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Autore: Altair13Sirio    14/01/2023    9 recensioni
«Chloe, se potessi migliorare la vita di una persona che ami sacrificando però qualcosa di molto importante per lei, lo faresti comunque?»
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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«Io mi addormenterò soltanto… Sognando per sempre noi due qui, insieme.»
Gli occhi di Chloe solcati dalla stanchezza e ora gonfi come non mai schizzarono per un momento da un lato all'altro della stanza, rendendosi conto di ciò che stava per accadere. Max si sentiva lentamente svuotare di tutto ciò che aveva dentro di sé, un grande buco nero le bloccava il respiro e attendeva che tutto quello fosse finito. Dopo tutto quello che aveva fatto per proteggerla, non c'era veramente altro modo?
In un primo momento ebbe l'impulso di alzarsi, poi come se avesse cambiato idea si girò su sé stessa e avvicinandosi di nuovo al letto mormorò con vocina tremula:«Possiamo… Possiamo restare altri cinque minuti così?»
«Tutto quello che vuoi, Max!» Esalò Chloe come se quell'interruzione fosse stata un sollievo.
Maxine tornò a sedersi accanto a lei e si fece un po' più vicina trascinando la sedia sul pavimento di quello che in un altro tempo era stato il garage di David e con delicatezza poggiò la testa sulla coperta, guardando con vista annebbiata l'album di fotografie. Un goffo tentativo di abbraccio, un modo per trasmettere alla sua migliore amica tutto il calore che le era mancato in quegli anni e che non avrebbe avuto mai più.
C'era ancora una possibilità per salvarla, cambiare il corso degli eventi di nuovo. Ma non sapeva se ne aveva la forza dopo tutto quello che le aveva detto. Il viso della Max tredicenne immortalato nella pellicola la fissava sorridente, se si concentrava abbastanza riusciva anche a sentire le voci di loro che preparavano i pancake.
Sarebbe stato facile, bastava solo mettere a fuoco la pellicola…
Come se si fosse risvegliata da un sonno profondo, Max alzò la testa e si guardò intorno prima di fissare lo sguardo sul volto amichevole di Chloe. Le parole le vennero fuori da sole, senza pensare:«Chloe, se potessi migliorare la vita di una persona che ami sacrificando però qualcosa di molto importante per lei, lo faresti comunque?»
Il sorriso beffardo della sua amica riaffiorò per un istante. «Che fai, inizi a filosofeggiare per farmi commuovere?»
«E' solo… Un'idea che ho avuto. Se ne avessi il potere, se fosse facile come premere un bo…»
Chloe sghignazzò quando Max si interruppe guardando le sue mani. «Ti sei dimenticata che non posso nemmeno alzare un dito per premere un bottone? Ma sì, ho capito cosa stai cercando di dire.» Sospirò e digrignò i denti un secondo, vessata da chissà quale dolore. «Sì, dai! Butterò il mio corpo fiacco su quel bottone, se sarà necessario!»
«Ne sei sicura?» Domandò Max allarmata. «Anche se significasse che non potresti controllare le conseguenze?»
«Certo! Se posso migliorare la vita di qualcuno a cui voglio bene, perché non dovrei farlo?» Chloe tremò nel tentativo di annuire con la testa, quindi rimase a sorridere apparentemente rilassata.
«Guarda me, per esempio: credi che possa esserci qualcosa che possa peggiorare la mia vita?»
Non ne hai idea, Chloe.
«Bloccata a letto o su una sedia a rotelle, mi faccio la pipì addosso ogni giorno e sto lentamente morendo! Se tu avessi questa possibilità non premeresti il bottone?» Il suo tono di voce era leggermente frustrato, forse per il dolore, forse a causa della morfina che la disinibiva, o forse perché semplicemente quella situazione era davvero insostenibile e Max non poteva nemmeno provare a immaginare cosa si provasse a essere nei suoi panni.
«Non ci penserei due volte!» Rispose prontamente, sentendo però il cuore sprofondare. In fondo lo aveva già fatto, ma allora non conosceva le implicazioni che ne sarebbero derivate. Avrebbe voluto piangere, non riusciva a credere di avere tutto questo potere per le mani. «E' solo che… Cosa ne sai che non finirai per incasinare ancora di più le cose?»
«Max, non importa cosa succederà.» Disse finalmente la sua amica con tono serio, forse un ultimo sprazzo di lucidità prima che la droga avesse di nuovo effetto sulle sue emozioni. «Ciò che importa sono le intenzioni che avevi. Se fai qualcosa a fin di bene, non ci perdi mai!»
Chloe aveva capito e forse stava cercando di portare l'argomento dalla propria parte. Voleva convincerla a fare la scelta decisiva così che non si potesse più tornare indietro, ma Max non era sicura di averne la forza.
La guardò incapace di dire nulla, incapace di fingere un altro sorriso per farla stare bene. A quel punto crollò completamente e la strinse in un abbraccio senza fine. «Mi dispiace, Chloe… Per tutti i guai che ho combinato! Io ho provato a fare la cosa giusta, ma è come se…»
«Va bene così, non devi scusarti.» Borbottò l'altra sforzandosi di fingersi forte. «L'importante è che tu sia qui ora. Stai facendo la cosa giusta.»
«D'ora in poi farò solo la cosa giusta, te lo prometto Chloe!» E lo avrebbe fatto: per William, per Joyce, e soprattutto per la sua amica. In questo e nell'altro universo. Quella era la sua croce e l'avrebbe portata in qualsiasi linea temporale si sarebbe trovata.
«Ti voglio bene, Max.» Si sorprese a boccheggiare Chloe quando lei allentò la stretta. La vide sorridere con imbarazzo. «Lo so che è una cosa difficile da fare, ma è proprio per questo che l'ho chiesto a te… Perché sei in grado di fare una scelta del genere, perché tu sei fantastica, Max! Ecco, me lo hai fatto dire…»
«Anche tu sei fantastica, Chloe.» Mormorò Max assaporando un ultimo sorriso sincero, preparandosi al dolore più grande. «Vuoi guardare un'ultima volta l'album delle foto, prima di andare?»
Con le lacrime ormai incontenibili a solcarle le guance, Chloe disse di sì e per un attimo Max poté vedere riaffiorare sul suo volto la felicità di quella ragazzina che amava giocare ai pirati.
Così riprese l'album e lo aprì davanti a Chloe, sfogliando una pagina alla volta fino ad arrivare a quel giorno maledetto dove tutto era cambiato. Max alzò lo sguardo per vedere ancora una volta il viso contento di Chloe e le disse:«Mi mancherai, Chloe.»
Solo un sorriso dalla sua più cara amica, la stessa amica che aveva abbandonato nel momento del bisogno. E avrebbe lasciato a lei, la sé stessa egoista e snob di quell'universo, il peso di staccare la spina; doveva prendersi le sue responsabilità e forse vedere Chloe un ultima volta l'avrebbe fatta diventare migliore.
«Questa è veramente bella.» Disse puntando un dito sulla foto di loro due assieme che cucinavano i pancake.
Lo sguardo di Chloe si posò sui due volti familiari eppure quasi estranei da quanto fossero diversi. «Ti piace veramente tanto quella foto.»
«Già.»
Maxine posò la testa sulla spalla di Chloe mentre con lo sguardo e la mente si concentrava sulla pellicola. Bastò un attimo: le figure divennero più nitide, le voci ovattate la raggiunsero e in un attimo fu come se ci fosse dentro.

«Spero che il flash non ti abbia spaventato, Max.»

   
 
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