provenire dal bagno, insieme a una dolce melodia e a un buonissimo profumo che si sprigionò in tutto l’ambiente entrandogli nelle narici. Socchiuse gli occhi, ascoltò quella canzone e solo in quel momento si ricordò che Misty aveva sempre avuto una bella voce quando cantava.
“Aaaahiii!!” si lamentò d’un tratto.
Ash si ridestò, fece un passo in avanti quando la sentì nuovamente mugugnare.
“Accidenti! Brucia agli occhi questo shampoo!” imprecò Misty cercando di levare via la schiuma scesa sulle palpebre.
“Ehi Misty. Tutto bene?” urlò Ash
“Ash?! Ma che ci fai in camera mia?!” chiese la ragazza
“Ho bussato, ma dal momento che non hai risposto sono entrato pensando ti fosse successo qualcosa.”
- Perchè non vieni anche tu Ash, qui con me?! -
Il ragazzo a quella richiesta dalla voce ammiccante divenne rosso come un peperone “Ma che stai dicendo, Misty?!”
“Guarda che non ho detto proprio niente!” rispose la capopalestra tamponandosi con un panno i lunghi capelli guardandosi allo specchio.
“Non fare la spiritosa. La cena è pronta e noi ci stiamo mettendo a tavola! Vedi di muoverti a scendere!!” rimproverandola
“Ma come ti permetti razza di…” urlò la ragazza infuriata
“Sbrigati e basta.” interruppe lui “Non ho intenzione di aspettarti tutta la notte per mangiare!”
“Siamo in vacanza Ash. E non c’è bisogno che mi aspetti, puoi anche iniziare senza di me.” rispose offesa.
“Come vuoi.” disse lui incamminandosi verso l’uscita
- Però...se cambi idea io sono ancora qua….!di nuovo sentì la voce audace della sua amica che lo invitava a raggiungerla.
“Che?!” si bloccò di colpo guardando la porta di legno.
“Sei ancora qui?! Esci dalla mia stanza, Ash Ketchum!!!” Urlò Misty.
“Ah! Lasciamo perdere!” borbottò il neo campione uscendo.

“Eccomi. Scusate se c’ho messo tanto, ma lo shampoo mi era entrato negli occhi e mi ha fatto parecchio male!” Misty fece capolino indossando un semplice vestito giallo con i capelli sciolti lunghi sulle spalle che sotto la luce risultavano veramente più lucenti e voluminosi.
“Complimenti Misty, hai veramente un aspetto splendido. Avanti siediti che ti servo la cena.” disse Brock
“Grazie Brock.” sorrise accomodandosi al tavolo.
Ash la osservò in silenzio rimanendo per un attimo affascinato dalla bellezza della ragazza che quella sera emanava. Evidentemente le stava facendo bene la vacanza. Pensò che si fosse fatta più aggraziata e più femminile, la sua pelle parve più rinvigorita e setosa mentre i suoi occhi emanavano una luce particolare benchè fossero ancora un po' arrossati.
Certo, nessuno di loro era più un bambino, ormai erano dei ragazzi e anche Misty era sbocciata come le sue sorelle, rendendola più donna nelle forme e nei punti giusti.
Si levò un leggero vento caldo che fece oscillare i capelli della capopalestra e un dolce profumo si sprigionò nell’aria colpendo nuovamente le narici dell’allenatore.
- Se vuoi, più tardi...posso farti vedere quanto sono diventata donna, Ash! -
“COS’HAI DETTO MISTY?! ...COFF! COFF!” disse Ash tossendo e sputando l’acqua che stava bevendo.
“Ash! Sta attento!” disse Brock picchiettandogli la mano sulla schiena
“Ancora con questa storia?! Non ho aperto bocca!!” disse la ragazza guardandolo con un sopracciglio alzato.
“Sei sicura di non aver parlato?”
“Certo che sì. Ma che ti prende stasera?!”
“Mmh...scusatemi. Mi è passato l'appetito. Vado a farmi due passi. Vieni Pikachu.” Ash si alzò e si allontanò con il suo fedele amico.
“Ma che gli è preso tutt’a un tratto?” chiese Misty
“Sarà una crisi adolescenziale post vittoria.” ipotizzò Brock iniziando a sparecchiare
“Mah...sarà.”
“Dai non preoccuparti. Lo sai com’è fatto. Dammi una mano a sparecchiare.”
“Ok, ma i piatti li faccio io!”

