Prompt: Hinata/Bokuto – Mal d’auto di @silvana

Road Trip

Che meravigliosa idea quella di guidare da Tokyo a Miyagi con un passeggero che soffre il mal d’auto!

Di chi era stata quell’idea così grandiosa?

Ah si, giusto. Era stata di Bokuto, ovviamente. E caldamente appoggiata da Atsumu, un altro genio.

Sakusa ci aveva provato, ci aveva provato davvero a convincerli che forse era meglio andare in treno (ed era un grosso sacrificio per lui, visto come i treni difficilmente rispettavano i suoi standard di pulizia).

Ma vuoi mettere il divertimento di cantare a squarciagola per tot ore di viaggio le peggiori pop hit occidentali? Vuoi mettere l’affrontare insieme gli istanti di panico scatenati dal gps che perde la connessione? Vuoi mettere l’esperienza del road trip?

Come si poteva barattare tutto ciò per una cosa banale come la comodità?!

Ecco, era proprio questo ciò che era successo.

E Shouyou era uno troppo entusiasta della vita per fare da cockblocker e ammettere che sì, forse doversi fermare ogni mezz’ora per “sgranchirsi le gambe” non era esattamente l’esperienza del road trip così imperdibile che gli altri due credevano.

Aggiungi alle curve la ragione per cui stavano andando tutti e quattro a Miyagi… Ed ecco qui, nausea da panico servita su un piatto d’argento. O meglio, sul 4x4 rosso fiammante di Atsumu.

“’Tsumu…” Bokuto tirò l’ennesimo sospiro di quel viaggio, “Mi sa che è meglio se accosti. Chibi ha di nuovo la faccia verde.”

Si fermarono appena in tempo. E visto che Shouyou non sapeva stare fermo neanche mentre vomitava, Koutaro stava praticamente ballando il tip tap nel tentativo di tenergli indietro i capelli ed allo stesso tempo evitare che gli rimettesse sulle scarpe.

Kiyoomi si teneva ben lontano da quella scena del crimine, per ovvi motivi igienici, mentre Atsumu… Beh lui era lo stereotipo vivente dell’alpha tutta libido e poco accudimento. Per fortuna che c’era anche Koutaro.

“È una pessima, pessima idea! Come diavolo glieli spiego questi a mia madre?” sputacchiò Shouyou allargandosi il colletto della maglietta, pallido come un cencio.

“Non vorrei infierire, ma io l’avevo detto.” Borbottò seccato Sakusa, appoggiato all’auto a braccia conserte.

“Non ribadiamo l’ovvio! È una cosa che prima o poi andava affrontata. Meglio adesso che durante l’heat!” Constatò Atsumu con una logica talmente ineccepibile da risultare fuori personaggio. Infatti Sakusa gli tirò un’occhiataccia.

“Esatto. Hai avuto un’idea molto matura e razionale Shou-chan, e noi siamo tutti qui per sostenerti!” lo incoraggiò Bokuto, massaggiandogli la schiena tremante con movimenti circolari.

“E anche perché è colpa nostra.” Ammise Kyoomi abbassando lo sguardo.

“Anche perché è colpa nostra.” Concordò Atsumu mestamente.

“Grazie ragazzi, ma… Non la vedo bene.” Shouyou sorrise debolmente, rassegnato. “Presi singolarmente mia madre vi avrebbe adorati, ne sono certo. Soprattutto Omi-kun, che sembra proprio una persona seria, ehehe. Ma…” Si coprì il collo con entrambe le mani. “Tre bond? È una cosa che non si è mai vista. Sono spacciato! Sono un Omega morto!!!”

Tre paia di zanne vennero scoperte all’unisono, un ringhio basso e continuò risuonò nell’aria, risposta istintiva al solo vago accenno di minaccia.

Tutto si poteva dire meno che i suoi alpha non fossero tipi protettivi.

“Calmi, calmi! Scherzavo!!! O almeno credo…” ridacchiò nervosamente, “Ad ogni modo, ma siete scemi?! È severamente vietato ringhiare a mia madre!!!”