Pierre e Kumi lasciano il pub non appena termina la partita. Ormai sono quasi le undici, chiuderà a breve. Tornano verso casa tenendosi per mano, senza parlare.
Lui è arrivato a Cambridge quel pomeriggio, si fermerà per tutta la settimana mentre lei riprende il lavoro in università. E poi partiranno per una breve vacanza insieme sull’Isola di Cavallo, nel sud della Corsica. Li attendono alcuni mesi complicati, a luglio Pierre riprenderà gli allenamenti con il PSG e partirà per il ritiro, la Ligue 1 comincia il primo finesettimana di agosto. Si sono ripromessi di fare il possibile per stare insieme, e lo faranno. E poi, a ottobre, Kumi si trasferirà e comincerà il suo incarico alla Sorbona.
Mentre camminano per le vie della città lui le lancia qualche occhiata. La vede assorta nei suoi pensieri, pensieri ai quali sa di non avere accesso. Può solo immaginare si tratti di Wakabayashi, preferisce credere siano le azioni della partita. Decide di non crucciarsi, in fin dei conti adesso lei è lì con lui, lui le stringe la mano, e staranno insieme per tutta la notte, e forse per tutto il futuro.
Torna a guardarla, adora il profilo del suo naso e le sue labbra, con un passo si mette di fronte a lei. Kumi fa appena in tempo a fermarsi, solleva lo sguardo su di lui, stupita, poi gli sorride.
«Che c’è?» gli domanda divertita.
Lui fa un cenno di diniego con la testa, poi si china verso il suo viso e la bacia sulla bocca.
Lui è arrivato a Cambridge quel pomeriggio, si fermerà per tutta la settimana mentre lei riprende il lavoro in università. E poi partiranno per una breve vacanza insieme sull’Isola di Cavallo, nel sud della Corsica. Li attendono alcuni mesi complicati, a luglio Pierre riprenderà gli allenamenti con il PSG e partirà per il ritiro, la Ligue 1 comincia il primo finesettimana di agosto. Si sono ripromessi di fare il possibile per stare insieme, e lo faranno. E poi, a ottobre, Kumi si trasferirà e comincerà il suo incarico alla Sorbona.
Mentre camminano per le vie della città lui le lancia qualche occhiata. La vede assorta nei suoi pensieri, pensieri ai quali sa di non avere accesso. Può solo immaginare si tratti di Wakabayashi, preferisce credere siano le azioni della partita. Decide di non crucciarsi, in fin dei conti adesso lei è lì con lui, lui le stringe la mano, e staranno insieme per tutta la notte, e forse per tutto il futuro.
Torna a guardarla, adora il profilo del suo naso e le sue labbra, con un passo si mette di fronte a lei. Kumi fa appena in tempo a fermarsi, solleva lo sguardo su di lui, stupita, poi gli sorride.
«Che c’è?» gli domanda divertita.
Lui fa un cenno di diniego con la testa, poi si china verso il suo viso e la bacia sulla bocca.