Ash passeggiò lungo la riva del mare con la luna ormai alta nel cielo riflessa sulle acque scure.
“Chu?” chiese il pokèmon accucciato sulla sua spalla
“Non so Pikachu cosa mi stia succedendo.” si fermò e guardò le onde calme muoversi avanti e indietro bagnando la spiaggia fredda.
“Non riesco a spiegarmelo neppure io….” ammise desolato.
“Pika?”
“Vedi amico mio….” stava per continuare quando si interruppe “Lasciamo stare, torniamo dagli altri e dormiamoci su.” disse sorridendo e correndo verso la casa.

Tornato indietro Ash trovò Misty sull’altalena che rideva spinta dal suo Psyduck.
“Pikachu- pi!” chiamò Pikachu correndole incontro saltandole in spalla
“Ciao Pikachu!”
“Psyduck!” salutò il papero ridente
“Pika!”
“Ehi Ash! Vieni dai, è così bello qui!” lo chiamò la ragazza appena lo vide.
Lui si avvicinò piano quasi come se fosse stregato, il profumo che proveniva dalla sua amica fece di nuovo il suo ingresso e Ash sentì nuovamente quella voce
- Perchè non mi spingi da dietro Ash, come solo tu sai fare? -
Al contrario delle precedenti, questa volta la voce gli provocò un brivido lungo tutta la schiena mentre la gonna di Misty gonfiandosi con il vento gli fece intravedere le lunghe gambe snelle. La ragazza istintivamente mise la mano sulle sue cosce tenendo fermo il leggero tessuto del vestito.
- Anzichè il vento potresti sollevarmela tu la gonna se solo volessi. Non sei d’accordo, Ash? -
“AAAAH!!! Basta!! Ma che diavolo…!” scosse forte la testa, grattandosi il capo e con fare spedito rientrò in casa, lasciando Misty e i pokèmon che lo osservavano sconcertati.

 

- Oh Ash!Sì, sì, così...continua. Prendimi...sono tua. Io ti voglio, tu mi vuoi! Fammi tua Ash. Adesso! -

“AAAAH!!” urlò Ash svegliandosi di soprassalto boccheggiando sudato fradicio.
Pikachu che dormiva sulla moquette accanto al letto non accorse di nulla. Guardò l’ora e vide che erano appena le quattro del mattino. Si sentiva accaldato e in un istante divenne paonazzo ripensando al sogno che stava facendo: Misty, nella sua camicia da notte leggermente slacciata sul petto, a cavalcioni su di lui.
Scosse di nuovo la testa e decise di scendere in cucina per andare a prendere un po' d’acqua fresca.
Percorse il corridoio stando attento a non fare troppo rumore scendendo le scale e vide una debole luce fioca provenire dal piano di sotto.
Misty era seduta al tavolo con una tazza in mano vicino alla finestra che guardava fuori, quando si accorse subito di lui “Ehi campione! Non riesci a dormire?” la ragazza gli sorrise
“Già ho fatto...un sogno...nemmeno tu dormi.” disse Ash prendendo un bicchiere dal mobiletto e versandosi dell’acqua presa dal frigo.
“Che genere di sogno?” chiese curiosa la sua amica
L’allenatore di pokèmon divenne subito rosso in viso e distolse lo sguardo “Oh...niente di che..incontri di pokèmon.” Mentì sorseggiando l’acqua “E tu, che ci fai sveglia a quest'ora?” chiese subito dopo.
“Beh vedi Ash….” non fece in tempo a continuare che improvvisamente una folata di vento fece aprire la finestra e i capelli di Misty presero a svolazzare diffondendo nuovamente il profumo che colpì in pieno l’allenatore.
La ragazza si alzò dalla sedia e Ash la vide avvicinarsi ancheggiando e sbottandosi un bottone dopo l’altro facendo intravedere il petto nudo.
“Oh no!” preso dal panico, Ash indietreggiò andando a sbattere contro il mobile arrestando il suo cammino.
Mise le mani in avanti cercando di fermare l’amica in evidente stato di trance.
“ Ferma Misty...che ti succede?!” disse balbettando imbarazzato “Dai, riallacciati la camicia!”
- Vedì Ash, io sognavo di te, di noi. Di cosa potremmo fare adesso che siamo insieme. - disse lei accarezzandogli il viso con voce bassa e sensuale, mordendosi il labbro. Poi prese la mano del ragazzo e gliele mise sul suo seno all’altezza del cuore – Lo senti come batte forte? Sei tu che mi fai questo. E’ tutta la sera che ti aspetto. Prendimi...sono tua. Io ti voglio, tu mi vuoi! Fammi tua Ash Adesso! -
“N-no! N-no..aspetta Misty...non possiamo così...lo sai… e poi su di sopra c’è Brock, ci potrebbe sentire e…” il ragazzo avampò di colpo al contatto con la pelle liscia e fresca della sua amica. Non ce la faceva più. Non si era mai trovato in una situazione del genere tanto meno con Misty.
In passato c’erano state delle circostante un po' bizzarre, anche equivocabili, ma erano dei bambini e non c’era malizia...ma adesso...era tutto diverso e il suo sogno stava divetando reale.
Sentì il corpo sodo della ragazza aderire perfettamente al suo, in un istante le sue labbra toccarono quelle di Misty.
La ragazza lo abbracciò attirandolo a sé approfondendo il bacio con la lingua aprendo la bocca del ragazzo. Ash dapprima si irrigidì poi inerme si lasciò guidare ricambiando e lasciandosi trasportare dalle mille emozioni che provò in quel frangente.

Si staccarono per prendere fiato con la gote arrossate.
- Guarda come siamo perfetti, Ash…- sussurrò eccitata la ragazza
“Oh Misty…” disse Ash ansimando guardandola intensamente. Stava per stringerla ancora quando improvvisamente la sentì mormorare “Ma cosa?!” Sbigottita e confusa Misty sgranò i suoi occhi verdi, Ash la liberò immediatamente dall'abbraccio, lei fece dei passi indietro e solo allora si accorse che la camicia da notte era sbottonata.
“AAAAHHH!!!” cacciò un urlo coprendosi subito davanti mentre Ash corse verso di lei tappandole la bocca prima che potesse svegliare gli altri.
“Zitta! Così sveglierai gli altri!”
Guardò il ragazzo davanti a sé e non capendo bene cosa fosse successo gli chiese spaventata “C-cosa...mi hai fatto Ash?!”
“Come? Ma che ti prende, sei impazzita per caso?!”
“Non mentirmi. Ricordo che ero seduta al tavolo. Perchè ho la camicia aperta?!” chiese infuriata
“Non ti ricordi che ti sei alzata e ti sei sbottonata tu la camicia da sola?!”
“IO ?!!” chiese sempre più sconvolta
“E’ la pura verità!!”
“Stai delirando! E sei un pervertito!”
“Che!?”
“Ti sei approfittato di me!” disse tremante
“Non potrei mai approfittarmi di una priva di femminilità, che non fa altro che prendermi a botte e che non è per niente carina!” disse il ragazzo incrociando le braccia
“Bene se è così che la pensi da oggi in poi stai lontano da me! Hai capito!?” rispose infuriata Misty correndo via su per le scale.

Anche Ash, quando sentì la porta di Misty richiudersi, salì di sopra e rientrò nella sua stanza. Si mise a letto con le braccia sotto la testa ripensando a quanto era accaduto e provando un certo fastidio quando lei aveva negato tutto. Come poteva pensare che le avesse mancato di rispetto? Doveva sapere che lui non era come Brock e che se aveva fatto ciò che ha fatto, era perché in fondo lo desiderava tanto quanto lei. E va bene, pensò, se non voleva più stargli vicino, l’avrebbe accontentata. Erano stati distanti per tanto tempo, non sarebbe stato di certo difficile replicare.
Sospirò, si girò su un fianco e cercò di riaddormentarsi, mentre una stella cadente lasciò una scia nel cielo stellato.

La mattina seguente Brock intento a distribuire la colazione notò i volti dei suoi amici cupi e corrucciati, stranamente silenziosi.
“Che vi succede ragazzi, avete dormito male?”
“Tutto ok, Brock. Che programmi abbiamo oggi?” chiese Ash in tono fermo.
“Tsk! Sempre a chiedere cosa bisogna fare. Sei proprio un bambino Ash.” disse Misty scocciata appoggiando la testa su una mano.
“Che vuoi tu? Non hai niente di meglio da fare che stare qui a insultarmi?!” ribattè il ragazzo alzandosi di scatto dalla sedia
“Hai ragione moccioso.” disse lei imitandolo a sua volta “Me ne vado a pescare così mi starai alla larga!” sbattendo i pugni sul tavolo.
“Ecco brava, ottima decisione!” rispose facendo lo stesso.
Di botto una folata di vento scompigliò i capelli di Misty e un aroma buonissimo, ormai familiare, si diffuse nell’aria. Ash lo inspirò profondamente e in un istante il ragazzo sentì un formicolio percorrergli in tutto il corpo. Issandosi sulle gambe, fece un salto oltrepassando il tavolo abbracciando Misty con lo sguardo stralunato.
“ASH! MA CHE FAI?!” disse Brock esterrefatto alzandosi di scatto dalla sedia.
Misty guardò giù e inorridì quando vide che la faccia dell’allenatore che si strusciò sul suo seno “AAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!” urlò talmente forte che riecheggiò per tutta la spiaggia. Poi prese un ceppo di legno che si trovava lì accanto e glielo disintegrò forte in testa.
“MANIACO CHE NON SEI ALTRO!”
Il ragazzo lasciò all’istante la presa scivolando a terra svenuto.
Si risvegliò mezz’ora più tardi disteso sul divano del soggiorno, sbattendo più volte le palpebre accecato dalla luce.
“Che è successo?” chiese mettendosi seduto “Ahi! Che mal di testa!” si toccò la nuca sentendo un grosso bernoccolo.
“Stai giù, hai preso una bella botta in testa da Misty.” disse il ragazzo più grande tenendolo per le spalle
“E perché diavolo mi hai colpito?!” si rivolse a lei adirato
“Perchè si dà il caso che tu mi sia saltato addosso come un pervertito!” rispose la ragazza rossa in viso con le braccia sui fianchi
“Tu sei pazza Misty!” rispose accigliato
Stava per rispondere a tono quando il neo dottore interruppe la discussione “Ash, non ricordi cosa hai fatto poco fa?” gli chiese
“I-io...non ho fatto niente, Brock! Che diavolo state dicendo tutti e due?!” chiese innervosendosi.
Non capiva perché i suoi amici lo stessero guardando in quel modo strano.
“Mmmh...c’è qualcosa che non mi convince. Inizio a preoccuparmi” disse Brock pensieroso.
“Non ce n’è bisogno, grazie tante. E adesso fatemi alzare, vado ad allenare i mie pokèmon. Ci vediamo dopo.”
Ash lasciò la stanza mentre Misty e Brock si guardarono l’un latro.
“Sai, ha iniziato ad avere questi strani comportamenti da quando siamo usciti da quel salone di bellezza, Brock!” disse Misty pensierosa.

Qualche ora più tardi Brock annunciò che sarebbe tornato in città per fare delle commissioni lasciando i due ragazzi soli. “Non fate saltare in aria la casa mentre sono via. Tornerò presto.” disse il ragazzo incamminandosi.

Misty seduta su uno scoglio a pescare ripensò allo strano comportamento del suo amico, non si erano più rivolti la parola e invidiò per un attimo i suoi pokèmon d’acqua sguazzare in mare spensierati insieme a quelli di Ash. Guardò con la coda dell’occhio l’allenatore e vide che stava giocando a palla con Pikachu. Decise di raggiungerli.
“Prendi questa Pikachu!” Ash prese la rincorsa, si elevò in aria e fece una potente schiacciata. Il pokèmon giallo si preparò a ricevere quando un’ombra gli coprì la visuale.
“Prendila, tu questa, Ask Ketchum!” Misty ricevette la palla con il bagher elevandola in alto sulla sua testa, poi con un salto prese potenza e la schiacciò a sua volta dritta verso il ragazzo.
“Vai!”
Ash si buttò a terra cercando di parare il colpo non riuscendoci.
“Siiii! E punto sia!” esultò la ragazza prendendo in braccio Pikachu
“Ah è così vuoi giocare contro di me, Misty?” chiese riprendendo la palla.
“Perchè no? Almeno ci scarichiamo i nervi, non credi?”
“Perfetto allora. Faremo una partita a beach-volley utilizzando un pokèmon come compagno. Ci stai?”
“Assolutamente. Io scelgo Politoed.”
“Dai Pikachu, facciamole vedere come si gioca.”
Grazie ai pokemon disegnarono un campo e con le stretta con liane di Bulsaur e di Belief delimitarono l’altezza della rete.
“Psyduck, vedi di fare l’arbitro in modo giusto, capito?” disse Misty al suo pokèmon papero posizionato su una roccia.
“Psyduck!” annuì fiero.
“Cominciamo.” esclamò Ash.

A un tratto si elevò un’ebrezza marina e i capelli rossi della capopalestra di Celestopoli si mossero al vento emanando lo stesso profumo che Ash, ormai, conosceva molto bene.Il ragazzo, incapace di controllarsi sorrise appagato inalando a pieni polmoni la dolce fragranza, poi corse verso la ragazza invadendo la metà campo e con un balzo le si appiccicò addosso come un koala, prendendola di schiena. Misty si pietrificò all’istante “Ma cos-?!” subito dopo aver realizzato cosa stesse succedendo arrabbiata e paonazza cacciò un urlo “Togliti subito dalla mia schiena, Ash Ketchum!”
Ma l’allenatore non si mosse da lì e anzi la strinse ancora più forte.
“Pikachu, fa qualcosa!Usa il tuo super-fulmine!” implorò Misty strillando disperata
“Pika, pikachu, pika-pika!” il pokèmon giallo la guardò preoccupato
“Non mi importa se mi becco la scossa! Sveglia questo idiota o ti giuro che se lo faccio io diventerete tutti dei pokèmon orfani!” imprecò Misty furiosa.
“Cha!!” esclamò allarmato il pokèmon giallo che sapeva bene che le parole dell’amica avevano un che di verità così si caricò e in seguito scaricò sui due una potente scarica elettrica “Pikaaaaaa-chuuuuuu!!!”
“AAAAHHHHHHH!” urlarono entrambi i ragazzi.
Ash crollò a terra svenuto, mentre Misty si sdraiò esausta sulla spiaggia “Direi che la partita è rimandata.” svenendo a sua volta.
“Ash! Misty!” Brock aveva assistito da lontano alla scena e stava correndo per soccorrere i suoi amici

Più tardi i tre allenatori si ritrovarono seduti sotto al gazebo con dei bei bicchieri di limonata fresca che Brock aveva preparato quella mattina.
“Quindi, fatemi capire: sono saltato addosso a Misty e l’ho abbracciata? E’ così Pikachu?”
“Pika!” annuì il pokèmon giallo.
“Perchè lo chiedi solo a lui?” chiese la ragazza accigliata
“Perchè so che non mi mentirebbe mai.” disse con tono saccente
“Perchè noi sì, razza di stupido?!” obiettò in tono offeso
“Sei tu una stupida!” rispose con lo stesso tono.
“Adesso basta. Dobbiamo capire cosa sta succedendo e perché Ash ha questi strani scatti verso Misty.”
“A me non interessa il perché, mi deve stare alla larga. Punto e basta.” replicò la ragazza alzandosi dal tavolo.
Stava per avviarsi verso casa quando un’ altra folata vento questa volta più forte rispetto alla precedente, fece muovere violentemente i capelli della giovane “Ma che succede?!” chiese Misty
Questa volta Ash oltre al buon odore, si sentì chiamare dalla stessa voce passionale di lei
- Ash, stiamo un po' da soli. Portami via da qui -
“Sì, andiamocene via.” con uno scatto velocissimo prese Misty in braccio e corse via.
“AAAHHH!!Che fai?!!” urlò la ragazza quando sentì le forti braccia del ragazzo sollevarla da terra.
“Pika-pi! Pikachu-pi!” chiamò Pikachu a gran voce
“Ash, dove vai?!” chiese Brock cercando di fermarlo.

“Questa me la paghi, Ash!! Mi hai sentito?! Fermati subito e mettimi giù immediatamente!” Misty imprecò furibonda e rossa in viso. Lui non smetteva di correre, mentre lei si stava dimenando ma sembrava che non gli importasse: anzi non riuscì né a liberarsi, né a rallentare la corsa del suo amico. Poi lo osservò con attenzione e con orrore notò che gli occhi del ragazzo erano privi di luce, vitrei. Questa volta la ragazza si spaventò seriamente e allungò la mano sul suo viso, sfiorandolo piano. C’era qualcosa di sbagliato in lui, adesso lo percepiva chiaramente.
Lo sentì rallentare e voltandosi vide una grotta, Ash fece scendere Misty e vi entrò dentro seguito da lei che non riusciva a capire bene il perché l’avesse portata in quel posto tanto misterioso.
“Dove stiamo andando?” i loro passi echeggiavano attraverso le rocce umide e Misty continuò a non ricevere risposta “Ash! Mi senti?!” chiamò l’amico che proseguendo il cammino.
Si arrestò di colpo e la ragazza sbattè contro la sua schiena “Ahio! Perchè ti sei fermato?”
Le sorrise, la prese per mano e la condusse al centro Misty rimase sbalordita da ciò che vide “Ma è stupendo!”
Si trovarono nei pressi di una piccola raduna immersa nella grotta con dell’acqua cristallina inspiegabilmente calda da cui fuoriusciva del vapore, la luce del sole che filtrava attraverso il buco in alto del soffitto si riflettè sul manto azzurro generando un arcobaleno pieno di colori.
Ash si tuffò dentro e gli schizzi d’acqua bagnarono Misty.

“Ehi!”esclamò lei avvicinandosi a riva
Lui rise e le fece cenno di tuffarsi a sua volta.
La ragazza annuì e scivolò piano nelle calde acque marine appoggiandosi al bordo, chiuse gli occhi e si rilassò sospirando. “E’ un paradiso qui.”
Ash annuì sorridendo, poi la guardò e lentamente le si avvicinò posizionandosi di fronte, contemplando attentamente ogni dettaglio del suo viso bellssimo. Misty riaprì gli occhi e rimase colpita nel vedere un paio di iridi color nocciola scrutarla intensamente. “A-Ash…”.

Ancora una volta, il ragazzo non proferì parola, la prese per le spalle mentre i suoi occhi si persero dapprima in quelli di lei color del mare, per poi spostarsi verso il naso all’insù e fermarsi infine sulle sue labbra.
Misty capì subito quali fossero le intenzioni del ragazzo “N-no Ash, fermati.” implorò e  iniziò a scuotere energicamente la testa da una parte all’altra in preda da un attacco d'ansia
“Non adesso, non così! Non sei in te!”

Ma una ribelle ciocca arancione sfiorò la guancia del ragazzo.
- Baciami Ash. Ti prego. Lo vuoi tu e lo voglio io -
“Misty.” la chiamò in tono rassicurante.
La ragazza si bloccò sentendo la sua voce calda e lo guardò pietrificata .E come nel sogno che aveva fatto anche lei, le labbra del ragazzo si appoggiarono delicatamente sulle sue.
Misty si irrigidì all’istante.
Ash la stava baciando.
Questa volta il mondo attrono a loro parve scomparire.
Entrambi i ragazzi l’avevano immaginato tante volte su come poteva essere che adesso non riuscivano a credere che stesse capitando per davvero.
Era diverso da quello che si erano scambiati in cucina la notte prima.
Fu un caldo bacio pieno di sentimento tenuto nasconto per anni: entrambi consapevoli che si volevano bene davvero, consapevoli di sapere tutto l’uno sull’altro e accettarsi così com’erano. Misty non avrebbe mai cambiato Ash per nulla al mondo. Lei lo amava così com'era. Già. Non voleva un Ash più audace, lei voleva il 
suo Ash, quello ottuso nelle questioni di cuore, ma brillante e caparbio con i suoi pokèmon. Subito Misty riaprì gli occhi, si staccò rossa in viso, guardandolo intensamente.
Il ragazzo in un momento di lucidità parve ritrovare la ragione ma subito dopo sul suo viso si formò quella tipica espressione da pesce lesso che fece rabbrividire la ragazza disgustata mentre le si avvicinava pericolosamente. “N-No Ash, fermati. Ti prego.” Non voleva baciare un maniaco, nemmeno se fosse stato lui.
“STAI LONTANO DA MEEEEE!!!!!!” Si mosse con rapidità e con forza gli sferrò un calcio nelle parti bassi scaraventandolo via.
“UAAAH!”
Sentì Ash urlare lontano nel momento stesso in cui lei si tuffò e una lacrima si scioglieva nell’acqua azzurra.
Ci fu un tonfo sordo che fece eco in tutta la grotta
“Uahw! Che botta, ragazzi!” disse sentendo dolore in ogni angolo del corpo.
Riemergendo guardò l’amico caduto a terra di faccia “Mi dispiace Ash, ma era necessario!” bisbigliò
“Che è successo? E dove sono?” chiese disorientato
“Eh?!” esclamò sbigottita Misty.
“Misty!” disse Ash girandosi verso l’amica visibilmente sconvolta “Che ci facciamo qui? Dove siamo?”
“Senti un po' Ash Ketchum! Mi stai prendendo in giro per caso?!” chiese adirata tenendosi a debita distanza.
“Che stai dicendo? Non so neanche come ci siamo arrivati qui.” poi si guardò intorno incantato “Wow! Però! Che posto bellissimo!” disse guardandosi attorno “Aspetta che ti raggiungo!” poi prese la rincorsa e si tuffò quasi vicino a Misty che, presa alla sprovvista d’istinto, si coprì il volto dagli schizzi d’acqua provocati da lui.
“E’ una favola quest’acqua. Dobbiamo portarci Brock, Pikachu e tutti gli altri.” esclamò quando riapparve in superficie.
“Davvero non sai perché siamo qui?!” chiese lei quando lo vide.
“No Misty. Però se lo sai tu, spiegalo anche a me.” disse mentre riprese la bracciata verso il bordo, vi si appoggiò contro con la schiena ed espirando l’aria in eccesso socchiuse gli occhi, rilassandosi.
Misty non poteva credere che quello stupido non ricordasse niente di ciò che era successo.
Nuotò verso di lui e gli si parò davanti.
“Guardami Ash.” gli ordinò corrugando la fronte.
“Mh!?” Il ragazzo riaprì le palpebre e si trovò la ragazza a un centimetro dal suo viso, deglutì rumorosamente, prendendo colore sulle gote.
“Non senti dolore...qui?!” chiese sarcastica la capopalestra che con la punta delle dita, da sotto l’acqua, gli sfiorò delicatamente il costume dove l'aveva colpito un istante prima.
Il rossore sul viso di Ash aumentò a vista d’occhio e cacciando un urlo si toccò nello stesso punto appena sfiorato dalla ragazza, non capendo assolutamente come e perché gli facesse male proprio lì e soprattutto come e perché lo sapesse Misty.
“Quindi il dolore lo senti ancora…” constatò pensierosa galleggiando distesa a pancia in sù osservando il cielo attraverso il foro nella grotta.
“Certo che lo sento, che credi?!” rispose lui dolorante
“Possibile allora che tu abbia perso la memoria così rapidamente da non renderti conto che mi sei saltato addosso un attimo fa?” domandò tranquilla in seguito.
“Non dire assurdità, Misty. Non potrei mai saltare addosso a una come te senza un minimo di femminilità, che mi prende a botte e che non è per niente carina!” rispose infuriandosi
“AH!” fece Misty felice nell’udire quelle parole nuotando verso di lui “Ma allora, sei tornato!!” esclamò commossa gettandosi tra le braccia di Ash che, meravigliato dal gesto, si imbarazzò.
Stettero in quella posizione per qualche istante mentre le risate di Misty riecheggiavano per tutta la grotta
“I tuoi capelli Misty…” mormorò d’un tratto il neo-campione inspirando a fondo tra le ciocche bagnate di Misty
“Mh? Che hanno che non va?” chiese lei curiosa.
“Non sanno più di quel profumo intenso che sentivo sempre.”
“Che cosa vuoi dire Ash?” domandò sospettosa Misty guardandolo torvo
“Beh non so come spiegarti…” si grattò il naso e si diresse verso la riva, uscendo dall’acqua sedendosi sul bordo.
Misty lo seguì e gli si sedette accanto ascoltandolo con attenzione “...ma ogni volta che c’era il vento e i tuoi capelli si muovevano, sentivo sempre un forte profumo che ricordavano i fiori rosa e i fiori di pesco e mi mandava sempre fuori di testa….come se mi drogasse. Non so come dirti, però mi sentivo sempre strano.” ridacchiò al ricordo mettendosì una mano ditro la nuca.
“Vuoi dire che…?” Misty a quelle parole impallidì.

Vede signorina, questo shampoo unito al balsamo, ha un potere afrodisiaco sulla persona che ci interessa!”

Le tornarono in mente le parole di quella commessa che diedero un senso a tutto quel trambusto. Misty si coprì la bocca con le mani quando finalmente realizzò che lo strano comportamento di Ash di quei giorni era unicamente dipeso dai quei due flaconi acquistati in negozio.
“Misty che hai? Sei pallida.” disse Ash guardandola preoccupato.
“Sii sincero Ash…non ricordi proprio niente di niente?” chiese con voce fievole
“No. Mi spiace Misty….” rispose dispiaciuto
La ragazza sospirò. Si alzò e tese la mano verso l’amico “Non importa Ash. Torniamo a casa. Brock e gli altri saranno in pensiero ormai.” disse abbozzando un leggero sorriso.

Il sole ormai stava tramontando quando finalmente Pikachu vide i due ragazzi camminare sulla spiaggia
“Pika- pi! Pikachu-pi!” squittì il pokèmon giallo correndo incontro e saltando in braccio al suo allenatore
“Ciao, Pikachu!” disse prendendolo al volo.
“Bentornati. Avete fatto i bravi voi due?” domandò l’amico sorridendo in modo allusivo
“In che senso Brock?” fece l’allenatore guardandolo
“Non sei stato tu quello che per due giorni ci ha provato con Misty?!” sorrise beffardo
La ragazza saltò di fianco all’amico più grande, pestandogli un piede “Ahia!!!” piagnucolò Brock tenendosi il dorso saltellando sul posto
“Chiudi quella bocca Brock. Ash è guarito.” sussurrò lei “Era sotto l’effetto di quello strano shampoo che ho comprato in città, che gli ha fatto perdere il lume della ragione.” spiegò la ragazza “Evidentemente quando mi sono immersa in mare, il sale deve aver lavato via dai miei capelli ogni traccia di quella roba e lui adesso non ricorda più niente di ciò che è successo.”
“Adesso si spiega tutto! Era davvero strano vedere Ash comportarsi come me!”
“Già. Me ne basta uno da sopportare!”
“Dici che funziona con le ragazze? Potrei provarlo anche io, così ogni fanciulla cadrebbe ai miei piedi!!!” chiese trasognante.
“Piantala Brock!” sibilò minacciosa la ragazza dandogli un pungo in testa.
“Mh?!” Ash guardò i suoi amici non capendo cosa stessero dicendo
“Ehehehe...Brock ha preso troppo sole e non sa quello che dice!” disse Misty ridacchiando
Gurgle...Si sentì lo stomaco di Ash brontolare.
“Sentite, c’è qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame.” toccandosi la pancia
“Ecco il nostro solito Ash.” sorrise Brock “Certo che c’è da mangiare, amico mio. E se resisti ancora un attimo ti preparò un cenetta coi fiocchi, da vero chef!”
I tre amici sulla riva del mare guardarono il sole scendere oltre la linea di confine, mentre il cielo si confondeva di tonalità tra l’arancione e il blu della sera.

Non riuscì a prendere sonno Ash quando si mise a letto. Si sentiva stanco ma appena chiudeva gli occhi, l’immagine di Misty con il sorriso forzato gli si parò davanti. Non capiva bene perché ma l’aveva osservata di nascosto tutta la sera e non aveva notato niente di insolito eppure sentiva una strana sensazione.
- Sei sicuro che non ricordi proprio niente Ash? -
Gli tornò in mente la domanda che gli fece Brock quando stavano asciugando i piatti, lui aveva risposto sinceramente con una negazione ma adesso che ci ripensava non ne fu più tanto sicuro.
Provò un piacevole calore sulla bocca, chiuse nuovamente gli occhi e gli parve l’immagine sfocata di una ragazza che lo stava baciando il cui sapore sapeva di rose e di pesco.
“Misty!” esclamò d’improvviso mettendosi a sedere. “Allora è successo veramente. Non me lo sono sognato. Io l’ho baciata, ora ricordo! Ho baciato Misty…!” sussurrò piano toccandosi il labbro inferiore.

“E’ davvero un peccato che debba liberarmi di questo shampoo, mi rendeva i capelli veramente belli e morbidi, ma ha combinato un guaio dopo l’altro e comunque...la verità...è che io preferisco Ash tonto così com’è.” disse Misty ridendo, dopo aver buttato i due tubetti pieni di quello strano liquido che aveva creato solo un sacco di guai.
Spense la luce e sollevata che tutta quella storia fosse finita, si addormentò.

FINE.

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Piccola nota dell'autore.
Ormai Ash ha concluso il suo viaggio e nell'attesa di vedere come si ritroverà con Misty e Brock, ho creato questa roba totalmente demenziale, venuta in mente acquistando un nuovo shampoo! xD 
Ringrazio chi perderà tempo per leggere e chi commenterà! 
Qualora ce ne fossero, perdonate gli eventuali errori di battura. 

Alla prossima!
ByIla

  
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